00 14/09/2005 23:46
Il cielo notturno era limpido e pulito, fatta eccezione per alcune nuvole lungiformi che, mano a mano, andavano sempre più coprendone piccoli lembi.
La luna era scomparsa alcune ore prima, inghiottita dallo spesso strato di nubi, permettendo così, senza la propria luminosità, di offrire uno spettacolo sbalorditivo a chi, in quell’istante, stava fissando il firmamento.
La piccola foresta presente nel quartiere dei druidi era fornita di una piccola radura, posizionata esattamente su una dolce collina, lontana dalle fiaccole cittadine e dalla luminosità presente per le strade.
Aveva scelto quel luogo per portarvi quella persona, un posto dove era sicuro non sarebbero stati disturbati nemmeno dal rumore dei popolani per le strade, che giungeva in modo estremamente ovattato. Da quella posizione, lievemente sopraelevata, potevano assistere al meraviglioso spettacolo offerto dalla volta celeste senza perdere di vista la possente costruzione del castello.
Si erano sdraiati supini entrambi, senza bisogno di stendere, sotto le loro schiene, alcun genere di coperta: l’erba era asciutta e il terreno compatto, privo di foglie.
La figura femminile si sollevò piano, portandosi in posizione seduta, e sorreggendosi con il braccio sinistro. Con la mano destra tirò lievemente la propria tunica in un gesto di assestamento, che lasciò appena intravedere la sinuosità delle proprie forme, decisamente ben proporzionate.
Lasciò che il proprio sguardo scorresse sul viso di Cyber Dark, soffermandosi poi sui suoi occhi.
Il paladino osservò ancora per parecchi istanti le stelle, prima di scostare il volto verso di lei.

“..cosa vi ha turbato maggiormente della sua risposta?” Lady Zero scandì lentamente le parole della propria domanda, come per evitare di scrollarlo in maniera troppo irruente dai suoi pensieri.

Anche Cyber Dark si sollevò lievemente, sostenendo il peso del proprio corpo con entrambi i gomiti. Rimase ad osservare la ragazza per qualche istante, prima di volgere lo sguardo verso il castello.

“Io..credo la semplicità e la complessità insite in quella risposta. Kentan ha optato per una soluzione ed una vita che trascendono la normale distinzione tra il bene ed il male. E per quanto possa sembrare bizzarro, forse ha davvero scelto la via dell’amore disinteressato e della devozione in accordo alle proprie idee. Possiede un modo di vedere e di fare estremamente deciso; non annullerà mai il proprio potere di scelta se RedDragon gli chiederà qualcosa che riterrà immorale. Credo sia..la personificazione di ciò che ritengo ‘grigio’, una delle tante scale di colori tra il bianco ed il nero.”
“E’ per questo che lo sentite così vicino al vostro animo..?”

Non c’era disprezzo o superbia nelle parole della donna. Solo un sincero interesse per l’emblematico modo di pensare del paladino.

“Sinceramente non credo esista nessuno in grado di sottrarsi a questa scala di colori. Nessuno è completamente ‘bianco’, come pure nessuno è completamente ‘nero’. Forse, semplicemente, nei suoi occhi ho visto lo stesso processo che mi ha portato a questa conclusione. Immagino sarebbe d’accordo, se fosse ancora qui.”

Lady Zero annuì piano, voltando il capo nella stessa direzione di Cyber Dark. Le luci delle fiaccole e dei lampioni creavano un interessante gioco di luci alla base del castello, la cui imponente forma si oscurava in prossimità delle torri più alte, evidentemente illuminate da fonti che non riuscivano a vedere, da quella posizione.

“Avete idea del perché vi abbia regalato la sua armatura?” riprese la ragazza, dopo qualche istante.
“Si..almeno, posso immaginarlo. Non l’ha detto apertamente, ma..immagino sappia che ho capito il suo stato d’animo nel momento in cui la gente gli pone addosso i propri sguardi inquisitori, e che probabilmente lo condivido. Forse per lui portare quella corazza ha significato lanciare una sfida. E probabilmente ha gradito che anch’io proseguissi questo strano gioco. Ha un senso, per voi, tutto questo?”

La donna annuì nuovamente, senza voltare il capo. “Si, lo ha.” rispose infine.

Cyber Dark sollevò lievemente il capo. Le nuvole si erano dilatate, inghiottendo nel proprio grigiore gran parte del cielo. Una folata di vento scosse tutti gli albero intorno a loro, provocando un piacevole fruscio. Alcune foglie si staccarono dai rami, raggiungendo le due figure.
Il paladino si levò seduto, e poi in piedi. Portò entrambe le mani al collo, slacciando la piccola spilla che sorreggeva il pesante mantello rosso.
Con un gesto lento, appoggiò l’indumento sulle spalle della ragazza. Poi si ritrasse di un passo.

“Tra non molto credo comincerà a piovere. Non rimanere qui troppo a lungo, amica mia.”
“E lasceresti che io ritornassi da sola, con questo tempo?”

Lady Zero rivolse un lieve sorriso all’uomo, prima di porgergli la propria mano. Subito, Cyber Dark la prese delicatamente e l’aiutò ad alzarsi.


Quando le prime gocce di pioggia cominciarono a cadere, non vi era più nessuno per le strade del Regno.

..fine.

[Modificato da Cyber Dark 14/09/2005 23.47]