-venite di questa parte, adesso vi porto via di questa confusione- Aryot prese le mani Eothen e Eloindir, solo sentirono la invocazione magica fatta dalla maga, dopo di ché, erano dentro della Torre dell’Alta Magia, di fronte a loro c’era Enzucc dietro la sua scrivania– Dai Enzucc! Ha detto di sì!! in locanda Eruner ha iniziato con tutti i preparativi, e ho portato via i ragazzi, poveretti c’era tanta esitazione nel Regno! Adesso anche noi abbiamo lavoro da fare! – Enzucc sorrideva misteriosamente, era orgoglioso della rapidità con la quale aveva fatto effetto il suo ciondolo magico, Aryot guardo insospettita al mago.
-Bene ragazzi! avete due minuti di solitudine, approfittatene perché fra poco non vi vedrette più fino alle nozze- dicendo questo Aryot prese ad Enzucc per il braccio e praticamente lo trascino con lei fuori dello studio, lasciando gli innamorati in un ambiente più romantico della locanda, anche se non era il massimo, al meno erano da soli di fronte ad una enorme finestra dalla quale si poteva apprezzare un celo azzurro e con pochissime nuvolette, i primi raggi di sole accarezzavano la valle e le strade del Regno, intorno a loro il profumo dei vecchi libri misto legno e il silenzio tipico delle biblioteche.
Fuori dello studio a quell’ora c’erano solo i due maghi nei corridoio, a bassa voce cercando di non svegliare ancora gente – per caso ho visto Eloindir uscire del vostro studio, immaginavo che stavate tramando qualcosa, e non è stato molto difficile capire che c’entrava anche l’Elfa Eothen visto i tipi di libri che stavate consultando, ma cosa avete combinato? - vedendosi alle strette, Enzucc dovete confessare quanto era accaduto e che la maga doveva rimettersi al lavoro se aveva intenzioni di usare l’elisir di maggiofiorito. Aryot lo guardo leggermente arrabbiata dal fatto che doveva rifare l’elisir, ma visto che era stata lei ad abbandonare così irresponsabilmente la boccetta, cambio subito atteggiamento. Dopo una piccola riflessione guardo seriamente al mago – aspettate un momento, conoscendovi, direi che avete tenuto per voi un’altra pietra simile vero? – Enzucc si limito a sorridere furbamente – per la barba di Ostri! -
Ahh... Sarà meglio per il mio bene non lasciare più le mie pozioni nello studio di Enzucc se non voglio correre il rischio di beccarmi quella pietra! pensò la maga.
- Va bene, penso che quei due hanno avuto tempo a sufficienza, adesso, mani all’opera! Così Aryot aprì di un solo colpo la porta dello studio e un sorriso soddisfacente illumino il viso dei entrambi i maghi (alla fine senza volerlo anche Aryot aveva contribuito). Sullo sfondo la enorme finestra dalla quale attraversavano i raggi di sole che illuminavano i capelli dei giovani abbracciati e immersi in un dolce bacio.
[Modificato da Aryot 16/04/2007 14.37]