La Repubblica...vergogna!!!

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@Jekyll@
00venerdì 14 gennaio 2011 18:02
Cari fratelli, mi è capitato quasi per caso di andare a leggere il sito del giornale La Repubblica (cosa che non faccio mai, dal momento che non apprezzo quel quotidiano...diciamo che pendiamo da parti diverse... [SM=x92705] ) e, non so bene come (i misteri dell'informatica mi restano preclusi!!) sono capitato nella sezione di Roma dove mi è caduto l'occhio su un articolo pubblicato in data 12 Gennaio u.s. su 700 maxi evasori. Con orrore e sommo disappunto sono incappato nella seguente dicitura, alla fine di un lungo elenco di stilisti, personaggi pubblici e dello spettacolo: "Tra le famiglie di origine ebraica..."
Alla faccia della destra!!!!!
L'ultimo che ha puntato il dito contro gli ebrei, tirandoli fuori dal mazzo come una categoria a sè, si chiamava, se la memoria non mi inganna Adolf Hitler! E meno male che i pazzi invasati che se ne vanno in giro con la svastica sui vestiti vengono additati come militanti di destra!!!
Ora, sarà che sono appena tornato dalla Terra Santa, ma sinceramente non capisco quale possa essere l'utilità di specificare l'appartenenza alla comunità ebraica, perchè allora non si specifica che Valentino è omosessuale, un altro di origine islamica, ecc.?
Sull'onda del disappunto, mi sono permesso di scrivere una mail al Direttore che vi giro:

Egregio, Direttore,
ho letto con disappunto l'articolo, pubblicato il 12 Gennaio u.s. sulla sezione on line di Roma del quotidiano che dirige, sulla lista di 700 maxi evasori che sono stati smascherati: comprendo la necessità di comunicare la notizia, tuttavia mi è parso assolutamente fuori luogo, per non dire becero, per un quotidiano della levatura di quello che Lei dirige, leggere le seguenti parole: "Tra le famiglie con cognome di origine ebraica: Paserman, Eleonora Sermoneta e Gianfranco Graziadei"
Ora, Le domando: ma Le sembra il caso?!
Sono rimasto agghiacciato che un quotidiano nazionale come La Repubblica, seppur nella sua versione on line e solo nella sezione romana, possa permettere la pubblicazione di un concetto discriminante come questo! Non comprendo quale sia la necessità o l'utilità di identificare, tra coloro che vengono citati nell'articolo, gli appartenenti a famiglie ebraiche, mentre quasi tutti gli altri vengono indicati citandone le professione e non sempre!
Personalmente credo che il mettere all'indice delle persone, specificandone l'appartenenza alle famiglie di origini ebraiche, non faccia altro che alimentare banali luoghi comuni ed rinforzare un vero e proprio ghetto culturale nel quale gli ebrei continuano ad essere rinchiusi, soprattutto da certe persone! Non credo che debba essere io a ricordarLe che con una discreta frequenza, ancora oggi, anche qui in Italia, si sono verificati e si verificano sgradevoli episodi di antisemitismo! Non penso sia necessario ricordarLe che esistono, anche nel nostro Paese, frange di estrema destra (per non dire neo-naziste) che non aspettano altro che avere la conferma dai mezzi di informazione che gli ebrei sono "brutti e cattivi" per giustificare atti crudeli e le loro scorribande, accompagnate da croci uncinate, teste rasate e gratuita violenza selvaggia.
Comprendo bene, signor Direttore, che Lei non può certamente leggere ogni riga pubblicata sul suo quotidiano (che sia cartaceo od informatico), ma spero vivamente che Lei prenda provvedimenti seri a cominciare da una lettera di scuse all'indirizzo della comunità ebraica, affinché non si ripeta più che un giornale importante, come quello da Lei diretto, presti la possibilità di fare di tutte le erbe un fascio a violenti gruppi di sbandati o che, peggio ancora, possa dare la sensazione di "avvallare" una certa forma di discriminazione.
Spero davvero che Lei possa trovare cinque minuti del suo tempo per leggere queste righe e per darmi risposta.

Trovo assolutamente vergognosa una svista del genere! Si presta tanta, tantissima attenzione a non irritare la comunità islamica, a non creare episodi di razzismo con le persone di colore, a non stimolare le reazioni e la suscettibilità degli omosessuali, a puntare il dito sulle gaffes nazionali, internazionali e personali del premier (e La Repubblica, come tutti i mezzi di sinistra-centrosinistra, di questi argomenti ne ha fatto sempre dei gran bei cavalli di battaglia!!!), e poi si punta il dito sugli ebrei, inserendoli in un gruppo a parte, separato dagli altri personaggi citati nell'articolo?!?!?!?!?!? Vergogna!
Ora, se io fossi il Direttore, pregherei il giornalista in questione di liberare la scrivania in tempo zero o, quanto meno, lo spedirei a scrivere la pagina dei necrologi per i prossimi quattro o cinque anni...ma non sono di sinistra e, per fortuna dell'imbratta-carta (giornalista mi pare eccessivo!), non sono il Direttore...speriamo che venga, almeno, pubblicata una lettera di scuse per la comunità ebraica!
Sunzi
00venerdì 14 gennaio 2011 21:31
Hai fatto bene, è una cosa vergognosa e fuori luogo. Ho letto una cosa ben più grave però, che nei siti neo-nazisti gira la lista degli "ebrei influenti italiani", una sorta di lista nera che potrebbe far scaturire atti ben gravi. L'antisemitismo è sempre lì lì per tornare, o forse non si è mai sopito, è raccapricciante di quanto sia in voga fra i giovani di estrema destra. Ho trovato per caso un sito chiamato 'Storm Front Italia', vi consiglio di darci un'occhiata (ma perché la polizia postale non l'ha ancora chiuso?)
Vinyadan
00venerdì 14 gennaio 2011 22:17
Stormfront non è solo italiano, è una realtà internazionale. Tanto per dire la qualità di mente che circola da quelle parti, ecco cosa dice uno che, aperta una discussione dedicata a diffondere i discorsi di Hitler, si è trovato con qualche commento negativo:


I see that a hater of the truth , has already added a sarcastic , ignorant , hate filled diatribe against the truth , in the tags feature .
The hate against Adolf Hitler , and his Race saving ideology , still attracts the blind hatred , of those who cannot accomplish anything of value to the White Race .
I will continue to post the words of Adolf Hitler .
I will not stop to argue with blind haters , idiots , and cowards .



Penso che il problema sia il "non mi fermerò a discutere": se già uno ha la testa piena di idee abominevoli e in più rifiuta di aprire le orecchie, allora non c'è niente da fare per lui, se non intervenire coi mezzi coercitivi che fanno parte del vivere civile - cioè l'azione giudiziaria.

Per quello che riguarda la Repubblica, sono molto stupito e dispiaciuto. Io non amo questo giornale e lo stile predicatorio di tutto il gruppo editoriale l'Espresso di cui fa parte, anche a causa di una maniera di gestire le informazioni che finisce per dare più spazio alle impressioni e agli stati d'animo del redattore che non a quanto ha effettivamente visto il reporter (sempre ammesso che abbia visto qualcosa), però sapendo che è in pratica il giornale del PD mi sorprende che abbia fatto uno scivolone del genere. C'è da dire che spesso chi si occupa di cronaca locale ha uno spessore culturale scarso (spesso =/= sempre!) e può anche darsi che sia stata riportata un'informazione fornita a margine dall'agenzia che ha dato la notizia, ignorandone altre. Di sicuro non è il modo di fare giornalismo e un articolo del genere si trova al di là della linea da cui inizia l'antisemitismo, quali che fossero le intenzioni di giornalista, redattore e direttore.

Ho rintracciato l'articolo, è qui

In ogni caso, l'antisemitismo qui in Italia non è mai scomparso. Basta pensare alle reazioni che ci sono state quando Fini ha ammesso la reponsabilità italiana nell'Olocausto. Oltre all'antisemitismo "classico", già esistente al tempo dei Romani e poi rinfocolato in era cristiana dal mito del popolo deicida e da pretese motivazioni economiche, poi infine esploso come puro odio razziale sotto il nazifascismo, si aggiunge un nuovo antisemitismo di sinistra, frutto dell'alleanza americana con Israele e delle durissime politiche di quest'ultimo contro chi attenta alla sua sicurezza (politiche che comunque anche Stati europei hanno cercato di implementare negli ultimi tempi, ma questo è un altro discorso).

Termino con una provocazione, riguardo alla quale aprirò forse in futuro una discussione tutta sua: sapete chi sono per me gli Ebrei dei giorni nostri? I Rom.
Sunzi
00sabato 15 gennaio 2011 00:29
Re:
Vinyadan, 14/01/2011 22.17:

Stormfront non è solo italiano, è una realtà internazionale. Tanto per dire la qualità di mente che circola da quelle parti, ecco cosa dice uno che, aperta una discussione dedicata a diffondere i discorsi di Hitler, si è trovato con qualche commento negativo:


I see that a hater of the truth , has already added a sarcastic , ignorant , hate filled diatribe against the truth , in the tags feature .
The hate against Adolf Hitler , and his Race saving ideology , still attracts the blind hatred , of those who cannot accomplish anything of value to the White Race .
I will continue to post the words of Adolf Hitler .
I will not stop to argue with blind haters , idiots , and cowards .




Credo che la polizia internazionale debba porre fine a queste oscenità, immagino che l'apologia di nazismo e l'incitamento all'odio razziale siano reati nella maggioranza dei paesi!

Vinyadan, 14/01/2011 22.17:



In ogni caso, l'antisemitismo qui in Italia non è mai scomparso. Basta pensare alle reazioni che ci sono state quando Fini ha ammesso la reponsabilità italiana nell'Olocausto. Oltre all'antisemitismo "classico", già esistente al tempo dei Romani e poi rinfocolato in era cristiana dal mito del popolo deicida e da pretese motivazioni economiche, poi infine esploso come puro odio razziale sotto il nazifascismo, si aggiunge un nuovo antisemitismo di sinistra, frutto dell'alleanza americana con Israele e delle durissime politiche di quest'ultimo contro chi attenta alla sua sicurezza (politiche che comunque anche Stati europei hanno cercato di implementare negli ultimi tempi, ma questo è un altro discorso).

Termino con una provocazione, riguardo alla quale aprirò forse in futuro una discussione tutta sua: sapete chi sono per me gli Ebrei dei giorni nostri? I Rom.



Purtroppo hai ragione, sono troppe le persone di sinistra a odiare Israele, incitando anche alla sua distruzione da parte dei terroristi islamici.
Io non sono certo di destra, ma Israele è una democrazia, forse l'unica del Medio Oriente e ha tutto il diritto di estistere. Non è forse colpa degli europei cristiani se gli ebrei sono dovuti fuggire? E adesso che hanno coronato il loro sogno di autodeterminazione e unione come si possono criticare? Mi capitava di leggere proprio oggi torture e omicidi ai danni di persone con la sola colpa di avere un cognome ebraico in Francia. Gli esecutori sono stati alcuni estremisti islamici ma la stampa ha insabbiato la cosa per non "offendere la comunità islamica".
No comment.

Per quanto riguarda i Rom ci sono delle differenze. I Rom sono sempre stati perseguitati, è vero, ma del resto sono anche cristiani o musulmani e questo ha giocato dalla loro, le accuse di deicidio e Pasqua del sangue (ovvero l'infame menzogna dei sacrifici di bambini cristiani durante la Pasqua) gli vengono risparmiate.
Certamente, sono stati dei "fuoricasta" ma molti di loro in Europa sono anche piuttosto integrati. Mi raccontava un amico, che devolve annualmente denaro all''Opera Nomadi', che in Spagna una famiglia Rom su due ha una casa di proprietà regolarmente acquistata. Purtroppo mi raccontava anche che in Italia siamo molto indietro per quanto riguarda l'integrazione, ma anche in Francia non si scherza. In ogni caso nel nostro paese nessuno li uccide e possiedono diritti civili e umani, alcuni di loro lavorano, certo, se sono disposti ad integrarsi, cosa che spesso non vogliono loro per primi. Mi dispiace dirlo ma sovente si rovinano con le loro mani...


()Luce()
00sabato 15 gennaio 2011 23:26
Re: Re:
Sunzi, 15/01/2011 0.29:



Per quanto riguarda i Rom ci sono delle differenze. I Rom sono sempre stati perseguitati, è vero, ma del resto sono anche cristiani o musulmani e questo ha giocato dalla loro, le accuse di deicidio e Pasqua del sangue (ovvero l'infame menzogna dei sacrifici di bambini cristiani durante la Pasqua) gli vengono risparmiate.
Certamente, sono stati dei "fuoricasta" ma molti di loro in Europa sono anche piuttosto integrati. Mi raccontava un amico, che devolve annualmente denaro all''Opera Nomadi', che in Spagna una famiglia Rom su due ha una casa di proprietà regolarmente acquistata. Purtroppo mi raccontava anche che in Italia siamo molto indietro per quanto riguarda l'integrazione, ma anche in Francia non si scherza. In ogni caso nel nostro paese nessuno li uccide e possiedono diritti civili e umani, alcuni di loro lavorano, certo, se sono disposti ad integrarsi, cosa che spesso non vogliono loro per primi. Mi dispiace dirlo ma sovente si rovinano con le loro mani...





Il problema dei Rom è che spesso NON sono disposti ad integrarsi. Nella scuola media dove insegna mia madre ce ne sono stati molti durante gli anni e purtroppo le storie che ho sentito non erano molto belle. Mi ricordo che mi raccontò però di una ragazza non brillante, ma che si impegnava molto e veniva aiutata molto anche dai compagni...Voleva studiare all'istituto alberghiero..si stava integrando.. i familiari l'hanno fatta sposare ed è sparita..
Poi a questi bambini viene fornito tutto il materiale scolastico necessario gratuitamente, ma mica ci vanno a scuola! E qui cavolo, perchè non c'è qualcuno che controlla che vadano e studino?? Penso sia questo il primo passo per l'integrazione!


@Jekyll@
00domenica 16 gennaio 2011 23:59
Per dovere di cronaca, vi comunico che hanno risposto alla mail sia il capo-redattore della versione romana online de La Repubblica sia i giornalisti autori dell'articolo!
Il primo si è scusato e mi ha dato ragione (e siamo d'accordo che non poteva difendere la gaffe!), gli autori, invece, in una mail congiunta hanno confermato e si sono scusati per la gaffe, sostenendo che decine di articoli a loro nome in "difesa" degli ebrei valgono ben più di un qualcosa che non è altro che uno scivolone...mi è parso di notare una vena di fastidio nella loro risposta, ma comprendo che in questi giorni siano stati bersagliati da diverse mail come la mia ed immagino che almeno una lavata di capo se la siano presa dai loro superiori...personalmente, però, mi ritengo soddisfatto!
Quanto ai Rom, beh, è noto che la maggior parte di loro rifuitino l'integrazione e vivano secondo le loro tradizioni che compredono il furto (ed altro) e questo li rende assolutamente, diciamo, antipatici agli occhi della maggior parte dell'opinione pubblica: questo non giustficam, ovviamente, ciò che viene fatto loro in molte occasioni, ma la discriminazione, basata sulla diffidenza, sinceramente, la capisco!
Il problema è che, però, con i Rom si rischia di fare di tutte le erbe un fascio, proprio come con gli islamici...ne ho conosciuti molti ( e penso che sia capitato anche a voi) che non esisto a definire persone per bene...ma gli altri?
L'integrazione è un processo giovane nel nostro paese, come lo è in tutto l'Occidente (pensate agli Stati Uniti dove, nonostante Obama, molte persone di colore sono relegate in veri e propri ghetti e trattati come la feccia della società...per non parlare degli indiani d'America...anche loro, ad oggi, rifiutano in molti casi le usanze dei bianchi, anche se sono la maggioranza oltre che degli usurpatori, e sono "costretti" a vivere nelle riserve...) ed è comunque una cosa positiva...ma non a scapito nostro! Mi spiego, se per accettare ebrei, neri, indiani, musulmani, ecc. devo rinunciare anche a solo una delle nostre tradizioni perchè loro lo pretendono (e non sempre in modo civile)dal momento che urta la loro sensibilità, mentre loro non accettano affatto di fare altrettanto "a casa nostra" e ci impongono le loro usanze, non ci siamo proprio e, come diceva Prosperini: "Te ciapet la barcheta e 'l camel et te turnet a ca'!"
Sommo Ostri
00lunedì 17 gennaio 2011 13:23
che dire, sono contento che Jek faccia valere i suoi pensieri e non si faccia intimidire dai giornali, sono davvero contento di quello che hai fatto, se tutti avessero il coraggio che hai tu questo mondo sarebbe diverso, e i giornali ci penserebbero 2 volte a scrivere le cretinate che scrivono.
Premesso questo, vorrei far notare che Repubblica non è certo un giornale neo-nazista, ti assicuro che non erano quelli i motivi della loro gaffe. Io non sono di sinistra e non sono di destra o di centro, quindi ci tengo a precisare che non è affatto mia intenzione difendere Repubblica, anzi, di danni ne fa parecchi, ve l'assicuro!
Intervengo solo per dire questo: non facciamo l'errore di difendere a priori gli ebrei. Purtroppo è un comportamento che si sta diffondendo paurosamente. Gli ebrei sono diventati intoccabili a seguito dell'olocausto. Siamo tutti d'accordo che la shoah sia stata un disastro, ma adesso non dobbiamo cadere nel tranello opposto. Oggi chiunque si azzarda a dire qualcosa su un ebreo viene messo al rogo mediatico senza processo. Ed è un problema perchè di comunità ebraiche criminali ce ne sono davvero tante...
@Jekyll@
00lunedì 17 gennaio 2011 16:21
Sono d'accordo con te, Sommo Ostri! [SM=x92702]
Quello che volevo dire io non è che gli ebrei siano intoccabili, anzi! Sono d'accordo sul fatto che l'Olocausto li abbia avvolti di un'aura di perenne innocenza e abbia dato loro un'immagine di povere vittime innocenti a prescindere! Va ammesso anche tanti degli stereotipi che riguardano gli ebrei sono dovuti a molti dei loro atteggiamenti e modi di fare non sempre limpidi e cristallini (a cominciare dal fatto di riunirsi in comunità che se ne stanno spesso per conto loro!); tuttavia è un dato di fatto che questi stereotipi hanno creato, in alcune persone, una vera e propria forma di razzismo e di odio che gaffes come quelle de La Repubblica (lungi da me l'idea che abbiano scritto quelle cose con intenzione!) possono riaccendere!
La mia "protesta" è proprio legata al fatto che non credo che un quotidiano diffuso ed importante come La Repubblica possa permettersi delle gaffes o degli scivoloni così ingenuamente e che non presti una certa attenzione quando tratta certi argomenti; mai e poi mai ho pensato che quei giornalisti abbiano scritto con intenzione di critica reale quella frase infelice. Ci mancherebbe!
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