00 08/05/2016 23:56
Il primo raggio di sole si era già irradiato sulla linea dell’orizzonte e illuminava le alte fronde degli alberi della foresta est, luccicanti per la rugiada della notte. Il paesaggio circostante era cambiato, non era più lo stesso del giorno precedente. Nell’accampamento degli assedianti, vi erano ancora movimenti di persone, animali e cose. Quando Alkor si destò dal sonno per recarsi sul camminamento delle mura perimetrali nord, non poté credere ai suoi occhi. Era ancora fasciato alla spalla e le sue bende erano sporche e macchiate di sangue, quando affacciandosi da uno degli spazi tra le merlature vide una grossa porzione di foresta completamente spogliata di alberi e quant’altro.
<<Cosa significa? Che intenzioni hanno?>> domandò il cavaliere del drago.
<<Hanno lavorato tutta la notte. Io e Arkan eravamo sicuri, che avessero intenzione di ricavare dal legno della foresta dei ponti d’assedio>> rispose Black Drake già sul posto ad osservare il nemico.
<<Invece? Cosa stanno combinando?>> domandò impensierito Alkor.
<<Ser Gianlù crede fermamente che vogliano creare delle torri>> rispose nuovamente l’altro.
<<Che cosa se ne fanno delle tor… aspettate, avete detto torri?! Non è che vogliono aumentare la gittata delle baliste?>> iniziò a ragionare Alkor.
<<E’ proprio quello che adesso temo anch’io>> confermò Black Drake.
<<Accidenti, proprio non ci voleva. Inoltre non mi sono ancora ripreso ed ho la febbre>> dichiarò Alkor.
<<La febbre? E che ci fate qui? Dovreste tornare dentro, la ferita si sarà infettata. Fatevi prestare le cure da Kreit. Non preoccupatevi per noi, tanto ser Gianlù troverà un modo per risolvere la situazione. Purtroppo ieri notte la missione di cattura non è andata a buon fine>> disse Black Drake.
<<Lo so bene, altrimenti eravamo da qualche parte a negoziare… il ritiro delle truppe assedianti in cambio della vita del principe Rufus>> disse il cavaliere del drago.
<<Sarebbe stato molto più semplice e pacifico>> disse l’altro.
<<Infatti>> ribadì Alkor.
Gli uomini di Rufus abbandonarono definitivamente il campo antistante le mura nord, per spostarsi nella decimata foresta ovest e poi posizionarsi ordinatamente di fronte il lato ovest del fortino. Presero tutto dalle vecchie postazioni, armi, viveri, animali e macchine d’assedio.
Gruppi consistenti di uomini iniziarono a scavare delle buche, mentre altri seguirono a tirare lunghe e spesse corde di corcoro, dove all’altro capo vi erano legate delle pesanti strutture di legno. Una volta alzate dal suolo, tali costruzioni di legno si ancorarono nelle fosse scavate nel terreno adiacente. Il risultato finale furono quattro torri dall’aspetto minaccioso.
Seguirono alcuni ordini urlati nell’aria e altri soldati, salendo sulle torri di legno, cominciarono a issarvi sopra delle baliste. Le due baliste pesanti furono posizionate sulla sommità di ogni torre, mentre a metà di esse furono piazzate quattro baliste leggere. Le rimanenti balliste pesanti furono piazzate in direzione della cancellata del fortino, abbinate a quattro carro-baliste. Le ultime dieci baliste leggere vennero posizionate lungo tutto il nuovo accampamento. I trabucchi furono posizionati al fianco delle torri, pronti all’uso.
<<Questi fanno sul serio, hanno reso utili le loro baliste. Ora possono colpirci. Non possiamo limitare i nostri attacchi ser Gianlù. Non stavolta>> disse Eruner.
<<Purtroppo devo darvi ragione, ma adottare una normale strategia di battaglia significherebbe causare un enorme numero di morti. Noi abbiamo il vantaggio strategico della difesa, mentre loro hanno il vantaggio della forza…>> sostenne il Vassallo.
<<… Ieri notte, venni risparmiato. Uno dei DireniaKnight, o meglio il comandante di quei cavalieri, mi ha intercettato e sconfitto in duello>> rivelò l’elfo.
<<Come mai me ne parlate solo ora?>> domandò ser Gianlù.
<<non volevo allarmarvi… è successo quando ci siamo separati>> rispose parzialmente Eruner, poco propenso ad andare nel dettaglio.
<<E vi ha davvero sconfitto?>> domandò incredulo l’altro.
<<Mi brucia ammetterlo, si. Non era un uomo comune>> diede in risposta Eruner.
<<I DireniaKnight… ho avuto modo di sperimentare la loro forza, ma mai avrei pensato che uno di loro potesse battervi in velocità>> affermò il Vassallo.
<<Devo ancora migliorarmi… se solo non mi ponessi certi limiti>> disse l’elfo, soprattutto a se stesso.
<<So che il vostro cambiamento è la conferma che non avete più impedimenti, ma la strada del Vassallo è un continuo sacrificio personale…>> continuò ser Gianlù.
<<Comunque si è sentito di ricambiarci la cortesia di aver fatto raccogliere i loro feriti>> disse Eruner.
<<Meglio così, sapevo che qualcuno avrebbe rispettato l’antico codice comune della cavalleria>> notificò il Vassallo.
<<Ha detto che nel prossimo incontro, non ha intenzione di disubbidire agli ordini dei suoi superiori, anche se ciò comporta non risparmiare nessuno>> dichiarò l’elfo.
<<Staremo a vedere>> disse ser Gianlù poggiando i palmi delle mani tra una merlatura all’altra.
<<Ser Gianlù. Il nemico ha preso posizione e ci minaccia con quelle torri, cosa facciamo?>> domandò il Comandante Metellius sopraggiunto sul camminamento da uno dei bastioni.
<<Dite a tutti di prendere le stesse precauzioni che sono state prese con le catapulte. Gli arcieri invece si tengano pronti per contrattacchi brevi e continui, le baliste più forti non hanno la forza ad arrecar danno alle mura>> consigliò il Vassallo.
<<Seguiremo le vostre istruzioni. La loro gittata di tiro non è più favorevole della nostra d’altronde>> confermò il comandante del fortino.
In poco tempo l’ordine del Comandante Metellius si divulgò in tutto il fortino. Soldati, uomini di fatica e animali occuparono le proprie postazioni di sicurezza. Benché i grossi dardi delle baliste non fossero in grado di causare danni strutturali agli edifici in pietra del fortino, la loro gittata era diventata molto pericolosa, essendo tali macchine da guerra sopraelevate su alte torri di legno. Un dardo di balista poteva facilmente finire in ogni parte dello spiazzale del fortino e colpire l’incauto che non aveva preso riparo. Intanto, fuori dal presidio militare di Lugonoreum, il clima era diventato elettrico. Gli ufficiali di Rufus erano pronti ad attaccare con tutta la potenza di fuoco in dotazione.
<<I migliori carpentieri di Surad hanno fatto un lavoro impressionante stanotte. Con queste torri potremo ben presto mettere in ginocchio quei codardi>> disse il principe Rufus ammirando il lavoro di carpenteria dei suoi uomini.
<<Maestà, quando avremo ultimato le barricate mobili, potremo adoperarci delle altre macchine d’assedio, che abbattendo le mura ci consentiranno di invadere lo spazio nemico>> aggiunse il Gen. Aetius.
<<E’ il momento di mettere in pratica il piano>> sollecitò il principe.
Il generale radunò tutti i suoi subalterni responsabili e delineò per un ultima volta il piano di battaglia.
<<Bene ora che i topi sono in trappola date fuoco a quelle palizzate!>> ordinò il generale.
Un suono di passi rimbombò nell’aria, appena gli arcieri si mossero compatti davanti alle torri, mentre tra le loro fila sbucarono alcuni soldati incaricati di portare i bracieri.
Al muoversi del nemico ser Gianlù diede l’ordine agli arcieri di intervenire e fermare la controparte nemica.
Gli arcieri di Rufus calarono le frecce composte da stantuffo incendiabile nelle braci, poi armarono l’arco e tesero il dardo infuocato. Dietro di loro invece genieri e macchinisti caricarono i trabucchi con munizioni a base di salva incendiaria.
Nell’aria vennero proiettate sfere e frecce di fuoco, che addensate formarono un fitto manto infernale che inesorabile s’abbatté sulle palizzate.
Gli arcieri del fortino non riuscivano a ostacolare i loro nemici.
Ci volle poco alle palanche ammassate a prendere fuoco, provocando un incendio inarrestabile, composto da fiamme alte quanto le cime degli alberi, sovrastate a loro volta da dense colonne di fumo.
<<Ora si che la situazione mi è sfuggita parecchio di mano!>> esclamò il Vassallo.






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere