Il cantore errante si ferma sulla soglia

Sono qui, sbocciato fra le rovine
a mordere da solo tutte le tristezze
come se il Dolore fosse un seme
e io l'unico solco della terra...

Siete da solo a mordere tutte le tristezze?
Mi spiace molto di questo, ma posso dirVi che in questo Regno troverete molte persone che potranno essere in grado d'aiutarvi, sempre che lo vogliate.

Ben arrivato messere, spero che la vostra tristezza sparisca presto nel visitare il nostro reame

Benarrivato anke da parte mia messere! Siete giunto in un luogo di felicità e allegria!

Eliminiamo la tristezza con un bel boccale di Nastro Blue Dragon?

Spero che a mordere il dolore preferisca sorseggiare qualcosa alla Locanda in compagnia !

Mesci vino rosso, mesci vino forte
ecco che avvampano le guance più smorte;
fino all'ora più tarda e all'ultimo schiamazzo
salta, divertiti e fa' il pazzo.
Mesci vino rosso, mesci vino forte
del piacere licenzioso s'aprano le porte;
non importa, questa sera, a chi tenderai le braccia
non importa a chi le tende che si faccia.
Bevi vino rosso, bevi vino forte:
dimentica il passato, fatti beffe della morte;
molte volte il calice per te s'è inchinato
ma domani il conto presenterà salato.

Poco prima del Vostro il mio si era presentato anonimo per poi ripresentarsi alla luce del sole.

Di Canto sono le Vostre parole e nel Canto spero troviate meno dolorose note.
Se la mia speranza non è vile e se il Canto, come spero, a Voi porta consolazione, cantate, se volete e potete, delle Vostre terre poiché il nome che portate inspira terre lontane, ed ogni lembo di terra per me è importante, e con essa la storia di chi lo calpesta.

Spero che la tristezza Vi abbandoni e che abbiate modo di trovare allegria e felicità tra le mura di questo Regno

d'eloquenza egli fa sfoggio, e di cortesia.
Allegria e felicità posso portare
perchè mi è dato fornire a piene mani
ciò che per me non posso sperare.
E delle terre mie avite non sentirete mai parlare
non dalla mia bocca almeno;
non mi bastò frapporre più d'un mare
fra me e loro, per dimenticarne il destino.
Ma s'aprano le danze per la gaia compagnia
e canti, e fuoco di torce rallegrino la notte;
le rime del cantore manderanno via
i torvi pensieri che s'accalcano a frotte.

Il Cavaliere del Drago le da il Benvenuto in questo Regno di Luce e le offre, come molti prima di lui, un giro alla Locanda!