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In vari punti il corridoio d’acqua si incrociava con altri simili corridoi ed era attraversato stranamente da correnti marine contrarie costituendo due corsie opposte, ma il vascello tenne la stessa direzione, fino ad arrivare a una sorta di enorme stanza d’acqua.
<<Hei non facciamo scherzi! Dov’è l’uscita?>> disse Davez.
<<Un vicolo cieco, vuoi vedere che questo è un labirinto!?>> esclamò Solar Knight.
<<Avete ragione! Tutti quei corridoi, non può essere altrimenti. I labirinti sono fatti per non far orientare le persone, una volta entrati non si può uscire senza segnarne le pareti... santo cielo... no!>> constatava Davez sconcertato.
<<In questo labirinto è impossibile uscirne! Non si può far alcun segno sull’acqua. Ma perché tutto questo?>> si domandò Solar Knight.
Mentre Solar Knight e Davez cercavano di trovare una soluzione, come se non bastasse, dall’acqua saltarono fuori atterrando a prua delle creature marine umanoidi ricoperte di squame e strane formazioni di corallo, e armate di tridenti. L’equipaggio rimase bloccato fra lo stupore e la paura, mentre gli strani esseri con i loro occhi celesti li osservavano, quasi come se li contassero. Le loro espressioni suggerivano che non era un incontro casuale.
<<Sembrano tranquilli, se non li stuzzichiamo, forse...>> bisbigliò sottovoce Davez al suo compagno cavaliere.
Fra tutte quelle strane creature, una di esse, la più grande e muscolosa, alzò la testa in segno di sfida e con gli occhi rivolti all’equipaggio infilzò con forza il grande tridente dorato sul legno di coperta.
<<Uomini incapaci la vostra prova termina qui... UCCIDETELI!>> ordinò l’essere.
<<Non ve lo volevo dire, ma un po’ me l’aspettavo>> disse Solar Knight all’amico mago.
<<Fosse una volta che si aprissero al dialogo queste creature assassine!>> disse sarcastico Davez.
<<Davez, teniamoli occupati! Bartholomew fa armare gli uomini, o questi ci massacreranno!>> suggerì schiettamente Solar Knight.
<<UOMINI RITIRATEVI NELLA STIVA, ALLE ARMIIII>> urlò forte il capitano.
All’ordine del capitano i marinai iniziarono una corsa frenetica verso l’entrata del sottocoperta, per procurarsi una qualsiasi arma che fosse in grado di scacciare i nemici.
Solar Knight sguainò la Spada Alata e si lanciò contro i squamosi esseri marini per impedir loro di aggredire i marinai in ritirata. Davez dal canto suo si diresse verso una posizione più elevata, a poppa del vascello, per scagliare magie a base di sfere di fuoco sulle bestie inferocite intenzionate a prendere l’entrata del sottocoperta. Al di fuori di quel caos di tridenti, l’essere col tridente dorato osservava la scena immobile, pronto ad agire.
<<AIUTATEMI>> gridò un marinaio braccato da una di quelle creature marine.
<<Hei prendetevela con me se ne siete capace!>> esclamò il cavaliere mentre con un colpo sgualembrato di spada sbalzò l’aggressore fuoribordo, per poi dire in tutta fretta: <<Correte dagli altri presto!>>.
<<Grazie, vi debbo la vita!>> disse il marinaio ansante, nel momento in cui Solar Knight rispose con un colpo forte e rapido ad un affondo di tridente di un’altra belva inferocita.
<<CORRETE... non perdete tempo a ringraziarmi>> ribadì il cavaliere scostando con la spada contemporaneamente due tridenti in affondo.
Davez continuò imperterrito a colpire, avvantaggiato dall’efficacia dell’elemento fuoco, le feroci creature marine. I marinai, malgrado venissero ostacolati e braccati da quegli strani abomini, riuscirono ad entrare al completo nel sottocoperta, dando la possibilità a Bartholomew di sbarrare momentaneamente l’entrata.
<<Ce l’hanno fatta! Solar resistete un altro po’ che arriveranno a breve i rinforzi dalla stiva!>> esultò Davez senza interrompersi a lanciare sfere infuocate.
<<B-bene>> rispose Solar Knight nel respingere con la spada l’avanzata feroce dei tridenti, per poi dire: <<Che facciano presto, non riuscirò a tenerli per molto>>.
Forza ragazzi, contiamo sul vostro aiuto. Pensò Davez lanciando sfere infuocate ai tre nemici alle spalle del cavaliere.
I due amici riuscirono a tener testa a più di una ventina di nemici, sferrando colpi a raffica senza farsi sopraffare dalla stanchezza. Solar Knight riusciva a metterli in difficoltà spostandosi rapidamente da una parte all’altra del vascello, sfruttando il lungo raggio d’azione delle armi nemiche inadeguato sul limitato spazio del vascello; mentre Davez avvantaggiato dalla sua magia frenava ogni possibile iniziativa nemica.
<<Per l’amor del cielo, quando ci mettono? Sto esaurendo la mia magia!>> esclamò Davez spalleggiando il cavaliere.
<<Non sono riuscito a metterne definitivamente uno al tappeto, hanno una resistenza incredibile. Mi stanno sfinendo>> disse Solar Knight osservando gli esseri feriti dalla sua spada rialzarsi da terra.
Nonostante riuscissero a farsi valere, per il cavaliere e il mago l’immane sforzo sembrò prolungare i pochi minuti che i marinai impiegarono per armarsi, proprio quando stavano per essere messi all’angolo, quest’ultimi uscirono da sottocoperta armati di fiocine, pugnali e svariate arme improprie.
L’entrata in campo dei marinai venne preceduta dalle urla esultanti degli stessi che nell’enorme camera d’acqua risuonarono come un immenso boato.
<<UOMINI PRENDETELI A CALCI NEL... FACCIAMOGLI VEDERE DI COSA SONO CAPACI GLI UOMINI DEL CAPITANO THOMAS FORTSAIL!>> esultò Bartholomew sferrando un calcio a una di quelle creature marine.
I marinai si avventarono sul nemico, come un gigantesca onda su una spiaggia senza barriere naturali, subito La Fendi Onde fu un campo di battaglia senza precedenti.
<<Giusto in tempo, temevo di giocarmi la pelle!>> disse Davez.
<<Mettiamo fine a questa follia e usciamo via da questo inferno d’acqua!>> disse Solar Knight incalzando con vari fendenti le creature marine disorientate.
In men che non si dica, l’equipaggio del La Fendi Onde sconfisse quasi tutte le creature marine senza il minimo sforzo, il loro istinto di sopravvivenza prevalse sulla ferocia di quelle creature.
Ma fino a quel momento il capo delle squamate creature era rimasto fermo a prua del vascello osservando la scena con le mani incrociate e il tridente dorato conficcato al suolo.
<<Bene, questo mi sembra l’ultimo>> disse Bartholomew gettando il corpo di uno di quegli esseri sul ponte di coperta.
<<Ma che strano quello che ho trapassato da parte a parte si è sgretolato in tanti pezzi di corallo!>> disse James con la fiocina dapprima sporca di sangue poi solamente bagnata d’acqua.
<<Non penso che sia importante, è rimasto ancora quello in piedi>> affermò Davez.
Di scatto tutti si voltarono verso l’unico degli esseri rimasto ancora in piedi.
<<Ma che bravi, siete degli ottimi leader, adesso vediamo se siete anche degli ottimi combattenti!>> asserì la corallinea e muscolosa creatura.
<<Ma che state dicendo? Si da il caso che siete voi un pessimo leader e un pessimo combattente, ve la state facendo nelle braghe!>> provocò Bartholomew.
<<Tacete, non parlo con voi, sciocco umano! non ne siete nemmeno all'altezza>> disse la creatura marina, per poi alzare la mano destra richiamando a se i pezzi di corallo, che componevano tutte le altre creature marine sconfitte dai marinai.
<<Cosa sta succedendo?>> si domandarono i marinai.
<<Mi ha dato dello sciocco adesso me la paga>> disse Bartholomew.
<<Ma dove andate, state fermo, siete pazzo?>> disse il capitano al figlio.
In un attimo il corallo di cui erano composti quegli esseri si concentrò formando una solidissima armatura addosso all’ultima creatura marina, e questi pronunciando una strana e potente formula magica creò una bolla magica che inglobò il vascello facendolo diventare di pietra insieme all’equipaggio, che venne accostato ad un lato dello stesso, tranne Solar Knight e Davez.
<<Cosa è successo ai nostri amici?>> domandò il cavaliere.
<<Come mai non affondiamo?>> domandò il mago.
<<Non pensate a fare domande, pensate ad affrontare me!>> rispose la creatura dall’armatura di corallo compatto, mulinando il tridente dorato prima dell’attacco.
<<Uffa ma perché?>> domandò di nuovo Davez.
Solar Knight diede una gomitata all’amico, per riportargli l’attenzione sull’avversario che li stava caricando. Il cavaliere con una rapida rotazione della spada, portata in posta reale, parò un tremendo fendente dell’abominio dagli occhi di ghiaccio. Davez si spostò in avanti e roteando il bastone lanciò una grossa sfera di fuoco sull’avversario che immediatamente traendosi indietro la evitò.
Il cavaliere approfittò del momento per portarsi avanti ed effettuare con la spada un tremendo tondo dritto, che urtò sulla solidissima armatura dell’avversario; il rivale provò dolore all’urto digrignando i denti, ma l’armatura non ebbe la ben che minima scalfittura.
Il cavaliere e la creatura marina si sferrarono vari colpi terminati in spettacolari parate e schivate.
<<E quando ci vuole ci vuole>> disse Davez svitando il pomolo del bastone per estrarre un lunghissimo stocco.
Il mago corse a dar man forte al compagno cavaliere, che in quel momento faticava a stento nel contenere la furia del tremendo antagonista. Solar Knight si difese ribattendo colpo su colpo, unendo la sua agilità alla sua conoscenza di spadaccino appresa a Lugonoreum e con l’amico al fianco in azione di disturbo riuscì, per un breve momento, anche a portarsi in vantaggio strategico sul nemico. Ma il suo avversario, dopo un disorientamento iniziale dovuto dall’entrata in campo di un secondo e soddisfacente spadaccino, reagì con incredibile potenza ai colpi di spada e stocco di questi. La creatura in armatura sferrò uno straordinario colpo orizzontale compiendo un cerchio completo, dal quale i due amici presi da una forte e improvvisa corrente d’aria furono sbalzati a terra nella stessa direzione uno sull’altro.
<<Che bestia!>> esclamò Davez tenendosi la testa con una mano.
<<Togliti di dosso, mi stai schiacciando!>> disse tossendo Solar Knight, mentre il mago si tolse subito da dosso al cavaliere.
Il cavaliere si rialzò aiutato dall’amico mago, al centro del ponte della nave, l’avversario energumeno era fermo protetto in una sfera d’acqua, come se stesse recuperando le energie impiegate nello sferrare il tremendo colpo.
<<Dobbiamo fare qualcosa, questo ci ucciderà prima o poi>> disse Davez molto preoccupato.
<<Hm ...>> iniziò a pensare il cavaliere, per poi dire a voce bassa: <<Sentite sarò breve, perché quello come ritorna attivo tenterà di farci la pelle. Ho notato che queste creature sono molto sensibili alla vostra magia di fuoco, e questo me lo fa pensare quando quel bestione ha cercato di evitare le sfere più che i miei colpi. Io sono stanco, devo recuperare un po’ di forze, ve la sentite di distrarlo il tempo necessario per coordinarmi in un attacco?>>
<<Si, ma che centra il fuoco?>> domandò il mago.
<<Quando andrò all’attacco, vi darò il tempo di concentrarvi e creare una grossa sfera di fuoco. Più grossa possibile. Poi dovrete lanciarla in pieno petto del nemico, non dovrete sbagliare... accidenti sta per tornare all’attacco. Avete capito?>> spiegò il cavaliere.
<<Si forte e chiaro. Però più che altro lo provoco e mi faccio inseguire. In attacco mi farebbe secco>> concluse Davez.
Il feroce rivale armato di tridente ritornò ad attaccare i due amici, ma Davez attirò su di sé la sua attenzione, provocandolo con smorfie e parole ingiuriose. L’enorme creatura sfogò la sua violenza nei confronti del mago, il quale corse più che poteva per tutta la lunghezza del vascello venendo sfiorato non poche volte dai colpi di tridente.
Solar Knight raccolse le sue ultime energie e tutta la concentrazione possibile in un ultimo e frenetico attacco. Il cavaliere si tolse i pezzi dell’armatura di dosso, rimanendo solo con la maglia ad anelli e i semplici vestiti di lana e pelliccia; colse il momento opportuno e si scagliò sull’avversario compiendo svariate combinazioni di colpi di spada, lasciando il tempo al mago di ritirarsi.
Davez, nascostosi dietro l’albero maestro in posizione opposta ai due duellanti, ricompose il bastone e si concentrò verso il pomolo nodoso. Dopo una breve sequela di parole magiche, il mago formò la più grossa sfera di fuoco che avesse mai evocato, grande per circonferenza quando la ruota di un carro.
Solar Knight, nonostante fosse esausto, tentò di parare vari colpi portati verticalmente dal nemico preso da un frenesia animalesca, come quando un lupo col mordere la candida pelliccia sbrana il coniglio.
Il cavaliere cadde in ginocchio sotto una pioggia di colpi, arrivando al punto di cedere le proprie difese, quando Davez sfruttando il momento lanciò la grande sfera di fuoco, che colpì il torace e il volto del grosso essere marino. In quel momento Solar Knight si sentì pervadere dal coraggio, che come una fiamma accesa ne alimentò l’energie residue; e traendosi indietro finse un affondo per eludere le difese nemiche e repentino sferrò una letale imbroccata.
L’imponente creatura marina, fumante per l’attacco di fuoco ricevuto e con la testa trapassata da una parte all’altra dalla spada alata, cadde strepitante frantumandosi in svariati pezzi di corallo.
<<Hee! Meglio a lui che a me! Giusto compare?>> disse Davez sfiancato dallo sforzo.
<<È finita>> disse Solar Knight riprendendosi la spada rimasta infilzata in un voluminoso pezzo di corallo, una volta la testa dell’essere.






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere