Un tema difficile: l'aborto

Ciao a tutti, nei corsi di lingue che sto seguendo un argomento ricorrente è aborto, procreazione assistita, cellule staminali eccetera. È un argomento, dal mio punto di vista, estremamente pesante, visto che provo orrore all'idea dell'uso e dell'uccisione del feto e dell'embrione come materia prima.

Mi è però venuto un dubbio. Qualcuno sa quale sia l'opinione della Chiesa Cattolica riguardo all'aborto con finalità terapeutiche? Ovvero, se la continuazione della gravidanza può portare gravi danni alla madre, la Chiesa riconosce il diritto all'aborto? E se sì, accetta solo in caso di danni fisici o anche di danni psicologici e psichici?
Se sì, qualcuno mi può anche citare la fonte o un documento?

La discussione è aperta in generale alle opinioni di tutti, che cosa ognuno di noi pensa.

Io sono contro l'aborto, almeno quando il feto è definito, ne ho visto uno in un documentario e non è stato piacevole visto come viene effettuato, (non so se sai come si fa, almeno la tecnica vista da me forse è antica ora saranno più moderne)

però credo che Joe possa risponderti per la chiesa mandagli un'email cosi legge la discussione

Vinyadan, 26/06/2012 15.25:

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Qualcuno sa quale sia l'opinione della Chiesa Cattolica riguardo all'aborto con finalità terapeutiche? Ovvero, se la continuazione della gravidanza può portare gravi danni alla madre, la Chiesa riconosce il diritto all'aborto? E se sì, accetta solo in caso di danni fisici o anche di danni psicologici e psichici?
Se sì, qualcuno mi può anche citare la fonte o un documento?

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Ciao Vinyadan.
Su cosa ne pensa la Chiesa Cattolica, per trovare risposte generali puoi sempre consultare la miniera di risposte che si trovano nel Catechismo della Chiesa Cattolica (per quanto riguarda aborto N. 2270 - 2275).
Per la tua domanda specifica in particolare, la CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE ha scritto un piccolo documento "CHIARIFICAZIONE DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE SULL'ABORTO PROCURATO".
Ti consiglio di leggerlo tutto tanto è brevissimo (http://www.doctrinafidei.va/documents/rc_con_cfaith_doc_20090711_aborto-procurato_it.html).

Comunque per rispondere alla tua domanda con le parole della Chiesa, il succo penso sia questo:
"Quanto alla problematica di determinati trattamenti medici al fine di preservare la salute della madre occorre distinguere bene tra due fattispecie diverse: da una parte un intervento che direttamente provoca la morte del feto, chiamato talvolta in modo inappropriato aborto "terapeutico", che non può mai essere lecito in quanto è l'uccisione diretta di un essere umano innocente; dall'altra parte un intervento in sé non abortivo che può avere, come conseguenza collaterale, la morte del figlio."
"Se, per esempio, la salvezza della vita della futura madre, indipendentemente dal suo stato di gravidanza, richiedesse urgentemente un atto chirurgico, o altra applicazione terapeutica, che avrebbe come conseguenza accessoria, in nessun modo voluta né intesa, ma inevitabile, la morte del feto, un tale atto non potrebbe più dirsi un diretto attentato alla vita innocente. In queste condizioni l'operazione può essere considerata lecita, come altri simili interventi medici, sempre che si tratti di un bene di alto valore, qual è la vita, e non sia possibile di rimandarla dopo la nascita del bambino, né di ricorrere ad altro efficace rimedio".

Spero di aver risposto in modo esauriente ai tuoi dubbi.
Se no chiedi pure

Joe

Ciao Joe, ti ringrazio per la risposta! Parecchie cose non le sapevo, purtroppo non ho trovato nessun riferimento alla salute psichica della donna - che, in realtà, spesso mi sembra tirata in mezzo a sproposito.
Ora per fortuna gli argomenti delle mie lezioni sono diventati più leggeri, anche se immagino che essere informati sia un dovere, data una malintesa lotta per un diritto all'autodeterminazione espressa attraverso la violenza...