00 09/01/2005 20:49
Arkan: "AAAAAAAAAAAAAAAAAH"
Il mercenario si svegliò nel suo letto immerso in un lago di sudore. Un incubo, anche se ormai dimenticato, lo aveva turbato nel sonno. Senza sapere come capì che Uthis era in pericolo.
Arkan si lavò il viso mentre i due segugi si sgranchivano dopo che il grido del loro padrone li aveva svegliati.
Indossò la sua armatura prese le sue spade e s'avviò verso il bosco. Ai cancelli incontrò le guardie, che in precedenza avevano visto passare di là Uthis. Arkan uscì dalle mura e si diresse fin dove poteva sentire che il suo amico era passato.
In mezzo ad una radura il mercenario sentì che l'aura dell'ammazza demoni svaniva.
Arkan: "sparito, è sparito non sento più la sua aura. Devo provare ad usare le mie spade per poterlo raggiungere, anche se no so se possa funzionare visto che non ho niente che mi possa aiutare a trovare il mio amico in un altro luogo..."
Ma nel momento in cui le speranze sembravano sparire a terra vide una ciocca di capelli appartenente ad Uthis.
Arkan: "si, con questo può funzionare, lo troverò subito."
pronunciate le parole magiche il mercenario passò nella prigione dove era stato intrappolato Uthis.
Arkan: "è stato qui, Morte, Flagello, trovatelo, portatemi da lui."
I due cani abbassarono il muso e dopo una primaria annusata si misero a correre sicuri del loro risultato. Arkan faceva fatica a stargli dietro a causa dell'oscurità e della pesante armatura.
Finalmente spuntò la luce dalla quale due figure si potevano distinguere: una bambina ed Uthis.

OT
TA-DAAAAAAA
sono arrivato
OT




Attento alle mie Spade,
sono nere...
...hanno fame
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Membro della sacra Gilda dei paladini
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Membro della Compagnia dei Templari Sin Fein
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Aspirante membro dell'Alleanza Pro Alcool Per Sempre