La via prosegue....

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Odius
00giovedì 3 maggio 2007 19:01
Odius guardava le alte mura del Regno da una collina in lontananza:
aveva gettato, suo malgrado, parole che erano risuonate come offese agli orecchi delle persone di quel luogo e così aveva deciso di andarsene, almeno per un periodo.
Aveva fatto ciò che il Sommo gli aveva chiesto, mettendo da parte l'orgoglio e cercando di rimediare al suo difetto più grande: la carenza di umiltà.
Ora si accingeva a partire: lo spadone sulla schiena e sopra di esso lo zaino.
Sotto il capuccio gli occhi del pretoriano brillavano di lacrime: tanto gli era piaciuto il Regno,aveva sempre cercato di tenere a mente i Valori, ma, evidentemente, non ci era riuscito.
Per rispetto ai Sommi e alle altre persone del luogo aveva preso la decisione di andarsene.

-Addio...- disse sommesso, poi voltate le spalle e accesa la lunga pipa se ne andò
Dondolin
00giovedì 3 maggio 2007 19:20
Dondolin e Olyva stavano osservando la scena dal bosco, fuori dalle mura del Regno. Il druido impugnava la sua lancia e guardava la scena con sguardo quasi assente, perso nei suoi pensieri. Dopo qualche istante, pronunciò alcune parole, sommessamente: "Addio, amico mio. Mi mancherai...". Detto questo, lanciò un urlo di guerra in elfico, alzando con la mano sinistra la lancia verso il cielo, mentre con la destra salutava il pretoriano. Un raggio di sole cadde sulla punta di Silvasta e tale luce si riflesse sulla spada poggiata sulla schiena di Odius, creando un intenso bagliore accecante. Il cinghiale alzò la testa pelosa ed emise un suono animalesco, il suo saluto.
Così, due amici si congedarono, il cuore in lacrime e l'anima scurita.

[Modificato da Dondolin 03/05/2007 19.31]

M@jere
00giovedì 3 maggio 2007 19:34
Majere osservava dalla torre, sua dimora, uno di quelli che erano stati i suoi compagni.
Ancora turbato dagli avvenimenti recenti del Regno, di cui capiva ancora poco, provò una fitta di dolore nel constatare che un altro lasciava il regno.
Si ritirò nelle sue stanze dopo un pensiero di saluto, tutto ciò che aveva da offrire al suo amico.
Morgan Melnarmor
00giovedì 3 maggio 2007 19:37
Morgan sedeva sotto una quercia, l'albero sacro ai druidi, nella foresta del Regno. Da lì, potè sentire la voce di Dondolin e Olyva. Sedeva in silenzio, il capo chino, il suo bastone stretto tra le mani bianche e vellutate; gli occhi di pietra di luna brillavano per le lacrime che minacciavano di uscire. Ohtar, accovacciato vicino a lei, si alzò all'improvviso, e dopo aver gonfiato il suo pelo nero, reclinò la testa ed emise un lungo, straziante ululato, che risuonò per le vie del Regno intero.
"Addio Odius". Non disse altro. Non c'erano parole.
Vinyadan
00giovedì 3 maggio 2007 22:34
Vinyadan, uscendo dalla sua stanza, vide il volto triste dell’oste e capì tutto. Senza una parola, filò fuori dalla locanda, correndo verso le scuderie. Sciolse in fretta e furia la cavezza e balzò a cavallo, spronando il destriero al galoppo attraverso le vie del Regno. Oltrepassò il Cancello, rapido come un soffio di vento, e continuò il suo volo sulla strada, finché non intravide in lontananza una figura incappucciata. Spronò il cavallo a raddoppiare l’andatura, ed irruppe al gran galoppo alle spalle del pretoriano.
«Odius!», gridò, fermando il cavallo con uno strappo improvviso che lo costrinse a nitrire ed impennarsi. «Amico mio! Dove diavolo credete di andare? Abbiamo del lavoro da fare insieme, non ricordate?». Si gettò giù dal palafreno, ad abbracciare il suo compagno… il suo fratello.
Mariuccia5
00venerdì 4 maggio 2007 15:02
Mariuccia girava nei pressi dei Cancelli, come era solita fare.
Non si accorse della figura che le passava vicino, e quella non si accorse di lei.
Quando ormai Odius cominciava ad allontanarsi, l'alchimista udì l'ululato di un lupo e qualcosa nel cuore le si agitò, vischioso e gelido.
Si voltò verso l'esterno, dove riconobbe Odius nell' ombra che se ne andava.
La giovane incrociò le braccia al petto e trasse un lungo sospiro: un altro che prendeva quella decisione, probabilmente.
Scosse la testa, poi portò una mano vicino alla bocca e si rivolse ad Odius, sperando che riuscisse a sentirla.

"Quando tornerete vi offrirò da bere!" Gridò al vento.

Mariuccia sospirò ancora, lasciando che le spalle le cedessero sotto un peso invisibile, e si voltò.
Odius
00venerdì 4 maggio 2007 16:40
OT suvvia ragazzi è solo una piccola "vacanza" dal forum per pensare a ciò che mi è stato detto e per interiorizzarlo, è quella cosa che le ragazze chiamano tipicamente "pausa di riflessione", beh ci vediamo ciao a tutti! OT
Dondolin
00venerdì 4 maggio 2007 16:41
OT- Lo so, è un arrivederci, ma ci tenevo a scrivere qualcosa qui ai Cancelli, così ho fatto "recitare" il mio Dondolin [SM=x92702] Mi sembrava giusto così... -OT
Morgan Melnarmor
00venerdì 4 maggio 2007 16:44
OT Idem per me Odius, ci tenevo a salutarti in maniera degna, anche se ero sicura che non era un addio,e poi anche Ohtar ti voleva salutare! eheh! [SM=x92702] OT
Sir Madhead
00venerdì 4 maggio 2007 20:49
Nel...
Nel vedere il traffico verso la porta principale del Regno, il "Vecio" Cavaliere Errante non si scompose: era oramai abituato al traffico. Ma una riflessione gli attraversò la canuta testa: "Solo i migliori sanno accettare le critiche per farne tesoro e migliorare la propria personalità. Solo i migliori sanno fare autocritica e poi gettarsi tutto alle spalle per riprendere il lavoro al quale si erano dedicati." Scosse ancora la testa bianca e rientrò nella sua dimora.....la giornata sarebbe stata ancora lunga.
HomeRunner
00lunedì 7 maggio 2007 03:18
HomeRunner era seduto su un sasso, fuori dal Regno, intento a intagliare un ramoscello e a fischiettare un motivetto inventato lì per lì, quando scorse con la coda dell'occhio una persona che si muoveva lungo la strada, proveniente dal Regno.
Si volse, e non faticò a riconoscere Odius, nè l'espressione che aveva sul volto; tanti altri, compreso lo stesso HomeRunner, erano usciti da quei cancello con quello sguardo negli occhi.
Aspettò che arrivasse fino a lui, per poi fermarlo con un breve richiamo: "Olà, Pretoriano!"
Odius si fermò, ma non disse nulla.
Si guardarono in silenzio per un attimo, poi HomeRunner tirò fuori un mazzo di carte e disse: "La tua pipa è carica, e il sole è ancora alto nel cielo. Finiamo la nostra partita una volta per tutte!"
Visto che l'altro stava ancora fermo, continuò: "In fondo un quarto d'ora non è che un sospiro nell'arco di una vita intera..."
Odius, senza ancora proferire verbo, si sedette e sbuffò del fumo dalla pipa.
HomeRunner mescolò e distribì le carte, in silenzio.
In silenzio presero a giocare.


/OT: buona pausa di riflessione [SM=x92710] /OT
.Markox.
00lunedì 7 maggio 2007 18:02
Arrivederci [SM=x92702]
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