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Uno fra i pochi film che ha saputo strapparmi qualche lacrima:
"Il bambino e il grande cacciatore" del 1980.
Un film di grande valore, esempio per noi tutti, esempio per le nuove generazioni... quante volte si fatica a crescere mentalmente... quante volte la strada ci è sembrata così dura da non volerci minimamente pensare e scegliere la più facile. Ma ahimè a volte la vita sa metterci a dura prova e sta a noi poi scegliere come reagire. Una simbologia così forte la si trova in questo film, dove un bambino è in campeggio con i genitori, il caso vuole che moriranno sul colpo e lui si ritroverà in mezzo al bosco solo e sconsolato finchè incrocerà sul suo cammino un grande cacciatore. Il primo incontro non sarà dei migliori anzi tutti i loro atteggiamenti sono sempre in contrasto ma man mano che si avvicinano alla meta del cacciatore (ha un cancro e ha deciso di morire dove un tempo ha vissuto da giovane) si crea una sorta di rapporto magico fra i due. Così lungo il tragitto il cacciatore insegnerà tutto quello che sa al bambino, per aiutarlo a cavarsela da solo quando lui non ci sarà più. Un insegnamento forte ci insegna a vivere nella grande giungla del mondo. Gran bel film, consigliato vivamente.

[Modificato da Drago.89 10/12/2016 22:20]