00 06/03/2013 12:42
Claudium guardò Jekyll dritto negli occhi; sembrava che il Vassallo Bianco volesse scrutare ogni piega dell'animo del Cavaliere del Nord, quasi come se stesse cercando qualcosa; infine il Paladino Bianco sorrise:
«Bravo Jekyll! Con tutto quel teatrino che avevate messo su tra il labirinto di ghiaccio e l'armatura nuova mi avevate quasi preso in inganno. QUASI, però, per l'appunto>>.
Jekyll squadrò Claudium facendo finta di non sapere di cosa il Vassallo stesse parlando.
«É inutile,...» continuò il Paladino di Baros «...ormai ho capito qual era il vostro piano: durante lo scontro avete dovuto dar fondo praticamente a tutte le vostre energie fredde per tenere testa alle mie tecniche ed ormai ne siete privo. La gabbia, i trucchi col ghiaccio erano solo fumo negli occhi. Incantesimi potenti, non lo metto in dubbio, ma realizzati con le ultime forze di un guerriero sfinito>>.
Jekyll abbassò la testa e poi scoppiò a ridere:
«Non vi si può proprio nascondere niente, vero fratello? Ebbene sì: ormai sono arrivato al limite delle mie forze ma quelle che mi restano possono ancora fare la differenza, soprattutto ora che anche voi siete allo stremo...»
«Beh, immagino che adesso scopriremo se avete ragione...» disse il Paladino Bianco prima di lanciarsi per l'ennesima volta contro l'avversario.
Jekyll schivò nuovamente l'attacco e stavolta non perse tempo: muovendo rapidamente la sua Sciabola d'Argento menò un potente colpo contro il fianco dell'armatura di Claudium, rompendo al Paladino un paio di costole. Claudium sorrise e poi si diede una spinta per portarsi lontano dall'avversario; il dolore intenso costrinse il Paladino Bianco in ginocchio, tenendo la mano premuta al fianco.

«Cosa avete in mente Claudium? So benissimo che vi siete fatto colpire apposta...» disse Jekyll fissando l'avversario.
La risposta di Claudium arrivò subito:
«Come vi dissi già prima, Jekyll, non c'é rosa senza spine. Guardate la vostra corazza...»
Jekyll abbassò lo sguardò e notò una strana placca di metallo a forma di stella piantata saldamente sul suo pettorale di ghiaccio. Non solo però: esaminando l'armatura ne trovò una identica piantata all'altezza della schiena. Doveva averle piantate Claudium mentre il Cavaliere del Nord era intento a colpirlo.
«Avete ragione voi, Jekyll;...» disse con tono dolorante il Vassallo Bianco «...anche la mia energia magica ormai si é esaurita. Ecco perché ho deciso di concentrare tutta l'energia rimastami nelle mie Lame di Jibril, a cui ho fatto assumere la forma di placche, per un ultimo potente attacco».
Il Paladino Bianco allungò il braccio verso Jekyll tenendo le dita unite: «Penso che ricordiate quello che succede alle mie spade quando schiocco le dita...»
Il Cavaliere del Nord trasalì: ricordava benissimo cosa succedeva.
«...Che le fiamme siano la tagliola adeguata per Jekyll, il Lupo dei Ghiacci...»

Queste parole ed un tenue schiocco di dita furono le ultime cose udite dal Vassallo del Nord prima che fuoco e fiamme lo avvolgessero in un fatale abbraccio...
[Modificato da Claudium 07/03/2013 00:34]