00 20/07/2009 21:30
OT

1) A questa riflessione (a proposito... quello d'Autunno è l'Equinozio, non il Solstizio!):

Che cos'è il tempo? E' il regolare scorrere della sabbia all'interno di una clessidra?
Eppure, quello scorrere perdeva ogni significato senza il tempo ciclico, che proprio nel suo eterno ed immutabile ripetersi dava dimensione e sostanza all'altro, al tempo lineare... e dava all'uomo riferimenti, tappe della sua Storia, cioè della sua identità.
L'eternità terrena, di colpo, apparve agli occhi del monaco come la più terribile delle maledizioni: poiché era un eterno presente, una clessidra sempre piena, un tempo senza stagioni, senza tramonti, senza ricorrenze, senza passato, e quindi senza identità.
Il monaco rivolse il suo pensiero ai Bannin, i Custodi delle Falci: com'era la loro vita? Eppure la stessa parola ''vita'' non aveva senso, nel loro caso. La vita per definizione ha termine: si può dire ''vive'' di qualcuno che non muore?
Gli fu allora chiaro il terribile fardello di quegli uomini, i quali per proteggere le Falci avevano rinunciato a tutto: al proprio passato, alla propria vita, alla stessa umanità, disposti a esistere sospesi nel tempo, senza ieri o domani... soltanto un interminabile oggi.
Dovevano essere personalità eccezionali: per un comune mortale, un simile peso avrebbe ben presto significato la follia.

... anche se non dubito che un monaco buddista possa ragionare in questo modo...

2) Capito... ma vatti a rileggere ATTENTAMENTE il primo post del 24/09...

3) Capito... in effetti, è un po' difficile distinguere quando sta parlando il personaggio, e quando invece è l'autore a parlare attraverso di esso...

4) Capito, è solo che a me non sarebbe venuto in mente, tutto qui... A proposito, come mai nella nostra ambientazione gli elfi (Doethyl e tutti i tizi dalle orecchie appuntite che compaiono nell'RPG) hanno le orecchie a sventola?! Io me le sono sempre immaginate diritte...

5) Capito... L'ultima idea è interessante, ma siamo alle solite: a meno che non ci siano ragioni particolari (tipo il Custode Rivano e la regina di Nyissa... se hai letto il Ciclo di Belgariad e l'Epopea dei Mallorean, saprai certamente a cosa mi riferisco), dovrebbe essere accompagnato dal numero progressivo in caratteri romani...

P.S. Se sei interessato a qualche formula in pseudo-atlantideo, potrei consigliarti un libro che possiedo, anche se è un po' vecchiotto...
[Modificato da Vodia 21/07/2009 10:24]