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Sono stanco. Mi spiace, amici miei, Sommi, Fratelli, Aspiranti e Viandanti, e tutti coloro che si prenderanno la briga di leggere questo mio post. Vi preannuncio che non sarà corto.
Dicevo, sono stanco, e me ne scuso, con voi tutti.
So che un Vassallo dovrebbe dare l’esempio. Un Guardiano, un Ambasciatore, un Gran Maestro dovrebbero risplendere come “astri”, modelli da imitare.
Eppure, mi vien voglia di sbattere la testa contro il muro, o, se preferite, di chiudermi nella mia stanzetta, in Gilda, e dar la chiave in pasto al coccodrillo.
E’ che non ho la forza che vorrei. Non trovo né i mezzi né il modo. Non trovo le parole. Perché in questo Regno, in questo forum, parlare è diventato questione di vita e di morte. In questi lunghi anni ho cercato sempre di pesare ogni parola, di moderare il linguaggio, di rispettare ed ascoltare tutti quanti. Mi accorgo però che è sempre più difficile farlo. Mi rendo conto che prendere una decisione è un gesto fatale.
Immagino voi, seduti davanti ai vostri computer, quasi con il fiato sospeso. Immagino i vostri pensieri: “ecco, sta denunciando il fatto che non si possa criticare il Sommo, che non si possa più parlare”. No. Fermi.
Non molto tempo fa, stavo parlando su msn con Markox. Non me ne volere, se cito te personalmente: è un esempio, mi affido all’intelligenza dei lettori (e mi fido di te, Markox) affinché resti soltanto un esempio estemporaneo.
Dicevo, parlando con Markox a un certo punto me ne vengo su con una frase del tipo: “OK, sentirò Ostri”. Silenzio, poi la sua risposta: “Solo con Ostri? Palank non conta più?”. Ve lo racconto, perché è stato allora che ho cominciato veramente a capire che c’è qualcosa, e più di qualcosa, che non funziona.
Per il sottoscritto, dire una cosa a Ostri era come dirla a Palank, e viceversa; Ostri valeva/contava quanto Palank. Ebbene, dalla frase “OK, sentirò Ostri” (o quello che era) Markox aveva DEDOTTO che comandasse solo Ostri. Ora, questo è un episodio, e lascia il tempo che trova, in sé, senza colpa di Markox che ha fatto la deduzione o mia che invece ho dato per scontato qualcosa.
Però mi ha fatto rendere conto di una cosa: voi Aspiranti ascoltate, e ascoltate molto, forse troppo attentamente. Mi sono improvvisamente reso conto che c’era qualcuno, più di qualcuno, che leggeva le mie parole una per una, sviluppandone le conseguenze fino ai minimi termini. Mi sono accorto che non potevo dire “OK, sentirò Ostri”, perché era molto probabile che qualcuno deducesse da questa frase che tra i Sommi c’era contrasto, o che Palank avesse intenzione di lasciare, o che non contasse nulla. Ho realizzato che, tra le tante cose che un Vassallo deve/dovrebbe saper fare, c’è anche quella di pesare ciò che dice. Con il bilancino da orafo.
Vi sembra naturale, questo?
Vi sembra giusto? Ve lo chiedo pensando ai numerosi spropositi che sono comparsi su questo forum, vergati da molti di voi (e qualcuno persino dal sottoscritto). Forse un Aspirante può prendersi la libertà di spiattellare sul forum tutto quello che vuole, se poi sbaglia semmai si scuserà, mentre un qualsivoglia Vassallo, sia esso Cyber, Bright o Night, deve stare assolutamente attento a ogni singola parola che dice? Vi sembra un comportamento giusto?
A me, sinceramente no. Stiamo parlando dell’attitudine generale degli utenti di questo forum, dalla cui categoria non mi escludo. Stiamo parlando di un certo clima, che aleggia qua da un po’ di tempo a questa parte, del quale mi sono sinceramente e onestamente stancato.
Proseguo.
Se BrightBlade, tutto sommato un Vassallo che, al di là delle varie cariche che si ritrova, non conta molto a livello “decisionale” (non mi sono mai riunito alle tre di notte con Ostri per decidere le sorti del Regno, e raramente mi è stato chiesto un parere, salvo cosa ne pensavo di un “vassallabile”), deve stare molto attento a cosa dice, e pesare le proprie parole con attenzione, onde evitare fraintendimenti, figuriamoci un Sommo.
Non sto difendendo Ostri, credo che non ci sia bisogno che io “intervenga” in tal senso, né ritengo giusto farlo. Ma vi faccio notare, e invito chiunque di voi a negarlo, che fare lo Re non è un mestiere allegro. Sono gli annessi e connessi del mestiere di sovrano, è naturale che sia così.
Soltanto, vi chiedo: siete, anzi, siamo qui per aiutare il nostro Re, o per rendergli la vita difficile? Il “clima” di cui parlavo prima, non è certo di aiuto né a Ostri, né a Palank, né ad alcuno di noi.
Ed ora la fatidica domanda:
Mettiamo, puro esempio, che Cyber Dark o NightLord abbiano un problema. Mettiamo che ci siano attriti tra di loro. In che modo un “clima” del genere aiuta a distendere la situazione? Risposta (sono gentile e ve la dico io): in nessun modo. Anzi, non fa che peggiorare le cose.
Perché non appena Cyber fa una critica, nell’aria satura di elettroni scoccano scintille e fulmini. Il Sommo percepisce la critica come negativa, e s’incazza. E’ naturale. Da anni ormai il nostro forum, il nostro Regno, non è più un luogo di pace. Da anni ormai girano critiche, malcontenti. Da anni sento sussurrare alle spalle del Sommo e vedo poche, pochissime persone che si decidano a ripetere di fronte allo Re le stesse parole che venivano “bisbigliate alle sue spalle”. Cyber era uno di questi. NightLord era uno di questi.
Da anni, inoltre, vedo un Re che non è più sicuro del suo bastione. Vedo un sovrano che non si fida più delle sue mura. Che non ha più fiducia nei suoi “sudditi”. Non mi avvierò a considerare se “faccia bene o no” a non fidarsi. Eppure, mi è bastato finire l’SPG per rendermi conto di quanto siamo messi male. Perché, mio Re, l’immagine che esce dal gioco dei Vassalli è disarmante. Sembrano tutti non dico “idioti”, ma sicuramente fedifraghi, inetti, traditori, squallidi uomini che non condividono neanche una caratteristica con i Vassalli che io conosco e che ho conosciuto. Figure che fanno quasi vergognarmi di essere un Vassallo. Se voi, Sire, li avete dipinti in quel modo, significa che quel rapporto di fiducia reciproca che dovrebbe legarci non c’è più. Non c’è più, più, più. Sparito, scomparso, disperso in un vortice di critiche, controcritiche, attriti, dissidi, litigi e chi più ne ha, più ne metta. Sommerso da tempi in cui qualsiasi critica esca dalla bocca Cyber suona come una beffa, ormai dimentichi che quello è il suo carattere e che, al di là di quelle critiche beffarde, potrebbero esserci contenuti non dico pregevoli, pregevolissimi. Tempi in cui, mio Re, non riuscite più a scorgere, al di là dell’apparenza, in Cyber Dark una delle persone che amano di più il Regno e che cercano, nonostante tutto, di continuare a migliorarlo.
Ma non è soltanto questo. Dall’altro lato, ogni gesto del Sommo, ogni suo provvedimento è un errore. Nessuno si chiede “ma perché l’ha fatto?” o, se se lo chiede, la risposta è una sola: “perché è idiota”. Prendiamo la Regola del Voi. Ora, in tempi “normali” una norma tutto sommato innocua non avrebbe fatto sollevare un ciglio. Sono d’accordo con voi tutti: è una regola idiota. Le regole dell’ambientazione vanno fatte all’inizio, e non ha senso che BrightBlade e Cyber Dark, da un giorno all’altro, prendano a darsi del Voi con assoluta naturalezza. Ma, nella sua idiozia, ha un senso. Ha il senso di cercare di dare “stile” alla nostra ambientazione, dal momento che non lo aveva. C’erano mille modi migliori per “dare stile” all’ambientazione? E perché ne sono stati suggeriti così pochi, se non nessuno? Perché il 90% delle parole spese a riguardo sono critiche, critiche e ancora critiche? Perché noi Guardiani siamo stati COSTRETTI ad istituire una CARTELLA DELLE AMMONIZIONI, l’ultima volta per me era stata all’asilo, la lavagna divisa in due con scritti i nomi dei “buoni” e dei “cattivi”, e nonostante questo ci abbiamo messo MESI per, finalmente, adattarci. Roba, ripeto, da ASILO. Posso capire all’inizio, si fatica ad adattarsi ad una nuova regola, ma la storia è durata un po’ troppo per l’età mentale che suppongo tutti i frequentatori del Regno abbiano.
Parliamo delle critiche, il motivo dei due ban.
Anche qui, comincerò col chiedere scusa allo Re. Chiedo perdono, perché per tante, troppe volte non vi ho criticato, così come ha fatto Cyber. Molte volte ho preferito tacere. Ho cercato di guadagnarmi la vostra fiducia, o per lo meno di guadagnarne abbastanza da potermi infine permettermi qualche critica. In altre parole, non mi sono fidato di voi, non mi sono fidato a criticarvi temendo forse che il nostro rapporto s’incrinasse e che, quindi, io dovessi allontanarmi da uno dei posti cui tengo di più. Non mi sono fidato, lo dico apertamente. Chi di voi vorrà definirmi “paraculo”, come mi chiama scherzosamente il mio antico Maestro, ma senza lo “scherzosamente”, faccia pure. A mia “discolpa” posso soltanto dire che, se non ho mai criticato, non ho mai neppure annuito come un ebete ogni volta che lo Re ha aperto bocca.
Chiedo scusa per il mio silenzio, non per il mio assenso incondizionato, che non c’è mai stato. Avrei voluto scrivervi queste parole, Sommo, personalmente, in una mail che da molto tempo giace incompiuta alla mia scrivania. Spero, tuttavia, che l’averle riportate qui, alla mercé di ogni sguardo, risulti più utile.
Ho provato la mia fedeltà al Regno in più di un’occasione, e non vi ho mai criticato perché temevo di esserne allontanato. Sappiate, dunque, che non sarà più così. Sappiate che, se ci sarà da criticarvi, da suggerire soluzioni alternative, sarò il primo a farlo. Lo sarò perché ritengo che, nel Regno, serva Cyber Dark e serva NightLord e, se non possono essere presenti di persona, cercherò di sostituirli al meglio delle mie capacità. Resta la mia assoluta fedeltà nei vostri confronti, così come, credo, sia rimasta quella di Cyber e quella di Night.
Sì, Sommo Palank, creerò tensione. Creerò tensione perché c’è gente che è capace di offendersi per una critica, però, non perché le mie critiche saranno offensive. Ritengo che le critiche di Cyber Dark creassero “tensione” perché non c’era un clima di serenità. Ritengo quindi che Cyber Dark e NightLord abbiano, a modo loro, sbagliato a fare quelle critiche, non capendo o non volendo capire o, capendolo, non interessandosene, che le loro critiche non sarebbero state interpretate positivamente, ma negativamente.
Nel clima di tensione che ognuno di noi, nessuno escluso, ha contribuito a costruire, era inevitabile che succedesse ciò che infatti è successo. Sarebbe quindi stato meglio lavorare prima ad un clima migliore, ed in un secondo momento a formulare, in un clima appropriato, le proprie critiche.
Passo a NightLord, dal momento che, fino ad ora, ho parlato quasi esclusivamente del mio Maestro, Cyber.
L’Assassino del Regno è, lo voglio ricordare, l’unico dei cosiddetti “ribelli” ad essere rimasto nel Regno. Una scelta che ho sempre ammirato moltissimo. L’unico ad aver avuto il coraggio di essere restato, al di là degli attriti con lo Re, ritenendo a ragione che avrebbe potuto fare ancora molto per il Regno. E’ stato il Guardiano più infaticabile, come molti di voi avranno constatato a proprie spese. La sua presenza si sentiva, così come la sua assenza ora è eclatante.
Ho scritto abbastanza. Ho scritto opinioni opinabili, per dirla con un giro di parole, ho scritto frasi che potrebbero essere smontate pezzo a pezzo, sommerse di critiche. E non ho finito.
Mi rivolgo ora agli Aspiranti Vassalli, ai Vassalli e ai Sommi. I Viandanti possono anche smettere di leggere, non li riguarda.
Un tempo c’era un muro fatto da tanti mattoni. Quei mattoni eravamo noi, e la calce che ci univa era la fiducia. Un tempo, guardandomi attorno, vedevo brillare nel buio astri splendenti: GreyHawk, Kahl, Muldon, Cyber, Night… titani che non speravo di raggiungere neppure tra mille anni. Figure che erano la concretizzazione dello spirito del Regno, leggende viventi, simbolo dell’unità che regnava da queste parti.
Quelle leggende se ne stanno andando. Fatta eccezione per Sir Mad, il sottoscritto, il “bambinetto” che guadava con il naso in su quei giganti mitici, favolosi guerrieri dalle lucenti armature, il sottoscritto, dicevo, che si è sempre considerato il primo delle nuove leve (in ordine cronologico, s’intende), è l’ultimo della vecchia guardia.
La calce che ci teneva uniti, la fiducia, è scomparsa. Polverizzata.
A me sembra evidente che quella calce vada ricostituita. E qualcuno deve cominciare.
Per cui vi chiedo, Sommo: tornate indietro sui vostri passi. Reintegrate NightLord e Cyber Dark tra i ranghi dei Vassalli e concedete loro piena fiducia. Concedetegliela anche se vi sembrerà che non la ripaghino. Un tempo, Blue Dragon, prima di scagliare su Red Dragon il Soffio Blu disse:
“Io ho fiducia negli uomini!”
Abbiatene. Siate il Sovrano che ho sempre desiderato. Ripagate l’affronto con la fiducia, dieci, cento, mille, un milione di volte e anche più, se necessario. Mostrate con il vostro stesso comportamento come si comporta un seguace della Luce. Un tempo avete detto: “Essere buoni non significa essere stupidi”. Concedere fiducia a Night, a Cyber, non è da stupidi. Vedere al di là dell’apparenza di “critica vuota” delle loro critiche non è da stupidi. Prendere l’utile dalle loro frasi, e lasciate perdere il resto, senza portare rancore. Ricordate quella volta che vi mandai un MSN perché non mi funzionavano le mail? Ricordate il sospetto che vi era venuto? Avrei potuto offendermi, ma non l’ho fatto, e sono contento di non averlo fatto, e in nome di tutto ciò che ho di più caro, spero di non dover mai cambiare idea. Fate anche voi lo stesso.
Mostrate, come sta scritto nell’SPG, a Red Dragon di che pasta siete fatto! Mostrate agli Aspiranti, ai Vassalli, a me, a tutti quanti che siete capaci di tornare sui vostri passi! Lo avete fatto già altre volte, dunque fatelo ancora!
A Cyber chiedo non di cambiare, non di non criticare più. Chiedo soltanto di tornare, se lo Re lo consentirà, e di continuare a fare ciò che ha sempre fatto.
A Night, giacché è già tornato una volta, chiedo di ritornare. A entrambi, insomma, chiedo di essere davvero quegli “astri” che furono per me quand’ero ancora Aspirante, di cui c’è davvero bisogno specialmente ora.
A tutti gli altri, Vassalli e Aspiranti tali, chiedo di cambiare.
Chiedo di poter dire “OK, sentirò Ostri” senza preoccuparmi, chiedo di essere positivi, costruttivi. Chiedo di aiutare il Regno ogni volta sia possibile. Chiedo di essere moderatori nelle dispute tra Vassalli, Aspiranti e Sommi, proprio come ho cercato di essere io in questo post. Chiunque di voi sarebbe capace di farlo meglio di me, dunque perché devo essere io a farlo?
Vi chiedo di essere quei mattoni di cui tanto si parla e si sparla, di stringervi tra di voi e di fidarvi. Vi chiedo di fidarvi dei Sommi anche quando li criticate, soprattutto quando li criticate. Vi chiedo di ricordare che siamo tutti esseri umani, che possiamo sbagliare, che spesso sbagliamo. Io, BrightBlade di Atlantide, sbaglio, e molte volte, per giunta. Probabilmente in queste quattro pagine di word ho sbagliato almeno una decina di volte. Vi chiedo di considerare anche questo, e di non togliermi la fiducia che, spero riponete in me, perché sbaglio.
Lo stesso vale per lo Re. Non diffidiamo di noi stessi. Fidiamoci e, anche se la nostra fiducia dovesse venire tradita, continuiamo a fidarci. Vinciamo con la nostra fiducia gli errori che faremo, vinciamo i contrasti, gli attriti, le dispute.
Il Regno è anche questo, è soprattutto questo. E se non siamo capaci di fare questo, di ripagare il male con il bene, con quale titolo osiamo definirci “seguaci del Regno”, o “seguaci della Luce”?