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Morgan si stava avviando verso la foresta dei Druidi quando vide Ohtar fermarsi bruscamente e volgersi verso la taverna.
"Che ti prende amico?" gli chiese, e il lupo le rivolse un'occhiata significativa. Il suo tartufo nero aveva le narici dilatate, segno che aveva fiutato un odore interessante...o conosciuto.
"Qualcuno che conosciamo, amico mio?" gli chiese, ed il lupo fece schioccare le fauci in segno di assenso.
"Fammi strada, allora" gli disse, con un sorriso. Se Ohtar avesse voluto avrebbe potuto dirle chiaramente di chi si trattava, con la speciale telepatia che avevano loro due, ma era evidente che il grosso lupo nero voleva farle una sorpresa. L'animale guidò la druida fino alla Taverna, e quando Morgan fu sulla soglia, vide che al bancone c'erano Otrebmu, Jekyll, e...
"Gianlù!!" gridò la ragazza con un misto di sorpresa e di immensa gioia. "E Voi venite nel Regno e non mi dite nulla??" aggiunse poi con le mani sui fianchi in tono di rimprovero. Ma il rimprovero durò ben poco, perchè subito dopo l'elfa gli corse incontro e lo abbracciò, mettendo da parte la tipica riservatezza degli elfi. Ma d'altronde Morgan era un'elfa tutta particolare, visto che aveva trascorso un lungo periodo di tempo tra i nani (dove aveva imparato a tener testa a qualunque tipo di avversario nelle gare di bevute).
"Sono felicissima di rivederVi, Gianlù!" [SM=x92702] [SM=x92701]






"Sembrate molto perplessa, signorina Eyre; e benchè non abbiate più bellezza di me, l'aria perplessa vi dona: inoltre, serve ad allontanare i vostri occhi penetranti dalla mia fisionomia e a occuparli con i fiori del tappeto; continuate a essere perplessa." (E. Rochester)