La scuola non è un campo di battaglia...
I bambini devono GIOCARE e IMPARARE. Stop.
Per scendere in piazza con le bandiere del "Che" o con quelle di CL avranno tutto il tempo da adulti...sempre che gli freghi qualcosa di farlo.
I bambini sono una delle poche risorse del mondo che ancora è fuori dalla "pupù" della politica.
Facciamo che restino tali.
Personalmente sapete come la penso sui crocifissi nelle scuole, ma finchè non si infrange la legge ci può stare...fermo restando che io quella legge la cambierei.
Quello che invece non si vuole capire è che le scuole pubbliche, i pubblici uffici, gli enti pubblici, essendo DELLO STATO e per STATO si intendono i cittadini di OGNI fede politica e di OGNI RELIGIONE, non possono e non devono diventare un arena politica.
Che Guevara in classe non ci sta a fare nulla, se non nei libri di storia assieme a Garibaldi, al duce a Carlo Magno etc...
I professori facciano il proprio mestiere che è quello di offrire un insegnamento ed una educazione il più possibile OBBIETTIVA.
Certo che non è facile, tutti abbiamo le nostre idee personali e per forza di cose in molte nostre attività tendiamo a farle emergere.
Ma passare da professori che sporadicamente offrono agli alunni una opinione personale a professori che vorrebbero trasformare le classi in una sede di partito (o in una chiesa)...beh c'è una bella differenza.
I bambini hanno già tanti problemi "da bambini", perchè vogliamo a tutti i costi addossargli pure le beghe dei "grandi"???
Lasciamoli in pace !!