Chiedo scusa a Gianlu, ma devo insistere su un punto; Vlad Dracul(diavolo) era il nome e cognome del Principe valaho.
Tepes era il soprannome, in quanto deriva da "Tepe" con l'accento sotto la "T"(la nostra "z" per intenderci), che vuol dire "impalati" cioé il nostro Principe usava(secondo i metodi giannizzeri), impalare ladri, assassini e quant'altro di questo "genere" di fuorilegge. Per liquidare l'ingiustizia che c'era a quei tempi. Lui non aveva e non conosceva mezzi termini forse, ma...si narra, che al suo tempo esisteva una fontana in mezzo alla piazza principale, dove aveva lasciato una coppa d'oro, per dare sollievo ai viaggianti che passavano lì. Si racconta che...udite, udite questa coppa non fu mai rubata fin che Vlad restò in vita!!!
Beh, Drauen l'unica cosa che voleva Il Principe valaho era la liberazione della sua terra dal giogo ottomano. Per quanto riguarda le persone impalate fuori dalle mura, che tra l'altro erano turchi
già morti era soltanto una stratagemma per confondere il sultano. Non aveva molti mezzi per combattere contro il nemico se non la sua
fantasia! Il numero dei suoi soldati era
sempre inferiore a quello dei turchi. Doveva inventarsi di tutto per sconfiggerli. Nella battaglia che tu hai nominato, egli non fece solo questo, ma molto di più; dietro alla sua ritirata verso Tirgoviste, la sua città natale, lasciò l'inferno! Avvelenò tutti i pozzi d'acqua, bruciò i villaggi, in modo tale di non dare modo all'armata turca di sopravvivere. I ventimila prigionieri turchi infilzati, furono trovati all'entrata della capitale. Questo era un "diversivo" psichico contro il nemico. Usava i metodi che aveva imparato nella sua prigionia di bambino e adoloscente. I metodi giannizeri!
E' vero, Vlad Tepes compì atti atroci e sanguinosi, che gli hanno portato la discussa reputazione.
Lo sai che appena libero dalla prigionia, ancora non diciottenne, venne a conoscenza dell'uccisione di suo padre e suo fratello maggiore Mircea, che era stato torturato e sepolto vivo?!
Non dico che era stato un santo, ma é stato uno che voleva vivere
libero nella sua
libera terra.