00 04/01/2005 11:36
quando uthis si svegliò
riusciva a vedere qualcosa nelle ombre in cui si trovava.
Aveva le braccia legate ed era disarmato, probabilmente per metà si trovava immerso in qualcosa.
Le catene cui aveva legati mani e piedi gli davano un forte prurito, infatti non appena si svegliò provò con le proprie forze a staccarle, senza ovviamente riuscirci.
Allora fece un profondo respiro e tossì, il luogo dove si trovava era pieno di alcool.
- Ehi, non fate così, peggiorate solo la situazione... - una bambina aveva parlato. La voce proveniva da un punto non molto distante da uthis.
Uthis si bloccò di scatto e si voltò verso la voce, senza riuscire a vederla:
- Chi siete? - chiese - E soprattutto avete un modo per liberarmi? -
- Piacere, potete chiamarmi Tear.... vediamo un po' come posso farvi uscire di qua.... posso allentare un poco le catene, ma poi dovrete fare tutto da solo. -
- Va bene, va bene. Voi provate ad allentare le catene, al resto credo di potercela fare da solo. - disse paziente Uthis.
La bambina tirò una leva con tutte le sue forze, un cigolio appena accennato si fece sentire e la leva si spostò di qualche centimetro.
Uthis cominciò a tirare le catene e a mordere, cercare di strapparle coi denti o cmq di liberarsi in qualche modo, e alla fine riuscì a liberareentrambe le braccia.
A quel punto fu più semplice liberare le gambe, anche se in apnea in una sostanza che uthis identificò come alcool puro.
E a quel punto si poté muovere un poco, toccò una parete e vi sentì delle scale. Non vedeva assolutamente niente.
E così si incamminò atastoni fino ad un punto dove qualcuno, una manina piccina, lo prese per i pantaloni, per fargli notare la sua presenza:
- Ciao! - disse la ragazza, sempre ammantata nel buio più totale.
- Non vedo niente... voi ci riuscite? è tutto così buio qua... -
- Guardate che c'è una forte luce signor? -
- Chiamatemi pure Uthis... -
- Capito. -
- Sapete se nei paraggi c'è qualcosa come una spada tutta verde? -
- No, non ce ne sono... le armi vengono tenute lontane dalle prigioni. Nemmeno i bastoni per i ciechi o i vecchi vengono messe qua. -
- Sapete come fare per uscire? -
- No, ma ci sto provando, volete unirvi a me? -
- Va bene... ma statemi vicina per piacere, non so come orientarmi così... non sono sempre stato cieco. - uthis pronunciò quest'ultima parola con un timore che arrivò fino alle orecchie della ragazza, che uthis notò essere alta fino a poco più della sua coscia.
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OT: mi sorge un dubbio... pure le bambine piccole davano del voi?