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Non si può intervenire in uno stato sovrano modificandone l'ordinamento giuridico a piacimento, è contro qualsiasi trattato internazionale, nonchè contro la carta costitutiva dell'Onu (che non è la Nato, la quale è un'alleanza fra potenze dell'ex blocco occidentale nata dopo il Patto Atlantico, sebbene non assolutamente conforme a esso, serza alcuna specie di potere extra nazionale, ma di carattere difensivo verso gli stati membri). Se si facesse come dici, si ripeterebbe l'orrore giuridico iracheno.
Se l'Onu non attiva i caschi blu, nessuno, nessuno può destituire Gheddafi al di là di una espressa volontà popolare che in caso di mancato ascolto può legittimamente ricorrere alla rivoluzione, come diceva giustamente Locke in Secondo trattato sul governo. Al massimo si possono sostenere le forze rivoluzionarie con provigioni di varia forma, cosa in cui gli USA sono maestri (vd. principio Primo e Secondo conflitto mondiale).
Purtroppo/per fortuna è così che funziona, ovvio che in casi simili sia allucinante, ma pensala diversamente: se al governo X non andasse più bene l'amministrazione Y, potrebbe impunemente destituirlo a piacimento. L'organo adibito in materia di tali dispute, sempre che avvengano fra stati membri, è l'Onu, nessun altro, tanto meno la Nato.
Che poi gli USA si arroghino il diritto di "difendere la democrazia" (l'americanità?) in tutto il mondo è uno schifo internazionale e una politica assolutamente imperialistica (nel senso tecno-economico che oggi viene attribuito al termine), però chi vuole andarglielo a dire?
[Modificato da Eruner 02/03/2011 19:36]