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La tempesta durava da molte ore, non aveva lasciato un attimo di pace in uno dei maggiori golfi del continente occidentale. Le onde oceaniche si abbattevano violente e fragorose sulle coste di Bathav dimostrando e ricordando agli uomini l’estrema potenza della natura, che per quanto impossibile non riuscivano a scalfire la roccia scura della diga foranea. Da tale scontro titanico l’acqua vaporizzata permeava di umidità il porto. Il vento e la pioggia sembravano lavorare assieme, e come due guardie di ronda, in alcuni momenti si alternavano per riposare. E come le guardie hanno l’abitudine di colpire le sbarre delle celle per rendere noto al prigioniero la loro presenza, cosi il vento e l’acqua bussavano alle finestre lignee delle case ricordando che fuori c’era ancora la tempesta. In nessun momento i paesani di Bathav ebbero l’opportunità di uscire di casa senza essere travolti dall’acquazzone e rischiato di essere presi dalla forza del vento. Più di una volta Davez trattenne l’inutile impulso di imprecare la tempesta, coricato pigramente sul suo letto; mentre Solar Knight sbuffava e picchiettava con le dita sul tavolino, intento a studiarsi sulle mappe le possibili tappe del viaggio, che precedevano la visita alLo Regno di Blue Dragon. A interrompere la monotonia di quella prigionia forzata, ci pensava la bella Angela che portando il vitto in camera o in sala, spesso, si intratteneva con i due avventurieri. La giovane figlia del locandiere, bellissima e amabile come il suo nome era forse l’unica persona a dare un po’ di vita all’ambiente. Solar Knight e Davez in quei momenti facevano a gara per avere un dialogo piacevole e il primato sulla attenzione di Angela, che rimaneva divertita della loro goffaggine nel contendersela. In altri momenti i due amici prendevano parte ad ascoltare gli straordinari racconti di mari e di terre lontane del capitano Thomas e dei suoi marinai. Dopo due giorni intensi la tempesta si placò e tutto iniziò a prendere il ritmo di prima, il borgo di Bathav riprese vita; del maltempo non rimase che il sentore di terra bagnata e qualche tegola fuori posto.
Dopo quel putiferio, per le strade di Bathav le persone erano ritornate di nuovo attive e tutte mosse per concludere i loro affari sospesi. Quella gente, composta da commercianti, soldati, marinai e lavoratori, attirati dalla smania di far fortuna con il ritorno del bel tempo, gironzolava da una parte all’altra di Bathav, dal porto fino al punto più isolato delle mura di cinta. Da un borgo a dir poco spettrale Bathav si trasformò nel più affollato degli insediamenti reali. Il mercato portuale era suddiviso in varie zone a seconda del tipo di merce esposta. La zona più vicino al mare era destinata per il mercato del pesce e delle merci d’asporto, verso il centro della piazzetta portuale si vendevano le merci più varie dagli utensili della vita comune fino alle armi e alle pozioni magiche, mentre la zona più interna della città si vendevano cibi e spezie di vario genere. Improvvisamente arrivavano gente da altre parti del regno, sicuramente ben informati delle condizioni atmosferiche del luogo. Solar Knight e Davez erano rimasti meravigliati di quanto era diventato bello e invitante il borgo portuale. Una volta salutati i locandieri; i due amici e il capitano Thomas con i suoi marinai si diedero appuntamento al molo. Appena usciti dalla locanda Solar Knight si diresse verso le stalle per riprendersi il cavallo con le attrezzature da viaggio, mentre Davez volle attendere un po’ fuori dalla locanda. Il mago voleva salutare personalmente Angela e come vide andar via l’amico cavaliere, ritornò dentro in locanda, ma stranamente non la trovò da nessuna parte. Il locandiere che andò per dar da mangiare i suoi animali fuori la locanda, vide una scarpetta di cuoio capovolta a terra.
<<Ma è di Angela! Cosa sta succedendo?>> esclamò il locandiere strozzandosi l’ultima parola appena vide tre loschi figuri portare in una sorta di sacco mugolante e scalciante quella che all’apparenza sembrava un corpo di una giovane.
<<AIUTO STANNO RAPENDO ANG->> urlò il locandiere, che non aveva nemmeno finito di dire la frase, che un corpo contundente dall’alto lo colpì alla testa.
Davez che era in giro per la locanda sentì le urla del locandiere e subito si diresse sul retro della stessa, brandendo il suo bastone nodoso.
<<FERMI, MALEDETTI VIGLIACCHI METTETE GIÙ LA RAGAZZA>> disse ad alta voce Davez in preda alla rabbia ai malviventi.
L’uomo che aveva tramortito il locandiere armato di una mazza di legno si scagliò contro Davez, che vedendoselo addosso pronunciò alcune parole magiche. Il mantello rosso del mago sventolava non mosso dal vento, ma dal mana che defluiva in lui, spaventando di non poco i delinquenti; una piccola sfera di fuoco colpì in pieno viso l’assalitore, che latrante finì a gambe all’aria.
<<Liberate la ragazza se ci tenete a non finire come lui>> disse Davez, mentre l’uomo colpito si contorceva dal dolore delle ustioni.
<<Budogan! Sarik! Eliminate quel dannato mago da strapazzo, non voglio perdere il mio costosissimo bottino!>> ordinò uno dei tre balordi, tenendo saldamente da solo l’ostaggio, che senza dubbio era Angela.
<<Come desiderate Mavek, per noi è un piacere>> rispose uno dei malviventi.
I due criminali armati di pugnale giravano sogghignando intorno a Davez aspettando il momento propizio per colpirlo a morte. Il mago non si lasciò spaventare dalle loro brutte facce e mettendo il pomolo del bastone nodoso al livello del volto iniziò a concentrarsi e a formulare altre parole magiche. Uno dei due manigoldi si lanciò addosso a Davez, che per tutta risposta sferrò un fendente esplosivo con la testa del bastone rivolta all’avversario, che colpito stramazzò al suolo senza sensi. L’altro approfittò del momento per colpire il mago, convinto che per fare un'altra magia doveva dire un'altra parola magica, ma si prese anch’egli un colpo esplosivo di pari forza all’addome.
<<Lasciate la ragazza, non fatemelo ripetere. Un criminale come voi non ha speranze contro un mago come me>> disse perentorio Davez, sperando che questi l’ascoltasse.
<<Voi credete di spaventarmi, siete solo un buffone. Adesso lasciatemi passare se non volete che le tagli la gola! Niente per me, niente per nessuno>> disse minaccioso Mavek appena tolse il sacco da dosso ad Angela per poi puntargli un coltello alla gola.
<<Siete un viscido verme>> disse Davez tremante di rabbia.
<<Mi dispiace, ma la vita non è sempre bella, messer mago da quattro soldi. Con questa ci ricaverò un bel gruzzolo tintinnante al mercato degli schiavi>> esclamò sghignazzando il farabutto.
<<Vi troverò un giorno e ve la farò pagare>> disse Davez ormai arreso e abbassando il bastone, ma notando all’ultimo minuto un movimento dalla stradina dietro il pollaio.
<<Lo vedremo, adesso toglietevi di mezzo, che voglio portare via con me la ragazza>> disse sicuro di sé Mavek.
<<Non prima di beccarsi un bel pugno in faccia!>> disse una voce alle spalle di Mavek.
Il delinquente istintivamente si voltò e si prese un tremendo pugno all’altezza dello zigomo sinistro, lasciando la presa su Angela, la quale corse verso Davez. Era sopraggiunto Solar Knight, sorprendendo il mago che era convinto che fosse ad attenderlo al molo con i marinai, una volta preso il cavallo. Mavek alzandosi tento di accoltellare il cavaliere, ma ricevette un rapido calcio al fianco e un colpo in testa con la spada ancora infoderata.
<<Non vedendovi al molo, avevo intuito che vi foste trattenuto alla locanda e sono venuto a chiamarvi>> disse Solar Knight.
<<Avete fatto bene a ritornare qua, questi delinquenti volevano approfittare della mancanza delle persone nella locanda per fare le loro schifosissime mal azioni>> affermò Davez, mentre aiutava Angela a liberarsi del bavaglio e delle corde.
<<Vi debbo la vita messeri >> disse Angela appena liberata.
<<Di nulla si figuri>> disse il mago toccandosi la nuca e sorridendo.
<<È mio dovere fermare tali cattiverie, milady>> disse con riverenza il cavaliere, per poi aiutare il locandiere appena ripresosi ad alzarsi da terra.
<<Soprattutto voi siete stato gentile a venirmi a salutare, diversamente avrei fatto una brutta fine>> disse Angela per poi abbracciare e dare un bacio sulla guancia al mago, mentre Solar Knight tentava di nascondere un sorriso autoironico.
[Modificato da SolarKnight 30/12/2013 23:20]






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere