00 05/03/2013 23:31
Jekyll stramazzò a terra, molle come una bambola di stracci, e non appena il suo corpo impattò sul terreno si alzò una fine nube d'argento.
L'ululato ferito di Eoden risuonò nel silenzio che aveva avvolto l'arena dopo l'ultimo assalto di Claudium.
Il Paladino Bianco rimase ad osservare l'amico, steso a terra, la sua armatura d'argento si era letteralmente polverizzata all'impatto con il suolo, solo gli schinieri e le protezioni del bacino e delle cosce sembravano ancora integri.
BrightBlade si alzò lentamente dal suo scranno e la sua voce risuonò nell'arena.
-Uno!
Eccoci...il Gran Maestro ha iniziato il conteggio...maledizione! i pensieri di Jekyll erano lucidi e coerenti, ma le sue membra sembravano pesare come marmo Se non regirò, verrò dichiarato sconfitto...e questo mi brucia...non che ci sia disonore ad essere sconfitti da Claudium! Si è dimostrato un combattente di grande potenza, per non parlare del suo ultimo attacco...che potenza...
-Due!
Devo reagire! Devo alzarmi! Il nostro duello non può finire così! Jekyll iniziò a concentrarsi e la voce di BrightBlade cominciò a farsi sempre più lontana Non devo perdere i sensi...non devo!!! e, grazie alla sua ferrea volontà, le energie fredde iniziarono a scorrere nelle sue vene, mentre la voce del Gran Maestro tornò chiara e nitida.
-Tre!
Claudium fissava il corpo inerte dell'amico, poteva osservare la sua schiena sollevarsi lentamente al ritmo del suo respiro, poteva contare le grandi cicatrici che attraversavano le ampie spalle del Cavaliere del Nord, ricordo di qualche lontana battaglia.
Forse ho esagerato...dopo tutto questo era un semplice incontro amichevole e Jekyll avrebbe potuto usare la sua Spada di Acciaio Azzurro, quando mi ha imprigionato nel ghiaccio...e se lo avesse fatto probabilmente a quest'ora probabilmente sarei io a giacere per terra... qualcosa che somigliava al senso di colpa iniziava a farsi strada nella mente del Vassallo Bianco.
-Quattro!
Jekyll non mi avrebbe mai perdonato un combattimento al risparmio! Sapeva che avrei usato tutte le mie capacità, quando ha accettato la mia proposta, così come sono certo che anche lui non mi ha risparmiato nulla!! si consolò Claudium che ben conosceva il Cavaliere del Nord.
-Cinque!
Le mie energie...stanno accorrendo a me con una violenza inaudita!! pensò sorpreso Jekyll Sento un freddo profondo!! Non è possibile...a meno che...
-Sei!
Claudium vide la pelle dell'amico accapponarsi, come a causa di un brivido.
...l'armatura d'argento non sia stata distrutta...
Ghiaccio spesso e viola iniziò a comparire intorno al corpo di Jekyll.
-Set...-la voce di BrightBlade si interruppe, quando vide che il Cavaliere del Nord aveva iniziato a puntare le mani al suolo per risollevarsi.
-Ma...-Claudium era esterrefatto, Jekyll si stava rialzando!
-Povero Claudium...-sorrise il Cavaliere del Nord-...non sapete quello che avete fatto!!
Prima che il Paladino Bianco potesse fare un movimento, una spessa gabbia di ghiaccio lo imprigionò dalle spalle in giù, bloccandogli anche le braccia: solo il collo ed il volto rimasero liberi.
-Davvero pensate di potermi bloccare con questa vostra gabbia?!- Claudium rise, sprezzante.
-Certo che no...ma chi può dirlo?!-rispose, contraccambiando il sorriso, il Vassallo.
-Infatti!- Claudium fece per distruggere la prigione gelata in cui era rimasto chiuso, ma l'unica cosa che ottenne fu un lampo di luce. Il ghiaccio rimase perfettamente integro.
-Non è possibile!- ringhiò Claudium.
-Invece sì, amico mio! E la colpa di tutto questo è unicamente vostra!
-Spiegatevi, Jekyll!
-Come tutte le armature incantate anche l'armatura d'argento funge da catalizzatore e, in qualche misura, da filtro, cioè permette a chi la indossa di controllare con maggior sicurezza le energie utilizzate in combattimento, ma...questo controllo ha un prezzo...nel mio caso, una limitazione della mia potenza!
Un brusio si sollevò dagli spalti e persino BrightBlade non potè trattenere un'espressione stupita...se fino ad ora Jekyll era stato limitato dall'armatura, chissà cosa poteva fare ora che, a suo dire, non avrebbe più avuto limiti?
-Sapete perchè non siete riuscito a rompere il mio ghiaccio?- la voce di Jekyll vibrava di ironia.
Claudium rimase in silenzio, cercando di liberarsi del ghiaccio, ma riuscendo a produrre un altro lampo di luce, anche se decisamente più debole del primo.
-Ve lo spiegherò comunque...- Jekyll sorrise -...perchè di fatto è come se voi non indossaste più l'armatura di Raphael!
-State farneticando, Jekyll!
-Vi pare?- la voce di Jekyll era pacata, ma i suoi occhi lampeggiavano -Rimane il fatto che non riuscite a rompere il ghiaccio che vi imprigiona!
Claudium tentò un'ultima volta di frantumare la sua prigione, ma, questa volta, non riuscì a far comparire alcun bagliore.
-Più vi agitate, Claudium, più disperdete le vostre energie rimaste...e, considerando che sia quelle contenute nel vostro corpo che quelle dell'armatura sono quasi esaurite, io cercherei di risparmiarle, anche perchè sprecandole non fate altro che nutrire il ghiaccio che vi imprigiona! Vi ho già spiegato che il mio ghiaccio può riflettere la vostra energia, ma quello che non vi ho detto è che, a seconda dell'organizzazione cristallina che gli conferisco, può assorbirla ed immagazzinarla, irrobustendosi e fortificandosi!
-Dite che è come se io non indossassi più la mia corazza...spiegatevi!
Jekyll annuì.
-Il ghiaccio non è soltanto intorno a voi...ma anche dentro di voi e tra voi e la vostra armatura...e questo provoca l'interruzione dell'interconnessione che c'è tra voi e la corazza...
Claudium era sconvolto.
-Non è possibile!!!
-Vi ho detto che ora, grazie a voi, sono praticamente al massimo della mia potenza e del controllo sulle energie fredde! Ora il mio ghiaccio è capace di fare cose che voi non immaginate, possiede caratteristiche di struttura e temperatura che prima non aveva...perchè le potevo solo pensare!
E' inconcepibile!! pensò, furioso, Claudium.
-Sentite la stanchezza ed il torpore che si stanno impossessando delle vostre membra? Un gelo senza fine sta nascendo nelle vostre vene e nei vostri muscoli, la vostra mente sta rallentando, preda del freddo più assoluto che voi abbiate mai sentito! Se siete ancora in grado di parlarmi e di seguire ciò che vi dico è solo perchè siete un Vassallo...ma è solo questione di tempo!!
Jekyll sorrise, beffardo, avvicinandosi al volto dell'amico, sempre più pallido. Claudium ebbe l'impressione di vedere nello sguardo dell'amico una ferocia assoluta, controllata solo dalla sua volontà, ed avrebbe giurato che, nella sua voce, si potesse udire un ringhio minaccioso.
Jekyll aveva il viso di una belva...di un lupo affamato...Jekyll era, ora, in tutto e per tutto, un lupo feroce.
Se prima Claudium aveva guardato l'amico con un'aquila guarda la preda ben stretta tra gli artigli, ora Jekyll fissava il Paladino Bianco come un lupo famelico guarda la vittima prima di essere sbranata.
Poi, ad un tratto, l'espressione di Jekyll tornò serena come Claudium l'aveva sempre vista.
-Sebbene ora siate in mio potere, amico mio, non voglio vedervi scivolare nel torpore del freddo più profondo...non ve lo meritate, voi siete un guerriero potente e vi rispetto troppo!
-Co...cosa...volete..f...fa...re?- il Paladino Bianco stentava ad articolare le parole.
Jekyll ha ragione, questo ghiaccio mi sta annientando...non è la prima volta che resto intrappolato nel suo ghiaccio, ma ora...ora è diverso...è doloroso, profondo, senza fine...
-Vi libererò!- Jekyll posò una mano sul ghiaccio e Claudium potè vedere da vicino altre numerose cicatrici sul petto dell'amico, sul quale ancora la Stella dello Zenit brillava, integra nonostante gli attacchi del Paladino Bianco -Dopotutto il ghiaccio ha fatto il suo lavoro...ed ora è come se anche voi foste stato privato della vostra corazza...e torniamo a combattere ad armi pari!
Al tocco del Cavaliere del Nord la prigione di ghiaccio esplose in una miriade di schegge e Claudium si accasciò, tremante, al suolo.
-Per voi, amico mio, ho elaborato una tecnica che mi è stata ispirata da NightLord...preparatevi!
La temperatura nell'arena crollò improvvisamente e per Claudium fu una sensazione quasi dolorosa. Il pavimento dell'arena venne rivestito di ghiaccio vivo e tutt'intorno al Paladino Bianco sorse un labirinto dalle pareti di ghiaccio levigato tanto perfettamente come se fosse fatto di specchi.
-Cercatemi...e colpitemi, se vi riesce!- la voce del Cavaliere del Nord sembrava giungere da ogni luogo e da nessuno.
Claudium sguainò le lame di Jibril ed avanzò cautamente nel labirinto. Dopo alcuni minuti, vide l'amico riflesso in una parete e, con una velocità sorprendente, soprattutto in considerazione delle condizioni in cui si trovava, il Paladino Bianco scagliò una delle lame contro Jekyll, esattamente dalla parte opposta rispetto all'immagine riflessa. La lama di Jibril si conficcò con violenza in una lastra di ghiaccio, frantumandola.
La risata del Vassallo del Nord risuonò ovunque.
Claudium si chinò per raccogliere la sua arma, quando un colpo poderoso nei lombi lo raggiunse da dietro. Il Paladino Bianco crollò in ginocchio e si voltò, ma dietro di lui non vide nessuno.
Il Paladino si rialzò e con passo incerto si inoltrò nuovamente nel labirinto.
Fa freddo...troppo freddo! pensò, camminando lentamente.
-Dove siete?- gridò.
-Qui!- Jekyll emerse da una parete di ghiaccio alla destra dell'amico e lo colpì con un pugno violento su una mano. La sorpresa ed il dolore furono talmente improvvisi che a Claudium scappò di mano la lama che impugnava dal lato colpito.
Prima che Claudium potesse reagire, Jekyll scomparve nuovamente nel ghiaccio che sembrava aprirsi per lasciarlo passare, chiudendosi immediatamente dopo il suo passaggio, come se fosse un velo d'acqua.
Il Paladino Bianco recuperò la sua arma e si mosse con fare circospetto; all'improvviso gli parve di scorgere la sagoma dell'amico in una lastra di ghiaccio accanto a lui, si voltò di scatto, pronto a colpire.
-Sbagliato! Sono dietro di voi!- un altro pugno poderoso lo colpì alla schiena, mandando il Paladino Bianco a faccia in giù.
Quando Claudium si alzò, Jekyll era nuovamente scomparso.
Il Paladino Bianco avanzò lentamente fino a trovarsi davanti ad un vicolo cieco: nella lastra di ghiaccio davanti a lui Jekyll sorrideva, le braccia incrociate sul petto nudo.
Claudium perse la calma e si lanciò contro Jekyll. Le lame di Jibril penetrarono nel ghiaccio, colpendo l'immagine di Jekyll a livello dell'addome.
Invece del sangue che si aspettava di vedere uscire a fiotti dalle ferite, il neo Vassallo sentì la risata di Jekyll.
Claudium cercò di estrarre le lame di Jibril, ma il ghiaccio le trattenne con tenacia.
-Maledizione!- gridò, sconfortato, il guerriero.
Un nuovo colpo violento lo raggiunse all'addome, Claudium si piegò su se stesso, ma subito dopo lo raggiunse una ginocchiata in pieno viso che lo scaraventò a terra.
Sputando sangue dalla bocca, il Paladino Bianco si mise seduto e scoccò un'occhiata alle lame di Jibril ancora prigioniere del ghiaccio.
Jekyll uscì da una lastra vicina, la sua pelle era diventata di un bianco quasi innaturale a causa del freddo intenso, ma il Vassallo sembrava non accorgersene. Con passo cadenzato, il Cavaliere del Nord si accostò alle lame prigioniere, le sfiorò con una mano e subito vennero inghiottite interamente dal ghiaccio.
Jekyll si avvicinò all'amico a terra, chiuse gli occhi ed espanse la sua energia in tutto il labirinto. Caludium sentì il freddo aumentare ancora e per la prima volta temette di non poter sconfiggere l'amico.
Con una folata di vento gelido, parte del labirinto si scompose e rivestì il corpo del Cavaliere del Nord, donandogli un'armatura di ghiaccio dai riflessi violacei e dalla forma identica a quella d'argento distruttasi nello scontro.
-Avete un'armatura nuova?- balbettò Claudium.
Jekyll annuì.
-Non mi limita come l'armatura d'argento che avete distrutto, quindi posseggo ancora il massimo controllo possibile sulle energie fredde, ma certamente è meno resistente...tuttavia...
-Tuttavia?
-Possiede tutte le caratteristiche del ghiaccio di cui è composta e, quindi, tra le altre cose, può rigenerarsi completamente...
-Rigenerarsi completamente?- Claudium sputò a terra sangue dal sapore metallico ed iniziò a rialzarsi.
-Avete presente l'Araba Fenice?- Jekyll sorrise, feroce come un lupo affamato.

Lo scontro tra i due Vassalli si era nuovamente riacceso e le sorti del combattimento, prima quasi sicure, ora tornavano ad essere incerte.





Jekyll, Cavaliere del Nord

Vassallo del Sommo Blue Dragon

Membro del Sacro Ordine dei Paladini del Regno

Membro dell'Ordine dei Templari Sin Fein



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