Infine i due Sommi fecero ritorno...

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Blue Dragon
00giovedì 7 agosto 2003 22:04
Nessuno degli abitanti del Regno aveva osato rimettere piede nel Regno in loro assenza.
I due Sommi si avvicinarono alla folla radunata nella prossimità dei Cancelli aperti e dissero: "Ora potete entrare ma... Tenete sempre a mente che il Regno è un luogo sacro! Non saranno più ammessi comportamenti indecorosi".
Tutti i presenti chinarono il capo dinanzi ai Sommi e li seguirono attraverso i Cancelli.......
BrightBlade
00giovedì 7 agosto 2003 22:20
Rompo il ghiaccio...
BrightBlade varcò i Cancelli del Regno. Lo aveva fatto migliaia di volte, ma mai come quella volta si sentiva così felice di farlo. Perché mai come quella volta aveva visto il Regno così bello. Infatti ogni casa, ogni muro, ogni singolo mattone o asse di legno brillava di una luce diversa, una luce nuova. Era come se ogni cosa fosse stata pulita, ogni traccia di ruggine cancellata, ogni granello di polvere spazzato via.
Era il Regno come da tempo non si vedeva. Al suo fianco si trovava Jack MagicEagle. Bright pensò al motto dell'amico: "la spada deve passare attraverso il fuoco altrimenti un giorno si romperà". Anche il Regno aveva dovuto, come una spada, affrontare il fuoco per non rompersi. Era stato temprato e riforgiato, ed ora era una spada nuova, fatta con lo stesso antico metallo, ma con una nuova lucentezza.
"Non dobbiamo mai più permettere che si arrugginisca" mormorò sottovoce il Paladino di Atlantide.
"Che hai detto?" gli chiese Jack MagicEagle, ma BrightBlade, pensieroso, disse soltanto "Niente Jack, niente".


Grazie, Sommo.

[Modificato da BrightBlade 07/08/2003 22.20]

ardzrouni
00giovedì 7 agosto 2003 22:42
Finalmente...
Dopo tanta attesa anche l'alchimista della Sfiga rientrò nel Regno. Ma il suo carattere solitario ed introverso lo tenne lontano dal corteo e dai festaggiamenti del resto del popolo. Solo a notte inoltrata infatti egli osò rientrare nel Regno non senza il timore di non ritrovare più il luogo in cui era solito vivere. Ma dentro di se' credeva alle parole del Sommo udite da lontano: se diceva di aver ricostruito tutto, voleva dire che aveva davvero ricostruito tutto. Così Ardzrouni a passo lentò varco finalmente i Cancelli e rientrò nel Regno. Dopo un breve giro di perlustrazione, l'achimista, soddisfatto di rivedere il regno così come gli raccontarono che era stato ai suoi albori, affrettò il passo...cominciò ad invaderlo una forza oscura, il suo battito si fece irrefrenabile, si avvicinò ad un locale e bussò alla porta...solo allora il suo sguardo si fece diverso...il suo volto cambiò espressione...l'Harem del Regno era aperto!!![SM=x92702]
"Ecco un posto dove passare questa notte"[SM=x92713]disse tra se'... E così si appropinquò nell'Harem per passare quella notte speciale: la prima notte del Nuovo Regno, l'intramontabile Regno di Blue Dragon.[SM=x92701]
Muldon dei Ghiacci
00giovedì 7 agosto 2003 22:50
Rotto il Ghiaccio...
Più tardi, nella sera, quando ormai la gran parte degli aitanti era entrata, un uomo, avvolto in uno scuro mantello, a piedi si avvicinò ai Cancelli.
Fiero era il suo sguardo, alta la sua testa, perché non era solito abbassare il capo e perché la coscienza di chi non ha nulla di cui vergognarsi dona sempre una certa sicurezza.
"Salve Guardman! Già di guardia? Nemmeno un giorno libero, eheheh"
"Salve Sir Muldon, come vedete tutto è ricominciato dopo la grande fiammata!"
"Speriamo solo che nelle mie stanze ci sia ora un minimo di ordine! La Locanda è aperta, vero??"
"Ehm... credo di sì, Nappa è stato uno dei primi a rientrare!"
"Bene, sicuramente le scorte dio Nastro Blue Dragon saranno rimpinguate!"

La Locanda era già guarnita di fedeli avventori, in molti ripercorrevano le vie con gli occhi illuminati da tanto splendore.
"Vecchio Nappa, a me la prima pinta!"
"Troppo tardi Mul, troppo tardi..."
"Certo, la prima pinta se la sono già presa! C'è molto di che festeggiare oggi!"
Ma terribile si insinuò un dubbio nella sua mente. A casa le lenzuola saranno rifatte o ci sarò il solito casino??
Fortunamente anche quella notte non tornò a controllare il caos crescente delle scartoffiee cianfrusaglie... anche l'Harem aveva riaperto!


E con questo cosa voglio dire? Lunga vita allo RE! Lunga vita al Regno![SM=x92701]
Muldon dei Ghiacci
00giovedì 7 agosto 2003 23:02
Azz!
E GRAZIE F A R A O ' !!!!
Antonidas Dragonstorm
00giovedì 7 agosto 2003 23:05
Quella notte era fredda e buia e si intravide una figura all'orizzonte che si avvicinava velocemente
Essa si fermò con gran stupore per l'accaduto, dinanzi a lui v'era un Regno diverso, non nell'aspetto, ma nella sostanza.
A quel punto egli si avviò per le strade e chiese a un viandante ciò che era successo, e saputo l'accaduto corse dai sommi per conoscere il motivo della distruzione e della rinascita del Regno.
Avendo capito il perchè del fatto egli si congedò sperando che fosse davvero cambiato qualcosa.

[Modificato da Antonidas Dragonstorm 07/08/2003 23.07]

Lord Rhydderch
00giovedì 7 agosto 2003 23:06
Anche Rhydderch decise di rientrare tardi la sera, preferiva evitare la folla di gente che piano piano aveva ripopolato il neogenito Regno.
Smontato dal suo fedele Rudwylt, si diresse verso la Cattedrale che rifulgeva di una luce sacra come non mai.
Dopo essersi genuflesso di fronte all'altare, si diresse verso il Vescovo, impegnato con le sue consuete preghiere.
Non appena il chierico ebbe finito di svolgere le sue funzioni, Rhydderch cavò dalla sua bisaccia due ceri e glieli mise nelle mani -Per il Regno, che possa vivere in pace e prosperità, e, se ce ne sarà bisogno, che possa superare ancora momenti bui...-
Uscito dalla Chiesa incominciò una lunga passeggiata tra le vie del Regno, accorgendosi che erano davvero le stesse di prima, eppure qualcosa era cambiato, tutto era davvero più...nuovo.
Arivato di fronte all'Harem vide il cavallo di Ardzrouni, e con un ghigno sulla bocca entrò, scoprendo il suo amico impegnato in altre faccende...dopo averlo strappato a forza dalle braccia di una gentil pulzella se lo trascinò in giro, chiacchierando per quelle vie come tante altre volte aveva fatto...

[Modificato da Lord Rhydderch 07/08/2003 23.29]

Sir Madhead
00giovedì 7 agosto 2003 23:56
Toc toc toc
Toc toc toc è permesso?
Bisogna sempre chiedere il permesso quando si entra in casa d'altri. E Sir Madhead, nonostante fosse ben conosciuto, chiese il permesso di varcare i cancelli, anche per dare il buon esempio a tutti gli aspiranti Vassalli ed a coloro che si presenteranno davanti ad essi in futuro.
Dopo essersi recato nella sua modesta magione e meravigliandosi (Sir Mad è poco avvezzo alle arti magiche essendo fondamentalmente un semplice cavaliere errante) di ritrovare tutte le sue cose in ordine dopo l'immenso rogo dell'Apocalisse, si tolse la sua armatura e si vestì, indossando i paramenti da Ambasciatore e Guardiano del Regno e si avviò verso la Gerusia dove sicuramente lo stavano aspettando per una riunione speciale che avrebbe dovuto ridisegnare lo status del Regno.
Mille pensieri erano nella mente del Cavaliere errante che non si accorse di essere arrivato davanti alle porte della Gerusia. Due guardie lo fermarono bruscamente, facendolo ritornare con i piedi per terra.
"Non si entra" dissero all'unisono le due guardie.
Madhaed trasalì e rispose:"Forse non mi avete riconosciuto, dovete essere nuovi, io sono Sir Madhead, Ambasciatore e Guardiano del Regno".
"Ti abbiamo riconosciuto benissimo. Tu non sei autorizzato ad entrare. Questi sono gli ordini dello Re" ribadirono le due guardie nell'incrociare le alabarde di fronte alle porte della Gerusia.
Sir Madhead, senza aggrottare le ciglia, girò le spalle e si riavviò verso casa. Lungo la strada altri pensieri, ora, stavano affollando la sua mente. Probabilmente devo aver trasgredito,pensava, senza volerlo a qualche ordine dello Re o, forse peggio, il mio Sovrano ha perso la fiducia nelle mia persona.
La prima reazione di molti giovani Vassalli sarebbe stata quella di gettare tutto alle ortiche e di abbandonare il Regno, ma Sir Mad era troppo vecchio per non pensare che ciò che era accaduto, la perdita delle sue cariche, sarebbe stato per lui uno sprone a lavorare di più e meglio per il Regno, affinchè il suo Re potesse di nuovo dimostrargli la Sua fiducia, affidandogli magari altri compiti.
Se lo Re aveva deciso così, aveva sicuramente i suoi buoni motivi, pertanto bisognava solo accettare il Suo volere e Sir Mad lo accettò semplicemente dicendo fra se:
"O Sommo Blue Dragon, sei tu lo Re. Disponi della mia persona come meglio credi."
Così raggiunse il suo letto, ove distese le sue membra affaticate ed un poco scricchiolanti. Le sue labbra mormoravano "Domani è un altro giorno"

[Modificato da Sir Madhead 08/08/2003 0.39]

Serpe
00venerdì 8 agosto 2003 01:16
La Arcimaga dal cielo vede lo splendore della città nuova, davanti a lei i magnifici muri del Regno si ergono ancora più possenti. Nella sua mente ancora un vecchio messaggio che si ostinava a capire, perchè aveva il sapore di distruzione, non aveva saputo leggere fra le righe, la parola rigenerazione e aveva perso la fiducia.
La sua scopa, ultimo segno del suo passato oscuro la portava dritta alla torre della magia e intanto, le parole scorrevano nella sua mente a forma di pensieri veloci, parole di scuse per aver perso la fiducia, per aver creduto a una fine ingiusta.
La rabbia degli ultimi giorni si era dileguata dando passo alla speranza del nuovo inizio.
Il sommo Blue Dragon aveva compiuto un nuovo miracolo, come quando l’ aveva convinta a lasciare le arti oscure e mettere i suoi poteri della parte del bene, tanti tanti anni fa, un altro miracolo... e da allora tante cose si erano fatte, e tante cose si erano dette, ma a vedere ora... tutto insufficente...
Dall'alto la gioia degli abitanti si sentiva, l'allegria, e in tutti i volti si leggeva la speranza di un mondo senza il male.
Arrivata alla torre, nella sua stanza, tutto in ordine... si tolse piano il capello e messo a posto le poche cose che si era portata per il viaggio, dalla finestra aperta, l'aria era cosi buona... e per la prima volta in tanti giorni un sorriso.
Dopo qualche minuto, rientro nella stanza, cerco la piuma regalo del sommo e si mise a scrivere poche parole.
Scese le scale per cercare un messaggero, gli consegnò il biglietto e gli disse che era molto urgente, il povero ragazzo impallidì al vedere a chi era diretto.
"non avere paura e corri"- disse Serpe
Una volta nella sua stanza, era sicura di aver fatto la cosa giusta, non una parola di più, non una parola di meno...
"Con queste umili parole, voglio rinnovare il mio giuramento di fedeltà a te, mio Sovrano, Sommo Blue Dragon, e metto a disposizione del regno, la mia intera persona, per apportare un umile contributo alla rinnovazione del Regno.
Chiedo anche perdono per non essermi fidata della tua saggezza, promettendo che questo non succederà in futuro, e che per me, la tua parola sarà sempre legge"
Nessuna domanda, solo fiducia...
Ora era il tempo di rimboccarsi le maniche e riportare il rispetto di tutti al cospetto dello Re... il sapore dell'infuso era adesso più dolce...

[Modificato da Sommo Ostri 08/08/2003 1.47]

Sir Cyber Dark
00venerdì 8 agosto 2003 01:43
E fu così...
...che in mezzo al marasma generale, anche Sir Cyber, nella sua lucente armatura, varcò i cancelli. non aveva senso rimanere indietro, od entrare per primi. sarebbe entrato esattamente come tutti gli altri, vassalli, aspiranti o paesani che fossero, come aveva sempre fatto.
la sua armatura era ben pulita, il mantello ben ordinato, il cerchietto alla fronte riluceva la luce del sole. era tornato. tutto era come prima.

...tutto era come prima?

no, niente era come prima. e cyber lo sapeva. lo sapeva bene. ma di questo non si crucciava. infondo si era sempre battuto contro le forze del male e in difesa degli innocenti e del regno, ed ora, con la Nuova Era, avrebbe fatto altrettanto.

era amareggiato, sì. era sconfortato, vero. ma sentiva dentro di se una carica nuova, un'intensa voglia di sprigionare luce e bontà...e l'avrebbe fatto. come sempre.

E ALLORA, PER GLI DEI, SGUAINIAMO LE SPADE E PUNTIAMOLE AL SOLE: OGGI, MENESTRELLI, SCRIVERETE LE PIU' BELLE POESIE DELLA STORIA, POICHE' COME UNA NOBILE FENICE IL REGNO E' RISORTO DALLE SUE CENERI. COSI' IO VI DICO, SOTTO LA BENEDIZIONE DI FARAO', VIVREMO A LUNGO E IN PACE, DA OGGI, SENZA PIU' PROBLEMI E AFFANNI. LUNGA VITA AL REGNO E AI SUOI SPLENDIDI ABITANTI, CHE SIANO BENEDETTI DALLA LUCE DEL SOLE!!!!

[Modificato da Sir Cyber Dark 08/08/2003 1.44]

Atisjoe
00venerdì 8 agosto 2003 02:26
E fu allora...
E fu allora che dalla calma che oramai abbracciava l'intero Regno giunse una figura incappucciata...

Chi fosse nessuno lo sapeva...

Con passi calmi e lenti, scanditi dal suo lungo bastone, si avvicinava ai cancelli...

Il cappuccio gli oscurava il viso facendone intravedere solamente una minima parte...

Giunto all'entrata si fermo', si tolse il cappuccio e pronuncio' strane parole, in una lingua sconosciuta ai più...

Dalle sue labbra usciva una leggera melodia...

...che si fuse nell'aria con quelle di molti altri...

I canti dopo un po'si interruppero... e la strana figura si rimise il cappuccio...

... e di nuovo con passi molto lenti si incamminò verso la sua casa...

Ora era sicuro di essere entrato a far parte di qualcosa di più grande...





[Modificato da Atisjoe 08/08/2003 2.28]

Kyle87
00venerdì 8 agosto 2003 09:16
c'era un caldo venticello quella mattina e Kyle, seduto su una roccia vicino al Regno, decise di fare una visita anche dentro, avendo già visitato tutte le mura, trovandole meravigliosamente maestose.
Salutò le guardie che conosceva ed esse lo fecero passare immediatamente.
Lui pensava invece che non gli sarebbe stato dato così facilmente il permesso di entrare, ma non obiettò, entrò, fece un salto in locanda per salutare gli amici e poi passeggiò a lungo per le strade del Regno, più pulite e belle che mai, mentre rifletteva sull'accaduto.
xaytar
00venerdì 8 agosto 2003 10:19
Xaytar si fermò sulla soglia, pensieroso.
I maestosi e possenti cancelli del regno erano di fronte a lui.
Oltrepassarli non era un gesto semplice. Sarebbe bastato muovere un paio di passi e varcare l'ingresso, ma c'era qualcosa di più; passare i cancelli del Regno, dopo tutto ciò che era accaduto, era un atto simbolico.
Xaytar si chiese se era pronto a varcare di nuovo quei cancelli. Aveva giurato sui valori del Regno, aveva giurato fedeltà al Sommo. Aveva sempre cercato di rispettare i valori e le volontà del Sovrano, benchè fosse solamente un aspirante paladino.
Xaytar si fermò a riflettere, valutando attentamente i suoi doveri ed i suoi voleri.
Sorrise, poichè essi coincidevano.
Varcò la soglia, con un paio di solenni passi, giurando nuova immutata fedeltà al Sommo ed ai valori del Regno.
Il narratore Kratos
00venerdì 8 agosto 2003 10:34
Cavalcavo pensieroso sul mio cavallo quella mattina, e senza accorgermene, mi ero trovato di fronte alle insuperabili mura del Regno. Come ci ero arrivato nn lo sapevo neanch'io e, vedendo i cancelli ancora chiusi, ripresi la strada di casa ma, ad un tratto, sentii provenire da dentro le mura grida, musiche di festa, canti inneggiati a BlueDragon: e allora capii. Arrivai di fronte ai cancelli e questi si spalancarono nn appena dissi:Sommo! Come in passato, io giuro a Te e al Regno eterna fedeltà! Felicissimo ripercorsi una ad una tutte le strade del regno, e mi recai anche alla Locanda, vidi tutti i miei amici e festeggiai con loro. Il Regno era tornato, più potente e unito che mai.

[Modificato da Il narratore Kratos 08/08/2003 10.44]

Eldron di Woolrich
00venerdì 8 agosto 2003 10:39
ELROND FA RITORNO.......
Il giovane rappresentante della legge, entrò solo dopo che tutti gli abitanti varcarono il Sacro fossato, e trovandosi di fronte a due focolari accessi vide che erano sorvegliati da SirMad e Sir Cyb.
"Salve" disse Eld.
"Eldron di Woolrich non è desiderato qui!!!!!!" dissero in coro i due.
"Come scusa???" rispose il giovane rimanendoci molto male.
"Vieni quà fetentontone" e scoppiarono tutti e tre in un abbraccio accompagnato da un bel boccale.....

La mattina entrò e prese subito il suo posto dietro la scrivania.....e dato che l'Archivio Notarile è bruciato insieme a tutte le altre carte, si riempirono le casse del Notaro in un men che non si dica e tutti riebbero censiti i loro immobili!!!!!!!


bentornati a tutti.............
Drah
00venerdì 8 agosto 2003 11:24
Anche Drah si apprestò a varcare i cancelli del Regno, splendeva di una luce nuova eppure sembrava tutto come era prima, ma qualcosa era cambiato, quello che era successo non succederà più, perchè come il Regno anche i Vassalli e tutti gli abitanti risplendevano di una luce diversa, e mentre varcò quei cancelli, rinnovò il suo giuramento di fedeltà al Regno e ai suoi Valori..

Sempre fedele al Regno
Lunga vita allo Re

Red Eye
00venerdì 8 agosto 2003 11:29
Nella notte
Nella notte, mentre il Sommo passeggiava lungo i viali dei giardini del Regno, si sentiva un nuovo odore nell'aria...era odore di pulito, di nuovo, di sacro.
Passò di fianco ad alcuni rigogliosi cespugli di fiori, un laghetto incantevole con cigni e ninfee e giunse nei pressi di una grande e possente quercia.
Stava per passare oltre quando colse con la coda dell'occhio un movimento impercettibile all'ombra del meraviglioso albero.
"Bella serata amico.."
"Oh...vedo che sei tornato...tutto a posto dalle tue parti?"
"Ho avuto da fare..."
Come vapore dall'ombra della quercia si era materializzata una forma scura e brillante sotto le carezze della Luna, il volto ed il corpo imponente erano nascosti da un ampio manto nero, ma il Sommo poteva distinguere il luccichio di Annakemén affacciarsi da una piega del vestito ed il bastone che la figura portava era inconfondibile...
"Quanto resterai?"
"Poco credo...mai abbastanza..."
"Hai ancora da fare immagino..."
"Certo...sempre..."
"Sai già che il Regno può inviare truppe ed aiuti alla Rocca se lo vuoi...chiedi e ti sarà dato..."
"E tu sai già che è una cosa che i Territori liberi di Shenn devono fare da sè..."
"Stà bene...Una birra?"
"Un barile."
Un sorriso sornione si distinse sul volto del Druido mentre abbassava il cappuccio e rivelava il volto segnato dalle lotte e dal Legame, negli occhi aveva il desiderio di festeggiare, nel cuore quello di tornare.
GreyFox
00venerdì 8 agosto 2003 14:08

Quella mattina Grey Fox si svegliò verso le 10, molto più presto del solito...
era tornato poche ore prima, a notte fonda, dopo una sanguinosa battaglia con un potente demone; il suo braccio era ridotto molto male, e la sua spada, la cosa a cui lui teneva di più, era infranta, la lama spezzata in due pezzi;
con l'animo scuro aveva oltrepassato i cancelli, raggiungendo la casa abbandonata che usava come dimora quando era stanco o ferito, ed era spronfondato in sonno che pensava non sarebbe finito prima di 2-3 giorni...
Ma, svegliandosi quella mattina, completamente calmo, senza nessun dolore in tutto il corpo, rimase meravigliato, senza però far trasparire nessuna emozione dal suo volto freddo e distaccato; si rizzò a sedere sul letto e, con grande meraviglia, si guardò il braccio e si accorse che era completamente guarito, ma nemmeno questo fatto riuscì a farlo sembrare minimamente felice; un grande sorriso, seguito immediatamente da una sola lacrima, comparve invece sul suo volto quando, buttando lo sguardo in un angolo della stanza, vide che la sua spada, la sua amatissima Wa To, era completamente intatta, e non solo, ma gli parve diversa, ancora più bella e micidiale; sapeva benissimo che nessuno al mondo avrebbe potuto riparare quella spada (forgiata da lui stesso usando il fuoco della forgia di Reorx, il Dio dei nani) se non un Essere Supremo... e lui ne conosceva solamente uno... quindi, alzandosi di scatto, afferrò la sua spada, estrasse il suo flauto dalla custodia di pelle che portava legata alla cintura, e si lanciò fuori dalla finestra, atterando perfettamente in mezzo alla strada principale; poi li puntò entrambe le sue armi verso il sole, e gridò: "Grazie, mio grande Re! Ti sarò grato e fedele come non mai, da ora e per sempre!".
Dopo aver urlato queste parole, piantò con forza la spada nel terreno, e portandosi il flauto alla bocca, mormorò delle strane parole: "Dead End Climax", e cominciò a suonare una splendida melodia, che venne ascoltata da tutti gli abitanti de Regno che stavano rientrando dai grandi cancelli proprio in quel momento, allietandone i cuori

Nafai
00venerdì 8 agosto 2003 17:01
Nafai aveva trascorso la notte fuori dal regno girando per i boschi in cerca di goblin. Sapeva che il regno sarebbe stato riaperto, e la prima cosa che gli venne in mente fu "TORTA DI GOBLIN E SANGUE DI DRAGO!". Di goblin cen'erano veramente pochi. Raramente si spingevano così vicino al regno, ma qualche pazzo si trovava sempre. Il mattino dopo, Nafai tornò alle porte del regno con la carcassa di un goblin caricata in spalla, Ragnar, la sua fedele ascia, grondava di sangue nero, e vide che una folla di gente stava entrando nel regno. "ERA ORA!" pensò. Varcò anche lui i cancelli unendosi alla folla di gente, la maggior parte della quale si spostava vedendo la carcassa del goblin caricata in spalla al barbaro. Nafai si diresse direttamente verso la locanda, che era gremita di gente. Aprendo la porta con un calcio entrò, gridando "SANGUE DI DRAGO PER TUTTI!!!". Si udì un coro di urla e di ringraziamenti. Nafai si diresse verso il bancone sempre col goblin caricato in spalla.

Nappa, prestami la tua cucina. Ho voglia di una torta di goblin!!

E va bene - rispose Nappa - ma questa volta vedi di ripulire tutto e non lasciarmi la cucina piena di sangue nero come l'altra volta!
La sua voce era a metà tra lo scherzoso e il serio.
Come vuoi - rispose Nafai ridendo, e si diresse a grandi passi verso la cucina.
NightLord
00venerdì 8 agosto 2003 20:54
Come ogni notte...
...Ardhinahak-Thaal-Varauros aveva dovuto svolgere il suo lavoro di assassino e come ogni notte era seduto su una pietra che faceva da scranno all'apice di una dolce collina a poca distanza dalle mura del Regno di BlueDragon .
Di fianco a lui giacevano le antiche vesti di quello che era stato il suo "lavoro" . Giacevano solo le vesti poichè il corpo si era polverizzato all'istante dopo il colpo di grazia che la sua fida Katana del Drago maggiore .
Il Dhampyro guardò con occhi lieti, da sotto il tenebroso mantello, la nuova luce che il Regno emanava da quel giorno .
La luce ... un tempo sua acerrima e più odiata nemica , ora lo spettacolo più semplice ma bello che i suoi freddi occhi potessero desiderare di vedere .
Già, lui non aveva più nulla a che spartire con l'essere inferiore che si era vaporizzato sotto i suoi colpi . Egli era stato solo una preda, una possibile minaccia stroncata da lui per il Regno .
Dopotutto quella creatura era un rampollo dei Von Carstein, un tempo casata rivale a quella di Ardhinahak .... un tempo ... perchè ora tutte lo erano ...
Si concentrò sulla luce che il Regno emanava in continuazione . Gli riempiva il cuore . Gli donava un senso di beatitudine . Lo spingeva a dimostrare il suo valore sempre di più e a convincersi che la scelta che aveva fatto QUEL fatidico giorno fu giusta ...
Il ninja si alzò con un sorriso dai canini appuntiti .
"E' il momento che io compia il solito rituale....anche se solitamente dovrei farlo prima..." pensò Ardhinahak tagliandosi il palmo delle sue mani con il filo delle sue katane .
L'unica volta che non lo aveva fatto gli era costato caro : essere divenuto un vampiro...e per questo lo aveva reputato un cattivo presagio a suo tempo ...
Ora invece lo interpretò come un segno : il segno di una "rinascita" , l'inizio di un nuovo cammino .... verso quella Luce .




PER IL REGNO !
Markox Aspirante Vassallo
00martedì 19 ottobre 2004 15:04
*Markox si accostò ai cancelli con molta timidezza e alla fine entrò*-che bello essere qui!questo posto da un senso di pace!-
Kyle87
00martedì 19 ottobre 2004 15:47
domandina:
ma questo post non risale all'anno scorso?
me lo ricordo benissimo...
LadySyrius
00martedì 19 ottobre 2004 15:51
difatti se guardi il thread è del 2003..solo l'ultimo post è di oggi...che non ho ben capito perché è stato messo..
Gianlu79
00martedì 19 ottobre 2004 19:46
Beh, almeno qualcuno lo controlla l'archivio ogni tanto [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92710]
Markox Aspirante Vassallo
00mercoledì 20 ottobre 2004 16:36
si è vero ma visto che la discussione era aperta ho scritto[SM=x92705]
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