00 13/09/2010 14:50
Throneshield aveva appena finito di mangiare, quella sera aveva terminato velocemente la sua cena, si sentiva lo sguardo di tutti gli Aspiranti addosso, desiderava andarsene fin dal momento in cui si era seduto per iniziare il pasto. «Ma cosa sto facendo...» si chiese mentre camminava da solo nei vasti giardini della parte est del Regno. Il giovane si rendeva conto che già alcuni compagni di viaggio si erano presentati dal Sommo come volontari, e poi... Ultimamente si stava comportando in maniera diversa dal solito. Era sempre stato attento a curare il suo rapporto con gli altri, a farsi amare, già, aveva sempre fatto di tutto per farsi amare da tutti, anche a costo di mentire, di non comportarsi come avrebbe voluto. Ora si domandava per la prima volta se in realtà non avesse sbagliato tutto.
Throneshield si voltò di scatto, spaventato, e mise mano all'elsa della spada. C'era il Sommo Palank a meno di un passo di distanza da lui e con una mano gli teneva il polso destro per evitare che estraesse la spada dal fodero.
«Caro Throneshield siete troppo lento.» Disse il Sommo sorridendo. Il giovane non riusciva a muoversi dallo stupore. Il Sovrano lasciò andare il polso del giovane. «Avete una spada, ma vedo che non siete così tanto abile nella scherma. Eppure si dice che voi siate forte come un Vassallo, nonostante non lo siate.»
«I miei omaggi, Sommo Palank.» Throneshield si inginocchiò per salutare Palank, poi continuò: «ad essere sincero mi avete spaventato, non riesco a crederci che mi abbiate preso alle spalle, non ho percepito la vostra presenza fino a quando non mi stavate addosso, è incredibile, un Sommo lo riesco a percepire fin da fuori le mura del Regno! Come avete fatto? Vi prego, spiegatemelo mio Sovrano!».
Il Sommo Palank rise «Pensate che ero venuto per farvi la stessa domanda!» Il diciottenne assunse un'espressione interrogativa, poi il Sommo gli spiegò: «Avete un dono particolare nel controllo dell'aura, questo è chiaro oramai, ecco, non mi avete percepito arrivare semplicemente perchè non c'ero.»
«Ma certo, come ho fatto a non pensarci?»
«Non vi preoccupate è normale, Throneshield, siete molto giovane, per quanto potete essere forte mancate di esperienza.»
Il giovane abbassò lo sguardo, come se avesse ricevuto un'offesa.
«Vi ho detto di non prendervela, suvvia, piuttosto, sono qui per chiedervi come fate voi ad annullare la vostra aura. Voi ci siete eccome, eppure pare come se riusciste a far uscire la vostra anima e lasciare tuttavia il corpo normalmente attivo. E' una cosa incredibile.»
Throneshield sorrise. «E va bene Maestà, vi svelerò il mio segreto, credo sia giusto che voi sappiate tutto, in questo modo potrete disporre di me al meglio.»
Palank faceva fatica a credere alle sue orecchie. Ciò che aveva detto Throneshield presupponeva che egli conoscesse molto bene le sue capacità, quindi le sue potenzialità non erano latenti, erano già ben note al suo possessore. Il Sommo annuì, invitando il giovane a parlare.
«Ecco Sommo, io mi alleno nella scherma con mio padre da quando ero in culla, ogni giorno, ma non sono molto bravo, devo ammettere che con la spada sono l'Aspirante Vassallo più scarso. Tuttavia... Qualche volta sono riuscito a battere mio padre.»
Palank si raggelò. Davvero quel ragazzino era stato in grado di battere Oscar, anche solo una volta? Il giovane continuò: «non è come pensate, Sommo, non ho mai usato la magia e non saprei farlo, mia madre ci ha provato ad insegnarmela ma sono negato, non mi è mai riuscito un misero incantesimo.»
«Faccio davvero fatica a credervi, perchè non mi mostrate in che modo combattete, voglio proprio assistere ad uno di quegli attacchi che riesce a mettere in difficoltà persino Oscar!»
Throneshield sorrise. «Va bene mio Sovrano, mi impegnerò al massimo, molto di più che con mio padre, poichè sono sicuro che anche se riuscissi a colpirvi in pieno, non potrei causarvi il minimo danno.»
Palank annuì curioso, non impugnò neppure la sua Elderil, che lasciò sulla sua schiena. L'Aspirante Vassallo allargò le gambe, estrasse dal fodero la spada e si concentrò intensamente. La sua aura divampò possente, fino a far volare via gli uccelli dagli alberi vicini. Throneshield balzò in avanti, fu una frazione di istante, Palank aveva già capito la traiettoria del fendente del giovane, stava per schivare con la massima calma, quando successe una cosa incredibile. Il Sommo percepì altri due attacchi di spada, un affondo e un fendente dall'alto. Anzi no, la spada stava ancora seguendo la traiettoria iniziale... Ma... I veri attacchi erano gli altri due! La sorpresa di quel caos di attacchi aveva fatto sì che gli stessi fossero quasi arrivati a segno senza che il Sommo si fosse ancora mosso.
L'istinto di Palank prese il sopravvento e senza rendersene conto estrasse Elderil, parò due fendenti, roteò su se stesso per schivare l'affondo, sfruttò la rotazione per un tremendo fendente di contrattacco alla schiena del...
Fratello del Regno!
Palank tornò in sè e bloccò di forza la tremenda avanzata di Elderil verso la schiena del ragazzo. L'istantaneo arresto dello spadone del Sommo generò un'onda d'urto, uno spostamento d'aria che fece volare via il mantello del giovane e parecchie foglie dalle fronde degli alberi vicini.
Throneshield rimase impietrito, la spada gli cadde di mano, per la prima volta aveva visto la morte in faccia. Palank si trovava alle sue spalle ma non ce la faceva a voltarsi.
«Oh... Io... Vi chiedo perdono... Sommo.»
«No Throneshield, effettivamente sono io a dovermi scusare. Il fatto è che non me l'aspettavo, l'istinto ha preso il sopravvento perchè... La minaccia percepita non corrispondeva a quella che vedevano i miei occhi... Come quella volta... Molti secoli fa...» Sembrava che il Sommo si stesse perdendo in un antico ricordo, ma improvvisamente tornò in sè, ripose Elderil e posò una mano sulla spalla del giovane.
«Ho capito tutto, vi faccio i miei complimenti, voi siete in grado di manipolare l'aura a vostro piacimento. Uno spadaccino normale che non è in grado di percepire l'aura, parerebbe senza problemi l'attacco della vostra spada, ma verrebbe dilaniato dagli altri due attacchi per lui invisibili.»
«E' così Sommo, a dire il vero mi sono sorpreso un po' anch'io perchè per la prima volta sono riuscito a creare due attacchi astrali contemporanei, oltre a quello "inanimato" della spada.»
«Un normale Aspirante Vassallo riesce a fondere nello stesso colpo un attacco fisico e uno astrale, voi riuscite addirittura a separarli.»
Throneshield annuì. «Ma fate attenzione fratello,» proseguì il Sommo Guerriero, «la vostra anima è sempre la stessa, più la dividete e meno forti saranno i vostri attacchi astrali. E' vero che un Vassallo esegue un solo colpo alla volta, al contrario di voi, ma è anche vero che il Dono di Blue Dragon ha concesso loro un'aura centuplicata rispetto a quella di un Aspirante Vassallo.»
Palank sorrise, mentre l'Aspirante Vassallo abbassò il capo deluso, senza dire una parola.
«Adesso andiamo via di qui, Throneshield, abbiamo alzato un polverone, tra poco si riempirà di curiosi. Hahahah!»


OT- ho usato il PG di Palank perchè mi diede il permesso di farlo, e poi perchè usare sempre Ostri non è il massimo [SM=x92702] Ah poi ho cancellato i vari OT perchè la storia è partita, ma aspettiamo Otry per la missione! [SM=x92702]




"Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate." (G.K. Chesterton)