00 09/03/2013 21:10
Claudium sorrise, mentre le fiamme avvolgevano l'amico, poi si volse verso il Gran Maestro del Sacro Ordine dei Paladini affinchè ponesse fine allo scontro e lo dichiarasse vincitore.
BrightBlade fece per alzarsi dal suo scranno per poi risedersi, stupito, per l'ennesima volta in quella giornata: i suoi Paladini lo avevano meravigliato oltre ogni sua più fervida immaginazione e, sebbene fossero infinitamente meno potenti di lui, doveva ammettere che osservare due Vassalli scontrarsi era davvero uno spettacolo straordinario.
La risata di Jekyll costrinse il Paladino Bianco a voltarsi nuovamente verso l'arena di combattimento, mentre un'espressione di stupore ed incredulità alterava i suoi nobili lineamenti.
Jekyll stava ritto, nel mezzo dell'arena, l'ampio torace nudo, le braccia incrociate sul petto, le vestigia rimaste dell'armatura d'argento intorno alle gambe sembravano parzialmente fuse, dal momento che non se ne potevano più distinguere le raffinate cesellature, un'ampia pozzanghera intorno a lui.
Claudium osservò, sconvolto l'amico, e notò ampie aree di pelle arrossata, con alcune vesciche ripiene di siero: Jekyll portava sulla pelle molte ed estese ustioni.
Contrariamente a quanto si sarebbe aspettato da lui, Jekyll non curò le sue ustioni e Claudium comprese che non ne aveva più le energie.
-Ma come avete fatto?!- Claudium era sconvolto.
-L'acqua spegne il fuoco, amico mio! Non lo spavate?
L'ironia nella voce del Cavaliere del Nord urtò Claudium che, però, non rispose.
-L'armatura di ghiaccio si è sciolta per proteggermi dalle fiamme e l'acqua che ne è scaturita ha spento le vostre fiamme!- continuò Jekyll, poi si inginocchiò, pose una mano nella pozzanghera che si era raccolta intorno ai suoi piedi e l'acqua, subito, si tramutò in ghiaccio.
-Ecco!- disse il Cavaliere del Nord, rialzandosi -Ora ho esaurito completamente le mie energie fredde...ne erano rimaste davvero poche...- sorrise tristemente guardando la pozzanghera ghiacciata -Troppo poche per pensare di usarle contro un guerriero potente come voi, amico mio!
-Quindi volete terminare lo scontro con un pareggio?- chiese Claudium -Direi che un verdetto di parità sarebbe giusto, non credete? Dopotutto l'armatura di Raphael è inservibile, la vostra armatura d'argento è andata distrutta ed avete sacrificato la corazza di ghiaccio per spegnere le mie fiamme ed entrambi siamo rimasti senza energie...siamo pari...non credete?
Jekyll inarcò un sopracciglio e sorrise.
-No! Non credo!- rispose il Cavaliere del Nord.
Claudium trattenne a stento un'espressione di stupore -Che volete dire?!
-Che ho ancora un asso nella manica!- rispose Jekyll, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi: la Stella dello Zenit brillò nella luce del sole.
-La Stella dello Zenit!- mormorò Claudium -Come ho fatto a non pensarci?!
-Ora, Paladino della Luce, verrete sconfitto dalla Luce!- appena Jekyll ebbe terminato di parlare, il ciondolo iniziò a brillare intensamente e la sua luce divenne presto tanto abbagliante da non permettere più al Paladino Bianco di scorgere nemmeno la sagoma dell'amico. Era come se il Cavaliere del Nord si fosse mimetizzato nella luce del giorno, grazie alla luce emessa dal suo ciondolo.
-Maledizione!- imprecò Claudium, poi un colpo poderoso lo colpì all'addome.
Il Paladino Bianco crollò in ginocchio e, subito, un altro colpo poderoso lo raggiunse al petto. Claudium sentì il pugno di Jekyll contro di lui e lo afferrò: non poteva vederlo, poichè doveva tenere gli occhi chiusi per non restare accecato dalla luce emessa dalla Stella dello Zenit, ma poteva sentire il pugno premere su di lui.
La spinta dell'attacco di Jekyll era, comunque, terrificante e Claudium, ancora sorpreso da quell'assalto giunto proprio quando credeva di essere riuscito a vincere lo scontro con il Cavaliere del Nord, non potè fare altro che arretrare.
Lo sto rallentando! La sua spinta sta cedendo...forse riuscir... i pensieri di Claudium si interruppero improvvisamente, quando si sentì scivolare, come se non ci fosse più attrito tra i suoi piedi ed il suolo.
-Ma cos...?!- poi comprese.
Jekyll aveva congelato la pozzanghera che si era formata dall'armatura di ghiaccio...e lo aveva fatto apposta, non per scaricare le sue energie fredde.
-Quale astuzia! Come ho fatto a non capirlo?- mormorò a mezza voce.
-Perchè siete stato troppo sicuro di voi e della vostra furbizia fin da quando abbiamo iniziato questo scontro, fratello mio! -la voce di Jekyll giunse fredda e distante dalla luce davanti a lui.
Le gambe di Claudium furono spazzate da un calcio poderoso ed il Paladino Bianco cadde pesantemente al suolo. L'impatto fu tanto violento da far cadere, per la seconda volta da quando erano entrati nell'arena, la tiara dal suo capo.
Prima che potesse reagire, un pugno violentissimo lo raggiunse al volto.
Claudium era a terra, la bocca piena del sapore metallico del sangue, il respiro pesante: Jekyll lo aveva battuto ancora una volta in astuzia.
Mentre ampie macchie nere invadevano il suo campo visivo, la vista si sfocava ed i rumori si facevano via via più lontani, Claudium vide Jekyll crollare in ginocchio, reggendosi con le mani al suolo dell'arena, la luce della Stella dello Zenit, spenta completamente, pendeva inerte come un semplice ciondolo dal collo del Vassallo del Nord.
Come lui, anche il Cavaliere del Nord pareva avere esaurito completamente le sue risorse.
Claudium sorrise, soddisfatto, poi tutto divenne buio e silenzioso.

OT- Scusate se posto solo ora, ma ho avuto giornate davvero pienissime! Solar, nessun problema, non volevo darti del bacchettone: ho semplicemente espresso una mia opinione! -OT





Jekyll, Cavaliere del Nord

Vassallo del Sommo Blue Dragon

Membro del Sacro Ordine dei Paladini del Regno

Membro dell'Ordine dei Templari Sin Fein



Trova nel tuo cuore la Fede e la Forza e con esse camminerai al di sopra del Destino