Intolleranza

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Don Qixote
00mercoledì 15 dicembre 2004 00:11
Ricordo quando ero piccolo, il Natale, la neve, le feste, i regali, l'albero e il presepio.
Ricordi lieti, ricordo la mia scuola elementare, lì a Natale veniva allestito un bel presepio nell'atrio, mi piaceva, e mi divertiva vedere i pupazzi dei pastori, delle pecorelle, del bue e dell'asinello.
Non c'era malizia nel presepio, era solo la rappresentazione di una storia accaduta tanti, tanti anni fa.
Mi si riempie il cuore di sconforto nel veder avanzare proposte di abolizione di presepi, penso a come sarebbe stata la mia infanzia senza di esso, che vuoto si sarebbe creato...
Che sterilità che sarebbero state le festività senza di esso...
Non voglio che i bambini futuri ne siano privati! In nome di cosa? Della multietnicità? Non è una motivazione valida.
I bambini non stanno a tener conto delle subdole mosse politiche o anti-religiose, i bambini non venerano di certo il presepio.
Il mondo sta diventando intollerante, ciò che una volta era naturale, oggi viene messo in discussione, senza motivo aggiungo io.
Quando ero bambino ricordo che una simile proposta non sarebbe mai e poi mai potuta balenare in testa a nessuno, fare il presepio è sempre stato... naturale.
Se oggi avanzano tali proposte (e guardate che a farle e ad approvarle non sono gli immigrati o i mussulmani, ma gli italiani che stanno al potere) significa che qualcosa è cambiato.
Il mondo sta diventando intollerante.
Io penso che siano stati gli atei a diventare intolleranti.
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 15 dicembre 2004 02:54
Anche io ricordo i presepi che faceva mio padre grandissimi occupavano un angolo di una stanza, con acqua vera che scorreva grazie a una pompa per vasca per pesci, e anche dopo che non e' stato bene abbiamo continuato a farlo anche se molto piu' piccolo, anche ora che lui non c'e' piu' continuiamo.
Cribbio ora mi viene tristezza e' il secondo anno, che trascorreremo il natale senza mio padre [SM=x92711] [SM=x92711] ci vorrebbe uno smiles con le lacrime :*(

[Modificato da Otrebmu Ittoram 15/12/2004 2.56]

Kieran
00mercoledì 15 dicembre 2004 14:05
Coraggio, Otrebmu, so che ogni parola é futile ma non essere triste, un abbraccio (anche se virtuale) [SM=x92702] .
Comunque sono d'accordo con Don Qixote, soprattutto perché é il Natale é diventato un messaggio di Speranza che va oltre le differenze religiose (e non solo per i commerci). Poi il presepio per i crisitani ha una grandissima importanza religiosa ma anche per chi appartiene ad altre religioni, é una rappresentazione di un fatto storico accaduto, non una provocazione o un attacco alle loro credenze.
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 15 dicembre 2004 20:56
Grazie Kieran
Drauen Ghor
00venerdì 17 dicembre 2004 23:04
Vorrei di nuovo dire la mia, anche se ormai tutti la sapranno. Dico in anticipo che non è mia intenzione offendere nessuno, se mai dovesse capitare.
Io penso che in ogni scuola, non ci dovrebbe essere nessun segno religioso (tranne in quelle a chiaro allineamento religioso, come le scuole cattoliche).
Penso che non ci dovrebbe essere neanche il presepe (divertente l'idea di farlo passare per un fatto storico).
Questo non è per la multietnicità, infatti credo che gli stranieri dovrebbero abituarsi alle nostre abitudini e tradizioni.
Penso che la scuola sia un luogo di apprendimento, senza bisogno di esposizione di nessun simbolo religioso o recita affiliata.
So che queste affermazioni non sono possibili in quanto la legge obbliga l'esposizione del crocifisso in aula (era stato detto in un altro post simile), ma io considero quella legge non giusta.
Gianlu79
00venerdì 17 dicembre 2004 23:21
ARTICOLO 19 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

Tutti hanno diritto di professore liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume.

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Dunque, poichè l'italiano è una lingia in cui ogni parola ha un suo preciso significato, abbiamo che l'esposizione del crocefisso o la rappresentazione del presepe, rientra nella propanganda e nell'esercitare la propria fede, e poichè non si fà distinzioni tra luoghi pubblici o privati, è leggittimo che presepe e crocefisso se ne stiano appesi alle pareti scolastiche, e questo l'ha sancito chi 60 anni fà ha versato sangue e lacrime per ricostruire questo Paese martoriato dalla guerra.
N e s s u n o
00sabato 18 dicembre 2004 12:13
Domanda...
Ehm...Gianlù....passi per il crocifisso, ma come si appende un presepe alla parete??? [SM=x92713]

Gianlu79
00sabato 18 dicembre 2004 13:13
ehm ehm.......effettivamente........però basta inchiodare la casetta al muro e il gico è fatto, del resto per presepe, vale anche una mensola con la Sacra famiglia [SM=x92713] [SM=x92713] [SM=x92713][SM=x92713]
Drauen Ghor
00lunedì 20 dicembre 2004 10:46
Non credo che imporre il crocefisso o il presepe sia un atto di propaganda. La propaganda è cercare di convincere gli altri senza imporre niente obbligatoriamente.
La propaganda la fanno i testimoni di Geova, che vanno casa per casa a parlare della loro fede (anche se mi rompono sempre inutilmente, almeno li considero corretti)
"Paunovic"
00lunedì 20 dicembre 2004 12:08
Il presepe nelle scuole elementari si è sempre fatto, così come recite e canzoncine, dubito però che i bambini lo vedano come una professione di fede, piuttosto lo prendono come un gioco.
Io stesso vi ho preso parte e direi che la propaganda non ha attecchito.
Non credo sia una tradizione che possa offendere qualcuno e sicuramente non danneggia la laicità dello stato.
Questo non vuol dire che per legge debba essere imposta.
Ad esempio a Brescia ci sono due scuole elementari in cui la maggioranza dei bambini è straniera (circa il 65% fra indiani, pachistani, mediorientali e cinesi) e lì il presepe non lo facciano e non lo trovo scandaloso. In questo caso la tradizione del presepe è "sparita" in modo naturale, senza proteste pro o contro.
Gianlu79
00lunedì 20 dicembre 2004 22:18
Ah beh Drauen, hai ragione, allora togliamo il crocefisso e mettiamo un prete nell'atrio che legga il vangelo ad alta voce, così non si impone niente a nessuno, ma si fà propaganda....

x Paunovic: ovviamente hai ragione. Io contesto solo chi vuole togliere il crocefisso o il presepe da una classe dove la maggioranza è cattolica.
Drauen Ghor
00lunedì 20 dicembre 2004 23:20
Vedi Gianlu, che su qualcosa siamo quasi d'accordo!

Il problema è che a me non piace l'imposizione.
Il crocefisso e il presepe possono essere fatti se tutti (e non la maggioranza, è una delle ragioni del quasi d'accordo) decidono di esporre simboli religiosi.

Per quanto riguarda il prete, non la considero propaganda. Ripeto, forse non mi ero spiegato bene, che deve essere una cosa non obbligatoria. Un prete che parla ad alta voce in atrio è un'imposizione per me. Se tutti accettano che venga in una scuola un prete a parlare del Vangelo, mi va bene (anche se personalmente non sarei d'accordo). L'importante è che non sia imposta, e che siano tutti d'accordo.
Don Qixote
00lunedì 20 dicembre 2004 23:32
Ma allora avevo proprio ragione [SM=x92701]

10 anni fa a nessuno sarebbe mai saltato in mente di proporre l'abolizione del presepio.
Inoltre nessun Islamico si è unito al coro anti-presepio.
Dobbiamo quindi constatare che sono gli atei ad essere diventati intolleranti.
Gianlu79
00lunedì 20 dicembre 2004 23:33
Non sarebbe un imposizione. Sarebbe imposizione se ti obbligassero ad ascoltarlo, come se sarebbe imposizione se ti obbligassero a fissare il crocefisso........cavolo con una parete lunga 5 o 6 metri ed alta tre, mica sei costretto a guardare in quei pochi centimetri quadrati?
Drauen Ghor
00martedì 21 dicembre 2004 00:01
Se mi fanno venire un prete a parlare in classe, mi obbligano almeno a sentirlo (non ad ascoltarlo). Se succede come adesso, che chi non fa religione, va fuori di classe, mi va benissimo. Lasciamo comunque perdere, questa storia del prete; che ne dici!?

Il crocefisso poi è sempre sopra la lavagna, dietro al prof. Come si fa a non guardarlo? E comunque non è solo il fatto di vederlo; è il fatto che ci sia appeso alla parete una cosa che non ha a che fare con la scuola.
Don Qixote
00martedì 21 dicembre 2004 00:26
La foto del Presidente ad esempio cos'ha a che fare con la scuola?
Boh, sarò strano, ma a me non è mai saltato in mente di chiedere la rimozione della foto del Presidente.
"Paunovic"
00martedì 21 dicembre 2004 11:42
Re:

Scritto da: Don Qixote 20/12/2004 23.32
Dobbiamo quindi constatare che sono gli atei ad essere diventati intolleranti.




Non generalizzare...
N e s s u n o
00martedì 21 dicembre 2004 13:28
Concordo
con Paunovic...
NightLord
00martedì 21 dicembre 2004 17:24
Dico la mia come "osservatore esterno"
A me sinceramente NON darebbe alcun fastidio vedere un crocefisso appeso alla parete, come NON mi darebbe fastidio vedere una mezzaluna o una stella a sei punte o una statua del budda su una mensola.

Quindi, quando sento che uno DEVE inevitabilmente guardare l'oggetto, se permettete sono leggermente incredulo.
Ma anche ammettendo che il proprio banco di scuola sia di fronte al simbolo scelto in questione (che potrebbe essere anche il calendario di Victoria Silvsted per fare un esempio di cosa che non centra na mazza con la scuola), perchè mi dovrebbe dare fastidio?
E' come vedere un disegno o una scritta fatta da un compagno sul muro, se una persona è atea giusto?
Quindi non vedo il motivo di tanto scalpore.
Sarò strano io? Mah....

Sia chiaro, ho scritto questo da "esterno" al problema in quanto non lo vedo così fondamentale come molti altri sostengono.
Diverse discussioni sono state fatte già in anni precedenti a questo e tutte sono finite inutilmente nella solita maniera : ognuno la pensava infine come credeva e si risolveva in un nulla di fatto.
Perchè?
Perchè anche se molti si ritengono tolleranti verso oggetti, tradizioni, credenze e gustibus vari, in realtà così proprio non è.

Come faccio da sempre, ribadisco il concetto : di calcio, politica e religione non si dovrebbe discutere via internet nè in un forum come questo...sono argomenti TROPPO soggettivi ed opinabili per sperare che ognuno cambi idea.
Purtroppo è così : in 5 anni e passa di Vassallaggio questa è l'esperienza VISSUTA che posso condividere con tutti i presenti.

Un saluto festoso a tutti
Don Qixote
00martedì 21 dicembre 2004 22:59
Non vedo per quale motivo Paunovic e nessuno se la siano presa per le mie parole. Credevo che fosse scontato che non tutti gli atei sono intolleranti. Perchè pensate subito a male?

A dimostrazione di ciò NightLord non si è sentito offeso, avendo egli stesso presupposto che non era rivolta a lui, benchè ateo, la mia affermazione.
Non siate malfidati [SM=x92702]

NightLord, concordo con te su ogni cosa che hai scritto tranne che sul fatto di censurare argomenti come religione e altri, io credo che quando c'è dialogo su un argomento è sempre un bene.
"Paunovic"
00martedì 21 dicembre 2004 23:18
Non me la sono presa, semplicemente volevo rendere meno categorica la tua frase, immaginavo non ti riferissi a qualcuno dei presenti.[SM=x92702]

Fra l' altro, non vorrei sbagliarmi, ma credo che Night sia cristiano.
Gianlu79
00mercoledì 22 dicembre 2004 00:22
Beh Drauen, se invece del prof, stai guardando il crocefisso, vuol dire che sei distratto [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92710]

Scherzi a parte, bello l'intervento di Night [SM=x92702]
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 22 dicembre 2004 04:01
NightLord cristiano ?
Un vampiro cristiano [SM=x92708] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702]
adesso mi manca di vedere solo un leone antropofago vegetariano [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92702] con tanti smiles si capira' che e' una battuta ? [SM=x92713]
NightLord
00mercoledì 22 dicembre 2004 14:03
Ebbene visto che ora si parla per un secondo ...
... di ME, rispondo ai dubbi.

Sono stato Cristiano (e in parte forse lo sono ancora perchè creod in qualcosa oltre la morte) fino a qualche anno prima di un avvenimento che sconvolse la mia fede, che preferirei non dire perchè sono cose personali.
Da quel momento in poi, non mi definisco ateo nè credente convinto ... diciamo che sono una "via di mezzo" : credo in qualcosa dopo la morte ma non so bene cosa ci sia (credo che nussuna persona lo sappia con precisione comunque) ma soprattutto non credo più (per ora) in una forte presenza della divinità tra noi mortali : reputo che possa esistere, ma se esiste non è così vicina a noi.

MI RACCOMANDO, nessuno interpreti male ciò che ho detto : è una cosa PERSONALE, e come tale DEVE rimanere. GRADIREI che il discorso continuasse sul concetto espresso da Don Quixote.

Per rispondere ad Otre con un'altra battuta : io sono un vampiro nel gioco, non nella realtà .... se lo fossi realmente sarei probabilmente uno degli uomini + ricchi e potenti del mondo[SM=x92702]

Tornando al discorso dei simboli religiosi, direi che è TOLLERANZA permettere a tutti di esercitare la propria fede e di NON praticarla se non si ha la medesima fede.
Quindi se io vado a scuola e NON sono un fedele praticante e vedo una stella a sei punti SE la guardo NON la faccio togliere perchè NON mi disturba ! Anche perchè, COME potrebbe disturbarmi un oggettino che rappresenta una stella, una luna, una croce o un uomo grassottello seduto? (come NON mi disturberebbe affatto il sopracitato calendario [SM=x92702] [SM=x92701] [SM=x92710] )
Al massimo potrei non capire il motivo della sua presenza o della sua funzione, ma da lì a dire che MI DISTURBA ... uff..... ce ne passa ragazzi !
A me piuttosto DISTURBA il fatto di sentir dire che un oggetto religioso (che per un ateo o semi-ateo come me è un OGGETTO non un SIMBOLO SACRO) possa dare fastidio o danneggiare qualcun altro.
Permettetemi di dire con tutta franchezza che trovo alquanto ridicolo sentir dire da una persona che è TOLLERANTE e poi concordare con chi da qualche parte del mondo ha detto "nelle scuole, case, chiese, ecc(quello che vi pare) NON dovrebbero esserci simboli religiosi".
Io da osservatore "esterno" mi sento di dissociarmi dagli altri che hanno affermato una tale cosa e che concordano con essa.

Per quanto riguarda infine il discutere su quegli argomenti bhè ... è vero che è utile discuterne, ma SOLO se entrambe le parti concordano nel VOLER METTERE IN DISCUSSIONE LE PROPRIE CONVINZIONI. Altrimenti, è ovvio (e ho anni di esperienza nel vedere simili discorsi ve lo assicuro), è del tutto inutile.
Vi sono altri luoghi dove discutere di cose simili, e uno di questi è un tavolino di un bar con sopra una o più birre.

Spero di essere stato chiaro e non offensivo, poichè il mio era solo un parere come tanti.
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