Echi D'Un Alba

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Ikarus, priore
00mercoledì 21 settembre 2005 21:18
Prima del Glorioso Regno, prima del potente sovrano e prima di ogni Vassallo, un potere ancestrale regnava su tutto. Un potere incarnato dal Re di Nortzghea, Seizidan I. Il suo potere era incontrastato e veniva esercitato tramite il suo scettro, Lo Scettro Delle Nove Lune.
Inizialmente il suo animo nobile, lo portò a compiere grandi imprese in nome del suo popolo, sconfisse gli invasori e pose fine alla secolare guerra dell'est.
Il popolo, il suo popolo, che lo aveva seguito e riverito in ogni occasione, fu il primo ad assaggiare il male della sua follia. Il potere, l'immenso dono che gli era stato fatto dal suo popolo, lo aveva corrotto.
Seizedan sapeva di essere il solo, unico ed incontrastato dominatore della terra conosciuta e questa consapevolezza fu la sua rovina. Cessò di essere clemente con i suoi nemici, iniziò immani carneficine contro tutti coloro che non appoggiavano i suoi voleri, autorizzando il popolo ad uccidere e ad impossessarsi dei beni di colo che non lo amavano. Non si fermava nemmeno innanzi ai suoi cari. I suoi figli, provarono tutto il suo odio. Vennero incarcerati, accecati con ferri roventi e gettati a morire di fame in buche profonde ed oscure.
Dei suoi otto figli, solo due si salvarono da quelle atrocità, Durgade e Antanos.
Nessuno seppe mai realmente il motivo di quello scellerato atto, ma molti sospettavano, che la sua follia fosse arrivata ad un punto tale da fargli credere che eliminando i propri figli, nessuno avrebbe mai reclamato il trono, almeno legittimamente.
Come i due fratelli riuscirono a scampare alle atrocità dei loro antri oscuri, nessuno lo sa, neppure il Re.
I due non si incontrarono e ognuno di loro, credeva di essere il solo ad essersi salvato dai tormenti.
Durgade si diresse a nord, nelle terre del ghiaccio perenne, mentre Antanos fuggì verso est. Il Re ben presto inviò i suoi servi a cercare i due, ma non vi riuscì per ben otto mesi.
Si crede che quegli otto mesi di sfortunate ricerce furono inviati al re da ognuno dei suoi figli. Così da allora i primi otto mesi dell'anno portano i nomi degli otto fogli del Re.
Ma al termine degli otto mesi, Antanos fu scovato mentre tentava di guadare un fiume. Venne ricondotto a Nortzghea e portato al cospetto del Re. Incredibilmente Antanos, benchè accecato, pareva vedere perfettamente ogni cosa, riuscendo persino ad aprire gli occhi, mostrandoli, velati di un grigio scurissimo, quasi nero.
Seizedan infuriato, non lo volle morto, ma bensì, decise di infliggergli una punizione esemplare ed atroce.
Venne così torturato con coltelli e fruste per una settimana ininterrotta, poi trascinato in catene e grondante di sangue fino ad una cubicola. Qui degli uomini incappucciati, appoggiarono la sua testa in un incavo, presero un martello e quattro chiodi ed iniziarono a conficcarglieli nella testa, cercando di non ucciderlo. Quattro chiodi che furono ribattutti per otto volte nel suo cranio in segno di disprezzo. Le urla del figlio furono così atroci, che il tremendo Re dovette uscire dal palazzo per non rischiare di morire di agonia.
Quando terminarono, Antanos era ancora coscente, lo trasportarono allora fino sulle mura della città, lo imprigionarono in una gabbia di ferro battuto e poi la appesero penzolante dalle mura, proprio sopra la porta principale, così che ognuno, persino gli stranieri, avessero saputo da subito chi temere e perchè.
Lo abbandonarono a morire senza cibo ne acqua, aspettando che il sole cocente e i chiodi lo facessero delirare. Ad ogni ora in ogni momento il poveraccio invocava il soglievo della morte, ma essa non gli si presentò mai.

Durgade invece, sfuggì sempre ai suoi inseguitori, finchè non giunse nel mezzo di quattro valli nella terra dei ghiacci perenni. Provato dai mesi estenuanti della fuga, venne trovato da alcuni boscaioli originari di un piccolo villaggio.
Il villaggio nel mezzo delle quattro valli, dove anche quattro fiumi si incontravano, si chiamava Brenna. I buoni villici, aiutarono Durgade, ignari del pericolo che correvano nel tentare di dare sollievo alle tremende ferite del giovane.
Presto si riprese e iniziò ad aiutare la piccola comunità, sperando inoltre di nascondersi efficacemente. Anc'egli pareva cieco, dagli occhi completamente bianchi, era questa la sola cosa che avrebbe permesso ai suoi carnefici di riconoscerlo.

A Nortzghea, il tiranno, forse colpito dai suoi stessi atroci metodi, fece liberare Antanos, non gli vennero però tolti i chiodi per timore di ucciderlo. Il giovane aveva ormai il corpo provato da svariate piage e malattie, il sangue delle ferite raggrumato, la pelle cotta dal sole e la malnutrizione, lo facevano assomigliare ad un cadavere.
Nonostante questo, Seizedan gli chiese di tornare al suo fianco. Antanos accettò, speranzoso di poter ottenere la sua vendetta nel momento più favorevole...

OT--- Okk, questa provo a scriverla solo, dato che oggi mi è tornata la musa ispiratrice che possa giustificare la mia presenza qui. Diciamo che fino ad oggi, ho mancato di fantasia e a parer mio, stare al Regno, senza avere la voglia e la Fantasia per scrivere è inutile. Pare mi sia tornata, e spero che duri così. Un Gran saluto a tutti e ancora scuse, per i disagi che avrò creato inevitabilmente e per il praticamente falso ritorno della scorsa volta. ---OT
Gianlu79
00mercoledì 21 settembre 2005 23:46
OT
Bentornato Priore, speravo ti saresti unito alla terza storia dei Templari Sin Fein (appena iniziata), tu che tanto tempo fà desti l'inizio a tutto, scrivendo il primo post di quel racconto che avrebbe poi partorito la Compagnia della Chimera [SM=x92702]
Black Drake
00giovedì 22 settembre 2005 03:31
OT IKAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUS!!!!!!!!!!!!!!! [SM=x92709]
che bellezza rivederti [SM=x92705] son successe tante cose mentre tu non c'eri [SM=x92701] speriamo che sei ritornato per davvero...e non come tutti gli altri che hanno detto SON RITORNATO!...ed invece un giorno dopo nn c'erano + [SM=x92713] >.> OT
Ikarus, priore
00giovedì 22 settembre 2005 13:35
OT--- Se Dio vuole ora ci sono e ci sarò [SM=x92713] e difficilmente vi libererete ancora di me (a meno di uccidermi sulla tastiera [SM=x92702] ) Ora mi fiondo sulla nuova storia, ieri non ne ho avuto il tempo, ma mi unirò volentieri a voi tutti!
PS: Per tutte le altre storie in cui sono presente, uff uff, piano piano mi rileggerò i malloppi di messaggi e mi rimetterò al passo ---OT
Pink Drake
00giovedì 22 settembre 2005 20:15
OT---[SM=x92709] CIIIIAAAAAOOOOO [SM=x92705] [SM=x92705] [SM=x92705] [SM=x92705] [SM=x92705] [SM=x92705]
è bellissimo rivederti Ikarus! [SM=x92702]
ci sei mancato [SM=x92711] [SM=x92711] [SM=x92711] !!!
sei stato tanto tempo via....resterai ancora!
vero? non ci lasciare di nuovo Ikarus....
cmq...BENTORNATOOOO [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92710] ---OT
Otrebmu Ittoram
00venerdì 23 settembre 2005 04:56

[Modificato da Otrebmu Ittoram 24/09/2005 3.41]

Ikarus, priore
00venerdì 23 settembre 2005 08:16
OT--- Ho notato, wow hai fatto una valanga di post [SM=x92708] , comunque nel caso ti stessi preoccupando per la cronologia di questo, non ti preoccupare, è Ikarus che la racconta, a chi si vedrà, quindi sta bene una qualsiasi sera, pomeriggio o mattina del Regno[SM=x92702]
PS: No, davvero, non scappo più[SM=x92710] ---OT
DragonKnight
00venerdì 23 settembre 2005 15:34
OT
Non devi scappare Ikarus! Bentornato comunque![SM=x92710]
P.S. non puoi scappare, noi tutti ti verremo a prendere con la donnina del Regno(vedere sopra)
Ikarus, priore
00venerdì 23 settembre 2005 21:38
L'occasione si presentò un mese più tardi, durante un banchetto.
Fino a quel momento Seizedan si tenne sempre a distanza, ben coscente del pericolo rappresentato da suo figlio. Anche per questo molti nobili non capivano il desiderio di mantenere in vita il "ragazzo".
Fato volle che in quell'occasione, il Re decise che Antanos, si sarebbe seduto alla sua destra. E mentre il giullare intratteneva la folla, Antanos afferrò la spada del nobile che gli sedeva accanto, e dopo averla estratta dal fodero la conficcò nel collo del padre facendolo crollare al suolo immerso in ripetuti fiotti di sangue. Il nobile e le guardi presenti, stavano per aggredire il giovane, quando un conte, Ersthaf, un vecchio e canuto vassallo, dal passato guerriero, intimò ai presenti di fermarsi. E tutti incredibilmente, smisero ogni movimento, fu allora che Ersthaf propose agli astanti, di eleggere Antanos come nuovo Re.
Tutti acettarono dopo breve, pregustando il debole dominio di un re inesperto. Ma mai decisione fu più affrettata, Antanos infatti, nutriva un grande odio verso quei nobili che non si erano mai opposti alle angherie del tiranno.
Ersthaf tra tutti era colui, che aveva pensato più in grande. Infatti, se il neo-Re avesse protetto lui ed ucciso gli altri nobili, egli avrebbe acquisito un notevole potere.
E ciò avvenne. Sistematicamente Antanos fece uccidere tutti i vassalli del padre, ma contrariamente a quanto pensava, anche lo stesso Ersthaf venne ucciso. Venne eliminato insieme a sua moglie durante la notte, ucciso dalla mano della stessa persona che aveva protetto. Mentre tornavano in carrozza verso i propri possedimenti. Antanos li precedette e a metà percorso, lanciato a grande velocità sul suo destriero, Heizebron, saltò sulla carrozza a spada sguainata. Da sopra uccise il cocchiere, quindi prese le redini e le tirò con forza per arrestare i cavalli.
Questi con una brusca frenata fecero fermare la carrozza. Subito Ersthaf uscì dalla carrozza, con una daga in mano. Ma non ebbe il tempo di attaccare Antanos. Perchè questo puntando lo scettro verso di lui lo paralizzò. Quindi mosse verso la porta della carrozza, reggendo nella mano destra l'insanguinata spada e nella sinistra lo scettro.
La aprì mentre Ersthaf impotente assisteva alla scena.
Antanos mise nella cintola lo scettro e prese per i capelli la moglie del nobile, quindi la scaraventò al suolo strappandole al contempo una ciocca di biondi capelli.
Poi afferrò anche i due giovani figli di Ersthaf, gettando anc'essi al suolo.
La donna giaceva a terra e tentava di rialzarsi, impacciata dalle pompose vesti nobiliari, Antanos con gli occhi ancora più scuri del solito, diede un colpo dall'alto verso il basso nella schiena della donna. Il fiotto di sangue che ne scaturì inzuppò sia lui che i figli di Ersthaf.
Poi si volse al nobile e con sadica delicatezza iniziò a squartarlo fino alla morte, quindi gli afferrò il collo tenendo un piede su quelli di Ersthaf e con un rapido strattone la testa venne staccata dal corpo seguita da tutta la spina dorsale.
Il cadavere si afflosciò e Antanos si volse verso i due bambini.
E facendogli un sorriso compiaciuto e pieno di divertimento gettò la testa con quello che la seguiva, dentro la carrozza dietro i due.
Poi si avvicinò ai piccoli e chinandosi lievemente ne carezzò le teste per poi dire "Andava fatto piccoli miei, ora alzatevi e seguite il vostro Maestro e badate bene, questa non è una richiesta, ma un ordine e come avete visto, riserbo un trattamento speciale a chi non desidero amare."
I due seguirono quindi Antanos, languendo e piangendo silenziosamente...
DragonKnight
00venerdì 23 settembre 2005 21:45
OT
Terribile...
Otrebmu Ittoram
00sabato 24 settembre 2005 02:45
OT-- Ok per la collocazione visto che la racconta il vostro PG, ma non e' che potete darmi una data ? cioe' aviene prima di Max quindi piu' di 5000 anni fa ? o piu' di 10000 anni fa quando vi erano gli antichi ? o ancora piu' in la ancora ? [SM=x92702] ops mi ero scordato che siete anche nel racconto di Rowena il coraggio di Gillian e quindi siete in 3 racconti + il vostro [SM=x92713] --OT

[Modificato da Otrebmu Ittoram 24/09/2005 4.14]

Ikarus, priore
00domenica 25 settembre 2005 08:16
OT--- Per Dragon: Direi che sono ancora piuttosto moderato[SM=x92713]
Per Otrebmu: Diciamo che è in concomitanza con gli antichi, ma, da un'altra parte, molto altra parte. E se ti dico dove, ti dico troppo[SM=x92713] (rivelo troppo del passato di Ikarus e vorrei si scoprisse nelle storie, quando e se ci sarà l'occasione.). Comunque in questo io in pratica non ci sono. Non ho nessuna parte se non l'esser il narratore. ---OT

[Modificato da Ikarus, priore 25/09/2005 8.17]

Ikarus, priore
00mercoledì 28 settembre 2005 18:56
Nelle fredde regioni invece, Durgade, aveva mostrato le sue innate e sbalorditive capacità, salvendo la vita di molti abitanti di Brenna, sbarazzandosi di un gruppo pesantemente armato di Orchi, utilizzando solo la sua ascia da boscaiolo.
Dopo quel gesto, i circa mille abitanti di Brenna, decisero che Durgade sarebbe dovuto divenire il loro nuovo capo.
Durgade accettò con piacere e orgoglio, ed il giorno prescelto venne acclamato da una folla festante.
Tutti parevano felici, tutti tranne, Zephis, l'ormai ex-capo tribù.
Zephis era un senza famiglia, privo di affetti, l'unica cosa che possedeva era il coraggio di un eroe e una piccola casa nel centro del villaggio.
Ora Zephis si ritrovava realmente solo, nessuno lo riconosceva più come capo, tutti lo trattavano come un uomo qualunque, così un giorno sparì, senza che nessuno ne sapesse nulla. Nei giorni che seguirono, Durgade mandò un gruppo di 4 cacciatori a cercarlo seguendo le tracce nella neve e i lupi addestrati, ma un'improvvisa bufera colpì la regione, cancellando le tracce e confondendo gli odori.
Nei giorni che seguirono la scomparsa di Zephis, la vita di Durgade cambiò in modo completo.
Una mattina, una giovane donna bussava urlando e colpendo la porta, della casa di Durgade. Si rivelò essere la figlia del fabbro, Anya. Tra le braccia teneva una bambina, pallida e immobile. "E'MORTA! GLI ORCHI SI SONO VENDICATI! AIUTATEMI VOI!"
Come se un'improvvisa consapevolezza lo cogliesse, Durgade mise un dito sulle labbra della donna, in segno di silenzio. Quindi, mise una mano sulla nuca della piccola. Il respiro, il colorito e il battito, riapparvero immediati, mentre Anya, guardava Durgade sbalordita.
Quell'evento venne visto da molti, e raccontato da tutti, dicendo dei poteri curativi di Durgade. Presto la storia si ingigantì, e si sparse in ogni villaggio. Tutti volevano vedere il più grande curatore che mondo avesse conosciuto.
Così, inaspettatamente, migliaia di persone iniziarono a giungere nella piccola Brenna.

Nel frattempo, Antanos, iniziava a proclamare guerra ai territori vicini, a sud, nelle fertili terre che non conoscono l'inverno. Il suo invincibile esercito, guidato da egli stesso in compagnia dei due bambini, divenne il flagello delle popolazioni che incontrava. Dopo le innumerevoli vittorie di Antanos, Re Blais del Regno di Teilian, decise che resistere era impensabile, mandò emissari in tutti i villaggi e i Regni vicini, chiedendo di fuggire a nord, ove le montagne offrivano il riparo necessario. Seguendo il consiglio, miglioni di persone fuggirono da tutti i Regni, mentre alcuni, si arrendevano al potere dello scettro divenendo vassalli di Antanos...
Ikarus, priore
00venerdì 7 ottobre 2005 21:39
I profughi venivano irrimediabilmente a conoscenza del grande Durgade, quindi si dirigevano con una sola meta "Brenna".
Ad Antanos tutto questo non sfuggì alla vista, ma impegnato com'era nelle sue conquiste al sud, non cercò mai di fermarli in modo concreto, neppure mai si interessò alle attivita che iniziavano a fiorire a Brenna.

Durgade, doveva ora sopperire al mantenimento di milioni di profughi, provenienti da regioni differenti. Ma nonostante tutti i problemi, si circondò di persone fidate ed oneste, come i Re di alcune regioni, ed insieme diedero vita alla grandiosa città di Septscea. Il grande numero di persone venne totalmente impiegato nei lavori basilari, più della metà tagliava legna e costruiva ogni sorta di costruzioni, dalle semplici case in pietra agli enormi forti, ed infine, alcuni, solo i migliori, si occupavano della gigantesca muraglia cittadina. Un'opera colossale che avrebbe richiesto decenni e decenni, mura così alte e spesse, che neppure lo scettro del potere avrebbe mai potuto abbattere.
Il restate popolo si prodigava nella raccolta, nella coltivazione e nella caccia. Ben presto la piccola brenna divenne una gigantesca città, perfino più grande e popolosa della stessa capitale di Antanos. Certo molto più modesta, ma sicuramente più vitale e sicura.
Septescea non aveva tempo di pensare agli abbellimenti o ai palazzi, doveva pensare alla sua gente e alla sua difesa da un inevitabile attacco del tiranno.

Antanos, incurante del potere che a nord si andava creando, iniziò a ricevere i primi problemi della sua affettata conquista. Le ricchezze sottratte erano molte, i poderi del regno erano sconfinati, ma il popolo era scontento...
In patria molti erano stanchi della guerra e la lontananza di Antanos, facilitava il sorgere di piccole ribellioni, mentre al sud, i popoli assoggettati organizzavano resistenze. Perfino i nuovi regni vassallo che si erano formati erano scontenti. Infatti le enormi tasse imposte da Antanos, sconcertavano perfino i suoi alleati...
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