È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Una Giovane Promessa

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2016 18:38
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Cacciatore di demoni
01/04/2016 00:09
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Da quel giorno lo stile di vita di Lester cambiò. Il piccolo nobile passò interi giorni con somma testardaggine a tentare di recuperare il suo medaglione, ma Li Meng la sapeva troppo lunga per un piccolo poppante che aveva da poco iniziato a respirare l’aria fuori dalla casa familiare, che non esisteva più.
Era l’alba, Li Meng entrò nella stanza dove dormiva Lester e con tono lamentoso: <<Ehi… Sveglia pelandrone! Devi iniziare l’allenamento, forza… anima e coraggio, su!>>.
Il ragazzino si alzò dal lettino con una svogliatezza superiore a quella del maestro, Li Meng lo notò subito e con tono squillante disse: <<Cosa c’è? Avete già perso la voglia di riprendervi il medaglione, Lord mocciosetto?>>.
Lester cambiò espressione e deciso seguì il maestro.
Li Meng prima di uscire prese due canne da pesca e salutò Nobuyuki che in quel momento stava tagliando la legna fuori nel cortile, Lester vedendo i due oggetti, proferì scocciato <<Ancora?>>.
Li Meng istantaneamente lo zittì con un sonoro: <<Shhh>>.
E non contento, il maestro Li Meng gli tappò la bocca con il dito indice.
Lester con le braccia penzoloni seguì il maestro fino a un laghetto poco distante. Li Meng invitò il giovane allievo a prendere posto seduto per terra. Lester iniziò a discutere: <<Mi scoccio di pescare sempre! Facciamo quello tutti i giorni!>>.
Li Meng guardò Lester per un attimo e lo zittì come sempre, con un sonoro “Shhh” e il dito indice davanti la bocca.
Passò più di un’ora, il secchio di Lester era vuoto e quello del maestro Li Meng era pieno. Il maestro Li Meng si alzò e scrollandosi i vestiti, con fare gestuale invitò Lester ad alzarsi, quest’ultimo come sempre voleva discutere: <<Oh no! Non ce la faccio vi prego! Sono stanco!>>.
E Li Meng si avvicinò a Lester e lo zittì di nuovo allo stesso modo e disse: <<Prendi il secchio e portalo al petto. Ora dammelo. Ora riprendilo. Cammina con me… Fermo. Guardami e sorridi. Sorridi. Se non sorridi potremo stare qui in eterno. Bene, ora posa il secchio. A-ah non devi cambiare espressione>>.
Il maestro Li Meng fece ripetere le stesse azioni a Lester da poco dette, fino a quando arrivarono alla capanna. Nobuyuki vedendo i due ritornare, disse: <<Li Meng-sensei e Lester-chan, vedo che siete tornati dal laghetto>>.
Li Meng rispose: <<Avete preparato i strofinacci come vi avevo detto?>>.
Nobuyuki rispose con un cenno di assenso.
<<Bene, sai quello che devi fare Lester-kun>> disse il maestro, indirizzando Lester a pulire i pavimenti di casa, compreso quello dei bagni.
Lester prese a malavoglia gli stracci e camminando, con un po’ di malizia, li strusciò sul vestito del maestro, che non se ne accorse. Anche se avrebbe lavorato duramente da quel momento in poi, il vestito leggermente insudiciato del maestro, metteva un po’ di allegria nel giovane ragazzo.
Non passò molto tempo, che Li Meng andò a verificare il lavoro di Lester.
<<No, non ci siamo, devi formare un cerchio con entrambi le mani, quante volte te lo devo ripetere, Lester-chan?>>.
Lester aggiustò immediatamente il portamento, sempre contro voglia.
Li Meng gli diede un piccolo calcio al sedere di Lester, e affermò: <<Bene, vedo che hai capito. Io intanto vado a essiccare il pescato>>.
Da quel momento rimasero solo Lester e Nobuyuki.
<<Nobuyuki-san, sono stanco, Li Meng-sensei mi fa lavorare solo! Io volevo allenarmi per sconfiggerlo e riprendere il mio medaglione!>> cominciò a lamentare Lester.
Nobuyuki gli rispose: <<Lester-chan, quello che fate tutti i giorni è un allenamento, anche se non sembra>>.
Lester rimase stupito dalla risposta e rimase in silenzio, stupito dalla risposta; e continuò a fare espressioni grottesche e piagnucolose.
Dopo che Lester finì di pulire, prese posto vicino al tavolo, e vi poggiò sopra la testa con le braccia conserte; ma non ebbe il tempo di riposarsi un minuto che subito comparve il maestro.
Li Meng interruppe la sua pausa e disse: <<Per caso è notte Lester-chan? No, ma guarda, è ancora giorno. Forza, prendi carta e penna, è ora di allenare anche la mente>>.
Il piccolo Lester dovette studiare parecchio.
Dopo alcune ore di studio, si fece l’ora di pranzo.
<<Benissimo, ti vedo in gran forma oggi>> Disse Li Meng vedendo Lester sfinito e spiccicò: <<sorridi, bravo marmocchio-chan, ora Nobuyuki mi aiuterà a cucinare qualcosa e mangeremo>>.
I tre si sistemarono a tavola e pranzarono, non mancarono piccole schermaglie tra allievo e maestro, nell’accaparrarsi il cibo in comune, ma la giornata non era finita.
<<Penso che abbiamo riposato abbastanza, tieni Lester-chan, indossalo>> disse Li Meng lanciando un vestito di stoffa a Lester.
<<Che devo fare con questa schifezza?>> domandò Lester snobbato.
<<Indossatelo milord, so che voi siete abituato a lussuosi vestiti di seta e di lino. Ma essendo un pezzente come me, senza un quattrino, vi dovete abituare al duro canapone>> rispose Li Meng.
<<Grrr… se avessi il mio medaglione sarei ricco>> lamentò sotto voce Lester.
<<Li Meng-sensei, perché Lester-chan dovrebbe indossare quel vestito?>> domandò Nobuyuki incuriosito. <<Lo porto con me in capitale. Non vi preoccupate Nobuyuki-san…>> rispose Li Meng, mentre con una mano scompigliò i capelli di Lester dopo che quest’ultimo indossò il vestito: <<…non correrà nessun pericolo>>.
Nobuyuki rimase a guardia della capanna e Li Meng prese Lester con se e si diressero verso la capitale, seguendo la strada principale.
<<Perché devo portare questo peso sulle spalle?>> domandò Lester, dopo che il maestro gli pose sulle spalle un lungo cesto di vimini cilindrico, contenente molti pesci.
<<Perché dobbiamo guadagnarci da vivere>> rispose il maestro.
<<Ma sono stanco!>> replicò Lester.
<<E allora visto che sei stanco, e io voglio mangiare la mia giusta razione di cibo, non si può fare altrimenti che farti saltare qualche pasto principale>> rispose sarcastico Li Meng.
<<Ma io non ce la faccio a fare questo tutti i giorni!>> si lamentò ancora Lester.
<<Se non vuoi sentirti stanco e stare in salute, dovrai fare questo tutti i giorni, in modo che ti abitui>> concluse il maestro.
Era pieno pomeriggio, la capitale di Katai aveva ancora le strade ben affollate, perfino i viottoli più nascosti erano gremiti di persone. Li Meng e Lester una volta entrati in capitale, si diressero al mercato.
<<Quante belle pollastre, cosa vedono i miei occhi>> disse Li Meng fra i denti, sbirciando con gli occhi tra le vesti di affascinanti donne, saltando le donne brutte.
<<Cosa avete detto Li Meng-sensei?>> domandò Lester avendo sentito di sfuggita alcune parole del maestro.
<<Niente di particolare, ammiravo alcune bellezze della capitale>> rispose Li Meng con superficialità. <<Quali bellezze?>> domandò ancora Lester.
<<Le mura, il paesaggio, le case, che bello>> giustificò il maestro.
Lester rimase incredulo alla risposta di Li Meng.
Arrivati al mercato, Li Meng entrò in una bottega dal suo mercante di fiducia, per effettuare lo scambio di merci.
<<Buongiorno Kei-san!>> esclamò con confidenza Li Meng verso il mercante.
<<Oh Oooh, cosa mi porta Li Meng-sensei! Come al solito del pesce fresco… Ditemi un po’ Li Meng-sensei, chi è questo giovincello?>> domandò il mercante Kei.
<<Questo baldo giovane è un mio nipote, si chiama Sho-chan>> rispose Li Meng.
<<Ma io…>> mugolò Lester prima di essere interrotto dal maestro.
<<Sho-chan, lo so, sei stanco, ora siediti un po’ e fa il bravo>> disse Li Meng.
Li Meng contrattò molto con il mercante, fino a raggiungere un accordo.
<<Mi sta bene così… Però mi devi fare il solito regalo!>> affermò Li Meng.
<<Hmm… Regalo?>> finse di domandarsi il mercante.
<<Dai, dai, dai… Per caso avete qualche dipinto nuovo?>> domandò Li Meng con basso tono al mercante. <<Si… Ne ho un paio nello scantinato, Li Meng-sensei. Datemi il tempo di trovarli e prenderli>> rispose a basso tono a sua volta il mercante.
<<Fate presto che non sto nella pelle>> dichiarò di fretta Li Meng, sempre a basso tono.
Il mercante corse nello scantinato a recuperare i due dipinti, coperti da teli. Salì di nuovo in negozio e di nascosto al ragazzo, li mostrò al maestro.
<<Che ne dite?>> domandò il mercante a bassa voce.
<<Kei-san, questo qui è mio… eh eh eh>> bisbigliò Li Meng al mercante.
<<Siete proprio una vecchia volpe Li Meng-sensei, questa era il migliore tra le due>> disse a bassa voce il mercante.
<<Ah ehm! Kei-san è sempre conveniente fare affari con voi, ci vediamo alla prossima. Forza Sho-chan, alza il sedere dalla sedia e andiamo>> concluse Li Meng.
Li Meng e Lester uscirono dalla bottega e camminarono per il mercato.
<<Cosa c’è in quella tela Li Meng-sensei?>> domandò Lester al frettoloso maestro, camminandogli a fianco.
<<Ehh… niente di importante, soltanto un dipinto… di un paesaggio>> rispose Li Meng.
I due continuarono a camminare, dirigendosi verso l’uscita della capitale, ad un certo punto passarono davanti a un vico. Il maestro e l’allievo notarono sei ragazzini che avevano circondato un ragazzino più piccolo.
<<Lasciatemi stare, non ho fatto niente!>> affermò il bambino che invano cercava di scappare, per essere prontamente afferrato da uno dei ragazzini più grandi.
<<E’ vietato passare qui, lo sai bene!>> disse con aria spavalda il capogruppo.
<<Mi fate male, lasciatemi!>> lamentò il bambino.
<<Dobbiamo farti molto male, così imparerai e non passerai più da queste parti senza portare nulla in cambio>> cominciò a minacciare il ragazzino più grande, per poi sferrare un pugno al bambino sottomesso.
Ma il pugno venne intercettato da una mano che ne bloccò la minacciosa avanzata.
<<E’ così che passate il tempo? A infierire su qualcuno che non può difendersi?>> domandò retoricamente Li Meng ai ragazzini, i quali tentarono di colpirlo.
Il maestro Li Meng si fece beffa di loro, schivando e deviando colpi. In breve tempo i ragazzini si trovarono a terra. Li Meng non usò direttamente la violenza delle sue mani, ma semplicemente fece in modo che i ragazzini si colpissero tra di loro. I sei bulletti scapparono a gambe levate.
Dopo la vicenda, Li Meng portò il piccolo bambino biondo fuori dal vico, dove ad attenderli sbalordito vi era Lester con il cesto pieno e il dipinto coperto.
<<Come ti chiami biondino-chan?>> domandò Li Meng al bambino.
<<Mi chiamo Misheru, signore>> rispose il bambino.
<<Bene Misheru-chan, come mai sei da solo da queste parti?>> interrogò Li Meng.
<<Sono scappato dall’orfanotrofio>> diede risposta il bambino.
<<Dovresti ritornarci Misheru-chan, non potresti vivere in queste condizioni, lo capisci?!>> disse Li Meng. <<Preferisco morire qui fuori che tornare dentro quel posto orribile, anche li mi picchiano altri bambini e non posso uscire fuori!>> esclamò il bambino.
<<Ohhh, ma questo è terribile Misheru-chan. Ti porterò io all’orfanotrofio e scambierò volentieri due parole col proprietario>> dichiarò Li Meng.
<<Così disse anche un altro signore, ma nulla è cambiato… ho capito… me ne torno da solo in quel postaccio>> disse il bambino dai capelli biondi allontanandosi con la testa abbassata.
<<Aspetta biondino-chan, vieni con noi, poi troveremo una soluzione per te>> assicurò compassionevole il maestro.
<<Davvero fate questo per me signore?>> domandò il bambino riavvicinandosi.
<<Si… Ma ora non voglio sentire altre parole. O potrei cambiare idea>> concluse Li Meng.
Al piccolo gruppo di Li Meng, si aggiunse anche il piccolo Misheru. In poco tempo, Lester e Misheru fecero amicizia, anche in modo chiassoso, martellando la testa del maestro con le loro voci.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:15. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com




Vota bluedragon.it nella MTprox Top100