Capitolo 1 : ” STORIE DIMENTICATE ”
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“Il suono della battaglia si protrasse per ore e ore…” lesse Victory ,mago ,più che altro definito solo apprendista stregone.
La grande guerra ripeté mentalmente il giovane ‘quasi adolescente ormai’ come continuava ostentatamente a definirsi lui quando qualcuno si rivolgeva a lui chiamandolo giovincello. Una voce impaziente dentro di lui lo incoraggiò per continuare a leggere. Riconobbe la voce che lo seguiva e gli indicava la retta via come sempre da tre anni a quella parte ,le diede quindi ragione e continuò a leggere ad alta voce al suo pubblico composto da Scott, Richard, Gillian e Cindy ,l’unica femmina del gruppo se si escludeva Gillian. Quest’ultima era infatti considerata un maschio da tutti quelli che avevano avuto il piacere di avere a che fare con il suo tutt’altro che docile carattere determinato ,perfino dagli stessi genitori la consideravano tale .
Victory continuò la sua lettura del testo con la stessa cadenza ritmica di un sacerdote che impartisce la predica domenicale ,impegnato a rinnovare la fede e la speranza nelle persone che lo ascoltano e tenere alta l’attenzione in coloro che non lo sono con il suo messaggio.
“La battaglia fu estenuante e sia l’esercito delle tenebre che l’esercito della rinnovazione riportarono gravissime perdite ma solo uno ne uscì vittorioso.”
Ci fu una pausa in cui Victory cercò di immaginarsi la scena degli eserciti che si scatenavano in quella furibonda battaglia all’ultimo sangue. Nella sua mente ,cominciarono a delinearsi forme conosciute: vide tutto distintamente come se fosse stato presente quel giorno di secoli e secoli fa in cui però notava qualcosa di familiare ,una sensazione di dejavù ,ma cercò di non pensarci concentrandosi su ciò che riusciva a vedere. Victory inizialmente assistì alla battaglia che si svolgeva in torno a lui e quando ormai quella terrificante vista stava per concludersi si accorse di un fatto che lo lasciò impietrito per parecchi minuti facendo temere ai suoi compagni il peggio.
Continuava a ripetersi che se lo stava immaginando e che ,da un momento all’altro si sarebbe destato dal sonno ,ma poi capì che così non poteva essere ed accettò la realtà come gli si presentava. Credeva di aver semplicemente viaggiato con la fantasia come tante altre volte e di essersi immaginato tutto quell’epico scontro solo perché aveva appena letto la descrizione dettagliata degli avvenimenti. Ma fu costretto a ricredersi.
Non era avvenuto nulla di tutto questo. Victory aveva veramente vissuto quella battaglia in prima persona ed aveva visto con i propri occhi e non con quelli della sua immaginazione quegli avvenimenti.
Le visioni di quello scontro erano troppo reali e simili in tutto e per tutto alla descrizione riportata dal libro.Lui aveva partecipato alla grande guerra. Ma era solo un bambino e come avrebbe potuto vivere un’esperienza simile accaduta anni ed anni prima che lui nascesse. Questi interrogativi lo stavano ancora tormentando quando fu riportato violentemente alla realtà da uno scossone.
Cindy lo stava guardando con un’espressione preoccupata in volto .Si trovavano in un sottotetto, lo si capiva dal soffitto inclinato e dalle migliaia di ragnatele che infestavano quel luogo non amato dalle persone, forse per le tante storie che giravano trasportate sulla bocca della gente. Da una finestra non molto ampia entrava una luce fioca che illuminava debolmente la parte dove era seduto lui. Fissò di sfuggita lo sguardo della ragazza che era stata compagna delle sue avventure fin da piccolo ma poi guardò oltre.
Oltre il suo sguardo notò visi stupiti e facce meravigliate che lo guardavano. Non capiva dove fosse ne perché si trovasse lì. Poi, tutt’a un tratto riaffiorarono ricordi nella sua memoria, limpidi come le immagini di poco prima e ricordò tutto quanto. Lui e gli altri quattro suoi amici e compagni di giochi si erano avventurati in soffitta per cercare qualcosa con cui ammazzare il tempo. E direi che lo avevano trovato. In un baule coperto da uno spesso strato di polvere che la diceva lunga sul tempo per cui era stato chiuso avevano trovato un libro intitolato ‘Ricordi perduti ’. Avevano cominciato a leggere l’appassionante storia del loro mondo di un passato che non si tramandava più da molti anni ormai. Si erano chiesti perché di questa scelta, se era stata una scelta, visto che degli avvenimenti così importanti, a loro avviso, non dovevano essere dimenticati . “Forse c’è qualcosa in quella storia che non abbiamo ancora letto di cui gli adulti si vergognano” pronosticò Richard ,il più veloce di mente del gruppo. Tutti furono d’accordo con lui e concordarono che l’unico modo per sapere se veramente era così era continuare a leggere.
[leggi e lo scoprirai ,dannazione]
Cercò di aprire la bocca per tranquillizzare Cindy ma dalla sua gola tutto ad un tratto arida come le colline dove era stato poco prima con l’immaginazione (oppure aveva veramente visto tutto quello con i propri occhi?) uscì solamente un verso simile al gracchio di una cornacchia .L’espressione del volto di Cindy mutò in orrore e quella visione lo fece rabbrividire dalla testa ai piedi provocandogli un fremito appena sotto la nuca che gli fece rizzare i capelli radi sotto la sua pettinatura lasciata avanzare nella sua crescita fino a sfiorargli le spalle .
Il giovane sforzò con tutto il suo corpo per sciogliere il nodo formatoglisi al posto della gola, deglutì la saliva amara che aveva in bocca e riuscì finalmente, dopo attimi sembratigli interminabili, a pronunciare una parola che tranquillizzasse i sui amici “Non pre...” tossì “Non preoccupatevi ,sto bene ,davvero.” sorrise.
Sapeva che non avrebbe riferito loro quello che aveva visto, forse per paura di essere preso per pazzo e sapeva anche che sarebbe riuscito ad inventarsi una scusa ma l’oggetto dei suoi pensieri attualmente era uno solo.
‘DOVE INIZIA L’IMMAGINAZIONE E FINISCE LA VERITA?’