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Un tonfo sordo e poi nulla più. Il corpo del giovanne si accasciò al suolo come un giunco, non vi erano segni di perforazione in quell'enorme armatura eppure il fatal colpo l'aveva comunque raggiunto. Era come paralizzato ed al tempo stesso racchiuso in una morsa di gelo che pian piano lo ricopriva dai piedi sino al capo.
La morte per il giovane arrivò veloce... ma poteva davvero finire così la sua vita? I suoi obiettivi, la sua missione, i suoi doveri, le sue aspirazioni... sarebbe finito tutto?
Dicono che un attimo prima di morire si riviva la vita tutta d'un fiato in pochi istanti, forse proprio questo accadde a Drago.
Rivide il suo villaggio natìo, sua madre, suo padre, il vecchio borgomastro di Vetoio, il cappellano delLO Regno, Brightblade, Albins, Otrebmu, Claudium, Trekentoff, Jekyll e tante, tante altre cose, dopodichè i suoi occhi si chiusero, era molto stanco.
Il suo cuore cessò di battere di lì a poco, e cioè esattamente pochi secondi dopo esser stato infilzato.
Tale visione bastò per far infuriare gli animi dei compagni... anche se ben sapevano che nonostante la perdita del loro amico, dovevano stare calmi e fare attenzione ad un nemico del genere. Scaltro, intelligente e pericoloso erano gli attributi che più si avvicinavano al mero Kroll'or. Una sorta di smorfia che racchiudeva un misto di compiacimento e soddisfazione si venne a formare sul ceruleo viso dell'arcivampiro.
<<Una morte degna di un'Aspirante, d'altronde essere uccisi da tale potenza non è cosa da tutti i giorni, è quello che io chiamo un funerale coi fiocchi, non credete cari amici?>> ruppe il silenzio l'essere senz'anima e senza un minimo di cuore.
<<Tenete... a freno... quella lingua maldestra...>> si sforzò di pronunziare Trekentoff in preda agli spasmi per la collera.
Sarebbe quasi partito alla carica se non fosse stato fermato da una presa formidabile. Il Cavaliere del Nord dallo sguardo glaciale incombeva sull'amico che prontamente lo bloccò.
<<Fermatevi... so bene come vi sentite, ma se ci lasciamo trascinare nel suo sporco gioco giaceremo in terra... come il nostro povero amico... mi duole ammetterlo, ma con avversario del genere c'è poco da scherzare o precipitarsi in attacchi inutili>>.
Detto questo Jekyll con la coda dell'occhio indicò Tramonto, la lama che ora stringeva fra le mani. Forse il Guerriero dello Scudo capì, annuì nervosamente con un cenno del capo, tentando di calmare ancora la sua collera.

OT- E la suspance sale... [SM=x92710]
[Modificato da Drago.89 27/04/2012 01:05]