Un altro viaggio al Nord

Ancora una volta, il richiamo del Nord si fece sentire nel cuore di Jekyll...un altro anno era passato e le sue gelide terre d'origine lo chiamavano nuovamente tra i ghiacci senza tempo, tra cui era nato.
L'alba aveva appena iniziato a colorare il cielo all'orizzonte con una delicata tonalità di rosa, mentre sopra la Gilda dei Paladini incombeva ancora lo scuro cielo della notte, ormai finita.
Il Vassallo terminò di indossare l'armatura argentata, cinse ai fianchi la Spada di Acciaio Azzurro e la Sciabola d'argento, allacciò l'ampio mantello bianco e blu sotto gli spallacci ed uscì in strada. Il Cavaliere del Nord rimase fermo, appena fuori dal massiccio portone d'ingresso, a contemplare il Regno ancora addormentato, lasciando vagare lo sguardo sulle strade deserte e respirando profondamente l'aria frizzante del primo mattino: solo lui, oltre all'amica Morgan Melnarmor, poteva percepire in quella brezza delicata e leggera il profumo della neve lontana.
Appoggiando le mani sulle guaine metalliche delle sue armi per ridurre al minimo il loro tintinnio contro l'argento dell'armatura, Jekyll si diresse lentamente verso le stalle, dove Fendor attendeva già sellato da un mattiniero stalliere.
Eoden, il grande lupo bianco, seguiva il Vassallo, distanziato di pochi passi, intento ad anusare gli odori della notte che, lentamente, sarebbero scomparsi, dissolti dal giorno in procinto di sorgere.
Quando giunse davanti all'ingresso delle Stalle della Gilda, un giovanotto gli corse incontro, con gli occhi ancora gonfi dal sonno.
-Signore, il vostro cavallo è stato strigliato, foraggiato e sellato...ora è pronto al viaggio!- lo stalliere parlò con voce ancora poco limpida per il grande sonno.
-Grazie, ragazzo! Mi dispiace avervi costretto ad alzarvi prima ancora del Sole, ma il viaggio che mi aspetta è davvero molto lungo e devo partire il prima possibile!
-Non c'è nessun problema, Cavaliere del Nord! Fa parte del mio lavoro, permettere ai Paladini del Regno di montare sulle loro cavalcature quando ne hanno bisogno...qualunque sia l'ora!- rispose il ragazzo, un po' imbarazzato.
Jekyll sorrise, compiaciuto dalla zelo del giovane.
-Tenete questi kion, ragazzo, e fate un'abbondante colazione, quando aprirà la taverna! Ed ora andate a recuperare un po' del sonno che vi ho rubato...sono certo che BrightBlade non avrà da lamentarsi se prenderete servizio un po' più tardi!- disse il Vassallo, sorridendo e porgendo una manciata di monete al giovane.
Lo stalliere arrosì, prese i kion e, dopo aver salutato il Cavaliere del Nord con un goffo inchino, si allontanò.
Jekyll entro nelle Stalle della Gilda, sciolse le briglie di Fendor e vi montò in groppa; il Vassallo si guardò ancora intorno, meravigliandosi di quanta fosse la fatica che ogni volta faceva per lasciare il Regno.
Con un leggero colpo dei talloni, fece avanzare Fendor al passo ed uscì dalle Stalle, imboccando l'ampia strada che lo avrebbe condotto ai Cancelli del Regno di Blue Dragon.
Con un fischio sottile, richiamò a sè anche Eoden, che ancora indugiava accanto alle Stalle della Gilda, e, subito, il lupo raggiunse l'imponente stallone grigio ed iniziò a trotterellare vicino alle lunghe zampe del cavallo.
Mentre avanzava in silenzio per le strade del Regno, Jekyll chiuse gli occhi e si concentrò: poteva distinguere chiaramente, nonostante gli occhi chiusi, alcune luci intorno a lui, le aure dei Vassalli e degli Aspiranti Vassalli che erano svegli e che rientravano dalle ronde notturne intorno alle Mura del Regno.
Quando i Cancelli apparvero davanti a Fendor, il Cavaliere del Nord sentì un po' di tristezza invadergli il cuore, anche se la consapevolezza che sarebbe certamente tornato, riusciva a dargli conforto.
I Guardmen sulle mura lo videro arrivare ed iniziarono a salutarlo. Il Vassallo rispose, sorridendo, al loro saluto, sollevando il braccio destro ed agitandolo al di sopra dell'elmo d'argento dal lungo pennacchio bianco.
-Tornate presto, Vassallo!- gli gridò uno dei Guardmen
-Non temete, amico mio, tornerò il prima possibile!- gli rispose il Cavaliere del Nord, poi spronò Fendor ad un trotto vivace e varco i Cancelli.
Davanti a lui si aprì il verde paesaggio che circondava il Regno e la brezza del mattino si intensificò un po' gonfiando l'ampio mantello.
Sopra di lui, il cielo era tutto rosa ed un nuovo sole iniziava a mostrarsi timidamente da dietro le colline.

Ot-Un breve racconto per salutarvi tutti, amici miei, dal momento che, da domani entrerò in silenzio, perchè sarò fuori città, senza pc, per l'organizzazione degli ultimi dettagli del matrimonio...poi partirò subito per il viaggio di nozze...quindi fino ad oltre la metà di Agosto non potrò salutarvi...AUGURO A TUTTI VOI UNA GRANDISSIMA ESTATE, PIENA DI DIVERTIMENTO E SERENITA'!!!! -Ot

Felice Estate anche a te e soprattutto Buon Viaggio!

Amico mio, ti mando il mio abbraccio più sincero e più forte, accompagnato da un'allegra scodinzolata di Othar
Ti voglio bene!

Augurissimi e a risentirci a presto !

Ti do un consiglio (visto che ci sono già passato...)

Goditi ogni minuto del giorno del matrimonio perchè non hai la minima idea di quanto passi velocissimo.
Alla fina dirai: tutto qua ? Già finito ? Mesi e e mesi di preparazione e mi è sembrato un attimo.

Poi mi dirai se non avevo ragione.

Augurissimi, Cavaliere del Nord, che la Stella Polare illumini sempre il tuo cammino nelle lande ghiacciate e nel calore della vita

OT--Ancora auguri ho visto le foto del matrimoio in Facebook --OT