Sir Cyber Dark
00martedì 2 settembre 2003 20:34
Tre giorni. Tre giorni erano passati da quando per le strade del Regno non vi era tutto quel viavai di gente che normalmente le popola. Sul Regno aleggiava un'insolita pigrizia.
La città era quasi totalmente abbandonata.
Ad un tratto un guardman, da una delle alte torri di difesa, urlò: "ESERCITO IN AVVICINAMENTOOOOO!!!"
Il trambusto fu generale, le poche guardie rimaste in difesa si schierarono perfettamente di fronte al cancello e attesero.
Qualcuno mormorava, da qualche parte una guardia si lamentava. Un esercito di dimensioni immense stava giungendo. Di chi si trattava? Era forse un'ambasceria? O forse Red Dragon aveva approfittato della momentanea scopertura del castello per attaccare?
Ad un tratto, però, giunse il grido tranquillizzante.
"LIBERATE LA STRADA! LO SOMMO RE E I SUOI VASSALLI SONO TORNATI!!!"
Allora tutte le guardie, con grande sollievo, si levarono dalla strada disponendosi sui lati.
Poi, l'esercito arrivò.
Il sommo Palank, portamento fiero e nobile, giunse ricoperto da una grande cappa blu, mossa dal vento, a fianco di Ostri, coperto da un grande mantello riccamente ornato e con la sua bandana magica.
Dopo di loro giunsero i Vassalli. Sir Cyber Dark e Sir MadHead stavano dietro ai sommi, avvolti nei loro mantelli, da cui ogni tanto si intravedeva il luccichio delle armature scoperte dal vento e delle loro spille di Ambasciatore. Veniva poi il resto dei Gerusici: Muldon, GreyHawk, Antares, Nightlord e tutti gli altri vassalli antichi.
Dietro di loro stava Atis, circondato da cinque ragazze che gli ballavano intorno, quasi a simboleggiare i nuovi diritti acquisiti da quando era stato nominato Vassallo.
Seguivano poi Wren, Serpe, Lady Chanel e Ardeeln, che, ricoperte dalle loro vesti, viaggiavano perfettamente allineate, e al loro seguito stava un nuovo personaggio, che alcuni non riconoscevano, abile con la fucina e con gli attrezzi, Mastro Argail.
Dietro di loro, infine, giunse il resto dell'esercito: vassalli, aspiranti, guardie che si erano spontaneamente offerte di partire.
TUTTI, dal primo all'ultimo, passarono sotto il gran cancello del regno e si ritrovarono di nuovo a casa.
L'adunanza era finita. Ma qualcosa era rimasto nel cuore di tutti coloro che vi avevano partecipato.
Si ritrovarono tutti nella piazza principale del Regno. La gente accorse dalle case per ascoltare il discorso dello sommo Re tornato dalla spedizione, e attesero.
"FRATELLI," iniziò Palank con una voce stranamente immateriale "LO SOMMO RE E I SUOI FIDATI VASSALLI SONO APPENA TORNATI NEL REGNO. TANTE SONO LE COSE CHE ABBIAMO IMPARATO IN QUESTI TRE GIORNI, E TANTE SONO ANCORA QUELLE CHE IMPAREREMO. MA UNA COSA E' SICURA: CHE QUEST'ADUNANZA CI HA CAMBIATI, MATURATI, CI HA RESI DELLE PERSONE MIGLIORI. EBBENE, LUNGA VITA A BLUEDRAGON E AL SUO REGNO DI LUCE!"
Sir Cyber sguainò la sua spada, la puntò al cielo e, mentree molti vassalli lo imitavano, urlò: "Che questo sia giorno di festa! BlueDragon è di nuovo unito e compatto!"
Il clamore che ne seguì fu tanto, seguito da un poderoso urlo, CHAAAAAAARGE, talmente violento e gioioso che persino Red Dragon, nelle profondità della sua tana infernale, ne rimase colpito.
BlueDragon era tornato.