Nihongo lessons
Scusi: sumi masen
Inglese(lingua): Eigo (in frase si aggiunge gà)
Capisci: wakarimas
Per domanda: ka
Capisci l’inglese?: Eigogà wakarimas ka?
No: Ie
Io: watashi wa
Io capisco: watashi wa wakarimas
Io capisco l’inglese: watashi wa Eigogà wakarimas
Non: sen
Io non capisco: watashi wa wakarimas sen
Io non capisco l’inglese: watashi wa Eigogà wakarimas sen
No, io non capisco: Ie watashi wa wakarimas sen
Giapponese(lingua): Nihongo (in frase: Nihongogà)
Capisci il giapponese?: Nihongogà wakarimas ka?
Poco: skosh
Capisco poco: watashi wa skosh wakarimas
Americano(pers.): America-jin
Persona: jin
Nazionalità di una persona: Stato+jin
Tu: anata wa
Tu sei: anata wa des
Tu sei americano: anata wa Americajin des
Sei americano?: anata wa Americajin des ka?
Si: hai
Scusi, capisce l’inglese?: Sumi masen, anata wa Eigogà wakarimas ka?
No, non capisco l’inglese, capisce il giapponese?: Ie, watashi wa Eigogà wakarimas sen, Nihongogà wakarimas ka?
Capisco poco il giapponese: watashi wa (Nihongogà) skosh wakarimas
Sei americano?: anata wa Americajin des ka?
Si, sono americano: hai, watashi wa Americajin des
Appendici alla lezione:
Sumi masen: usato anche per dire grazie e scusarsi di qualcosa, non solo per richiamare l’attenzione.
Omissione del soggetto: i giapponesi contano sull’abilità di comprensione dell’ascoltatore per le loro intenzioni. Essere capaci di lasciare qualcosa di sottointeso in modo da lasciare che l’interlocutore possa leggere tra le righe è molto importante nella comunicazione in giapponese, una persona che spiega le cose in grande dettaglio viene spesso considerata ligalistik, e spesso froud upon. La frequente omissione del soggetto è un esempio di questa ambigua e similarmente incompleta forma di comunicazione giapponese.
Il giapponese ha varie forme per il Tu, esse dipendono dalle relazioni che l’interlocutore ha con l’ascoltatore: il comune ‘Anata’; l’informale ‘Anta’ e il formale ‘kimì’ (usato da un superiore verso un subalterno) e ‘omae’ (usato solo dai maschi). Spesso, però, sentirai appellarsi l’un l’altro senza nessuno di questi, lasciando il Tu semplicemente da capire.