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Una Giovane Promessa

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2016 18:38
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Sesso: Maschile
Cacciatore di demoni
13/03/2016 21:06
 
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Il cielo quella notte aveva un alone infernale, gli edifici della capitale del Katai erano sfumati di rosso e nell’aere il fumo e il calore offuscavano la vista. Delle ombre minacciose e sinistre, piegate dalla forte luce, si muovevano rapide per gli edifici. Accorsero della gente, l’incendio era arrivato a un punto tale da richiedere l’aiuto dei soldati. Il più vicino centro VIMA aveva fatto mobilitare oltre una trentina di uomini.

Una delle case nobiliari più conosciute era minacciata da fiamme altissime e roventi. Gli inquilini sembravano tutti spacciati. Si sentivano urla provenire dalla casa e nei dintorni, ad esse si univano una delle persone venute in soccorso. Quello che stava avvenendo presagiva qualcosa di terribile.

<<Papà, che succede? Le persone urlano. Ho paura!>> disse il piccolo Lester agitandosi.
<<Perdonami figliolo…>> rispose il genitore, per poi stordire il suo stesso figlio con un colpo rapido della mano, per poi dichiarare: <<Nobuyuki, portate mio figlio al sicuro con voi lontano da qui, scappate dalla finestra in fondo al corridoio, presto!>>
Il padre di Lester posò il figlio tra le braccia del suo maggiordomo.
<<Gombei-sama! Cosa ne sarà di voi?>> domandò allarmato quest’ultimo.
<<Non ha importanza… Voi pensate a portare in salvo mio figlio, è un ordine! Non voglio sentire altro provenire dalla vostra bocca, muovetevi!>> rispose ancor più inquieto Gombei.
Per ordine del suo signore, Nobuyuki scappò dalla finestra con il bambino in braccio.

Intanto le fiamme circondarono totalmente la casa, Gombei andava per le stanze, cercando di trovare la moglie e le altre persone della famiglia, fino a quando non arrivò in salotto.
<<Coff! Coff! Natasha, dove sei!?>> lamentò il nobiluomo.
Il soffitto dell’abitazione cominciò a crollare, più il tempo passava più l’aria dentro la casa diventava irrespirabile.
<<Cosa? NATASHA!>> urlò Gombei nel vedere il corpo della moglie a terra.
Gombei facendosi largo tra le fiamme che avevano invaso la stanza, afferrò la moglie, e alzandola, si accorse che era stata pugnalata alle spalle.
<<GNNN Natasha… Chi ha ordito una simile ingiuria?>> si domandò Gombei.
L’uomo non ebbe nemmeno il tempo di pronunciare altre parole o fare altra azione che in un istante venne investito da strani esplosioni e inghiottito dalle fiamme.
<<ALLONTANATEVI DALLA CASA STA CROLLANDO!>> ordinò uno dei comandanti VIMA intervenuti sul posto.
La casa sontuosa dei Baijin divenne in poco tempo un cumulo di cenere e tizzoni ardenti.
Intanto, sul tetto di una casa poco distante, vi erano due tizi incappucciati, il primo con una voce maschile con tono sottile disse: <<E’ andato tutto secondo i nostri piani >>
L’altra, una voce di donna arrogante, disse: <<Ora abbiamo la totalità delle ricchezze di casa Baijin>>.

Quella notte terribile passò, l’incendio fu talmente violento da mettere in pericolo un intero isolato e chi era arrivato a prestar soccorso per poco non si giocò la vita. Il Comandante della sede Vima ipotizzò che quella notte l’incendio non era stato generato da un evento accidentale, i colpevoli rimasero ignoti.

Era giorno, il piccolo Lester si svegliò in un’umile stanzetta, d’istinto si alzò e con grinta cercò i genitori: <<Papà! Mamma! Dove sono? Voglio casa mia!>>.
Uscì dalla stanza e correndo per un lungo corridoio, arrivando davanti a un piccolo soggiorno. Il ragazzino attraversò la stanza fino a una porta, tentò di uscire; quando ad un tratto un uomo di mezz’età sdraiato su due sedie disse con voce ferma: <<Dove vorresti andare piccola peste? Non puoi tornare a casa>>.
Lester rispose stizzito <<Chi siete voi? Cosa ci faccio qui? Voglio tornare a casa dalla mia famiglia>>
<<Mi dispiace piccolo marmocchio, non puoi più tornare a casa, i tuoi genitori ti hanno abbandonato, eri una seccatura>> disse l’uomo.
<<Cosa state dicendo? Mi state mentendo, non può essere vero! Bugiardo!>> disse arrabbiato il ragazzino.
Mentre Lester si avviava verso la porta, di colpo entrò Nobuyuki.
<<Lester-chan, finalmente vi siete svegliato! Dove state andando?>> domandò il maggiordomo.
<<Nobuyuki-san portatemi a casa, non voglio rivedere ancora quel brutto bugiardo>> rispose Lester.
<<Lester-chan… Vi prego, Li Meng-sensei non merita di essere trattato così, dopotutto ci ha accolto in casa sua>> spiegò Nobuyuki.
<<Cosa dite Nobuyuki-san? Quel bugiardo ha detto che sono una seccatura e mamma e papà mi hanno abbandonato!>> affermò il piccolo nobile.
<<Li Meng-sensei …>> Nobuyuki guardò in malo modo il maestro.
<<E’ l’unica verità digeribile per una piccola peste viziata!>> esclamò Li Meng.
<<… Li Meng-sensei ha ragione, dovete dimenticarvi mamma e papà, ora che se ne sono andati via>> disse il maggiordomo.
<<Non può essere… Anche voi mi state mentendo…>> Lester cercò di uscire dalla porta, ma Nobuyuki lo fermò.
<<Nobuyuki-san, vi ordino di farmi passare, vi farò licenziare!>> ribadì ancora Lester prendendo a pugni alle gambe del maggiordomo.
<<Pfff piccoli viziatelli… è inutile piccolo sgorbio, hanno venduto casa>> disse seccato il maestro Li Meng.
<<E io la compro! >> rispose a tono il piccolo.
<<Con quali soldi?>> domandò sarcastico Li Meng.
<<Con i soldi del mio medaglione d’oro>> rispose di nuovo Lester.
<<No, la casa l’hanno spostata completamente nell’altro continente!>> inventò il maestro.
<<E io vado nell’altro continente>> continuò intestardito Lester.
<<Grr… l’hanno fatta a pezzi e sparsa per tutto il continente centrale!>> disse spazientito Li Meng.
<<E io la ricostruisco>> esclamò il piccolo nobile.
<<E io…>> si interruppe Li Meng per poi privare il piccolo Lester del suo medaglione, poi aggiunse: <<Senza questo! Non vai da nessuna parte!>>
<<Ridatemelo!>> disse molto arrabbiato l’intraprendente bambino.
<<Dovrai prima sconfiggermi!>> rivelò il maestro.
<<Nobuyuki-san, picchiatelo!>> ordinò Lester.
<<A-ah! Lo hai licenziato non ricordi?>> intervenne il maestro.
<<Nobuyuki-san, vi assumo di nuovo tra i miei servi, con la paga più grande>> disse sicuro il piccolo nobile.
<<E io picchio Nobuyuki… venite Nobuyuki>> esclamò ironico il maestro.
<<Che cosa?>> si domandò il maggiordomo.
Il maestro Li Meng non diede nemmeno il tempo di riflettere al maggiordomo, che lo proiettò a terra con un abile mossa di arti marziali.
<<Hhhhhhh siete un maggiordomo inutile, ci penso io>> disse arrabbiato Lester, per poi prendere una scopa poggiata al muro e tentare di picchiare il maestro.
Li Meng evitò i colpi del piccolo Lester e afferrando la scopa, sculacciò scarsamente il bambino. Il piccolo Lester tentò di reagire, ma ogni tentativo era inutile contro un adulto, per giunta maestro di arti marziali.
<<Da oggi in poi se vuoi il medaglione, dovrai allenarti parecchio, perché non te lo renderò… Piccolo mostriciattolo prepotente>> affermò Li Meng.
La giornata passò tra i vari tentativi di Lester di prendere il medaglione. Il piccolo Lester ignorava di quel che era accaduto alla sua famiglia e convinto di sconfiggere il maestro Li Meng per tornare alla normalità, passò molti giorni nella capanna fuori la capitale.
Intanto, Nobuyuki cercò di prendere più informazioni possibili riguardo l’incendio di casa Baijin, ma seppe soltanto che furono trovati i corpi dei familiari inceneriti e irriconoscibili.
[Modificato da Lester96 13/03/2016 21:06]
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