D'un tratto...... IL BUIO
Il tetto della Locanda del Regno era venuto giù a causa di QUALCUNO TROPPO MALDESTRO.
"CHI è stato ?!" fu una domanda detta con una tonalità che come un rasoio quasi tagliò i timpani dei presenti che ancora sconcertati sentivano gli "ahia" di Eruner che fuori dalla Locanda stava prendendo tanti di quei calci nel sedere che metà ne bastavano.
La sera, stellata, si fece più buia tutto d'un tratto: Le tenebre si stavano "condensando" in un punto ben preciso.
Da esse emerse NightLord, l'Antico Vassallo.
E i suoi occhi lucenti NON promettevano nulla di buono.
Tutti coloro che erano intorno, sentirono i peli drizzarsi sul collo e come se una brezza gelida avesse fatto il suo ingresso, facendo scorrere lunghi brividi sulle loro spine dorsali.
L'Assassino di Corte era alquanto adirato.
E NON era una cosa buona.
Ardhinahak vide una persona per terra e la afferrò con la destra per il colletto sollevandola da terra e avvicinandola al suo volto: era Otrebmu semi-addormentato.
Ma nel momento che gli occhi addormentati dell'Aspirante avevano incrociato a malapena quelli del Dhampiro, si svegliò rapidamente.
"E-ehm...s-sinceramente non mi ricordo nessere...ero...e-ehm...un pò sbronzo, e sinceramente...lo sono ancora.." disse con voce tremante.
Il Vampiro lo poggiò con noncuranza su una sedia, dove Otrebmu quasi ricrollò nel torpore che l'alcool gli aveva fatto salire.
Il Ninja di Corte si voltò con occhi di brace verso l'essere vivente più vicino a lui: Lirisea.
"Chi è stato?!" il tono di voce tratteneva a stento un ringhio bestiale.
La risposta della fanciulla fu un dito che puntava verso l'esterno della Locanda...la milady tremava comeuna foglia.
Senza proferir altro verbo, l'Ombrato uscì dalla soglia della taverna che era ancora rimasta intatta dallo scempio prodotto da Eruner e vide la sua PREDA.
C'era uno strano duetto : Gianlù che correva dietro allo sfortunato Eruner il quale ad ogni passo prendeva un calcio nella natica destra e uno in quella sinistra.
"Mi raccomando Gianlù, quando vi sarete sfogato, lasciatene QUALCHE PEZZO anche al sottoscritto", le fauci del Dhampiro erano ben in mostra. Poche volte lo si era visto arrabbiato nel Regno, e si contavano sulle dita di una mano.... ed ancora NON lo era molto .... per via della buffa scenetta dei due che correvano per la strada maestra in quel modo.
Un gesto con la mano di assenso dell'altro Guardiano fecero pregustare all'Assassino il suo prossimo passatempo.
"Vedete Eruner, a differenza di Gianlù, io NON sento la fatica e NON invecchio.... e potrei decidere di prendervi a calci per l'ETERNITA'...!!!"
Mentre correva, il giovane Aspirante sentì alcune gocce di sudore freddo inumidirgli la fronte.