Perchè? Perchè? Mi domando, eppure non trovo risposta....

Noi passiamo tutta la vita intera a cercare risposte, risposte per ogni cosa.
Cerchiamo risposte che ci diano certezze, che ci confortino, che diano un senso alla nostra esisteza.
Impostiamo tutta la nostra vita sulla ricerca disperata, quasi fosse un ossessione, di una risposta certa, ma troviamo solo altre domande.
Ci affanniamo così tanto a trovare la soluzione a quest'enorme enigma che è la nostra vita, che non la viviamo, non la assaporiamo, e non capiamo quanto sarebbe magnifica se solo riuscissimo a viverla.
Non facciamo altro che cercare il motivo della nostra esistenza, ma il suo vero significato siamo noi, noi con i nostri dubbi, con le nostre domande e con le nostre certezze.
Ci diamo tanta pena e poi la risposta è sotto il nostro naso: non sono gli altri che devono dirci chi siamo, siamo noi che dobbiamo risponderci.
Ogni scelta che facciamo, ogni cosa che diciamo, come viviamo, come amiamo, è il perchè esistiamo, per cui dobbiamo stare attenti a non sprecare nemmeno un attimo, a vivere pienamente la nostra vita, solo così daremo un senso alla nostra esistenza.

Il segreto dell’esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.
Fëdor Dostoevskij

il pezzo che hai postato è veramente toccante...
bè, forse io sono di quelli che preferisce la domanda alla risposta...cerco, e mi accontento di non trovare nulla.... perchè è nella ricerca il mio vero significato...
quello che hai scritto lo condivido pienamente......
posto come risposta quello che è il pensiero conclusivo di un mio romanzo...
"Continueremo ad andare avanti.
Il nostro è un bisogno continuamente insoddisfatto
di raggiungere la conoscenza, di migliorare la Razza,
di superare l'io e l'oltre.
Attraverseremo anche questo mare, troveremo un isola.
poi ancora mare, isola, mare e così via.
dove andiamo? al di là del mare"

Bravo Dostoevskij e bravo Xaytar
Ma secondo me ci sono e ci saranno sempre domande per l'uomo alle quali non potrà mai rispondere, mai.
L'uomo, così insignificante, debole, indifeso, fragile, non può trovare dentro di sè la risposta a tutto

Domande, secondo voi ci sono domande a cui l'uomo non può trovare risposta, del genere?
Domande sul mondo, sull'infinititamente grande, sull'infinitamente piccolo, sull'universo, sulla vita, sulla morte....beh gli uomini hanno sempre provato a dare una risposta a tutto e secondo me non c'è una domanda a cui non si può rispondere, magari ci impiegeremo millenni solo per risolvere una minima parte della domanda ma non credo che non ci riusciremo mai.
L'uomo è pieno di debolezze, è fragile e a volte idifeso, ma non credo insignificante, almeno io non mi ritengo tale.
Non sono un essere isignificante perchè faccio parte di qualcosa di più grande, e attenzione, ne faccio parte per cui esso è anche parte di me e se io faccio parte di qualcosa di immenso, che allo stesso tempo è parte di me, non posso essere tanto isignificante........
Io sono Micaela, ma sono anche parte della mia famiglia e dei miei amici, come essi sono parte di me, sono parte di tutto quello che mi circonda e di ogni cosa voglio che sia parte di me, sono quello che mi piace essere e quello che voglio essere..
In ognuno di noi c'è un universo di cose che costituiscono l'"io sono": quello che proviamo, i nostri pensieri , i sogni, i nostri difetti, le persone che amiamo, le cose che ci piacciono, gli animali, i nostri principi e le cose in cui crediamo e che saremo pronti a rischiare tutto per esse,e anche le cose che non condividiamo.
Non mi ritengo superiore a nessuna persona, a nessun essere vivente e nemmeno a nessun essere non vivente, sono tutti creazione e creature di Dio, sono tutti figli di Dio come me perciò sono anche miei fratelli e di conseguenza fanno parte di me.
Non lo dico per orgoglio, non è orgoglio ma consapevolezza.
Io non mi ritengo superiore a niente ma nemmeno insignificante, faccio parte del "TUTTO" e il "TUTTO" fa parte di me, io sono infinitamente piccola rispetto al Tutto il resto, ma essere piccoli non significa essere in significanti, se io fossi insignificante non ci sarebbe bisogno di me, e per cui non farei parte del "TUTTO" perchè non sarei niente, ma se non facessi parte del "TUTTO" il "TUTTO" non sarebbe tutto ma sarebbbe quasi tutto, perciò niente è insignificante.
Ripeto non è orgoglio, ma consapevolezza di far parte e di essere parte di qualcosa di più grande ma che infondo non sarebbe così grande senza di me....

Quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno. Maria Teresa di Calcutta

Posso sbagliarmi non sono certa che quello che dico sia assolutamente giusto, ma è così che la penso e così mi comporto di conseguenza.

P.S.: se siete confusi e non avete capito niente di quello che ho scritto, non vi preoccupate, non è colpa vostra, è normale a volte quello che dico non lo capisco neanchio

[Modificato da Drah 10/08/2003 13.26]

Devo porti le mie scuse Drah, ho rileto il tuo post d'apertura e mi sono reso conto solo ora che Dolstoevskij è l'autore solo dell'ultima frase, io avevo capito che tutto il post era suo quindi i miei complimenti di prima erano rivolti anche a te
Per il resto io sono d'accordo con te: "io sono infinitamente piccola rispetto al Tutto il resto"...
Questo intendevo con "insignificanti", non in senso assoluto, ma a confronto con il Tutto.
Un grande errore che secondo me compiono molti filosofi è la mancanza d'umiltà. tutto qui.

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Scritto da: Sommo Ostri 10/08/2003 15.36
Un grande errore che secondo me compiono molti filosofi è la mancanza d'umiltà. tutto qui.

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Può darsi che i filosofi manchino di umiltà,non lo so non ho ancora fatto filosofia, ma se si riferiva a me, forse ho dato l'impressione di una certa arroganza ma non è così, solo non sono molto brava a esprimermimi dispiace di aver dato l'impressione di mancanza di umiltà, cedetemi non volevo!

ogni uomo ha una montagna da scalare: c'è chi siabbatte e non tenta neanche, chi si impegna arriva a metà strada e c'è chi arriva alla cima per scorgere altre montagne ancora più alte.
La ricerca di una verità assoluta è un obiettivo che da sempre ha impegnato l'uomo pur consapevole che mai gli apparterrà.
il tutto per trovare la risposta a questa domanda
Perchè si vive? Si vive per scoprirlo?

Secondo me Silente, il senso della vita non è trovare le Risposte, sarebbe una perdita di tempo, più che altro è ciò che vorrebbe trovare l'uomo... hai presente quando "parti" verso un obbiettivo e durante il "Viaggio" trovi qualcos'altro?
.......

Drah, non ce l'avevo con te, ma con quei filosofi che dimenticano di essere insignificanti confrontati al Tutto e che arrogano l'ego umano a divinità.

Le risposte della vita lungi da Me!!!!!!!!!!
Come faremmo a vivere con le risposte???


Primo e più grande motivo è rappresentato dal fatto che non esisterebbe più la fede, in base alla risposta del Dio c'è o non c'è se fosse positiva non esisterebbe più la devozione ma al contrario ci sarebbe solo ipocrisia,in caso di risposta negativa si presenterebbero tutte le forme di anarchia e maleducazione........questo a dimostrare anche che dobbiamo avere paura del misterioso, e senza paura non ci sarebbe rispetto.....

tutto ciò mi ricorda l'antica sfida fede/ragione...
complimenti Drah, quello che hai scritto mi ha colpito molto.

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Scritto da: Sommo Ostri 11/08/2003 1.04
Secondo me Silente, il senso della vita non è trovare le Risposte, sarebbe una perdita di tempo, più che altro è ciò che vorrebbe trovare l'uomo... hai presente quando "parti" verso un obbiettivo e durante il "Viaggio" trovi qualcos'altro?
.......

Drah, non ce l'avevo con te, ma con quei filosofi che dimenticano di essere insignificanti confrontati al Tutto e che arrogano l'ego umano a divinità.

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forse non sono stato chiaro
non ho detto che il senso della vita sia nella scoperta ma nella ricerca
insomma non è importante arrivare in cima ma provarci