Il Viandante giunto nel Regno

"Lieve come il vento, serena come il cielo sopra le montagne..."

La figura incappucciata girovagò a caso per le vie del Regno, il timore e la paura ad attanagliarle il cuore, a tagliarle il fiato e ad opprimerle la mente. Pianto sgorgò dalle sue lacrime.
Dubbi e ripensamenti si affollarono rapidi sulla volontà provata, un dolore sordo della mente e del corpo.
Aveva pensato che sarebbe stato diverso... tutti quegli sguardi a perforare l'aria, le espressioni dure, e sopra ogni cosa la serietà dei Sommi a riflettersi sull'ordine del Regno.
Respirando sempre più affannosamente, portò una mano alla gola, appoggiandosi ad un muro, cercando di riprendersi.

Non aveva senso che tutto il tempo trascorso in lontananza della comunità umana fosse stato in grado di sconvolgere in maniera così radicale la sua vita. Eppure il suo comportamento era comprensibile, alla luce del modo di fare di ogni persona che aveva incontrato sino a quel momento...

"Chissà se questo posto sarà migliore..."

Sussurri della mente. Speranze viventi.

A hope to be fulfilled.

-Salve...

La voce, fredda come una lama di coltello ma insieme amichevole, fece trasalire dai suoi pensieri il nuovo venuto. Una figura vestita di turchese si mise di fronte al viandante e gli disse

-Vi vedo in difficoltà... Strano amico mio... Bevete, vi aiuterà a riprendervi...

Senza un ulteriore parola la figura porse all'incappucciato un bicchiere pieno di liquore rosso. Dopo aver bevuto il nuovo venuto chiese

-Chi siete?
-Il mio nome è Eruner, Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon. Piacere... Volete seguirmi? In taverna c'è una festa in vostro onore che ci attende... L'Alleanza Pro Alcool è sempre pronta per i nuovi venuti!

Si incamminnò verso la costruzione seguito dal viandante. Una volta sulla porta l'aprì e svelò un mondo caldo e accogliente, pieno di allegria e felicità, in cui tutti festeggiavano. Quindi disse

-Non mi avete ancora detto il vostro nome, amico mio...

[Modificato da Eruner 12/02/2005 17.00]

Aredhel stava aspettando Sir Eruner seduta a un tavolo quando la porta si spalancò:lo vide entrare accompagnato da una figura incappucciata...
*chi sarà quell'uomo? Avverto molta tristezza nel suo cuore...Andiamo a parlargli...* e si avvicinò ai due arrivati:
-Benvenuto messere nel Regno!!!Venite con me:tutti vogliono conoscervi!!!- disse rivolgendogli un caloroso sorriso

Otrebmu vide Eruner portare lo straniero in locanda, gli ricordava qualcuno incontrato in passato ma non ricordava chi, cosi si allontano' per riflettere.

kyle si avviicnò al nuovo venuto, dicendo:
- Venite a festeggiare, offre la pro alcool... anche se sono solo aspirante membro... -
- E dite - aggiunse dopo qualche secondo - come mai quell'aria crucciata? Vi è successo qualcosa? se ne parlate magari possiamo aiutarvi... -

La figura incappucciata non aveva proferito parola, e tutti in taverna erano curiosi di conoscere la sua identità.
Dopo aver esitato a lungo, lentamente il cappuccio del mantello venne abbassato, ed i guanti neri sfilati dalle esili mani.

Tutta la Taverna arretrò di un passo, e l'atmosfera festosa cessò. Anche se le reazioni dei presenti furono le più disparate, nessuno aveva visto la realtà celata dietro ad un mantello.

La luce delle numerose fiaccole accese nel locale illuminarono una giovane ragazza dai lineamenti perfetti e sottili, contornati da lunghi e lisci capelli nerissimi. Tutto il suo volto e le mani, ogni centimetro visibile della pelle era ricoperto di fini incisioni vergate con mano ferma, e pure i suoi occhi, profondi come una stella morente, si rivelarono incisi di simboli arcani.

"Messeri, Madame... Non c'è più bisogno che mi presenti, ora... Sono certa che il mio maestro vi parlò di me..."

Un nome venne marchiato a fuoco nella mente di tutti: La Runa del Nord.

-ihihihih... Sorpresa... Il vecchio Raileen ci ha mandato un regalino! Piacere! ihihihih... Sapevo che l'avrebbe fatto prima o poi... ihihihih

Eruner era divertito più che sorpreso. Aveva trovato la giovane seguendo un aura magica, perciò sapeva che vi era qualcosa di strano... Non si aspettava questo, ma la sorpresa non fu devastante come in altri... Soprattutto in Aredhel, che vide sfumare ogni possibilità di trovare un fidanzato nel nuovo venuto... (Questa è la volte che Are mi scanna, ihihih)

Rowena dall'angolo più oscuro della taverna se ne stava ferma e non proferiva alcuna parola. Seguiva con lo sguardo il suo amico Otrebmu, mentre abbassava di più il cappuccio su la sua testa. Dei brvidi le attanagliavano il petto. Era mai possibile che lei fosse arrivata li? Doveva avicinarsi per guardare meglio, ma come? E se non fosse stata lei?

-Ditemi, Lady Rowena, non vi piace la festa? O non gradite la birra, in tal caso posso offrirvi un Sangue di Drago? Non mi piace vedere un così graziosa donzella che si preoccupa e resta in disparte, privandoci della sua vista...

Eruner si era avvicinato alla giovane senza farsi notare ee restato un po' ad osservarla prima di parlare. Le sue parole erano calme e con tono uguale... Più che parole erano come formule magiche

allora... sì, sapevo della Vostra esistenza... è un onore poterVi conoscere di persona... - kyle si voltò un attimo e andò a prendere un boccale di sangue di drago - ne volete? - aggiunse poi.
kyle aveva l'espressione pensosa quando aveva voltato le spalle alla ragazza.

La Runa non aveva apprezzato il commento, seppur detto in buona fede, che Eruner le aveva rivolto poco prima di allontanarsi.
Eppure, altri pensieri solcavano la sua mente. Accettò volentieri il boccale di Sangue di Drago che Kyle le stava porgendo, e sorrise agli altri presenti in taverna.
La loquacità non era mai stata una delle sue caratteristiche, ma pur nel frangente ormai amichevole della festa percepiva delle tensioni che la sua presenza aveva contribuito ad accrescere.
'A dopo i miei problemi' si disse, avvicinandosi a sua volta verso Lady Rowena.
Le sue mosse furono agili nonostante alla sua vista solo le rune risplendessero ancora, oscurandole il mondo.

Giunta nei pressi del tavolo di Rowena, si inginocchiò nel complesso inchino delle popolazioni nordiche, offrendo poi la propria Arte ed il proprio sapere alla Lady.

"Se posso esserVi d'aiuto in qualche modo, lasciate che io Vi serva. Altrimenti, ditemi come fare perchè la mia presenza non Vi sia di peso. Sono spiacente di averVi causato del cruccio, e vorrei rimediare al danno che pur inconsapevolmente Vi ho recato"

Rowena sorrise all'incorreggibile Lord Eruner, mentre questo si accomodava sulla sedia. Prese il boccale di legno, che il mago le offriva e ne sorseggiò il contenuto.
-Questo dovrebbe essere un vino...vero milord?

[Modificato da Lady Rowena 14/02/2005 22.17]

[Modificato da Lady Rowena 15/02/2005 16.29]

-Vi domando scusa, gentile fanciulla per come vi ho fissata...i vostri modi garbati e la vostra gentilezza, m'incoraggiano a porvi una domanda...e lecito sapere il posto dove siete nata, e quanti anni avete? Rowena aspettava trepidante la risposta, non osava sperare che quella leggiadra fanciulla fosse...no non poteva essere! Ne era passato del tempo, e lei poteva benissimo sbagliarsi...eppure l'età più o meno doveva essere quella.

[Modificato da Lady Rowena 14/02/2005 22.39]

ot Rowena, sono un mago, non un Paladino^^ ot

-Esatto Rowena, è un vino... Per la precisione il miglior vino del Regno... Il tasso alcolico è piuttosto elevato, ma non ha effetti devastanti... Beh, tranne su Otrebmu, lui cade dopo 20 boccali di birra eheheh
Comunque io sono semplicemente Eruner, nessun titolo o formule di cortesia, preferisco parlare senza inutili fronzoli... Spero non vi dispiaccia

Il mago teneva in mano un calice di ghiaccio, di sua fattura, e il rosso cupo del vino traspariva attraverso l'incolore bicchiere. L'insaparabile amica Aredhel era accanto a lui, e beveva una Nastro Blue Dragon evocata di fresco da Eruner

OT Capito. Mago. OK. OT

Una figura femminile entrò nella locanda. Era Mariuccia.
La ragazza si avvicinò alla nuova venuta.
-Benvenuta - disse semplicemente.

La Runa si alzò, controllando i contorni del tavolo con le dita rapide, quindi prese una sedia e si fece porgere un altro boccale, avvicinandosi a Lady Rowena, ma parlando per tutti.

"La terra del Nord mi generò non molti anni or sono... un battito di ciglia, due decadi... La mia vita è dedicata all'Arte, sia nella sua manifestazione armonica negli organismi di ogni uomo sia nella sua componente che viene comunemente detta magia. Inoltre..."
I suoi occhi spenti dalle rune si spostarono dapprima sull'intricato intreccio di segni inciso su tutto il suo corpo, quindi una frase non detta aleggiò nell'aria, creando per un istante un batuffolo di silenzio.

La Runa esitò. Aveva anche lei delle domande da porre nel Regno, ma non voleva rompere l'incanto della festa con un gesto indiscreto. Attese così, quietando l'agitazione che non l'aveva ancora abbandonata.

Una strana accoppiata, fino a quel momento, non si era resa manifesta.
L'uno era seduto in un angolo, l'altro in piedi nell'ombra, dalla quale era praticamente impossibile distinguerlo.
Il primo dei due, illuminato dai bagliori guizzanti del fuoco che sembravano invece evitare volutamente l'altro, aveva seguito con lo sguardo la nuova venuta fin dal suo ingresso nella taverna.
Il cavaliere si alzò in piedi, attraversò con pochi passi la distanza che lo separava dalla comitiva, e si fermò a qualche metro da Runa, mentre i compagni si facevano in disparte.
"Vi porgo il mio benvenuto, mia signora", disse.
"Il mio nome è BrightBlade, della stirpe di Atlantide. Se l'antica saggezza del mio popolo è salda come penso nelle mie vene, nel vostro sguardo leggo una domanda, e ad essa cercherò di dare una risposta, se vi riuscirò, quando riterrete di interrogarmi. Vi attenderò qua fuori, se volete, non voglio privarvi della festa".
Ciò detto, l'atlantideo uscì dalla taverna, sotto lo sguardo dei presenti.

Eruner spostò appena la testa all'indietro e disse

-White, vieni qui...

Tutti si chiesero se fosse impazzito: perchè parlava da solo?... Poi capirono... Un ululato e la porta si aprì da sola... Etrò un lupo bianco dal dorso ghiacciato, che si andò ad accucciare ai piedi del Mago del Freddo

-Questo è White Ice, il mio famiglio... Abbiamo abitato a Nord per 200 anni e ci domandavamo... Da dove venite? White non ha mai sentito il vostro odore e io mi ricordò vagamente di un aura magica simile alla vostra... Dunque diteci: di dove siete? Evitate fandonie del tipo "Dalle terre del Nord, che mi hanno generato e nutrito"... Voglio sapere la zona precisa...

Improvisamente, la temperatura intorno ad Eruner si ridusse violentemente, raggiungendo quasi i -15°... Era chiaro che stesse usando molto del suo potere, ma nussuno sapeva per quale scopo... Solo Ice riusciva a restare accanto al mago, tutti gli altri, compresa Aredhel, si dovettero allontanare...

[Modificato da Eruner 16/02/2005 19.47]

OT eru a meno cinque si sopporta il freddo!!! piuttosto metti una temperatura più bassa !!!
E ricorda che grazie al mio potere sprigiono aria molto calda!!! Potrei benissimo starti accanto(al limite della sopportazione al freddo!!!) OT

E vuoi mettere la tua aria calda di 37 Vp con la mia aria fredda di 148? Ma non farmi ridere!!! (Non vi preoccupate, la prendo sempre in giro con questi pragoni, non è arroganza)
E poi ho detto che usavo molto potere, non tutto... A tutta forza Eruner sprigiona sui -30°/-40°... Neanche con pinguino De Longhi ti riscaldi!!!

La Runa si alzò, profondamente indignata dalle parole del mago.
Anche se i suoi occhi non potevano vedere, l'Arte che aveva appreso dal suo maestro le era da guida più che sufficiente.

"Quando dico che vengo dalle terre del Nord..."
Si avvicinò ad Eruner, scoprendo il volto e costringendolo a fissarla negli occhi, negli occhi vuoti dove le rune risplendevano, "Intendo proprio dire che vengo dalle terre del Nord" così dicendo afferò una mano di Eruner, che sentì la stretta presa della maga, ed il contatto con le rune incise sulla sua pelle gli trasmise una strana sensazione.
"Che il Vostro famiglio non mi riconosca, questo non è affar mio. Che la mia aura magica sia cambiata dall'ultima volta che pensi di avermi incontrata, beh, questo è *normale*"

Lasciando la mano di Eruner, tornò al tavolo dove aveva lasciato il proprio boccale, lo afferrò e lo ruppe con violenza sul piano di legno. Il vetro si frantumò ovunque, ma la Runa con una mossa rapida ne afferrò un frammento, quindi tornò di nuovo di fronte al mago. Quando i due furono nuovamente faccia a faccia, la Runa alzò la mano destra, dove teneva il coccio, e, con un movimento lento e preciso, sotto gli occhi di tutti, incise una nuova runa sulla propria fronte. Eruner rimase sconcertato dal profondo cambiamento nell'aura della maga, ed anche il suo famiglio rimase confuso al punto da non saper più riconoscere i tratti fondamentali dell'odore di lei.

"Questo" aggiunse con amarezza la Runa, "per chiunque voglia insinuare nuovamente che io sia una bugiarda"
Lanciò per aria il vetro rotto, quindi si chinò di scatto e, afferrato un sasso portato dalla locanda dalle scarpe di qualcuno dei presenti, colpì al volo la scheggia, frantumandola.
"I miei occhi non possono vedere, ma non per questo dovete credere che io sia solo un peso morto da compatire e sopportare"

La ragazza ritirò il cappuccio del mantello a coprirle la testa, quindi uscì nella notte del Regno, in cerca di chi le aveva promesso aiuto, invece che vuote ed ingiuriose parole.

[Modificato da Raileen Whisperwind 17/02/2005 10.30]

-Poi dite che sono impulsivo io.... Le ho dato della bugiarda per caso? Qualcuno ha sentito che dicevo questo? Oppure, avete sentito ch'io abbia detto che è un peso morto? O che sarà inutile perchè cieca? tsk... Irruenza... Troppa, irruenza...

Il mago ridusse la quantità di potere al minimo e ricominciò a bere tranquillo, come se non fosse accaduto nulla.