"Che dilemma..." disse l'atlantideo "Se faccio il mio lavoro, Eruner, mi definite
pidocchioso (tra l'altro infrangendo a vostra volta la regola del voi), ma qualora non lo facessi il Sommo avrebbe tutto il diritto di affibbiarmi quello stesso appellativo...
E a questo è sotteso un ulteriore dilemma: s'io fossi stato Night, mi avreste definito in quel modo? Ch'io debba smettere la lucente armatura e indossare il nero mantello dell'assassino???"
In quel mentre, NightLord stava transitando nei paraggi, ed ebbe così la possibilità di udire quell'ultima singolare affermazione del collega.
Per un attimo, un sinistro sorriso attraversò le labbra del Dhampiro, prima che la sua sagoma si perdesse nelle ombre che andavano allungandosi assieme al calare del sole.
Quella sera, BrightBlade era sulla terrazza antistante la Gilda, poggiato alla ringhiera di ferro che la delimitava. L'atlantideo scrutava le luci delle torce che costellavano la città tutto attorno.
All'improvviso, un sussurro ruppe il silenzio che circondava l'alta figura del Paladino:
"...l'assassino più sferragliante del continente... bella idea, Paladino..."
Bright non si voltò neppure. Un lieve fruscio, appena percettibile, e poi di nuovo il silenzio della notte.
[Modificato da BrightBlade 13/02/2005 20.14]