00 04/03/2016 20:21
Era l’alba, Otrebmu non aveva dormito così bene da quando aveva lasciato la casa nelLo Regno. La branda era molto spartana, ma sempre mille volte meglio della gualdrappa di un destriero, poggiata sul rigido e gelido suolo. Il grande locale adibito a dormitorio poteva accogliere ben cinquanta guardie con i loro armadietti e strumenti del mestiere. Il baldo Templare Sin Fein dormiva proprio come un sasso.
<<EHI sveglia! Non avete sentito la campanella del cambio della guardia?>> disse brusco una guardia intenta a infilarsi ai piedi dei duri stivali di cuoio.
<<Hm? Ma io non sono una guardia!>> esclamò Otrebmu stiracchiandosi.
<<Questo non vuol dire niente! Tutti si devono alzare e dare il cambio a chi viene stanco dalla notte! Poi se non erro, avete l’obbligo di presentavi a Junji, che è il capo dei mercenari>> disse di rimando la guardia.
<<Ah già, vero>> esclamò Otrebmu alzandosi di scatto e vestendosi più rapido degli altri.
<<Mah… in che mondo viviamo, se fanno mercenari anche questi soggetti!>> disse stupita la guardia.
L’Aspirante Vassallo corse a perdifiato per i corridoi inferiori del palazzo fino a giungere alla porta di accesso al cortile, ampiamente spalancata all’interno e piantonata da due guardie ben armate.
Il cortile interno al palazzo era molto grande, con al centro un grosso pozzo con abbeveratoi per cavalli. In quel momento le guardie, che avevano concluso il turno di notte, si apprestavano a ritornare nei loro alloggi. Otrebmu venne per un momento sommerso da un onda di uomini spossati.
<<Vedo che siete stato puntuale! Già questo è un punto a favore per voi e per sua maestà, che vi ha dato la possibilità di far parte dei miei mercenari>> disse serpeggiante il comandante dei ninja mercenari, appoggiato con la schiena al muro.
<<Eh io… si era quello che volevo, farvi buona impressione>> rispose Otrebmu appena uscito barcollante dalla calca di guardie in ritiro.
<<Hmmm. Un punto a favore, niente di più. Dovete ancora meritare la mia fiducia>> disse Junji.
<<Si certo, capisco>> aggiunse Otrebmu.
<<Bene è ora che vi presenti ai vostri nuovi compagni!>> affermò il comandante dei ninja.
Junji e Otrebmu presero a camminare sotto il porticato. L’Aspirante Vassallo si sentiva inquieto, avrebbe tanto voluto domandare dove fosse finita Mariuccia, ma temeva di insospettire il comandante dei ninja.
Invece era Junji con il suo comportamento a mettere in allarme Otrebmu, non era normale liberare e addirittura fare dei propri una persona che era stata nemica qualche sera prima.
<<Vi vedo preoccupato! C’è qualcosa che non va?>> domandò Junji.
<<Sapete, a me del mio vecchio capo e del mio scorbutico compagno non mi interessa che fine fanno, ma la mia amica vorrei sapere a cosa andrà incontro>> rispose Otrebmu.
<<La ragazza è di bella presenza e sembra ben educata, per questo è destinata al mercato nero degli schiavi di Bathav e Katai! Per il momento dorme dell’ala nord del palazzo. Piuttosto che ci fanno con due mercenari della peggior specie, una brava ragazza e un tipo inesperto e poco aggraziato come voi?>> ridomandò il comandante dei ninja.
Inesperto? Poco aggraziato? Ma come osa questo? Pensò Otrebmu prima di rispondere: <<Sappiamo cucinare e cacciare meglio di loro. Questo era il nostro compito, ecco perché tengo ad avere notizie della mia amica>>
<<Non dovete preoccuparvi di lei, sarà destinata ai servigi di qualche famiglia facoltosa. Invece, preoccupatevi di voi stesso, ora che appartenete ai miei ninja. Di solito in ogni missione me ne muore sempre qualcuno, da oggi per voi è questione di sopravvivenza>> avvertì Junji.
<<Mi so adattare>> disse brevemente Otrebmu.
Camminando per il porticato in due si imbatterono nella signora di Bathav accompagnata dal suo fidato energumeno.
<<Uh chi si vede! Il mercenario in erba!>> esclamò la principessa Lucrezia, con aria da finta svampita.
<<Mia signora, porto il nostro ospite a farsi un po’ le ossa tra i miei uomini, affinché impari ad essere un mercenario modello. Anche se ne dubito fortemente>> disse Junji.
<<Ma davvero? Ma non vedete quanto è pacioccone, non trattatemelo male!>> disse con voce smielata la principessa, pizzicando al contempo la guancia di Otrebmu.
<<So che avete un debole per questi tipi così miti, ma non dovremmo viziarlo troppo, deve rigare dritto. Un ninja deve ispirare paura non dolcezza>> disse Junji.
<<Ma noo, poverino! Così bello tondetto >> continuò la principessa Lucrezia a dire e a pizzicare.
<<Mi fate male!>> disse Otrebmu dolorante nell’orgoglio e con una mano al volto.
La principessa sorrise e fingendo di aggiustarsi lo scollo disse:<<E’ così morbido, se mi si sciupa a chi pizzico poi? Ah ah ah ah>>
Morbido un corno, io sono una roccia, siete solo una strega… bella strega. Protestò in pensiero Otrebmu.
<<Su su, Junji portatelo dai suoi nuovi amici!>> ordinò la principessa Lucrezia dando uno schiaffo sul sedere del Templare Sin Fein.
Otrebmu fu sottoposto ad una lunga serie di esercitazioni, che fece solamente sembrare faticosi, ma che in realtà li svolse con la disinvoltura di qualsiasi Aspirante Vassallo.

Passata mezza giornata, le guardie seguendo dei turni stabiliti poterono andare a rifocillarsi nella mensa grande e quando toccò ad Otrebmu, l’impavido Aspirante Vassallo, fingendo di andare ai gabinetti, al momento opportuno tagliò la corda. Vi faccio vedere io chi è cicciottello! Pensò Otrebmu.
Con molta agilità e cautela il rinomato Templare Sin Fein si portò fino all’ala nord del palazzo, dove per un insolita coincidenza vi era anche la biblioteca. Otrebmu non perse tempo e dopo aver visionato alcune stanze trovò la camera dove era detenuta Mariuccia.
<<Otrebmu dove sono gli altri?>> domandò Mariuccia.
<<Si dovrebbero trovare ancora nei sotterranei, ma non preoccupatevi, loro sono Vassalli e troveranno un modo per uscire. Ora andiamo in biblioteca e terminiamo la nostra missione>> rispose Otrebmu.
<<Ho capito, allora muoviamoci>> disse la giovane Aspirante Vassalla.
Mariuccia e Otrebmu si recarono nella vicina biblioteca di palazzo. I due Aspiranti Vassallo ripresero a cercare l’Inventario di Rinaldo, tra il disordine dei libri sparsi a terra.
Dopo una breve ricerca, Mariuccia, spostando per curiosità un vecchio libro di storia, trovò una vecchia pergamena chiusa con il sigillo dell’Imperatore Auron IV.
<<Possibile che sia questa pergamena l’inventario di Rinaldo?>> si domandò Mariuccia.
<<Avete trovato qualcosa?>> domandò Otrebmu mettendo da parte un dei tanti libri.
<<Adesso verifichiamo>> disse l’Aspirante Vassalla rompendo il sigillo.
<<Sembra interessante>> aggiunse l’altro.
<<C’è scritto: Oggi con Auron IV finisce un impero macchiato di sangue e segnato da grande sofferenza, ma in rispetto del suo imperatore noi della Fenice Blu, abbiamo ritenuto opportuno elencarne gli immensi tesori. Tesori, che anche per volere del suo proprietario, da ora in poi sono a disposizione del popolo, sperando che i tempi cambino in meglio e che riacquistino il valore perduto. Qui di seguito vi è l’elenco dei singoli pezzi con breve descrizione. Hmm firmato Rinaldo Terbert! L’abbiamo trovato finalmente, è l’Inventario di Rinaldo!>> disse Mariuccia entusiasta.
<<Bene c’è scritto altro? Perché ci serve altro per trovare Lo Spartito Obliato!>> affermò Otrebmu.
<<Allora per prima cosa vediamo se c’è quello che cerchiamo! Hmmmmmm>> disse Mariuccia.
<<Allora?>> domando l’Aspirante Vassallo.
<<Non c’è! Ma come?>> rispose l’altra.
<<Avevo il presentimento che sarebbe stata una camminata persa…>> iniziò a dire sfiduciato Otrebmu.
<<… Però aspetta, qui nell’elenco c’è scritto camera segreta con uno strano simbolo, che ricorda… il simbolo dei Vassalli! C’è scritto: Solo chi protende alla Luce può sperare di aprirla!>> esclamò Mariuccia.
<<Questo sembrerebbe un indizio! Che la stanza segreta custodisca lo Spartito Obliato?>> disse Otrebmu.
Alle parole di Otrebmu la biblioteca si affollò di presenze, guardie e mercenari circondarono i due Aspianti Vassallo. In un battibaleno l’Inventario di Rinaldo sparì dalle mani di Mariuccia per ritrovarsi saldamente nelle mani di Junji.
<<Bene bene! I nostri ospiti sono ricaduti in trappola! Sua Maestà, la vostra strategia è degna del vostro sangue reale>> disse Junji con ghigno stampato sul volto.
<<L’unico modo per estorcere informazioni a persone così resistenti alle torture è confonderli e fargli credere di poterci imbrogliare!>> dichiarò la principessa Lucrezia spuntando da dietro alla prima fila di guardie, poggiando su una di esse la mano sulla spalla per poi farsi avanti.
<<Siete un ingannatrice!>> disse stizzito Otrebmu.
<<Una stratega caro finto mercenario di Blue Dragon!>> esclamò la principessa, mentre una buona parte delle guardie e dei mercenari parvero sorpresi.
<<Gnnn ci hanno scoperti>> disse Mariuccia mettendosi sulla difensiva.
<<Non era così difficile… il modo cui vi siete intrufolati, le spade di ottima fattura, la straordinaria resistenza alla tortura nonostante la non paragonabile fisicità con il mio fedele Manlius, la pessima recitazione>> spiegò la principessa passandosi con scherno la lingua sotto i denti dopo aver avuto la pergamena da Junji.
<<La sapete fare bene la parte della civetta stupida!>> disse l’Aspirante Vassalla.
<<Questo gioco è durato troppo, ora ho quel che volevate. Guardie acciuffateli!>> ordinò la principessa.
In poco tempo le guardie e i mercenari assalirono i due Aspiranti Vassallo.
<<Forza Otrebmu passiamo alle maniere forti!>> disse Mariuccia.
Otrebmu scansò un affondo di lancia e sferrò un colpo di palmo in fronte al suo assalitore, poi afferrando la lancia scagliò il suo primo avventore su altri due ad arma sguainata, i quali finirono a gambe all’aria.
Mariuccia saltò un colpo speronante di sciabola e in contemporanea sferrò un calcio sotto il mento del mercenario. Con rapide mosse di arti marziali l’Aspirante Vassalla atterrò altre due guardie, sottraendole una spada e una lancia. Mariuccia passò la spada ad Otrebmu, appena quest’ultimo colpì a suon di libro altri tre mercenari afferrò la spada e poté contrastare altre dieci unità tra mercenari e guardie.
La principessa Lucrezia rimanendo in silenzio e con le braccia incrociate fece un rapido cenno a Manlius e Junji di intervenire. I due si lanciarono nella mischia.
Manlius afferrò lesto le due daghe poste sulla schiena e dandosi uno slancio sferrò due fendenti a Otrebmu. L’Aspirante Vassallo ritirando la spada ferì ad un braccio una guardia e ponendola in posta reale parò i letali fendenti dell’energumeno.
Intorno a Mariuccia, le guardie e i mercenari si fecero da parte, per far entrare in scena il comandante dei mercenari ninja. Junji in poco tempo ingaggiò un duello con l’Aspirante Vassalla, mettendola in serie difficoltà. L’abilità del superiore dei ninja era incredibile.
<<Con Manlius e Junji non potete sperare di uscirne vivi! Non sono persone comuni e possiedono forza e rapidità superiori a tutti gli altri. In particolare il mio ex gladiatore può piegare barre di ferro come se fossero di burro!>> disse la principessa Lucrezia.
Otrebmu non badò alle parole della principessa e continuò il suo duello con Manlius. L’Aspirante Vassallo fin da subito surclassò l’uomo dei combattimenti, schivando fendenti e tondi, rivelandosi molto più agile del suo avversario. Poi i due finirono col cadere in un contrasto di forza, afferrando le mani dell’altro. Manlius era più grande in stazza e altezza, ma l’Aspirante Vassallo non era da meno. Otrebmu con la sua fisicità prevalse sull’ex gladiatore, spingendolo in avanti e atterrandolo con un poderoso calcio allo stomaco.
La principessa Lucrezia sembrò arrabbiata.
Otrebmu sbalzando altre guardie e mercenari si porto in aiuto di Mariuccia, fiancheggiandola contro Junji.
<<Credete di potermi battere in due? Ho potuto valutare le vostre capacità e vi dico che non ce la farete mai contro di me!>> dichiarò Junji passandosi da una mano all’altra dei lunghi kunai.
Il ninja assalì i due Aspiranti Vassallo e formulando a voce alta una sorta di incantesimo evocò degli ologrammi specchio in tutti simili a lui. Junji e gli ologrammi iniziarono a correre veloci intorno ai due Aspiranti Vasallo e minacciosi sferravano colpi di kunai. Tra i vari colpi illusori, solo alcuni erano veri e non facilmente percepibili, ricoprendo di vari graffi Otrebmu e Mariuccia.
Vedendosi in pericolo di vita, Otrebmu si concentrò e con la visione dell’Aura riuscì a indirizzare un efficace difesa con l’aiuto di Mariuccia. Junji accellerò il passo e annullando le illusioni tentò un ulteriore attacco.
Mariuccia riuscì a bloccare appena il kunai del nemico con la lancia, mentre Otrebmu non fu più rapido e si ritrovo con un profondo taglio su una spalla. I due Aspiranti Vassallo si allontanarono rapidi da Junji.
<<Otrebmu, vi ha ferito>> disse Mariuccia.
<<È stato più rapido di me, sembra di dover affrontare Eruner ad una sfida all’ultimo sangue!>> appurò Otrebmu mantenendosi con una mano la ferita alla spalla sinistra.
<<Siete spacciati>> dichiarò il comandante dei ninja.
Junji attaccò nuovamente Mariuccia ed Otrebmu con una serie di affondi di kunai. Il nemico era superiore ai due Aspiranti Vassallo e arrivò a metterli all’angolo, dopo aver spinto a terra Mariuccia e colpito con una gomitata Otrebmu.
<<Mi dispiace per voi due, ma come avete potuto intuire, siete dei testimoni scomodi, sapete troppe cose! Forza Junji dategli il colpo di graz… ehi rimettimi giù!>> esclamò la principessa Lucrezia afferrata a un braccio e vedendosi sollevare da terra.
Junji si fermò per vedere cosa stesse succedendo al suo capo, quando un uomo in abiti religiosi lo colpì facendolo stramazzare fuori al balcone, sfondando la vetrata della biblioteca.
<<Ikarus! Enricus! Finalmente vi siete liberati dalle prigioni!>> disse contento Otrebmu.
<<Fratello dopo medicheremo la vostra ferita, sono felice che siete tutti interi, riprendetevi le vostre spade>> disse Ikarus, passando al volo le spade Sin Fein sequestrate ai legittimi proprietari.
<<Come si è soliti dire, meglio tardi che mai>> disse Mariuccia.
<<Gnnn che dolore… gnnn>> disse dolorante Junji per poi inciampare a terra.
<<Rimanete al vostro posto, se ci tenete a non voler volare dalla balconata! Il vostro trucchetto ci ha fatto perdere tempo, ma abbiamo portato a termine la missione>> intimò il priore.
<<In quanto a voi, questa pergamena è ora mia!>> affermò il bardo sottraendo la pergamena dalla mano della principessa sollevata da terra.
<<Siete un selvaggio! Lasciatemi il polso! Rimettetemi giù!>> ripeté schiamazzante la principessa.
<<Eh eh no, questa volta non vi permetto>> disse Enricus evitando un calcio alle parti basse.
<<Forza non perdiamo tempo, usciamo da qui e ritorniamo sui nostri passi>> sostenne il priore.
<<Su fate la brava, collaborate per la giustizia!>> disse il bardo mettendo a sedere la principessa dopo averle rubato un bacio sulla fronte.
<<Grrrrr frrrrr GUARDIE GUARDIE ACCORRETE!>> urlò la principessa Lucrezia.
<<Ah ah ah non urlate che mi diventate brutta. Le guardie erano troppo stanche le abbiamo messe a dormire e indelicato da parte vostra svegliarle adesso!>> esclamò Enricus.
Una campana strimpellò quello che pareva un allarme all’entrata del palazzo.
<<Accidenti, tutti quei soldati fuori si sono accorti del trambusto nel palazzo>> disse Ikarus.
<<Ah guardate che la vetrata non sono stato io a romperla!>> esclamò Enricus.
I due Aspiranti Vassallo furono i primi ad uscire, seguiti dal priore e poi dal bardo che chiuse a chiave la principessa nella biblioteca. I quattro combattenti di Blue Dragon scesero rapidi le scale, passando tra le guardie tramortite a terra e vari ostacoli nel palazzo.
<<Dobbiamo uscire di qui, o saremo costretti ad affrontare centinaia di uomini armati>> sentenziò il priore.






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere