00 17/09/2008 06:58
Re:
OT

Ciao Carmelo,
bentornato tra noi. Ogni ritorno è sempre motivo di gioia.
Intanto ti faccio le mie più sentite condoglianze per la "perdita" avuta in famglia. Perdita l'ho messo tra virgolette poichè nonostante una persona ci possa mancare materialmente, sappiamo in cuore nostro che quella persona vivrà per sempre e non solo nei nostri cuori e che un giorno la rivedremo in un mondo pieno di gioia.
Un desiderio del nostro caro papa Giovanni Paolo II era proprio quello di riabbracciare i suoi cari e ritengo che questo desiderio sia stato apppagato poco dopo la sua morte.

Detto questo vorrei commentare qualche frase:

DragonKnight, 9/15/2008 12:36 PM:


Sono infatti rimasto in una meditazione e una ricerca attraverso i meandri del mio spirito, esternamente per fortuna nessuno notava niente, come ho imparato qui le battaglie più dure sono quelle che si combattono contro e all'interno di sé stessi. È così che sono riuscito a stabilire un rapporto con Nostro Signore(non come Giovanna d'Arco che lo sentiva nella propria mente, solo come una qualsiasi persona normale dovrebbe averlo)che continua, almeno questo è motivo di felicità, ancora adesso e se ho imparato alcuni delle linee guida che Egli ci ha insegnato, è stato prettamente qui e anche grazie al nostro insuperabile Joe.



Come vedi "non tutti i mali vengono per nuocere". Questo momento brutto che hai passato ti ha comunque permesso di fare quel tuffo dentro sè stessi, che se ti ferisce man mano che scendi, una volta sceso in profondità, ne risali come una molla, che ti porta sù fortificato, come con una nuova armatura che ti rende più forte.
Riporto la frase della mia firma: "Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare."
E poi ti devo bacchettare: non sono insuperabile! Anzi riconosco che ci sono un'infinità di cose che mi superano [SM=x92702]

DragonKnight, 9/15/2008 12:36 PM:


Sfogliando un libro di Paulo Coelho, "Come il fiume che scorre", mi è capitato di leggere quasi per caso una storia che, ai tempi, mi si addiceva alla perfezione. La vita di un uomo infatti stava andando in rovina e così egli non riusciva a risollevarsi. Un giorno notò una casa in rovina e pensò che quella casa lo rispecchiava alla perfezione; contattò il padrone e la acquistò, rimettendola in sesto mattone per mattone. Finita l'opera, anche la sua vita si sistemò.



Questo mi ricorda molto S. Francesco, il suo sentire da Signore: "Và e ripara la mia Chiesa". Ciò che il Signore dice costantemente ad ognuno di noi, dove per Chiesa, si intende noi stessi, in quanto ciascuno di noi è "Chiesa", essendo "Tempio dello Spirito Santo". Questa frase invita proprio ad entrare in noi stessi e scendere nel nostro profondo, cosa che molti per paura o negligenza non fanno.


DragonKnight, 9/15/2008 12:36 PM:


Difatti, non ho mai fatto qualcosa per il Regno, cercherò di rimediare adesso. Provo ancora una gran vergogna, sì, credo sia il termine adatto, per non esser riuscito a dare qualcosa al Regno in un modo o nell'altro mentre invece Esso mi ha dato tanto, anche troppo secondo me.



Credo fermamente che questa testimonianza sia proprio un buon inizio [SM=x92702]. Ti ringrazio di cuore per averla condivisa. Hai anche tu senza accorgertene dato tanto al Regno, te lo assicuro.
Grazie Carmelo.

Un abbraccio,
Giuseppe (Joe)

OT






Non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere, si insegna e si può insegnare solo quello che si è. (Jean Jourès)
Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare.


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