00 11/05/2016 23:00
Un impressionante esercito di cavalieri armati di tutto punto era lanciato a galoppo spedito per le terre nord di Surad. Superavano le seicento unità. Al loro passaggio la terra tremava e ogni cosa che vi fosse sopra, erba, pietre e piccoli animali veniva polverizzato con una violenza inaudita di migliaia di zoccoli armati di ferro appena forgiato. La cavalleria della Nuova Aquila d’Oro si era separata dal resto dell’esercito, andando via terra, mentre il resto continuò il suo viaggio per Direnia via mare dal golfo di Surad.
La data prevista per il ricompattamento dell’Aquila d’Oro a Direnia era il ventinove dicembre, e una volta avvenuto, la conquista di Direnia del principe Julius sarebbe stata irreversibile. Nel frattempo la cavalleria con alla testa il principe Julius e la nuova Direnia Royal Force faceva tappa diretta al fortificazione maggiore di Surad. Il piano del principe prevedeva l’imprigionamento del comandante Stargard, così da bloccare tutti gli eserciti del prepotente principe Rufus, che ammontava a un numero di ben diecimila unità oltre a quelli stanziati a Lugonoreum.
La pianura immensa di Surad facilitò di molto l’avanzata del principe Julius e della sua Aquila d’Oro. I comandante dei fortini periferici non avrebbero fatto in tempo a mandare rifornimenti e aiuti al castello di Stargard. A meno di una lega di distanza dal suo obiettivo la sete di potere di Julius venne alimentata notevolmente.
Un agitatissimo soldato apri bruscamente una porta di buona lavorazione. Entrò in una stanza ben arredata, piena di stemmi, blasoni e trofei di ogni genere. Su un lato vi era un camino in fase di accensione e un’ancella ad alimentarlo. L’apertura della porta generò una ventata d’aria che spalancò le finestre di vetro colorato. Il vento entrato vanificò il lavoro dell’ancella, che si trovò anche avvinghiata da alcuni teli volati dal muro.
<<Comandante! Comandante! Ci stanno attaccando!>> disse sconvolto il soldato.
Il comandante Stargard sbandò e si alzò arrabbiato, iniziando a imprecare più di uno scaricatore di porto.
<<Ma che maniere sono queste, vi farò impiccare!>> minaccio Stargard.
<<Signore la situazione è critica ci stanno attaccando!>> ripeté il soldato.
<<Chi ci sta attaccando?>> domandò il comandante Stargard togliendosi la mascherina copri occhi.
<<Il principe Julius con un enorme numero di cavalieri!>> rispose il soldato.
<<Ma come hanno fatto ad entrare? Dannato principe>> si domandò il comandante.
<<Hanno dapprima distrutto le catene del ponte levatoio… non so come, poi il principe e alcuni dei suoi hanno abbattuto il cancello… stanno entrando signore comandante>> spiegò il soldato.
Il comandante Stargard si alzò barcollando dal suo letto e si precipitò alla finestra per vedere cosa stava succedendo. Vide lo spiazzo, vi erano tanti cavalieri intenti a massacrare i suoi uomini e vide indistintamente tra di essi il principe Julius entrare con una decina di uomini armati nel suo palazzo.
<<Avvisate gli altri dalle postazioni periferiche, che ci vengano a dare supporto>> ordinò il comandante.
<<Comandante, ho già mandato dei messaggeri fuori dalla roccaforte, ma sono stati tutti intercettati!>> dichiarò il soldato.
<<Razza di incompetenti, ma come ca…>> iniziò a inveire il comandante, quando venne interrotto da un forte rumore.
Una grossa viverna atterrò sulla sommità della seconda torre di guardia, per poi frustare con la propria coda gli arcieri che vi erano di guardia. La grossa creatura era cavalcata da un cavaliere munito di grossa lancia da cavalleria e anch’egli non si risparmiò dalla battaglia, colpendo altri soldati accorsi.
<<Una viverna!>> sgolò il soldato impaurito.
Seguì un’altra imprecazione del comandante Stargard.
<<SERRA LA PORTA PRESTO!>> ordinò sconvolto il comandante.
Il giovane soldato chiuse la porta e la serrò con una trave, poi indietreggio vicino al comandante, mentre l’ancella spaventata a morte si rannicchiò in un angolo.
Purtroppo per il comandante la porta venne buttata giù con una facilità estrema. Entrò il principe Julius e da dietro il suo mantello sventagliato dal vento seguirono, Lady Genziana, Probus, Lord Hammer, il nano Nehol, lo stregone Vidovi e Lady Virya.
<<Come osate attaccare un presidio militare del principe Rufus?!>> rimproverò il comandante.
<<Hw come osa lui attaccare a tradimento quel pivello di Lumix>> rispose per le rime il principe Julius.
<<Grr che cosa attendete! Proteggete il vostro comandante!>> esclamò il comandante spintonando il suo soldato verso i nemici.
Il soldato si trovò con la spada tremolante davanti al principe Julius, avrebbe gettato l’arma e arresosi, se non fosse stato per l’intervento di Vidovi. Lo stregone trapasso il povero soldato con la punta del bastone. L’uomo lanciò un urlo di dolore e cadde a terra. Fu allora che ser Probus fu arso dalla rabbia e prese per il collo lo stregone, sollevandolo mezzo metro da terra e bloccandolo alla parete.
<<Argh cosa fate? Siete impazzito!>> disse digrignando i denti lo stregone.
<<Non dovevate farlo! Si sarebbe arreso. Era un povero figlio di Direnia!>> disse incollerito ser Probus.
<<Gnn forse era un gnn figlio di…>> stava per dire Vidovi.
Il Gran Maestro Cavaliere non gli diede tempo di far terminare la frase, che lo strattono violentemente al muro. Lo strano elfo più che dolorante sembro compiaciuto, ridacchiando come un folle.
<<Finitela voi due, prima che perda la pazienza>> intervenne il principe.
Ser Probus lasciò di scatto la presa, facendo finire col sedere per terra Vidovi.
<<Stupido cavaliere, la prossima volta io…>> iniziò a dire l’elfo.
<<La prossima volta voi cosa? Prima che vi azzardiate di nuovo a intervenire senza un mio preciso ordine, sarò io stesso ad appendervi al muro!>> disse duro il principe Julius.
Vidovi dovette zittirsi e sopprimere il suo disappunto, serrò i pugni quasi a ferirsi e si rialzò. Il principe Julius lo osservò come un leone osserva un’antilope, poi si voltò verso il comandante del castello.
Intanto Lord Hammer aveva già immobilizzato Stargard.
<<In quanto a voi razza di vigliacco siete mio prigioniero, ora firmerete e spedirete un messaggio a tutti gli altri ufficiali di Surad, in caso contrario vi farò tagliare pezzo per pezzo finché non vi piegherete a me>> disse perentorio il principe Julius.
<<Cosa dovrei scrivere?>> domandò rassegnato il comandante.
<<Scrivete che sono tutti convocati nel castello di Surad per una riunione straordinaria, trovate un valido motivo. Voglio che in meno di un giorno siano qua!>> ordinò il principe Julius.
<<Ho capito>> confermò il comandante Stargard.
<<Meglio per voi>> minacciò il principe.
Il comandante Stargard venne portato via da Lord Hammer e ser Probus. Stavano per uscire dalla stanza anche Vidovi e Lady Virya, quando il principe li fermo.
<<Voi due, dite ad Eponimus che faccia arruolare nella nostra cavalleria tutti i cavalieri di Surad… Vidovi che non si ripeta mai più il vostro gesto di disprezzo o sarò costretto a infliggervi la pena capitale all’istante>> disse come ultima raccomandazione il principe.
Vidovi abbassò la testa e uscì fuori con l’altra.
Il nano si avvicinò al principe, mantenendo per un polso l’ancella che era rimasta in stanza.
<<Maestà che ne facciamo di lei? E’ così carina, potrebbe assisterci dopo le battaglie>> proferì Nehol.
<<Lasciatela libera, che Direnia sappia della mia benevolenza>> ordinò il principe.
<<Ehm va bene maestà, come desiderato voi. Su siete libera figliola, nessuno vi farà del male potete ritornare a casa>> disse il nano liberando dalla sua presa la giovane fanciulla.
L’ancella uscì piena di spavento dalla stanza, scavalcando quasi a incespicare il corpo del soldato riverso per terra privo di vita. Nehol venne congedato e il principe Julius si diresse alla finestra della stanza, affacciandosi sul grande spiazzale del castello. I suoi cavalieri avevano completamente sottomesso i soldati e le guardie del castello, alcuni si erano già messi a riparare frettolosamente i danni e spegnere i piccoli incendi.
Lady Genziana che fino a quel momento aveva taciuto si avvicinò al principe e si appoggiò amorevolmente alle sue spalle, chinando la testa come se fosse prona su un grande letto. L’altezza del principe poteva facilmente nascondere il corpo più contenuto della sua promessa sposa con tutto il suo equipaggiamento da alabardiera.
<<Avendo tolto ora uomini e risorse a Rufus, potremmo finalmente dominare su Direnia e potremmo finalmente avere più tempo per noi>> disse con tono più calmo il principe.
<<Lo sapete Julius, io voglio solo voi>> disse affettuosa Genziana.
<<Anch’io, ma farò di voi una grande regina, la migliore che Direnia abbia mai avuto in questi anni. Il giorno che ci sposeremo la vostra pura bellezza illuminerà tutti i miei sudditi e adombrerà gli altri regni, sarà il trionfo della mia dinastia e della vostra nobile casata>> concluse il principe Julius.
La dolce alabardiera si strinse con più forza alle spalle del suo principe, sentendosi coccolata dal rosso mantello dell’Aquila d’Oro degli Auron, un simbolo di potere che in meno di cent’anni trovò un nuovo signore della conquista.






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere