Gabros riconobbe immediatamente, nonostante fossero sulla linea dell'orizzonte, le mura del Regno. Finalmente poteva tornare a casa...
Dopo molto tempo rivedeva quella che si era accorto con piacere di considerare la sua casa, la sua terra, la sua patria per la Cui salvezza si sarebbe sacrificato senza esitare un attimo. Avrebbe incontrato nuovamente i suoi amici, i suoi eroi e i Sommi Ostri e Palank.
Appena poté distinguere i contorni delle persone e delle case all' interno delle mura si diede una sitemata alla tunica, notando che era cambiata così come era cambiato il suo spirito e in parte anche il suo corpo: era più maturo, la sua tunica era più pesante, come se incarnasse la responsabilità di essere un Aspirante Vassallo, cosa di cui solo ora sembrava accorgersi di avere dopo tutto questo tempo di 'negligenza'. "
Chissà se con il tempo e con il rispetto dei Valori questa tunica si allegerirà mai", si chiese Gabros.
Appena superate le porte del Regno provò una sensazione che non provava da tempo: si sentì improvvisamente meglio, come se la pace e l'armonia presenti lì lo avessero rinvigorito. Una volta ripresosi cominciò a salutare calorosamente tutti i presenti, conoscenti e non, e lì invitò a prendere qualcosa con lui in locanda, con la scusa di raccontare le sue avventure vissute in questo lungo lasso di tempo.