Attentati a LONDRA (Giovedi 07/07/2005)

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Adriano II
00venerdì 8 luglio 2005 16:55

Osservando le immagini provenienti da Londra,

si impone una domanda:

con tutto quel che accade, è giusta la vita?

Ora, c’è un’unica spiegazione cha dà ragione

di tutto ciò che è accaduto:

la croce di Cristo;

la Sua morte è la risposta di Dio ai nostri limiti

e alle nostre ingiustizie.

Ci sarebbe un orizzonte di mancanza

di ragione in tutte le cose.

Qualsiasi evento capiti non troverebbe

mai risposta adeguata, se non ci fosse Cristo:

Lui segna l’ultima vittoria di Dio sulla realtà umana;

qualsiasi cosa accada, è la «misericordia»

che legge tutto ciò che è umano.

La misericordia:

Dio compie la vittoria sul male

dentro la storia come positività,

è questo che dà la ragione a ciò che accade.

(don Luigi Giussani - Corriere della Sera, 9 febbraio 2003)
Adriano II
00sabato 9 luglio 2005 08:16
Realtà

Dopo Madrid, Londra. La grande pace del dopoguerra in Europa è finita. Il fattore che semina guerra è la violenza radicale di chi non accetta la realtà e la considera sbagliata perché non corrisponde al proprio pensiero, misura di ciò che merita o no di esistere.

La strage di Londra documenta che il radicalismo islamico è l’emergenza tragica di una posizione nichilista, che anche in Europa si vuole affermare come metro del pensiero e dell’azione. I terroristi dimostrano di esserne discepoli coerenti.

In questa situazione di barbarie antiumana, come ha detto Benedetto XVI, seguiamo il Papa «con la certezza che la carità è prima di tutto comunicazione della verità». E la verità è testimoniata in luoghi di esperienza umana in cui si ami la vita nel suo valore infinito e in tutte le sue espressioni più di quanto i terroristi “amino la morte”. Anche il più piccolo tentativo, in questo senso, non è inutile, perché afferma l’inesorabile positività della realtà contro cui il nulla non può vincere.

l’ufficio stampa di Cl

Milano, 8 luglio 2005.
Eruner
00sabato 9 luglio 2005 15:03
Solo un parola può identificare i terroristi di Al Quaeda: Fanatici invasati.
Il mussulmano in principio aveva 4 doveri (detti pilastri) che doveva seguire, oltre alla professione monoteistica:

-La preghiera quotidiana

-L'elemosina alla comunità dei fedeli

-Il digiuno dall'alba al tramonto nel non mese (Ramadan)

-Il pellegrinaggio alla Mecca

La gihad era uno tre elementri di coesione islamici, oltre alla Umma (La comunità dei fedeli) e al Dar-al-Islam (La casa dell'Islam, il mondo musulmano).
Maometto non ha mai parlato di guerra santa in senso fanatistico. Il versetto 123 della IX sura ("Voi che credete, combattete gli infedeli che si avvicinano") non è da interpretare come "Tutti i mussulmani massacrino incondizionatamente gli infedeli", ma è uno dei mezzi che fu utilizzato dai Califfi per sovverchiare i popoli pagani che li minacciavano. Vista l'efficacia però, divenne un mezzo per conquistare territori, perdendo il significato antico: difendersi dai nemici!
Quelli che ora si chiamano "guerrieri di Allah", non sono altro che vermi schifosi che usano la religione come pretesto per la loro folle sete di sangue. Sono così boriosi che non si rendono nemmeno conto che così facendo mettono in cattiva luce tutti i mussulmani, portando la gente a fare "di tutta l'erba un fascio"... La stessa cosa che avviene in Italia in merito agli immigrati clandestini-criminali, o come avviene all'estero, dove gli Italiani sono contraddistinti con tre parole: MAFIA, MADOLINO, PIZZA.
I terroristi non hanno nulla di religioso, solo una facciata posta per autogiustificarsi ed autoconvincersi di fare cose giuste... Perchè non c'è nulla di giusto nel massacrare persone innocenti, che non c'entrano nulla con le decisioni dei governi.
Quale Dio vorrebbe che si uccidessero donne e bambini? Se fosse così, allora la religione sarebbe sbagliata dalle fondamenta e l'Islam non è per niente sbagliato. certo, ha usanze che possono apparire strane, ma anche il nostro modo di fare sarebbe sembrato strano nell'Italia dell'800...

[Modificato da Eruner 09/07/2005 15.07]

Markox Aspirante Vassallo
00sabato 9 luglio 2005 15:10

Scritto da: Eruner 09/07/2005 15.03
Il versetto 123 della IX sura ("Voi che credete, combattete gli infedeli che si avvicinano") non è da interpretare come "Tutti i mussulmani massacrino incondizionatamente gli infedeli", ma è uno dei mezzi che fu utilizzato dai Califfi per sovverchiare i popoli pagani che li minacciavano. Vista l'efficacia però, divenne un mezzo per conquistare territori, perdendo il significato antico: difendersi dai nemici!

[Modificato da Eruner 09/07/2005 15.05]




Il problema è che il Corano non va per nulla interpretato in quanto non è, come la nostra Bibbia, ispirato da Dio ma è dettato da Dio quindi nessun fedele islamico può permettersi di interpretarlo e tantomeno un "infedele" come uno di noi
basti pensare allo scrittore di "Versetti Satanici" e a che vita è costretto
Sladge
00mercoledì 13 luglio 2005 08:26
L’Islam dei moderati va alla prima crociata

(articolo del corriere della sera)

È esplosa la reazione degli intellettuali musulmani laici alla
strage di Londra, per invocare le autorità britanniche a porre fine
alla politica dell'accoglienza nei confronti degli estremisti
islamici, denunciando un atteggiamento che ha di fatto trasformato
la Gran Bretagna in un covo del terrorismo. «Cacciateli»!

L'esortazione, anzi la supplica, è di Abdel Rahman al-Rashed,
direttore della televisione Al Arabiya. Rivolta alle autorità
britanniche che «inspiegabilmente hanno concesso il diritto d'asilo
a gente sospetta, coinvolta nei crimini dell'estremismo, condannata
nei Paesi arabi d'origine, alcuni con la sentenza capitale ». Al-
Rashed, intellettuale saudita, in un editoriale pubblicato dal
quotidiano Asharq al-Awsat, lancia un pesantissimo atto
d'accusa: «La tolleranza delle autorità britanniche nei confronti
del fascismo fondamentalista ha incoraggiato molti, tra cui degli
intellettuali e dei giornalisti arabi e musulmani, a partecipare
alla campagna demagogica a favore degli estremisti, difendendo dei
criminali come Bin Laden e al-Zarkawi, al punto che molti arabi e
musulmani in Gran Bretagna non osavano più per paura manifestare la
loro condanna degli estremisti».

«L'estremismo è una malattia che si trasmette come un'infezione, è
sufficiente iniettarne una dose affinché il morbo contagi la
società, culminando nella distruzione così come è successo a
Londra», prosegue al-Rashed, «tutti noi ci attendevamo questo
crimine, la tolleranza, cari signori, non è possibile con chi è
affetto dalla malattia dell'odio». Il j'accuse diventa ancor più
specifico: «Si è diffusa l'illusione che gli estremisti di Londra
non avrebbero colpito la Gran Bretagna, dal momento che la sfruttano
come base operativa, che i loro nemici erano i governi arabi e
musulmani. Il risultato è che la Gran Bretagna si è riempita dei più
noti ricercati dell'estremismo che hanno realizzato il risultato più
importante accrescendo le fila dei propri adepti ». Infine la
conclusione: «È ora che le autorità britanniche affrontino
realisticamente l'estremismo con fermezza, diversamente
sprofonderemo in un vero inferno. In passato vi abbiamo detto
fermateli! Oggi vi diciamo: cacciateli!».

Al-Rashed si era già distinto per il suo coraggio firmando un
editoriale in cui si leggeva: «Anche se non tutti i musulmani sono
terroristi, la gran parte dei terroristi sono musulmani ». Non meno
ardita l'invettiva di Shaker al-Nabulsi, accademico giordano, che
sul sito www.elaph.com ha duramente redarguito le autorità
britanniche: «Non c'è capitale al mondo che ospiti un così gran
numero di capi terroristici come Londra. La legge britannica non ha
fatto distinzione tra il terrorista criminale e sanguinario e
l'esule politico. Il risultato è che Londra si è riempita di gruppi
terroristici, di conti correnti bancari dei terroristi, di moschee
terroriste che addestrano e indottrinano i terroristi da inviare in
Iraq e in Arabia Saudita, di giornali terroristici che pubblicano e
preannunciano i discorsi dei terroristi ». Al-Nabulsi è spietato
nella sua denuncia: «I terroristi farneticanti vorrebbero dar vita a
un califfato islamico in Gran Bretagna. Come ha detto Omar Bakri,
vogliono far sventolare la bandiera islamica su Buckingham Palace.
Ma al suo posto hanno innalzato la bandiera rossa del sangue degli
innocenti sui vagoni della metropolitana. Gli stessi innocenti che
ogni giorno muoiono in Iraq, Arabia Saudita, Kuwait, Egitto,
Marocco.

Così i terroristi vorrebbero riesumare il califfato. Ma da 14 secoli
da questo califfato gli arabi hanno ottenuto solo corruzione,
repressione, malcostume, sottrazione delle libertà, ingiustizie,
uccisioni arbitrarie». Infine un vibrante appello collegiale: «Il
terrorismo non è diretto contro una singola etnia o religione. Ecco
perché il mondo intero deve reagire come un unico proiettile,
un'unica spada, un'unica campagna contro il terrorismo, gli ideologi
del terrore, l'informazione del terrore, gli intellettuali del
terrore che riecheggiano gli slogan sanguinari, che continuano a
considerare illegale il governo iracheno eletto dal voto di otto
milioni di iracheni, che affermano che il terrorismo in Iraq sarebbe
resistenza». A tutti coloro che continuano, con comprensibile
preoccupazione, a domandarsi dove siano i musulmani moderati che
condannano apertamente e incondizionatamente il terrorismo, sappiano
che ci sono. Al-Rashed è contattabile all'indirizzo
alrashed@asharqalawsat.com e Al-Nabulsi all'indirizzo
Shakerfa@worldnet.att.net . E con loro ci sono tanti altri. Da
scoprire, valorizzare, affermare sul piano mediatico, sociale e
politico. Si può e si deve fare. Prima è meglio è.

Magdi Allam
CorSera, 11 luglio 2005
Sladge
00venerdì 15 luglio 2005 18:02
«Musulmani, rifiutate l'integrazione»

Risiedono nelle città d'Europa, ma il loro pensiero si aggira in
un'altra parte del mondo. Hanno la cittadinanza della loro nuova
patria d'adozione, ma per loro è mera formalità (qualcuno ha
addirittura sputato in pubblico a Milano sopra il suo nuovo
passaporto italiano).
I kamikaze «made in Europe» nascondono una realtà altrettanto grave
e molto più diffusa, anche tra la seconda e terza generazione di
immigrati: quelli che di integrazione non ne vogliono sapere.
Non tutti i musulmani, purtroppo, la pensano come l'intellettuale
tedesco di origine siriana Bassam Tibi che invita nel suo
libro "Euro-Islam. L'integrazione" mancata l'Occidente ad aprire gli
occhi e a perseguire politiche sistematiche d'integrazione che
possano portare a una fruttuosa condivisione di valori con gli
immigrati musulmani.
Ma la speranza di un incontro positivo tra islam e cultura
occidentale non passa solo dall'Europa.

Specie quando, tra i musulmani residenti in Europa, c'è chi si
adopera per impedire tale possibilità. Uno di questi è il Partito
della liberazione, nato nel 1953 e che propugna il restauro del
califfato.
I suoi opuscoli sono una arringa violenta contro l'integrazione dei
musulmani nelle società occidentali.
Nel novembre scorso, un portavoce del partito ha definito «un invito
ripugnante e una sfida ai musulmani» l'appello rivolto
dall'ambasciatrice del Pakistan a Londra alla comunità islamica di
Gran Bretagna di formare «dei buoni cittadini britannici» e
di «adottare lo stile britannico».

La lettura di un opuscolo redatto in arabo e distribuito in alcuni
centri islamici d'Italia è eloquente.
«La superbia dell'Occidente - si legge - gli impedisce di vedere
nell'islam una cultura propria basata su un corpus di leggi
politiche, economiche, politiche e sociali.
Per gli occidentali la cultura dei musulmani sta nella cucina turca,
la moda pachistana, il ballo popolare palestinese, il tappeto
persiano e basta».
Poi ancora: «Con la parola integrazione, l'Occidente intende in
verità l'assimilazione e non un interscambio culturale. Dell'islam
l'Occidente non ha preso nulla».

La propaganda vorrebbe sfatare la tesi secondo cui il 10 per cento
dei musulmani è turbolento, mentre il 90 per cento è tranquillo,
assimilato o quasi.
«L'Occidente, si legge ancora, e malgrado le sue pretese di
democrazia e di rispetto dei diritti umani, nutre verso l'islam un
odio secolare.
Il musulmano in terra d'emigrazione deve coltivare la sua
appartenenza alla nazione islamica e deve sapere che, anche qualora
decidesse di integrarsi nella cultura occidentale, rimarrà agli
occhi dell'Occidente un musulmano».

L'integrazione vista alla luce della sharia diventa una cosa
orrenda: «L'integrazione significa rinunciare a una parte della
cultura e civiltà islamica per adottare quella dell'Occidente. Ma
l'islam non ammette la frammentazione. Lo si accetta integralmente.
Dice il Corano: "Accettate dunque una parte del Libro e ne rinnegate
un'altra parte?"».
E ancora: «Integrarsi significa conformarsi allo stile di vita
occidentale e imitare i costumi degli infedeli.
Tutto ciò è haram, illecito.
Dice il Corano: "In seguito ti abbiamo posto sulla via dell'ordine.
Seguila e non seguire le passioni di coloro che non conoscono
nulla"».

Secondo gli autori dell'opuscolo, l'Occidente, non solo chiama gli
immigrati per compensare, a proprio vantaggio economico, il calo di
natalità, ma misura anche la dottrina islamica con il metro
sbagliato.
«Pensa che l'islam, così come il cristianesimo, possa adeguarsi a
qualsiasi regime politico e accettare il principio della separazione
tra Stato e religione. Ha così elaborato la tesi dell'integrazione
pensando di vedere i musulmani conformarsi alla sua dottrina
politica laica. Che ingenuità! Non tocca al musulmano decidere se
integrarsi o meno; il nodo sta nell'islam che non ammette
l'adattamento. Prima o poi, il musulmano integrato sarà confrontato
alla sua dottrina: o l'accetta integralmente, e allora non può
integrarsi, o rinnega l'islam».

Camille Eid
(C) Avvenire, 14 luglio 2005

DragonKnight
00lunedì 18 luglio 2005 16:58
In questi casi non c'è da chiedere chi lo fa, ma perchè lo fa.
C'è qualche motivo? Voi lo conoscete? Per ogni persona bisogna avere rispetto e non criticare, ma quando fanno così. Caspita,
bisogna chiederselo perchè. Ogni religione nasce positivamente per creare un mondo di pace e armonia con il Dio (come nella nostra religione e altre) o con gli Dei(religoni del politeismo). Perchè si arriva a questo? Subito alcune persone rispondono "sono pazze" ma ci deve essere un motivo. Bisogna scoprirlo e poi ricondurre la persona dallo sbaglio al giusto.
Non è forse questo quello che ci insegna il Sommo Blue Dragon?
SamueleMagno
00lunedì 18 luglio 2005 17:13
La risopsta non esiste. Non puoi certo dare un senso all'odio. Ma attenti. Non è che noi europei siamo gli stinchi di santo che ci piacerebbe essere. L'odio dei paesi islamici nasce anche dal fatto che noi siamo ricchi e loro muoiono di fame.

"Il problema è che il Corano non va per nulla interpretato in quanto non è, come la nostra Bibbia, ispirato da Dio ma è dettato da Dio quindi nessun fedele islamico può permettersi di interpretarlo e tantomeno un "infedele" come uno di noi"

Quando scrivete queste minchiate colossali, cambiate nome. Non andate per favore a giro a dire "il mio libro sacro è stato dettato da dio, invece il tuo no" perchè non avete capito un accidente di niente. Per altro, a mio avviso, dubito che (se Dio esiste) si sia messo a dettare le regoline a una certa gente, e ad un altra no. Credo anche che sia la Bibbia che il Corano, essendo scritti da uomini, possano essere interpretati a piacere, senza forzare però. Ma le stronzate sulla libera interpretazione sono solo un pretesto dell'alto clero per far si che il volgo non capisse da sè, ma avesse bisogno di qualcuno che glielo spiegasse (e da qui nascono crociate e guerra santa).
Randal il calmo
00lunedì 18 luglio 2005 21:32
Samuele, quello che voleva dire Markox e' che il Corano, secondo la tradizione e la fede islamica e' stato dettato direttamente a Maometto dall'angelo Gabriele.
Quindi essendo una dettatura di Dio NON si puo' interpretare. Chiedi a qualsiasi mussulmano e te lo confermera'. Infatti questa e per es. un motivo di attrito, diciamo cosi', per cui i mussulmani si ritengono in una certa qual misura superiori ai cristiani. Hanno un testo sacro dettato da Dio metre la Bibbia e' solo un testo scritto da uomini su cose e fatti che hanno visto o sentito dire.

SamueleMagno
00martedì 19 luglio 2005 13:36
Così mi piace di più. E' che prima mi sembrava essere stato scritto come "vanto" più che come informazione.
Tom Baker - Doctor WHO
00lunedì 25 luglio 2005 21:02
salvarsi dal terrorismo

Cosa potrà salvarci dalla furia omicida di un terrorismo nichilista?
Le leggi speciali sulla sicurezza o dei super eserciti ?

La salvezza dell’Europa, come ha ben argomento Antonio Socci su ‘Il Giornale’ del 21/7, potrà realizzarsi solo se questa sarà in grado di recuperare la propria identità culturale e soprattutto se sarà in grado di svegliarsi dal lungo sonno della ragione che una cultura sempre più laicista continua ad imporle.
Enricus IX
00lunedì 25 luglio 2005 21:29
Senza Radici
Questo è il titolo di un bellissimo libro, scritto a quattro mani dal presidente Marcello Pera e dall'allora cardinale Joseph Ratzinger. Un libro che aiuta a riflettere. Un libro che molti europei dovrebbero leggere, per svegliarsi e rendersi conto che non si può rinnegare così il proprio passato. Per me è anche su questo che contano i terroristi... ormai l'Europa è in crisi, senza identità, con deliri laicisti fin troppo presenti...
Stato Laico, si, ma senza esagerare. La storia è un bene troppo prezioso per essere gettato al vento della moda...
Eruner
00giovedì 28 luglio 2005 00:06
Giusto Enricus! Se, per esempio, si chiede ad una bambina italiana come vorrebbe che fosse il suo matrimonio, cosa risponde? "Abito bianco, grande festa e cerimonia in CHIESA" In chiesa non in comune! Questo è sintomono che resta la tradizione dello sposalizio cristiano, un esempio lampante delle radice del nostro Paese. Anche se vogliamo a tutti i costi dirci laici non dobbiamo dimenticare che siamo anche il centro del Cristianesimo... Questa è una cosa che mi fa arrabbiare!
Come il fatto di dover togliere il crocifisso dalle aule. Insomma, siamo di radici cristiane nonchè in prevalenza cristiani, quindi teniamo il crocifisso!
Non che noi dobbiamo togliere i NOSTRI simboli sacri per non minare l'educazione altrui. Insomma, se basta un "pezzo di legno con un cadaverino" (come dice quell'inteligentone Mussulmano di cui mi sfugge il nome) allora vuol dire che c'è qualcosa di errato nell'educazione in sè, non trovate?
Markox Aspirante Vassallo
00giovedì 28 luglio 2005 08:26
Si ma uno stato laico è una cosa
Ma voler togliere la regligione dallo stato è una cazzata
Se nelle scuole non si insegnasse la Religione come si capirebbe l'Arte???
La Divina Commedia
i vari dipinti raffiguranti scene divine
Le varie sculture ispirate al Cristo
Anche i Promessi Sposi
Tutto qusto sarebbe incomprensibile se non si conoscesse la regligione Cristiana
DragonKnight
00giovedì 28 luglio 2005 12:25
Esatto Sir Markox. Hanno parlato molto ai tg di questo "togliere un crocifisso"
scusate ma levare simboli di una religione per farne prosperare un'altra è una cosa abbastanza ingiusta.
Eruner
00giovedì 28 luglio 2005 12:34
Calma, io non parlavo di togliere per far propserare! NOn fraintendete, volevo solo dire che non è giusto modificare le proprie tradizioni per adeguarle in modo da non "offendere" chi non la pensa così. In America non mi sembra che i nostri immigrati fossero trattati bene, anzi!
Altro esempio?
Giusto un paio di settimane fa una mia amica è andata a studiare in Inghilterra. Sapete cosa le ha detto il professore?
"Voi Italiani siete solo dei mollaccioni senza spina dorsale e dovreste starvene unicamente zitti!"
A parte che se c'ero io gli facevo saltare due denti, perchè col cazzo che mi si dice così, però il punto è che dovremmo modificare e globalizzare le nostre tradizioni con gente che ci disprezza? TSK! Mi tengo le mie radici e ciao...
Lo stesso è per il fatto della religione! Voglio dire, nessuno obbliga le persone a seguire l'ora di religione, quindi sono problemi loro se non gli và bene.
Come noi dobbiamo adeguarci quando andiamo in Paesi estranei per tradizioni, loro fanno lo stesso, è una questione di principio!
Gianlu79
00giovedì 28 luglio 2005 21:00
Re:
da: Eruner 28/07/2005 12.34

"Voi Italiani siete solo dei mollaccioni senza spina dorsale e dovreste starvene unicamente zitti!"

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Ehhhhhhhhhhhhhhhh, beata ignoranza..........evidentemente, nei libri di storia inglese hanno cancellato tutte le batoste che hanno preso dagli italiani.
Il più grande falso storico degli ultimi tempi e chè ad El Alamein gli inglesi avrebbero umiliato l'esercito italiano.
In realtà, quel fronte era diviso in due parti: Fronte Nord, con una divisione italiana al centro e due tedesche ai fianchi e il Fronte Sud con tre divisioni italiane.
Ebbene, gli inglesi, sul fronte sud hanno perso oltre 600 carri armati e migliaia di uomini, senza riuscire a sfondarlo.
El Alamein alla fine fù presa perchè riuscirono a sfondare a Nord dove a cedere furono proprio gli African Korps del Fedel Maresciallo Rommel........

Tutto questo che non centra un tubo con l'intero topic è solo un promemoria per chi dovesse anadare in inghilterra ed incontrare un ingnorante come il su citato professore. Almeno sapete come tappargli la bocca [SM=x92704]

Per quel che riguarda il resto, ormai su crocefissi e simili si è detto di tutto, inutile cincischiarsi ancora sopra.
Come detto di recente da non ricordo quale cardinale "Se prima, metaforicamente parlando i cristiani erano un grande esercito compatto, ora siamo solo gruppi di guerriglieri circondati ed assediati dal materialismo......."
"Paunovic"
00venerdì 29 luglio 2005 14:01
Re: salvarsi dal terrorismo

Scritto da: Tom Baker - Doctor WHO 25/07/2005 21.02

Cosa potrà salvarci dalla furia omicida di un terrorismo nichilista?
Le leggi speciali sulla sicurezza o dei super eserciti ?

La salvezza dell’Europa, come ha ben argomento Antonio Socci su ‘Il Giornale’ del 21/7, potrà realizzarsi solo se questa sarà in grado di recuperare la propria identità culturale e soprattutto se sarà in grado di svegliarsi dal lungo sonno della ragione che una cultura sempre più laicista continua ad imporle.



Questo credo sia tratto da quell'articolo:
"In questa sostanziale impotenza dell'Occidente a difendersi (a volte anche la non volontà di farlo), per milioni di persone l'unica speranza è quella indicata provvidenzialmente dalla Madonna che ripete: preghiera, penitenza e conversione («con la preghiera potete allontanare anche le guerre», ha affermato a Medjugorje). È la stessa via che fu indicata a Fatima (non aver ascoltato ha provocato enormi drammi nel Novecento). Riecheggia le parole di Gesù: «Se non vi convertirete perirete tutti"

Ben argomentato!?[SM=x92708]
DragonKnight
00sabato 30 luglio 2005 10:59
A proposito dell'attentato! Ieri ho sentito che è stato arrestato un attentatore
in Italia di Londra! Stava pianificando un attentato a Roma!
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