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Il Vassallo perfetto

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2020 12:32
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19/11/2015 02:44
 
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Conclusosi lo scontro i seguaci di Blue Dragon si mossero, raggiungendo le scale per continuare fino ad arrivare alla stanza successiva, dove lo scheletro li aspettava con uno sguardo vuoto.
<<Odius tocca a voi>> disse Claudium al pretoriano, che annuì mettendo in bocca la perla.



[Modificato da Otrebmu Ittoram 19/11/2015 02:45]
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25/01/2016 01:01
 
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Odius mise in bocca la piccola perla e si preparò allo scontro; il suo avversario si ergeva di fronte a lui: un grosso scheletro a otto braccia ciascuna brandente una scimitarra dal filo sinistro.
Il Pretoriano, brandendo lo spadone con entrambe le mani, cominciò a muovere lentamente qualche passo verso la propria destra girando attorno al nemico.
Lo scheletro, con un sinistro scricchiolio di ossa, seguiva i movimenti dell’Aspirante con la testa, senza però muovere il resto del corpo.
Devo assolutamente tentare di colpirlo alle spalle pensò Odius un attacco frontale non avrebbe senso, certamente almeno una delle sue armi finirebbe per superare la mia guardia e colpirmi
Facendo un passo avanti per tentare una finta, l’Aspirante dovette però retrocedere perché due delle scimitarre avevano compiuto con una rapidità sorprendente un mezz’arco da sinistra a destra e ora lo scheletro era nuovamente posizionato di fronte al Pretoriano.
Maledizione, com’è possibile che sia già entrato all’interno del suo raggio d’azione
Il secondo tentativo non sortì effetti migliori: Odius si lanciò in avanti con uno scatto, con lo spadone davanti a sé e la punta rivolta verso il basso a creare una sorta di scudo e, come immaginato, ancora una volta, le due scimitarre ripercorsero al contrario il mezz’arco di poco prima infrangendo il colpo però sul piatto dello spadone.
Tuttavia prima che l’Aspirante potesse raggiungere una distanza sufficientemente ravvicinata da colpire il corpo del nemico si avvide che un’altra scimitarra stava calando dall’alto verso il basso oltre la propria barriera. Ancora una volta i riflessi di Odius furono fondamentali per evitare il peggio.
Altri due tentativi poi fallirono miseramente. Ogni volta, infatti, che l’Aspirante si avvicinava al corpo del mostro almeno una delle braccia riusciva a superarne la guardia dal lato non protetto e lo costringeva a una rapida ritirata oltre il raggio d’azione degli arti scheletrici.
Non riesco ad avvicinarmi!! Pensa Odius come puoi colpirlo senza farti ammazzare a tua volta?
Il Pretoriano si mise quindi a osservare più attentamente l’avversario e riuscì a formulare una sorta di piano anche se con scarse possibilità di riuscita.
Estrasse quindi il pugnale da sotto il mantello e lo tenne nascosto con la mano sinistra dietro la schiena, nuovamente si gettò in avanti con lo spadone in modalità scudo e, nuovamente, due delle scimitarre colpirono quest’ultimo. In quel preciso istante Odius lanciò il pugnale che teneva nascosto verso la testa dello scheletro che, colpito ma non ferito, ebbe comunque uno scatto all’indietro perdendo momentaneamente la guardia.
Subito il Pretoriano tese gli addominali e si diede uno scatto di reni compiendo una rotazione su se stesso, parallela al suolo e lo spadone, compiendo un giro completo attorno al suo corpo, tranciò di netto le braccia che prima avevano tentato di colpirlo.
Lo scheletro, che non mostrava comunque di aver risentito del colpo, aveva ora due braccia in meno sul lato sinistro e palesava, ora, un punto debole, dove l’Aspirante aveva tutta l’intenzione di lanciarsi per eliminarlo. E così fece.
Sperando nella resistenza dell’armatura sotto il mantello Odius penetrò la guardia del mostro, inevitabilmente fu colpito da un’altra delle scimitarre, senza che questa fortunatamente riuscisse a ferirlo, anche se il colpo lo aveva fatto irrigidire dal dolore, piantò la punta del suo spadone tra le costole dell’avversario lì dove un tempo doveva esserci stato il cuore.
Tutto di colpo si bloccò. Odius era ancora appeso all’impugnatura dello spadone conficcato tra le costole del mostro, sospeso a qualche centimetro da terra. Lo scheletro aveva interrotto il proprio attacco e ora osservava la lama nel proprio costato.
Improvvisamente quella che poteva essere una risata cavernosa proruppe dalla mascella scheletrica del mostro che, con un rapido movimento, si scrollò di dosso il Pretoriano.
Odius cadde stupito a qualche metro di distanza dicendo: <<Ma come… ero sicuro di averlo colpito ed eliminato. Ora inoltre sono anche disarmato, visto che lo spadone è rimasto conficcato in quell’essere>>.
Con una nuova risata lo scheletro fece in modo che quattro delle braccia rimanenti sul suo corpo si staccassero e cominciassero a volteggiare minacciose attorno al suo corpo. Durò tutto pochi istanti: le quattro braccia attaccarono autonomamente l’Aspirante che, non potendo fare altro, tentò di evitarle, ma in quel preciso istante in cui le scansava, quelle che, aveva in precedenza tagliato lo colpirono simultaneamente alle spalle.
La fortuna era stata che il mostro aveva pensato di attaccarlo con il taglio delle lame e non con la punta, cosa che aveva permesso all’armatura di Odius di assorbire quasi interamente il colpo, anche se, era convinto l’Aspirante, almeno un paio delle sue costole dovevano essersi incrinate.
Il combattimento continuò in tal guisa ancora per qualche secondo palesando all’Aspirante alcune cose: primo, l’avversario era ben più forte di lui, secondo, il punto debole dello scheletro non erano né le braccia né il costato, terzo, le braccia attaccavano in modo autonomo, imprevedibile e da ogni direzione, ma dopo ogni attacco avevano bisogno di tornare ad attaccarsi al corpo per qualche istante prima di ricominciare.
Il piano cominciò a delinearsi nella mente del Pretoriano e, concentrate tutte le energie residue, Odius caricò nuovamente il nemico.
Il Pretoriano evitò il primo attacco, incassò fortunatamente senza danni il secondo e il terzo, e si aggrappò strettamente al quarto braccio difendendosi a furia di calci dal quinto e dal sesto.
Nel momento stesso in cui il braccio si riattaccò al corpo Odius impugnò lo spadone e lo estrasse rompendo una delle costole, con le ultime energie spiccò un balzo e colpì con tutta la sua forza il teschio.
Non successe assolutamente nulla: il nemico era troppo superiore, il colpo aveva appena scheggiato il lobo occipitale dell’avversario senza che lo stesso ne risentisse realmente.
Un istante dopo le braccia e le lame colpirono nuovamente Odius e, questa volta, riuscirono a fare breccia nella sua cotta di oricalco.
Il dolore che ne seguì rischiò seriamente di far perdere i sensi al seguace di Blue Dragon: almeno tre delle sei lame si erano infatti aperte un varco tra le carni di Odius.
Lo scontro era davvero giunto al termine.
Con una nuova risata lo scheletro fece prelevare il corpo martoriato dell’Aspirante dalle sue braccia e una volta che queste si erano riattaccate, cominciò a stringerlo contro il suo petto scheletrico per stritolarlo a morte.
Con l’ultimo rantolo di lucidità Odius morse la sfera che teneva in bocca. Immediatamente sentì una nuova energia fluire nel suo corpo, ma sapeva di avere in realtà una sola occasione per determinare lo scontro, l’effetto aveva una durata limitata e, comunque, era troppo mal messo per prolungare realmente il combattimento.
Con l’ausilio dei poteri della sfera e della disperazione, il Pretoriano tese i muscoli e allentò appena la stretta che lo cingeva, ma quella minima libertà gli permise di conficcare la punta dello spadone nella bocca del nemico e, mettendoci tutta la propria forza, iniziò a ruotarla distruggendo denti, mandibola, buona parte del cranio e vertebre del collo.
La stretta subito si allentò e poi smise del tutto. L’Aspirante rotolò a terra assieme alle ossa del mostro che, non più tenute insieme dalla sua magia, non erano null’altro che comuni ossa inanimate.
Odius, sorrise vittorioso giusto un secondo prima di svenire.
Lo scontro ora era realmente terminato. Con una nuova vittoria dei seguaci di Blue Dragon.



OT-- pezzo di Odius --OT
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25/01/2016 01:42
 
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Ripresosi Odius grazie a una pozione curativa, il gruppo attese una mezz’ora prima di affrontare l’ultimo nemico.
<<Bene il prossimo è vostro>> disse Odius a Otrebmu, che annuì.
Luce e Solar Knight diedero le loro perle a Otrebmu.
<<Se le stringerete una dopo l’altra, avrete più tempo per vincere>> disse Luce.
Il gruppo continuò il cammino e discese le scale che li dividevano dal cavaliere nero, raggiunta l’ultima stanza, videro il nuovo avversario.
<<Mi si gela il sangue nelle vene a guardarlo>> disse Luce tremando.
<<Bene non fatevi uccidere> disse Jekyll, mentre Otrebmu metteva in bocca le tre perle.
<<Vedrò cosa posso fare>> rispose Ittoram.
Il Vassallo si avvicinò al cavaliere, quando era a poco più di due metri, notò che l’avversario aveva come un mantello d’ombra sulle spalle che non faceva vedere le braccia e cosa impugnava, si vedeva però che indossava un’armatura rossa con venature nere e viola, ricoperta da rune.
Otrebmu aveva impugnato la spada dei Templari Sin Fein.
Il cavaliere dopo alcuni secondi attaccò, dal mantello d’ombra comparve lo spadone cremisi, con venature rosse pulsanti, e incastonata nel pomolo la gemma nera.
L’arma colpì, come un martello, lo scudo di Otrebmu, che indietreggiò per il colpo.
Il cavaliere continuò ad attaccare allo stesso modo, forse credendo di distruggerlo.
<<Resistente quello scudo>> disse Solar Knight <<ma alla fine sarà distrutto>>.
<<Vi sbagliate quello scudo non può essere distrutto, proviene da alcuni millenni nel futuro>> disse Jekyll, con un sorriso.
<<Cosa?>> chiese Solar Knight.
<<E’ una lunga storia>> disse Claudium.
Lo scontro si protraeva da una decina di minuti, Otrebmu era riuscito a non farsi colpire grazie allo scudo e alla spada con cui deviava i colpi dell’avversario, e anche se qualche colpo era passato, l’armatura lo aveva protetto.
Il cavaliere nero sembrava spazientito da quell’inconcludente scontro e si fermò, studiando il Vassallo, che intanto riprendeva fiato.
<<Perché non usa le perle?>> si chiese Luce ad alta voce.
Il mantello d’ombra del cavaliere prese vita, da esso venne fuori una ventina di braccia con mani artigliate, che circondarono il cavaliere, e per finire lo spadone prese fuoco.
<<Ser Otrebmu è morto, non può difendersi da tutti quegli attacchi e dal fuoco>> sentenziò Solar Knight.
<<Diciamo che non è messo bene>> precisò Trekentoff.
Il cavaliere attaccò il Vassallo, che se pur con difficoltà riusciva a parare o deviare la maggior parte dei colpi, i restanti gli procuravano ferite leggere.
<<Ecco perché non ha usato le perle, voleva conoscere tutti i trucchi del nemico>> disse Jekyll, abbozzando un sorriso.
Otrebmu strinse una perla tra i denti e attaccò, il cavaliere fu sorpreso dell’aumentata forza del Vassallo ma essendo ora di pari forza gli attacchi del Mastro Erudito furono bloccati dalla ventina di braccia, che quando colpite parando il colpo si trasformavano in fumo e sparivano per poi riemergere dal mantello.
<<Non ci voleva, se non fosse per quelle braccia Otrebmu colpirebbe il cavaliere e lo eliminerebbe, ma cosi non riesce neanche a sfiorarne il corpo>> disse Odius, preoccupato.
Dopo due minuti l’effetto della perla svanì e il cavaliere avvertendo la debolezza del nemico attaccò con maggiore furore, finché con un colpo della spada non ferì Otrebmu alla gamba, il Vassallo avvertì un freddo intenso e debolezza, il cavaliere fu invaso da una nuova forza e furia che si riversarono sul Vassallo, che sempre più con difficoltà resisteva al nemico, venendo ferito dagli artigli e un paio di volte anche dallo spadone.
<<Non ci voleva, gli ha preso tre pezzi dell’anima>> disse Luce, preoccupata visibilmente.
Il cavaliere nero tentò di colpire con la spada di nuovo Otrebmu, ma questi parò con lo scudo, venendo però colpito da un calcio del cavaliere allo stomaco.
Il Vassallo fu avvolto da un alone bianco e si rialzò di scatto attaccando con un impeto, una forza, e una velocità centuplicate.
Il cavaliere nero perdeva braccia d’ombra cosi rapidamente che per ogni cinque distrutte, solo una riemergeva dal mantello, in pochi secondi si ritrovò senza braccia d’ombra e senza un suo braccio, un ennesimo colpo di Otrebmu stava per staccargli anche il braccio che impugnava lo spadone, ma il cavaliere ritrasse il braccio e venne colpita l’arma, il colpo fu talmente forte che ne perse la presa e questi volò in aria.
Otrebmu tentò di colpire lo spadone in aria per allontanarlo, ma colpì invece la gemma nera che era sul pomolo distruggendola, centinaia di luci fuoriuscirono dall’artefatto distrutto, tre entrarono nel corpo del Vassallo.
<<Otrebmu ha recuperato i pezzi della sua anima>> disse Luce, con un sorriso.
Il cavaliere urlò e fu come se il mantello lo risucchiasse all’interno fin quando non rimase che un’ombra e poi svanì anche quella.
<<Ci siete riuscito, ma come avete fatto?>> chiese Jekyll, avvicinatosi a Otrebmu e dandogli una pacca sulla spalla destra.
Il Mastro Erudito crollò a terra come se avesse perso le forze.
<<Non sarà morto?>> chiese Solar Knight, sbirciando da dietro le spalle di Luce, che si era chinata a controllare le condizioni di Otrebmu.
<<No ma respira a malapena>> rispose Luce, tenendo una mano davanti alla bocca del Vassallo.
<<Cos’è successo?>> chiese Jekyll, a Ittoram.
<<Il calcio allo stomaco mi ha fatto stringere tra i denti entrambe le perle rimaste>> quasi sussurrò il Vassallo, per poi perdere conoscenza.
<<Buono a sapersi, usandone due si aumentano potenza e velocità ma si perde conoscenza>> disse Jekyll, pensieroso.
I seguaci di Blue Dragon decisero di riposarsi finché Ittoram non si fosse ripreso.
Dopo una ventina di minuti Otrebmu, aveva un po’ ripreso le forze, bevve una pozione guaritrice ma non gli fece effetto.
Dopo un’ora era ancora debole.
<<Cosa facciamo?>> chiese Odius.
<<Continuiamo la missione>> rispose Otrebmu.
<<Come?>> chiese Throneshield, con un’aria stupita.
<<Passiamo alla prossima stanza o quello che ne rimane, scendiamo nella caverna, io rimarrò sulle mura con Trekentoff e Luce che mi proteggeranno e voi eliminerete i mostri che si trovano negli edifici>> rispose Otrebmu <<Poi libereremo i prigionieri e ritorneremo in superficie>> concluse il Vassallo.
Dopo qualche discussione decisero di eseguire il piano di Ittoram e in breve tempo si trovarono sulle mura a guardare gli edifici occupati dai mostri.
<<Non ci sono guardie>> disse Luce.
<<Non credo si preoccupino che arrivi qualcuno quaggiù>> rispose Solar Knight.
Otrebmu rimase seduto sulle mura con Luce e Trekentoff, mentre gli altri scendevano le scale che portavano al cortile.


OT-- leggere la discussione per altre notizie --OT
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29/01/2016 15:02
 
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<<È stato gagliardo ser Otrebmu, quel cavaliere nero era un osso duro>> disse Albins fiancheggiando la guardia reale.
<<Si, il suo avversario era il più pericoloso da affrontare>> aggiunse Drago.
<<È stato un duello massacrante. Ci ha fatto preoccupare, addirittura Solar lo dava per spacciato>> continuò il ninja, osservando il cavaliere direno ammutolito e pensieroso.
L’avversario di Otrebmu sembrava vittorioso, come del resto anche quello di Jekyll… ma questi Vassalli hanno la capacità di cambiare le sorti della battaglia. Adesso che ci penso, quando io e Davez affrontammo il labirinto d’acqua, secondo quei brutti presagi il vascello doveva affondare e anche nello scontro con le creature marine doveva finire male. Ora che ho acquisito una buona esperienza… si anche in quell’occasione non doveva andare così come è andata. Riflettè SolarKnight.
<<Solar? Tutto bene?>> domandò Albins.
<<Ehm si, stavo pensando a questa assurda faccenda. Tutt’ora non mi capacito di quel che siamo riusciti a fare fin adesso>> rispose il cavaliere direno.
<<Beh non ci pensiamo! L’importante è portate la pellaccia a casa>> disse Drago poggiando le braccia sulle spalle del ninja a destra e del cavaliere a sinistra.
<<Ehi voi tre, non battete la fiacca! Almeno avvisatemi, così vi faccio compagnia!>> esclamò scherzoso Claudium girandosi indietro verso agli altri tre Aspiranti Vassallo.
Il gruppo guidato da Jekyll discese le scale e arrivò su un largo cortile, dove vi erano sei case disposte su due file a una distanza di cinque metri. Alla prima casa Jekyll, sentito anche il parere di Eruner, essendo quest’ultimo in grado di distinguere l’energia negativa dei nemici, diede il compito a Claudium di perlustrarla.
<<Per questa casa, voi siete il più indicato. I nemici che vi abitano non dovrebbero essere un problema per voi, anche perché fra tutti noi siete quello più in salute>> disse Jekyll.
<<Non rimarrà un solo nemico in piedi>> dichiarò Claudium.
E mentre Claudium si avviava nella prima casa, a Solar Knight gli venne affidato il compito di ispezionare la seconda e ad Albins la terza. I due Aspiranti Vassallo fecero altrettanto come Claudium, entrarono senza esitare.
Jekyll seguito da Eruner, Throneshield, Odius e Drago si portarono sul retro della prima fila di case di fronte alla seconda fila.
Questa casa emana un energia negativa maggiore! Disse telepaticamente Eruner.
<<Bene, allora ce ne occuperemo io e Throneshield. Voi proseguite>> disse il Vassallo del Nord.
Odius ed Eruner si avviarono verso le ultime due case.
Intanto nella prima casa, Claudium non vi trovò da subito particolari pericoli, ma una volta arrivato al centro di un ampio salone, venne immediatamente circondato da una decina di uomini serpente.
L’esperto paladino sfilò rapido dalla sua fodera la fedele spada di oricalco e con un tondo sbaragliò i primi quattro uomini serpente, poi saltando evitò di essere colpito alle gambe da una sciabola nemica.
Claudium, parando due colpi sgualembrati e schivando un affondo, fece uno scatto in avanti e carico di fendenti tre uomini serpenti fino a ucciderli. La lotta con gli uomini serpente iniziò a divenire frenetica.
Nella seconda casa le pareti divisorie erano tutte crollate, entrando il cavaliere direno notò da subito i dieci ghoul in piedi immersi in un profondo stato di trance. Il cavaliere impugno la spada alata e assumendo un’espressione vaga, si getto a squarciagola sul primo ghoul facendolo a fette. Gli altri ghoul si destarono dal loro stato di incantamento e disorientati si urtarono. Solar Knight approfittò subito della situazione e fece una carneficina, e per andare sul sicuro ne bruciò i resti.
Nella terza casa lo scontro era già ai massimi ritmi, il letale ninja di Blue Dragon schizzava con la velocità di una saetta da una trave all’altra e con movimenti da provetto atleta di anelli iniziò a colpire a morte la ventina di zombi che vi abitavano.
Albins in poco tempo eliminò i nemici e con elegante abilità roteò nell’aria le due fedeli katane facendolo ricadere nelle fodere poste sulla schiena. Il ninja uscendo si trovò faccia a faccia con Claudium e Solar Knight, quest’ultimo ritenne opportuno dar fuoco anche ai corpi degli zombi e degli uomini serpente. I tre Aspiranti Vassallo entrarono nelle case fecero una bella pira di non-morti e dovettero vedersela di nuovo con alcuni uomini serpenti rigenerati prima di darli alle fiamme.
Il Vassallo e l’Aspirante Vassallo in prova entrati nella quarta casa si ritrovarono in un ampio vestibolo. Di fronte ai due un ampio arco di pietra separava l’area di entrata da un ampio salone, al centro del quale vi erano seduti cinque vampiri a una tavola ovale. Jekyll e Throneshield sguainarono le loro spade.
<<Non so come hanno fatto ad entrare, ma hi hi hi hw hw hw avevo bisogno di sangue fresco>> affermò il vampiro gemello.
<<Non ci vedo più dalla sete!>> esclamò la bionda vampira gemella con gli occhi insanguinati.
<<Che dire, grazie per essere venuti a servirvi da soli. Attaccateli!>> disse e ordinò il vampiro gemello.
Agli ordini del vampiro, gli altri tre vampiri si alzarono di scatto, avevano altezze differenti tanto da sembrare delle matriosche poste una fianco all’altra. I tre abomini si lanciarono rapidi in attacco.
Una pioggia di scaglie di ghiaccio investì in pieno i tre vampiri, ricoprendoli di tagli e ferite pronte a rigenerarsi. Dopo l’attacco di Jekyll, rapidamente Throneshield si lanciò sui tre vampiri e con i suoi tre fendenti speciali li decapitò. Le teste dei tre vampiri sembravano ancora attaccate fino a quando il Vassallo calciando i vampiri le separo dal resto del corpo.
<<Hanno messo fuori gioco Andre, Eggerbert e Alec, non sono tanto sprovveduti>>disse la vampira.
I due vampiri gemelli si alzarono all’unisono dalle loro sedie e iniziarono a proferire preghiere maligne. Uno scudo di energia nera si interpose tra i due vampiri e i due uomini del Sommo Blue Dragon.
Nella quinta casa entrò Odius e in un istante tre presenze si fecero avanti. Erano fantasmi, uno sventolava minaccioso le proprie braccia, il secondo sembrava risucchiare a sé la luce e il terzo ondeggiava impazzito.
Odius non rimase impressionato e attese fino all’ultimo istante l’avvicinarsi dei nemici, poi con un potente fendente circolare li colpi e irreversibilmente svanirono.
Contemporaneamente nella sesta casa Eruner era entrato, aveva eradicato due spettri e si accingeva immediatamente a ritornare indietro.
Intanto lo scontro nella quarta casa era giunto al termine.
<<Pietà! Vi prometto che non attaccheremo mai più le persone innocenti!>> disse il vampiro completamente mutilato, mentre al suo fianco era visibile la testa dell’altra vampira rotolare dopo il colpo ricevuto.
<<Dicono tutti così>> affermò Jekyll finendo il vampiro.
Throneshield e Jekyll raccolsero le cinque teste e le misero nella tovaglia del tavolo della casa, portandole con loro si accinsero a raggiungere gli altri.
Eliminati i non-morti delle sei case Jekyll, Eruner, Throneshield, Claudium, Odius, Drago, SolarKnight e Albins raggiunsero Otrebmu e gli altri due Aspiranti Vassallo.






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere
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14/02/2016 15:08
 
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Jekyll salite le scale con gli Aspiranti, si videro davanti Luce e Trekentoff.
<<Cosa ci fate qui?>> chiese il Vassallo.
<<Non dovreste proteggere Otrebmu?>> domandò Claudium.
<<Il Mastro Erudito sta bene, qualche minuto fa si è sentito meglio, ha bevuto una pozione guaritrice ristabilendosi del tutto>> rispose Luce.
<<Vero, questa volta ha funzionato… è come se qualcuno gliel’avesse detto…>> concluse Trekentoff.
<<Qualcuno chi?>> chiese Solar Knight.
<<Non saprei… sembrava che provenisse una voce dalla scarsella che porta sul fianco sinistro>> rispose Trekentoff.
<<Il fianco protetto dallo scudo indistruttibile>> fece notare Solar Knight.
<<Effettivamente abbiamo notato questa cosa noi bibliotecari>> rivelò Claudium.
<<Vero, nella Biblioteca Arcana ci siamo accorti che alcune volte si distrae come se ascoltasse o rispondesse a qualcuno che si trova alla sua sinistra>> aggiunse Drago.
<<Era lo stesso al ponte in quei tre anni>> disse Luce.
<<Forse i Sommi comunicano con lui in qualche modo>> azzardò ipotizzare Solar Knight.
<<Non credo, siamo rimasti isolati al ponte, se avesse potuto mettersi in contatto, lo avrebbe fatto>> disse Jekyll.
<<Com’è andata laggiù?>> chiese Luce, indicando gli edifici dove alloggiavano i mostri.
<<Che cosa fate tutti lì a confabulare?>> chiese una voce alle spalle del gruppo.
Otrebmu si era avvicinato agli altri.
<<Gli stavamo raccontando cos’è successo>> rispose Claudium.
<<E com’è andata?>> chiese Otrebmu, che fu informato degli scontri.
<<E avete liberato i prigionieri?>> chiese Otrebmu.
<<I prigionieri?>> chiesero tutti.
<<Quelli che siamo venuti a liberare e che probabilmente sono in questi edifici a sinistra>> disse Ittoram, indicando le quattro costruzioni alla sua sinistra.
Il gruppo riunito scese di nuovo le scale poi aprendo i pesanti portoni visitarono le strutture, dove trovarono tutte le persone scomparse, alcune un po’ deboli perché i vampiri si erano nutriti, ma non avevano dissanguato nessuno.
I prigionieri raccontarono che oltre i mostri che fungevano da guardiani, e che avevano già eliminato, non vi erano altri esseri all’interno delle mura, ma fuori era una discarica di cadaveri che la magia oscura che impregnava il terreno trasformava in vari tipi di non-morti, scheletri, zombi o peggio.
I seguaci di Blue Dragon accompagnarono i prigionieri liberati sulle mura al trasporto magico e da li raggiunsero tutti la torre capovolta, rifecero il percorso a ritroso, poi passarono per le varie gallerie fino ad arrivare nei sotterranei del maniero e da li arrivarono in superficie tra le rovine del corpo centrale del Castello.
<<Era ora che arrivaste, pensavo fosse morti alla fine>> disse una voce dolce e melodiosa ma fredda e distante.
Tutti si voltarono nella direzione della voce.
Da sotto un alto arco buio apparve la Contessa, si fece avanti fluttuando a un metro e mezzo di altezza, era nascosta parzialmente dall’ombra ma si vedeva che aveva l’armatura e una strana e grande cintura grigia doppia intorno alla vita, non indossava l’elmo ma sulla fronte sembrava avere una specie di tiara.
<<Che cosa succede Contessa?>> chiese Otrebmu.
La Contessa fece un movimento con la mano destra mentre con la sinistra portava il piffero vicino alla bocca, al gesto, dalle ombre uscì un centinaio tra uomini serpente e soldati-ghoul della Contessa e dietro a loro un altro paio di centinaia di mostri vari scheletri, zombi, ghoul, zanzare e sanguisughe giganti, spettri e un fantasma.
<<E tempo che moriate>> disse la fredda e melodiosa voce della Contessa, il suo viso per tutto il tempo era rimasto inespressivo, fisso, ne uno sorriso ne un battito di ciglia vi era stato.
<<Uccideteli>> disse Alba, iniziando a suonare il piffero.
Uomini serpente, soldati-ghoul e il resto dei mostri cominciarono a muoversi verso i seguaci di Blue Dragon e i prigionieri liberati.

OT-- leggere nella discussione per ulteriori informazioni --OT
[Modificato da Otrebmu Ittoram 09/04/2016 15:28]
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01/04/2016 16:35
 
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<<Traditrice che non siete altro>> disse Luce rivolta alla contessa.
Claudium disponendosi alla difesa pensò: cavolo siamo nei guai.
<<Me lo sentivo, che sarebbe successo una cosa del genere, pareva tutto così facile>> disse Solar Knight infoderando la spada alata e impugnando la lancia Raggio di Sole.
<<Siamo in grossi guai>> esclamò Trekentoff seguendo lo stesso esempio del cavaliere direno, impugnando la lancia fiammeggiante, Gugnir.
<<Non ho capito che gli ha preso tutto d’un tratto, ma a mali estremi, estremi rimedi>> disse adirato Throneshield estraendo violentemente la propria spada.
C’è qualcosa che non va nella Contessa, dove ha preso quella tiara… sembra avere la mente isolata e quella non sembra affatto una cintura rifletté Eruner, distaccandosi leggermente dai compagni e abbassare la punta della spada al suolo, pronto a scattare.
Il Cavaliere del Nord osservò l'esercito della Contessa avanzare lentamente. L'armatura della vampira continuava ad attirare lo sguardo del Vassallo.
<<Maledetta creatura del buio...>> sibilò Jekyll, rinfoderando le armi ed incrociando le braccia sul petto.
I dubbi che aveva nutrito sulla Contessa all'inizio della loro avventura gli tornarono alla mente eppure un interrogativo continuava ad assillarlo... possibile che Otrebmu si fosse fatto ingannare così facilmente? Davvero non si era accorto del raggiro e li aveva guidati in quella folle corsa in quelle terre nefaste solo per sgomberarle dagli avversari politici della vampira? No, Jekyll, non lo credeva possibile... Otrebmu doveva averci visto più lungo!
Jekyll spostò lentamente lo sguardo sul Vassallo accanto lui che, impassibile, fissava la Contessa.
<<Non è possibile ho visto la sua anima, e non era malvagia>> disse Otrebmu, sguainando e impugnando saldamente la spada dei Sin Fein.
<<Perché fate questo? Come osate tradire Blue Dragon? Voi essere infida e oscura, dovevamo immaginarlo che eravate della stessa pasta dei vostri tirapiedi... d'altronde non mi siete mai andata a genio!>> disse Drago.
A un tratto Drago si scagliò in avanti affiancato da Odius i due si scontrarono con la prima linea degli uomini serpente.
Per la sorpresa dell’attacco in pochi secondi, una quindicina di essi furono uccisi dai due, ma poi la linea dei rettili si compattò e ricevette l’aiuto dei soldati-ghoul e i due Aspiranti dovettero passare sulla difensiva.
<<Attento>> disse Odius, parando con il piatto del suo spadone un colpo di lancia diretto al fianco di Drago.
<<RITIRATEVI>> gridò Otrebmu ai due.
I due Aspiranti si disimpegnarono e tornarono tra i compagni.
<<Cosa facciamo?>> chiese Throneshield.
<<Combattiamo>> rispose Jekyll, preparandosi allo scontro.
Il gruppo si dispose a cerchio, si organizzò sistemando un Aspirante o Vassallo affiancato ai lati da un soldato VIMA, in questo modo ogni militare poteva contare su un aiuto più forte da entrambi i lati. Dietro il primo cerchio se ne dispose un altro composto di altri soldati VIMA e civili robusti nel terzo cerchio al centro vi erano i più deboli.
<<Prepararsi all’impatto>> disse Otrebmu, alzando lo scudo.
<<Ci uccideranno>> piagnucolò un ragazzo spaurito.
<<Taci Brisken>> disse un uomo alto e robusto, doveva avere superato i quarant’anni, i capelli neri lunghi fin quasi alle spalle avevano una sfumatura di grigio appena accennata alle tempie, impugnava una grossa ascia da battaglia.
L’impatto fu tremendo ma i seguaci di Blue Dragon resistettero.
<<Ricordate colpiteli al cuore o si rigenereranno>> disse Ittoram, trafiggendo il petto di un rettiloide.
Gli uomini serpente premevano per sfondare la difesa, pressati da dietro dai soldati ghoul, il resto dei mostri si era fermato e attendeva a pochi metri di distanza.
Una decina e più di uomini serpenti giaceva a terra, morta, i seguaci di Blue Dragon resistevano, anche se vi erano stati tra i soldati VIMA dei feriti, prontamente erano stati portati al centro e sostituiti. Aspiranti e Vassalli invece, benché feriti, continuavano a combattere.
Dopo altre sostituzioni di soldati feriti, e più di un’altra ventina di uomini serpenti, deceduta, nella prima linea dei seguaci di Blue Dragon che combatteva, erano ormai tutti malconci, ma non si arrendevano e continuavano a combattere.

<<Attento Brisken>> disse un uomo alto e robusto con i capelli brizzolati.
Un ragazzo fu trafitto da una lancia di un uomo serpente.
<<NOOO>> gridò un uomo con i capelli corti e neri, colpendo con una spada corta l’assassino del ragazzo.
Due soldati ghoul attaccarono l’uomo, che stava per soccombere quando l’uomo brizzolato e un soldato VIMA arrivarono in soccorso.
<<Grazie Tanadol>> disse l’uomo dai capelli neri.
I tre arginarono l’attacco dei due ghoul, ma poi altri cinque soldati ghoul arrivarono a sostegno dei loro compagni e la situazione peggiorò.
<<Attento Jarem>> disse Tanadol, mentre veniva colpito alla testa da un colpo di spada.
L’uomo cadde morto poco prima di Jarem, infilzato al petto da tre lance.
Il soldato VIMA non fece miglior fine ucciso dai sette nemici uniti.
<<Attaccate ho detto>> disse la Contessa.
A questo nuovo comando dalle ombre uscirono altri cinquecento nemici tra uomini serpente e soldati ghoul.
Dopo mezz’ora lo scontro si era fatto ancora più cruento, civili e soldati VIMA giacevano morti accanto ai corpi di vari esseri. Solo i Vassalli e gli Aspiranti erano ancora in vita.
<<Dobbiamo fuggire>> disse Throneshield.
<<E come? Siamo circondati da più di cinquecento nemici>> fece notare Claudium.
In quel momento il terreno tremò e dalla parte opposta dello scontro il pavimento esplose, dalla voragine larga una decina di metri uscì con difficoltà essendo più grande un drago rosso che guardò in direzione della Contessa.
<<Finalmente è arrivato, sono ore che lo invoco>> disse la Contessa e cambiò melodia con il piffero.
Il drago si diresse verso i seguaci di Blue Dragon travolgendo chi gli capitava d’avanti.
<<Ora siamo morti>> disse Trekentoff.
<<Non prima di aver ammazzato il drago>> disse Odius, facendosi largo tra i nemici.
<<E no, lo devo uccidere io>> gli fece eco Eruner, seguendo il pretoriano.
I due attaccarono il drago e mentre Eruner gli amputava quattro dita, Odius lo feriva alla zampa posteriore aprendo un squarcio per tutta la lunghezza del polpaccio fino a raggiungere i tendini della caviglia cosicché l’essere perse l’equilibrio cadendo sul fianco.
Il drago però si dimenava e riuscì a ghermire Odius tranciando il corpo con un morso all’altezza della vita e ingoiando il resto.
Eruner che aveva tentato di correre in aiuto del compagno fu infilzato all’addome, dalla coda ossea del rettile, che scotendola con forza lacerò il fianco del paladino, lasciando il corpo cadere esanime al suolo.
<<NOOOO ERUNEEER ODIUSSS! DANNATI GHOUL!>> urlò Claudium facendosi largo tra i ghoul soldati a suon di fendenti, appena vide morire i suoi amici.
<<CLAUDIUM!>> chiamò a voce alta Trekentoff.
Il paladino dell’aquila bianca oramai era come stato risucchiato dall’orda di ghoul.
<<Accidenti! Siamo spacciati! Ci hanno isolati>> constatò Luce.
<<Milady rimaniamo spalla a spalla, non facciamoci isolare, o per noi è la fine!>> disse Trekentoff.
I due Aspiranti Vassalli elargirono vari affondi di lancia e spada, ma sopraggiunsero dei ghoul armati di lancia e per Luce e Trekentoff non ci furono più speranze, quando una trentina di affondi simultanei li colpirono da ogni direzione.
<<AAAAAAA PERITE MALEDETTI>> urlò Claudium mietendo una decina di ghoul.
L'esperto Aspirante Vassallo si vide tutto un tratto sopraffatto da ghoul inspiegabilmente più potenti di prima. Venne prima azzannato a una spalla, poi liberatosi decapitando il ghoul, venne morso alle gambe e alle braccia. Claudium lottò fino alla fine uccidendo altri otto ghoul, ma un colpo di spada gli lacerò parte del collo e di importanti vasi sanguigni sul lato destro. L’Aspirante Vassallo divenne una fontana di sangue, sulla quale i non morti non tardarono a banchettare.
<<Non vedo e non sento i nostri amici. Ho la bruttissima sensazione che stiamo diminuendo di numero>> disse il cavaliere direno in serie difficoltà nell’affrontare due uomini serpente.
<<Hanf hanf hanf dannata Contessa! Ci ha teso una trappola ben riuscita>> constatò Albins schivando vari colpi di sciabola degli uomini serpenti.
<<GNNN AAAAAAAA>> gridò Drago, tagliando a metà tre uomini serpenti consecutivamente.
Un fendente di sciabola calò violento su Solar Knight,
<<ATTENTO SOLAR!>> urlò Albins.
L’uomo serpente mozzò la mano mancina del cavaliere direno, che non riuscì a tirarsi abbastanza indietro.
<<AAARGH HHHH DANNATISSIMO MOSTRO>> sbraitò Solar Knight.
Il cavaliere direno gettò via la lancia e sfoderando la spada colpì a morte il suo mutilatore, poi si voltò senza esitare e tagliò all’addome un secondo uomo serpente.
Albins e Drago uccisero alti dodici uomini serpenti e costeggiarono l’altro Aspirante Vassallo, ma le creature rettiliformi aumentarono il loro numero a dismisura. Le ferite di sciabole e lancie fiaccarono al collasso prima il cavaliere direno e poi il ninja. La Guardia Reale tentò di difendere il corpo dei suoi compagni; lo sforzo fu notevole e alla fine soccombette insieme ai due amici circondato dalle letali lame avversarie.
Throneshield si era buttato nella mischia, trucidando ogni essere che vi si parò dinanzi. Il giovanissimo Aspirante Vassallo avendo perso di vista tutti gli altri, tentò di trovare i compagni da una parte all’altra del campo di battaglia, ma non trovò altro che nemici pronti ad ucciderlo.
<<Se proprio devo rimanerci secco, come minimo devo uccidervi tutti quanti!>> disse euforico Throneshield.
Poi il figlio di Owen corse e, prendendo uno slancio impressionante da sopra il cadavere di alcuni ghoul ammassati, si fiondò in un mare di corpi putrefatti. Throneshield sferzò un potente attacco triplo che uccise all’istante una decina di soldati ghoul e una ventina di scheletri, ma degli artigli spettrali sopraggiunsero inesorabili paralizzandolo e rimanendolo alla mercé dei non-morti.
Solo i due Vassalli rimanevano ancora vivi, anche se le ferite che li ricoprivano erano innumerevoli e le loro armature cominciavano a cedere ai colpi.
<<Prima di morire voglio togliermi la soddisfazione di uccidere la Contessa>> disse Jekyll, sorridendo minaccioso.
Il sangue gli colava dalla bocca e la vista all’occhio destro era compromessa da un colpo di spada che gli aveva procurato una ferita che dalla fronte arrivava fino al mento, i suoi poteri freddi gli avevano fatto uccidere un centinaio di nemici.
<<Io sono come Eruner e Odius, preferisco il drago>> rispose Otrebmu, stringendo la spada, il braccio destro aveva una ferita di lancia proprio dove non era coperto dall’armatura, e così altre ferite sanguinavano, dove il corpo non era protetto.
I due si divisero, usando i suoi poteri Jekyll uccidendo altre decine di nemici si avvicinò alla Contessa, ella fluttuando più in alto si sottrasse allo scontro, ma il Vassallo usando delle scale fatte di ghiaccio riuscì a raggiungerla e a gettarvisi addosso. I due caddero insieme ma la vampira prima di toccare il terreno si divincolò e Jekyll impattò sul pavimento con gran fragore, la vampira si avvicinò pensandolo morto, ma il Cavaliere del Nord si alzò di scatto e la colpì al braccio con la lama d’argento.
La Contessa svanì tra le ombre per apparire alle spalle del Vassallo e morderlo sul collo, Jekyll fece in tempo a trapassarle l’addome con la spada d’acciaio, poi cadde esanime sul pavimento.
Otrebmu avvicinato al drago parò alcuni colpi degli artigli e della coda ossea, vedendo che non riusciva ad avvicinarsi per colpirlo, usando una colonna abbattuta come trampolino si scagliò sulla testa del drago riuscendo a infilzargli l’occhio sinistro con la spada.
Un movimento repentino della testa del rettile gigante fece perdere la presa sull’elsa facendolo scivolare sulla guancia del mostro e poi nel vuoto.
Ittoram non toccò il terreno, perché mentre stava cadendo, il drago lo investì con il suo soffio di fuoco.
Il Vassallo usò il suo scudo per ripararsi, ma le fiamme lo avvolsero tutto.
Sui lastroni polverosi del pavimento, cadde lo scudo con ancora attaccato avambraccio e braccio del Vassallo e i pezzi dell’armatura ormai rosso incandescente, del resto del corpo non vi era rimasto nulla.
L’armatura era cosi arroventata che, il pavimento si sciolse a contatto con essa, facendo si che alcune parti si fusero con la pietra e quando uno ghoul tentò di prendere uno schiniere il corpo fu avvolto dalle fiamme e fu cenere in pochi attimi.
Un’ora dopo le rovine del castello erano deserte, i corpi di mostri e seguaci di Blue Dragon erano stati abbandonati lì e anche il drago, dopo che la vampira gli aveva estratto la spada dall’occhio gettandola a terra, si era trascinato fuori per seguire la padrona e il suo piffero.
L’armatura di Otrebmu iniziò a vibrare l’elmo e il pettorale, si staccarono dal pavimento rompendolo e fluttuando in aria, poi richiamarono gli altri pezzi a sé, ripristinando la figura del Vassallo, anche se di lui rimaneva solo l’arto sinistro dalla spalla alla mano.
Una luce rosso fuoco avvolse i pezzi dell’armatura e quando svanì, non vi erano solo quelli ma anche le armi e tutti i vestiti che non sembravano vuoti.
<<Sono vivo>> disse la voce di Otrebmu, cadendo in ginocchio.




OT-- pezzo scritto da Solar e Otrebmu leggere nella discussione apposita per altre notizie --OT

[Modificato da Otrebmu Ittoram 20/04/2016 19:53]
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14/04/2016 17:37
 
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Dopo alcuni attimi di confusione il Vassallo si alzò guardandosi intorno, recuperò la propria spada e si diresse verso il corpo di Luce che era il più vicino a lui.
<<Com’è possibile che sia vivo, Valer mi aveva accennato che l’armatura della Fenice aveva proprietà rigenerative, ma non pensavo riguardassero anche chi la indossa>> menzionò Otrebmu, rimuginando sull’evento che lo aveva riportato in vita.
Intanto si era inginocchiato sul corpo di Luce, e le aveva spostato una ciocca di capelli sporchi di sangue dalla guancia, poi le aveva chiuso gli occhi, ma facendolo aveva notato che sotto le palpebre c’era movimento, le aveva riaperto gli occhi che però erano fissi, ma, riabbassando le palpebre, vedeva distintamente il movimento.
Controllò tutti i compagni, e si accorse che tutti i corpi avevano quello strano fenomeno a occhi chiusi.
Ragionando in cerca di una soluzione sentiva una vocina che gli parlava, ma era indistinta e lontana, e avvertiva una sensazione alla base della nuca, una percezione che non gli sembrava nuova.
Mentre rifletteva, la vocina si fece più forte, e riuscì a capire la parola -ricorda - e poco dopo una frase che diceva - non lasciare che ti controlli - .
Considerando questo, cercava di capirne il significato, aveva intanto poggiato la punta della spada sul cosciale destro dell’armatura.
Poco dopo guardò la spada, la punta non si trovava più sul metallo ma penetrava nel suo ginocchio almeno per dieci centimetri, eppure non sentiva nessun dolore, viceversa provava una fitta nel braccio sinistro vicino al gomito, dove, però non vedeva nessun segno di ferita, rinfoderando la spada posò la mano sulla scarsella che aveva al fianco sinistro.
Poi capì e gridò: <<NON CONTROLLERETE MAI PIU’ NESSUNO>>.
Otrebmu fece appello, usando tutta la forza di volontà che aveva, al dono fattogli dal Sommo Blue Dragon quando lo aveva investito Vassallo, la forza si sprigionò da lui e illuminò le rovine del Castello.


Il Vassallo liberò lui e gli altri seguaci di Blue Dragon.
<<Ma che succede, ero morto e sentivo una gran rabbia per questo>> disse Solar Knight, guardandosi intorno e vedendo i nemici che li scrutavano come in attesa.
<<Non era cosi, era tutto nelle nostre menti>> rivelò Otrebmu.
<<Come avete capito tutto questo? Vi hanno aiutato gli effetti residui degli infusi e le altre erbe usate contro il demone telepatico? ?>> chiese, rivolto al Mastro Erudito, Jekyll, muovendo il collo come se lo avesse indolenzito.
<<No, quegli effetti sono svaniti ormai, possiamo dire che ho avuto un aiuto>> disse il Vassallo, guardando la scarsella al fianco sinistro.
Intanto con la mano destra, estraeva uno dei suoi coltelli da lancio, dal suo braccio sinistro e lo riponeva nel fodero.
<<E quello come ha fatto a colpirvi?>> chiese Luce, sbalordita.
<<Non importa, però è stato utile, provocandomi dolore e facendomi porre delle domande>> rispose Otrebmu, e, dando uno sguardo intorno fu pronto a combattere.

Gli uomini serpenti ricominciarono ad attaccare.

Lo scontro era ricominciato da pochi minuti quando si sentì una voce.
<<Siete proprio tenaci e fastidiosi>> disse una voce bassa e cavernosa, da dietro la Contessa.
Il corpo di Alba avanzò fluttuante e non fu più sotto l’arco ma poco oltre, e videro che la strana cintura erano due dita della mano destra del demone forzuto e che la tiara in realtà era un tentacolo corto del demone telepatico, che avvolgeva la testa dalla tempia destra.
I due demoni erano uniti, i tentacoli lunghi del demone telepatico si erano avvolti alle spalle passando sotto le braccia del demone forzuto, cosi che sembrasse avere una testa.
<<La Contessa è controllata dal demone>> fece notare Jekyll, piantando un affondo di spada nel cuore di un uomo serpente.
<<Ma, non possiamo fare nulla per liberarla>> osservò Otrebmu, parando un colpo di mazza e trapassando l’uomo serpente al cuore.
In quel momento si sentirono dei rumori, il primo come se qualcuno saltasse e l’altro come se cadesse qualcosa.
Da sopra l’arco, infatti, Kinsan aveva lasciato cadere la Morning Star sopra ai demoni uniti, per poi lanciarsi addosso al mostro.
La pesante arma cadendo aveva prima colpito e ferito l’enorme testa, facendo colare sangue nero, e poi si era arrestata sul piede sinistro della creatura schiacciandolo e facendo sgorgare altre sangue dello stesso colore.
Kinsan invece con la spada aveva tagliato il tentacolo che avvolgeva la testa della Contessa e ferito il polso che reggeva la sua padrona, la quale libera dal controllo telepatico assestò, un calcio all’occhio situato sul petto del demone e una gomitata sulle dita che la stringevano, facendo si che il demone lasciasse la presa.
La Contessa si allontanò dal demone prendendo dal terreno il corpo di Kinsan svenuto a causa di un calcio del demone che lo aveva colpito al volo prima ancora che l’uomo toccasse il suolo.
Allontanatasi dal nemico, la Contessa riprese il piffero e lo suonò dopo aver gridato: <<Non attaccate i seguaci di Blue Dragon, ma gli altri non-morti>>.
Uomini serpente e ghoul della Contessa si girarono di cent’ottanta gradi, le file dei soldati si allargarono e gli uomini serpente passarono in mezzo arrivando in prima linea e fronteggiando per primi i non-morti. Intanto dalle ombre un’altra ventina di uomini serpente della Contessa attaccò alle spalle i non morti che vi erano lì riuniti.

OT-- per ulteriori informazioni leggere la discussione apposita --OT
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28/10/2017 22:47
 
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L’attacco degli uomini serpenti fu devastante e causò l’annientamento di tutti gli zombi e di una decina di scheletri viventi.
<<MUOVETEVI MALEDETTI! ATTACCATE, CHE NESSUNO RIMANGA VIVO!>> tuonarono in voce unisona i due demoni.
Alla roboante voce demoniaca, dopo l’iniziale smarrimento, i nemici reagirono colpendo con più forza. Fu una bolgia infernale di lame e urla disumane.
Il cavaliere del nord con sguardo fugace, ma chiaro come la sua limpida armatura, fece intendere alla guardia reale di fare gruppo con gli Aspiranti Vassalli più inesperti e guidarli nella lotta ai non-morti. E così, Solar Knight, Luce, Albins e Trekentoff seguirono Drago nella mischia.
<<COME POTETE PRETENDERE DI VINCERMI? SIETE DEGLI STOLTI! SUICIDATEVI! COSÌ NON SOFFRIRETE LO STRAZIO DELLE VOSTRE CARNI!>> disse il demone dai poteri mentali.
<<Rassegnatevi voi, noi non lo faremo mai!>> rispose a tono Jekyll.
<<WAH AH AH! NON AVETE IDEA IN QUALE GROSSO GUAIO VI SIETE CACCIATI!>> replicò il demone tentacolato.
<<PREPARATEVI A SOCCOMBERE! LE VOSTRE CARNI SARANNO IL NOSTRO BANCHETTO PRIMA DI ASSAPORARE LA LIBERTA’!>> aggiunse l’altro abominio.
<<NOI SIAMO! IL SIGNORE DEL POTERE DEGLI ARCANI>> dissero all'unisono i due demoni.
<<La Contessa non potrà essere un aiuto attivo, è impegnata a suonare lo strumento magico. Throneshield, Eruner e Claudium! Voi tre forniteci supporto, questa battaglia sarà la più massacrante della nostra vita!>> esortò il cavaliere del nord.
<<Tenetevi a debita distanza, se vi prende, vi farà a brandelli!>> esclamò Otrebmu.
I due demoni si fusero definitivamente in un unico essere e tutti i tentacoli si rigenerarono diventando lunghi più di due metri.
Il demone attaccò, rinvigorito dall’unione dei due esseri originari e iniziò a sferrare con violenza varie tentacolate così forti da far tuonare il suolo. I due Vassalli e i tre maggiori Aspiranti Vassalli dovettero impegnarsi a schivare i colpi e difendere la propria pelle. Nessun attacco in quel momento sarebbe stato possibile contro quella tremenda furia infernale.

Nel frattempo Odius si era già lanciato in mischia, ingaggiando rapidi duelli dall’esito vincente contro i non-morti. Drago cercò di portare il gruppo là dove lo spadone di Odius s’abbatteva sul nemico. L’uomo dei SERS era un ottima spalla e costituiva un aiuto importante nel tenere sani e salvi i tre Aspiranti Vassalli, che lo seguivano; ma inaspettatamente la guardia reale dovette evitare un pericoloso attacco spirituale. Due spettri dai vestiti sbrindellati attaccarono Drago con dei sortilegi e la calca separò la guardia reale dal resto del gruppo, che a sua volta si ritrovò in grave pericolo.
<<Dannazione! Non lo vedo più! Siamo stati separati da Drago!>> affermò il ninja.
<<Luce, Albins e anche voi, Trek!>> disse improvviso il cavaliere direno.
<<Trek!>> ripeté Trekentoff aggrottando un ciglio.
<<Compriamoci le spalle a vicenda, solo così ne usciremo vivi!>> continuò Solar Knight.
<<Concordo!>> confermò Albins.
<<In più, io vi rigenererò ogni ferita>> disse Luce.
Al piccolo gruppo sopraggiunsero delle fameliche sanguisughe e zanzare giganti. Dopo aver vinto il disgusto alla visione di quelle creature mutanti; Solar Knight, Albins, Luce e Trekentoff si difesero menando fendenti, riducendo le orride bestie in brandelli talmente piccoli da non farle rigenerare. Per lo meno avrebbero impiegato molto tempo a ritornare all’attacco.
Molte schegge ghiacciate si abbatterono sul corpo del demone, senza sortire alcun effetto importante. Le lievi ferite si rimarginavano a vista d’occhio. Jekyll allora tentò un attacco diretto a uno dei tentacoli, ma il demone fu più rapido, come una frusta, una delle altre protuberanze colpì alle spalle il cavaliere facendolo ruzzolare una ventina di metri al suolo. Eruner ne approfittò provando ad attaccare lo stesso tentacolo.
La lama dell’elfo da un occhio solo non riuscì a penetrare di un centimetro la spessa pelle del demone. Il tentacolo illeso reagì schioccando in pieno petto dell’elfo, quest’ultimo, incassato il duro colpo, volò addosso a Claudium. Otrebmu furtivamente si addentrò tra i tentacoli per tentare un attacco diretto al demone, ma l’abominio teneva sotto controllo il Maestro Erudito più di tutti quanti gli uomini del Sommo Blue dragon. L’essere voltandosi di scatto sferrò un pugno. Il Mastro Erudito schivò a malappena il colpo, ma la veemenza con cui fu tirato il pugno fece vorticare in aria il Vassallo, che si ritrovò a terra.
Un secondo pugno stava per abbattersi su Otrebmu, ma Throneshield sopraggiungendo di corsa afferrò per una mano il Vassallo e lo trasse in salvo.
Frattanto nella battaglia adiacente i ghoul della Contessa e i vari alleati avevano preso il sopravvento e una volta vinto avrebbero concentrato le proprie forze sul signore del mondo sommerso.
Accortosi dello svantaggio numerico dei suoi alleati, il demone prolungò minaccioso i tentacoli liberi sulle creature controllate dalla Contessa.
Alcuni ghoul e qualche uomo serpente furono sollevati dal suolo e sbattuti con violenza a terra, stramazzando come frutta marcia. Il demone ripeté l’attacco e uccise altri ghoul alleati. Al terzo attacco puntò gli Aspiranti Vassalli, uno dei tentacoli stava per afferrare Trekentoff, ma fu intercettato da Claudium. A sorpresa di tutti, il valente Aspirante Vassallo riuscì a tagliare il tentacolo iperesteso verso la potenziale vittima.
Estendendosi al massimo della loro misura i tentacoli diventano vulnerabili! … APPROFITTATENTE, tagliatene più che potete! disse telepatico Eruner dopo aver constatato che Cluadium, seppur più debole degli altri compagni, era riuscito a tagliarne uno.
<<NON OSERETE!>> urlò il demone avendo captato in qualche modo i pensieri dell’elfo.
La bestia infernale batté i palmi delle mani e vibrando i tentacoli compì un maleficio. Dai corpi martoriati degli zombi uccisi in battaglia uscirono degli scheletri, che magicamente, furono rivestiti da una forte energia maligna. Indossarono le armature e le armi dei ghoul morti. Il demone aveva evocato dei potenti scheletri corazzati, pronti a combattere e a fare una carneficina.
<<Questi possono far fuori tranquillamente gente del calibro vostro, Solar!>> constatò Albins.
<<Sempre svantaggiati dobbiamo combattere, accidenti!>> lamentò Solar Knight.
<<Meno male c’è Odius a provvedere a quei mostri, noi pensiamo alle altre bestiacce!>> disse Trekentoff.
Improvvisamente il suolo divenne scuro e due braccia pallide afferrarono il cavaliere direno. Il cavaliere iniziò a divincolarsi per liberarsene dalla loro presa. Gli altri tre stavano scattando in aiuto del compagno, ma una benda misteriosa avvolse la gamba di Trekentoff e lo tirò con forza. Albins pensò rapidamente ad aiutare quest’ultimo e afferrandolo lo tenne stretto a sé. Sotto i piedi di Solar Knight si aprì lentamente una voragine. Il cavaliere direno piantò la lancia al suolo cercando di non cadere, tuttavia la forza della misteriosa creatura che lo aveva afferrato fu sovrastante. Luce che era vicina tentò di afferrare per una mano il cavaliere, ma quest’ultimo volontariamente non accettò l’aiuto per evitare che anch’ella cadesse nella oscura voragine. Invani furono i successivi tentativi della maga bianca di aiutare l’Aspirante Vassallo. Albins, Trekentoff e Luce furono accerchiati da tre mummie.
<<Dov'è finito Solar?>> domandò Albins.
<<Una voragine si è aperta sotto i suoi piedi e vi è caduto dentro. Ho cercato di aiutarlo, ma non ha voluto afferrare la mia mano!>> rispose Luce.
<<Ci mancavano solo queste mummie!>> affermò Trekentoff.
Le mummie presero ad urlare minacciose mostrando una bocca nera come la pece. Le antiche creature non morte avevano intenzione di terrorizzare i tre Aspiranti Vassalli prima di sferrare un attacco a sorpresa. Trekentoff infiammò la sua alabarda e fiancheggiò Luce con l’arco, la mezz’elfa ne approfittò per incendiare le frecce. Le tre mummie scattarono in avanti con le mani protese e pronte ad afferrare in una morsa ferrea i tre Aspiranti Vassalli. Albins passò in mezzo a due di quelle mostruosità e scattando all’indietro affondò una delle sue katane nel cranio della prima mummia. La mummia ferita reagì afferrando la lama che gli fuoriusciva da una cavità oculare e la legò stretta con le sue antiche bende. La seconda mummia tentò di assalire il ninja bloccato per un braccio, restio a lasciare la presa sulla prima katana, ma ricevette un calcio al di sotto della mandibola. Tre frecce infuocate raggiunsero la seconda mummia e questa prese immediatamente fuoco; ma, invece di cadere a terra e bruciare normalmente, questa prese ad assalire il ninja. Anche la terza mummia prese fuoco dopo aver subito un colpo sgualembrato dall’alabarda di Trekentoff. Albins, trascinando la mummia imbroccata, la spinse sull’altra e facendola prendere fuoco liberò la prima katana. Poi, il ninja con un fendente sibilante con la seconda katana troncò di netto la testa della mummia, che finì col consumarsi a terra tra le sue fiamme.
Contemporaneamente, Drago era alle prese con i due spettri. I due orrori presi singolarmente non valevano la forza della possente guardia reale, eppure collaborando riuscivano a tenere impegnato il possente Aspirante Vassallo. D’un tratto i due spettri presero a girare velocemente attorno a Drago, sempre più velocemente emettendo un suono sempre più acuto. Ci fu un boato assordante. Un esplosione generata dai due spettri investì la guardia reale, la quale fu schiacciata al suolo sotto il peso della sua armatura. I due spettri si ricomposero e risero sinistramente. Si avvicinarono all’Aspirante Vassallo pronti a entrare nel suo corpo per renderlo un burattino.
Le due creature oscure, dapprima si fermarono poi balzarono addosso alla guardia reale. Drago avvertì il pericolo e prontamente si girò e sferrò due fendenti. Alba e Tramonto colpirono i due spettri dissipandoli nell’aere.
Dannata magia, dannati sortilegi… sono stato colpito di sorpresa, ma la mia armatura ha attutito buona parte del colpo. Dovrò stare più attento quando mi girano intorno questi maledetti spettri. Riflettè Drago rimettendosi in piedi.
La battaglia con il demone stava continuando senza sosta. Oltre alla difficile battaglia con un nemico così potente e fuori scala, l’aere cupo e malsano del luogo iniziò a fiaccare il vigore dapprima degli Aspiranti Vassalli e poi dei Vassalli. A ciò si aggiunse poi l’aria afosa e irrespirabile originata dall’irradiarsi delle energie infernali del demone nella sua piena potenza.
I tremendi tentacoli distruggevano ogni cosa, perfino la roccia più dura diventava polvere e i cinque dovevano tenere le distanze gli uni dagli altri, per non urtarsi e finire massacrati dai tentacoli. Eruner cercò di mettere in comunicazione telepatica i compagni, ma la superiorità mentale del demone, impediva qualsiasi approccio mentale con i compagni.
A questo punto l’unico che poté fare la differenza fu il cavaliere del nord e con la sua magia del ghiaccio iniziò ad evocare mura, grazie alla quale Otrebmu e gli altri tre poterono nascondersi e sferrare attacchi a sorpresa. Il demone sferrò per tutta risposta colpi di tentacolo portati orizzontalmente nell’aria, abbattendo tutte le mura di ghiaccio evocate da Jekyll e ferendo gli altri.
Otrebmu più determinato che mai passò da un muro all’altro e arrivò al fianco destro del demone. L’enorme bestialità si accorse dell’imminente attacco e ancor prima di volgere lo sguardo sul Vassallo sferrò una gomitata. Gomitata che andò a vuoto perché Otrebmu si abbassò e grondante di sudore per la fatica affondò la spada nel fianco. Il colpo fu fortemente percepito dal nemico, ma non aveva in alcun modo intaccato punti vitali.
<<WRAAAAAAAAARGHH!>> urlò dapprima il demone e ruggendo come un leone enorme sferrò una forte artigliata al Vassallo.
Otrebmu schivò e corse ai ripari, mentre gli altri compagni tentarono di colpire il demone da più lati. La reazione a quell’affronto fu violenta, un manto rosso calò sugli occhi dell’abominio infernale, che furente caricò tutto e tutti coloro che vi erano davanti, come un toro ferito e inferocito.
Nessuno poté contenere la furia del demone doppio e quando constatò che quasi tutte le sue mostruose creature erano state annientate, portò la sua attenzione sull’unica colpevole della sua umiliazione!
In una frazione di secondo. Uno dei più grossi tentacoli si elevò al cielo e percosso da violente scariche rosse si abbatté al suolo. La punta raggiunse la Contessa Alba. Dopo il violento impatto, brandelli di vestito e una grossa quantità di sangue viola venne proiettato in aria per poi vaporizzare fra mille scariche elettriche. Sull’enorme bocca dentata dell’abominio si sviluppò un ghigno perfido.
Odius che era nelle vicinanze corse a soccorrere la Contessa.
Aggrovigliato nel tentacolo, il piffero venne spezzato.
<<FINALMENTE, MALEDETTA AVETE AVUTO QUEL CHE MERITAVATE!>> urlò soddisfatto il demone.
Il demone prese il controllo sulle rimanenti creature, che per via della violenta battaglia erano rimaste una quindicina di uomini serpenti, ma la cui forza passata dal lato nemico costituiva un grande pericolo per gli alleati della Contessa sempre più stanchi e vicini allo sfinimento.
Il demone volle fare di più, emettendo potenti onde psichiche, rese gli uomini serpenti più violenti e più forti di un comune soldato delle torri bianche.
<<ADESSO CREPATE TUTTI QUANTI!>> esclamò la bestia infernale.
[Modificato da SolarKnight 28/10/2017 22:47]
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Solar Knight fu trascinato dal peso dell'armatura nel baratro e strapiombò al livello dei sotterranei del castello. L'urto fù così forte da far creapare il pavimento e aprire un altro abisso sotto di lui. Cadde attraverso un'ampia cavità carsica. Il cavaliere era stordito. Tentò di riprendersi e per lo sforzo svenne. L’umidità del luogo era palpabile al punto da penetrare la carne e le ossa.
L'atmosfera era tombale. Il silenzio veniva interrotto di continuo da piccole gocce d’acqua, cadenti dalla volta della grotta in pozze d’acqua superficiali. Da alcuni cunicoli bui si poteva udire in lontananza lo scorrere di un fiume sotterraneo.
Il cavaliere, stordito da un insolito tanfo nauseabondo, si ridestò su una grossa pila di cadaveri putrescenti. Un effluvio maleodorante gli mozzò il fiato e il ronzio delle mosche non era meno fastidioso.
<<Argh coff coff coff ghh terribile!>> esclamò il cavaliere direno.
Solar Knight si alzò in piedi e discese l’ammucchiata di cadaveri, ma l’instabilità e la cedevolezza dei corpi fecero cadere il cavaliere.
Il cavaliere si rialzò ancora una volta e, con lo sguardo puntato in alto, osservò sconvolto la crepa da cui era caduto, constatando quanto fosse in alto. Dalla medesima, una luce fievole illuminava timidamente le pareti di roccia più alte. Il suolo era una oscura incognita.
Come uscirò da questa cloaca del demonio? Pensò preoccupato il cavaliere.
Solar Knight non ebbe molto tempo per pensare a come uscirne vivo, che percepì sulla sua pelle una presenza maligna. Un brivido grelido gli attraverso la schiena. La sensazione provata gli confermò che era la stessa entità che lo aveva trascinato in quella trappola maleodorante.
Il cavaliere cerco di afferrare la sua lancia, ma non era dove credeva che fosse. Si ricordò di averla conficcata sul bordo del crepaccio e lì era rimasta. Allora estrasse la spada e di scatto menò un fendente tondo nell’aria. La creatura era intangibile.
Come è possibile? Qualche tempo fa ero riuscito ad ucciderne una? Si domandò il cavaliere direno.
La creatura eterea spinse con forza Solar Knight, che, a causa del suolo bagnato, ricadde a terra evitando per un soffio un destino fatale. Una prominenza rocciosa pronta a infilzarlo.
L’essere era un fantasma e materializzatosi, avanzò minaccioso verso il cavaliere. Solar Knight indietreggiò spalle a terra tra una scivolata di mano e di piedi.
Lord Otrebmu mi aveva garantito che questo sacc… dov’è finito? Era legato alla cintola! Dove è finito il sacchetto! Constatò l’Aspirante Vassallo, frugando con le mani sui fianchi.
Una forza invisibile avvolse il cavaliere e lo sollevò da terra. Di colpo fu sbattuto contro una parete. L’urto fu talmente improvviso e doloroso che il cavaliere gemendo si morsicò la lingua.
Venne sollevato di nuovo e spinto contro una colonna di pietra. Sollevato e sbattuto ripetutamente come un pupazzo, fino a essere proiettato nel cumulo di cadaveri. Era sfinito.
Il fantasma sussurrò forte parole infami e fluttuò nell’ombra. Nella mente del cavaliere si palesarono pensieri infausti, frammisti alla debole speranza di vittoria dei suoi compagni.
La creatura in quella oscurità malsana era una furia e lo avrebbe ucciso. Fu un attimo infinito.
Il fantasma urlando paurosamente saettò sul cavaliere. Lo scontro improvvisamente generò un forte frastuono. Il cavaliere sprofondò nel marciume dei cadaveri, mentre il fantasma fu respinto indietro da una forza misteriosa e infinitamente potente.
Solar Knight riemerse da quell’orrore cadaverico, prendendo un profondo respiro che si interruppe a causa dell’aria nauseabonda. Col fiato cortissimo cercò di togliersi di dosso la carne putrefatta. Il fantasma lo afferrò di nuovo e lo spinse lontano per il cunicolo oscuro. Solar finì in un torrente di acqua pura. Seppur infreddolito si sentì meglio e annaspò fino a riva. Guardandosi intorno, vide che il torrente nasceva da un muro che sembrava inconsistente e da cui proveniva un bagliore. Gli sembrò di vedere degli alberi oltre quel bagliore e pensò che fosse uno dei passaggi di cui aveva parlato la Contessa e che metteva in comunicazioni quel luogo maledetto con l'esterno. Era a carponi quando alzò la testa. Il fantasma gli era difronte.
Il cavaliere allora prese coraggio e balzò in piedi, nel fare ciò, dal pettorale spunto il suo crocefisso di legno. Alla vista del crocefisso la creatura reagì violenta, urlando ferocemente e agitando l’aere, ma la sua frustrazione non trovò sfogo.
Fra i due era come se ci fosse un muro invisibile. L’essere non riuscì ad aggredire il cavaliere. Solar Knight infoderò la spada e prese con la medesima mano destra il piccolo monile di semplice legno e lo strinse forte in petto. Avanti a sé vide la via d’uscita illuminata da una flebile e calda luce. Solar Knight rincuorato da una ritrovata sicurezza avanzò lui stesso verso l’essere blasfemo. La creatura lamento la sua impotenza.
<<Con questo regalo benedetto, che ho ricevuto, non devo temere sconfitta e dannazione! VADE RETRO CREATURA INFERNALE! TORNA NELLA OSCURITA’ DEL TUO ABISSO!>> urlò il cavaliere.
La voce dell’Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon riecheggiò in ogni cavità della grotta. La Luce che scaturì dal cavaliere in quel momento non era sua. Essa non era né magica, né spettacolare, era semplicemente infinita. Un leggero bagliore a stento percepibile da occhi ben attenti e preparati, pulsò forte dalla piccola croce. La creatura fu costretta a eclissarsi per sempre.

Gli uomini serpenti posseduti dal demone erano abbastanza forti e in numero da tenere impegnati Odius e Claudium in un continuo ripetersi di attacchi e contrattacchi. Luce, Trekentoff e Albins avevano da poco eliminato le tre mummie, i primi due Aspiranti Vassalli erano sfiniti, mentre Albins era ancora in forze per poter combattere, ma in quel momento non vi erano scontri per il suo livello di preparazione. Il ninja preferì spostarsi da una parte all'altra del campo di battaglia, lanciando kunai e shuriken contro il demone, cercando di arrecargli ulteriore fastidio e consentire al resto dei compagni l’esecuzione di un buon attacco.
<<SIETE SOLO DEGLI INSETTI, PRESTO O TARDI SOCCOMBERETE! PER MANO MIA O A CAUSA DEL SORTILEGIO OSCURO!>> affermò il demone.
La compagnia di Blue Dragon stava lottando da ore e non era riuscita ad arrecare danni importanti alla terribile bestia infernale. Il peggio era che l’ambiente maledetto svigoriva sempre di più corpo e spirito.
<<Tenetelo a bada, voglio evocare al massimo delle mie capacità il muro di ghiaccio più grande e spesso che abbia mai fatto!>> disse Jekyll.
<<Va bene, ma fate presto!>> rispose Otrebmu.
Il Mastro Erudito corse al lato opposto del campo, facendo ricadere su di se l’attenzione del demone, il quale lo reputava giustamente l’avversario più insidioso. Contemporaneamente, Albins avendo esaurito le sue armi da lancio, iniziò a bersagliare l’enorme mostro con pietre, pezzi di armatura e tutto ciò che avrebbe potuto reperire dal campo di battaglia. Infastidito, il demone allungò uno dei suoi innumerevoli tentacoli verso il ninja. Albins, agile come un gatto, compì alcuni salti all’indietro, evitando di essere infilzato più di una volta dal letale tentacolo o peggio, finire per essere controllato come una marionetta. Throneshield ed Eruner non riuscivano ad avvicinarsi all’avversario più di quanto non facesse Otrebmu. Si limitarono a colpire invano i tentacoli del demone.
Jekyll in quel frangente aveva evocato già una grossa parete di ghiaccio e non si era ancora fermato. Il muro di ghiaccio divenne sempre più grosso, al punto che non poteva passare inosservato. Allora il demone si affrettò a sistemare gli altri e compiendo una grossa giravolta provocò una spirale di tentacoli devastante. Gli Aspiranti Vassalli in gioco, seppur sfiorati, furono immediatamente scagliati a terra. Otrebmu cercò di tenere duro, ma era troppo anche per lui. Spinto come un aratro generò coi piedi dei profondi solchi nel terreno.
Il demone si fermò e allungò immediatamente due tentacoli verso il muro di ghiaccio. Jekyll non fece in tempo a reagire, che si vide spuntare due tentacoli ai lati opposti della sua evocazione di ghiaccio, che strinsero violentemente il cavaliere del nord contro la superficie nel muro di ghiaccio. Jekyll all’impatto provò un dolore assurdo. Gli parve di esplodere lui stesso, quando lo scontro provocò la frantumazione del muro di ghiaccio.
Rapidamente giunsero tre poderosi fendenti di diversa natura. I tentacoli lasciarono la presa su Jekyll.
<<Throneshield, vi sono grato!>> disse Jekyll.
<<Ricambio per tutte le volte che mi avete salvato la vita>> disse il giovane Aspirante Vassallo.
Nello stesso momento gli uomini serpente furono del tutto sgominati da Odius, Claudium e Drago, quest’ultimo era sopraggiunto in aiuto dei due compagni Aspiranti Vassalli dopo aver finalmente tolto di mezzo i due temibili spettri. Subito dopo, Claudium e Drago si unirono al gruppo dei Vassalli.
Il demone sbuffò rabbioso e ritirò i suoi tentacoli. Era vicino a una torre crollata e tentò di sollevarla, forse per lanciarla contro i suoi nemici, ma non riuscì neanche a farla oscillare. Per quell’istante sul campo di battaglia regnò un innaturale silenzio, fino a quando il demone sprofondò in un sol colpo i tentacoli nel sottosuolo. La terra iniziò a tremare paurosamente.
<<Cosa vuole fare?>> domandò Drago.
Da una crepa nel terreno si poté vedere per pochi secondi il dorso di un tentacolo strisciante.
<<ATTENTI! VUOLE COLPIRCI DA SOTTO!>> avvertì urlando Claudium.
<<ESATTO!>> rispose beffardo il demone.
Uno ad uno furono proiettati fuori tutti i tentacoli. La potenza era tale che avrebbe potuto trapassare mortalmente e in malo modo un Vassallo qualsiasi con qualsiasi corazza incantata.
Gli uomini di Blue Dragon corsero senza rimanere fermi sul posto. Uno, due, tre tentacoli a sequenza uscivano pericolosi dal terreno. Uno di questi sfiorò il viso di Drago facendogli perdere un attimo la sua lucidità. Un altro tentacolo per poco non infilzò come uno spiedo Throneschield, che fu a sua volta salvato da Jekyll. Tutti quanti furono sfiorati dal pericolo proveniente da sotto il terreno.
Il demone a un certo punto concentrò gli attacchi sulla Contessa Alba, ferita gravemente in precedenza, ella fu presa sotto spalla da Eruner, correndo anch’egli il pericolo di rimanere colpito. Jekyll, Odius, Claudium, Drago e lo stesso Throneshield corsero in aiuto dei due, colpendo ripetutamente le pericolosi appendici, provocando anche delle ferite profonde; ma il demone sembrava determinato a uccidere la Contessa.
Otrebmu approfittò di questo accanimento del demone e per colpirlo di sorpresa si mosse circospetto, portandosi alle sue spalle. Era ciò che il demone voleva.
Otrebmu fu afferrato da un tentacolo alle gambe e da un altro tentacolo al torace. Il Mastro Erudito venne sollevato da terra, sospeso sulla testa del demone. Il Vassallo cadde in una subdola trappola.
<<TI APRIRO’ COME UN UOVO, LE TUE CALDE VISCERE SI SPARPAGLIERANNO SU DI ME! CON TE MORTO, MI SBARAZZERO’ DEGLI ALTRI IN MEN CHE NON SI DICA!>> sentenziò il demone.
<<MALEDIZIONE! Ha teso una trappola al Mastro Erudito!>> constatò Jekyll.
<<Quel dannato ci ha portato dove voleva! Otrebmu è spacciato!>> continuò Throneshield.
Otrebmu si sentì stritolare e tirare forte. Non voleva morire in quel modo e oppose tutta la sua resistenza, ma le articolazioni stavano per cedere. La vista si stava annebbiando. Avrebbe perso il controllo di se.
Si sentì un sibilo nell’aria seguito da un suono limaccioso. Tanto sangue nero si riversò a terra.
<<AAAAAARGH WAAAAAAARGH!>> urlò paurosamente il demone.
Una lancia scintillante era stata scagliata in uno degli occhi del demone forzuto, che fu dominato dal dolore. I tentacoli allentarono la presa su Otrembu, questi dibattendosi si liberò e compì in aria una mezza giravolta. Terminò con un letale fendente in testa al demone dai poteri psichici. I due demoni si ritrovarono separati come prima e vulnerabili.
<<NON DI NUOVO>> gridarono i due demoni insieme.
<<Solar da dove siete spuntato?>> domandò Albins.
<<Meglio che non vi descriva in che schifo di posto ero finito!>> rispose l’altro.
Il resto della Compagnia di Blue Dragon si ricompattò e si lanciò in un attacco diretto ai demoni.
<<Non perdete tempo! Colpiteli con tutte le vostre forze!>> ordinò il cavaliere del nord.
<<WRAAAARG CHI HA OSATO PRIVARMI DI UN OCCHIO?! LA PAGHERA’ A CARO PREZZO!>> gridò furibondo il demone forzuto.
<<WRAAAGH UNA VOLTA CHE CI SAREMO LIBERATI DA QUESTI PARASSITI, NON MI DIMENTICHERO’ DI MANGIARE PERSONALMENTE LE CARNI DI QUEL MALEDETTO GWWW! GNNN LO VEDO! E’ STATO QUEL PICCOLO CAVALIERE!>> disse l’altra bestia infernale.
Jekyll e gli altri raggiunsero Otrebmu e come leoni ricominciarono a combattere. Il demone forzuto, furente per l’affronto, caricò in direzione di Solar Knight e gli altri tre Aspiranti Vassalli. Ogni passo dell’abominio infernale provocava un forte tremito nel terreno e non solo quella. Solar, Albins, Trekentoff e Luce erano come pietrificati dalla paura, si consideravano praticamente condannati a una morte atroce.
Il demone gli fu addosso e stava per colpirli a morte con i suoi poderosi pugni.
Uno dei pugni fu diretto al cavaliere direno e per sua fortuna Jekyll fu tempestivo. Una distesa di ghiaccio fu evocata sotto i piedi del mostro, provocandone una fragorosa caduta. Caduta che comunque non risparmiò a Solar di venire urtato violentemente e scaraventato lontano; per poi perdere conoscenza.
L'altro demone, più indignato che impietosito per la brutta figura del compagno, tentò di aiutarlo a rialzarsi, ma venne colpito ai tentacoli e anch’egli scivolò sul ghiaccio, finendo addosso all’altro.
Fu in quel momento che la lotta divenne infuocata. I due demoni totalmente soggiogati dall’ira alzarono un immenso polverone e presero a lanciare massi e macigni addosso agli uomini del Sommo Blue Dragon.
Otrebmu, Jekyll, Throneshield, Eruner, tutti quanti furono colpiti seppur di striscio da un’innumerevole massa di pietre.
Lo sfogo dei due demoni fu tremendo, ma anch’essi per riprendere fiato si fermarono a contemplare il loro operato. Avrebbero sperato in qualche avversario schiacciato a morte, ma erano tutti feriti e immobili.
Appena si diradò il grosso polverone. Il volto entusiasta dei demoni lasciò ben presto spazio a un ghigno rabbioso.
Gli uomini del Sommo Blue dragon erano ancora là, sul campo di battaglia. Erano gli unici rimasti ancora in piedi, nessun uomo serpente o ghoul era sopravvissuto. I due potenti abomini ringhiarono come draghi.
Il demone telepatico brillò di luce viola. L’aria divenne carica di tensione. Dalla grossa sfera vennero pulsate potenti onde psichiche. Un forte ronzio si originò nella testa dei Vassalli, degli Aspiranti Vassalli e della Contessa. Gli Aspiranti Vassalli caddero a terra privi di conoscenza, mentre i Vassalli e la Contessa lottavano con fatica a rimanere in piedi. A quell’attacco provarono a tapparsi le orecchie.
In quell’istante il demone psichico interruppe l’attacco e con i propri tentacoli afferrò Luce e Albins.
I due Aspiranti Vassalli divennero come marionette e presero ad attaccare il resto dei compagni.
Albins sferrò un poderoso colpo di katana all’amico Claudium. Il paladino bianco parò a fatica.
<<Attenti i loro poteri sono come raddoppiati!>> disse pragmatico Claudium.
Albins e Luce totalmente sotto il controllo diabolico vennero ostacolati da Cludium e Odius.
L'altro demone non rimase a guardare, e scrutando il campo davanti a sé con l’occhio sano, individuò il corpo privo di conoscenza del suo mutilatore. Prese a camminare, ma era come se fosse bloccato.
Il Cavaliere del Nord evocava senza interrompersi grossi blocchi di ghiaccio alle gambe dell'essere. Il demone si abbassò per stritolare l’odiato impedimento di ghiaccio e in quell’istante Ostrebmu gli fu addosso, e senza avere il tempo di reagire, si ritrovò squartato per il lungo. Grandi viscere dibattenti come serpenti fuoriuscirono dallo squarcio nel ventre e si riversavano a terra, formando una pozza ripugnante.
Al momento giusto, sul viso di Jekyll comparve un sorriso soddisfatto e il demone forzuto venne poi finito con una tremenda esplosione di ghiaccio.
<<Fuori uno!>> esultò Otrebmu.
L'altro demone a quello spettacolo, emise urla disumane e rapidamente allungò un tentacolo su Trekentoff. Fu a quel punto che Troneshield, appena ripresosi dallo shock psichico, vibrò i suoi potenti fendenti sulla testa sferica del demone.
Il demone per il dolore lasciò la presa sugli altri due Aspiranti Vassalli e in un impeto di ira, incurante di tutto ciò che gli fosse intorno, aggrovigliò nelle sue spire il povero Throneshield.
Quella reazione gli fu fatale. In pochi istanti la Contessa, che grazie a Kinsan che le aveva offerto il proprio sangue, si era appena rigenerata, e i due Vassalli colpirono mortalmente il demone, mettendo fine alla battaglia.

Erano passati poco più di cinque minuti e gli uomini del Sommo Blue Dragon, benché molto malconci, avevano ripreso a camminare e ritrovare la via d’uscita. Luce, Albins e Trekentoff si sostenevano a vicenda.
Drago camminava lentamente, oramai mal sopportava il peso della sua possente armatura, mentre Claudium strascinava un piede senza farsi notare.
Jekyll camminava meccanicamente aiutato malvolentieri da Odius. Era privo di forze, per il troppo uso della magia di ghiaccio.
Otrebmu sembrava integro, ma ad ogni passo delle forte fitte alle costole gli ricordavano il grosso pericolo scampato dalle grinfie del demone unito. Il Mastro Erudito si ricordò di ringraziare il cavaliere direno.
<<Avete visto Eruner!?>> esclamò Otrebmu.
L'elfo si volto con sguardo interrogatorio.
<<Grazie al cielo i vostri modi bruschi non hanno fatto cambiare idea a Solar di partecipare alla missione! Dov’è?>> disse Otrebmu.
<<Throneshield è andato a recuperarlo>> rispose sorprendentemente Eruner!
<<E’ mia impressione o state parlando con la vostra voce?>> domandò il Mastro Erudito.
<<Come vedete non sono stanco… fisicamente stanco, ma la testa mi fa male!>> concluse l’elfo dall’occhio solo, che poi si allontanò. Odiava dar fiato alla voce.
Ai fermi schiaffi di Throneshield, Solar riprese conoscenza e venne aiutato ad alzarsi. Era troppo stanco per muoversi e il giovane Aspirante Vassallo gli propose di portarlo sotto spalla. Solar ringraziò.
<<Solar! Vi debbo la vita! La vostra azione è stata determinante per la vittoria in campo!>> affermò Otrebmu.
<<Non lo dite manco per scherzo! Non so quante volte da quando abbiamo iniziato la missione mi avete cavato d’impaccio e salvato!>> rispose Solar, per poi allungare la mano alla cintola e lanciare un oggetto al mastro erudito.
<<Prendete, vi restituisco il vostro sacchetto… adesso ho capito di avere dalla mia parte una difesa superiore!>> dichiarò il cavaliere direno.
<<Addirittura!>> disse scettico Otrebmu.
E mentre il Vassallo guardava perplesso l’Aspirante Vassallo, questi si strinse nel petto proferendo alcune parole sottovoce.
Gli Aspiranti Vassalli, i Vassalli, la Contessa, Kinsan e le persone liberate si riunirono tutti nello spiazzale del castello per fare la conta delle perdite. I soldati VIMA e le altre persone durante il combattimento si erano aperti un passaggio tra i mostri essendo Vassalli e Aspiranti i più bersagliati dagli attacchi, e cosi si erano rifugiati in una torre sbarrandone l'ingresso.
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03/11/2017 02:30
 
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La battaglia era finita e i seguaci di Blue Dragon e i civili si erano raggruppati malconci ma tutti vivi, anche Kinsan e la Contessa si erano uniti a loro.
<<Cosa è successo Contessa?>> chiese Jekyll alla vampira, che si era avvicinata zoppicando.
<<Non lo so con esattezza>> rispose la Contessa, sedendosi sul pavimento polveroso e sporco di sangue.
La vampira raccontò che non sapeva quando si erano uniti a quel modo i due demoni, ma dovevano essere arrivati nei sotterranei del suo palazzo e preso il controllo di alcuni schiavi umani liberati da poco, poi l’avevano attirata tra gli schiavi e comandata con un misto di telepatia e negromanzia.
<<Ci sono state perdite?>> chiese Kinsan, con un sussurro.
<<Per fortuna no, qualcuno è ferito grave ma non morirà>> rispose Claudium.
<<Non possiamo dire lo stesso dei vostri uomini serpente e ghoul>> disse Drago, non mascherando un sorriso.
<<Poco male, controllarne tanti era impegnativo>> rispose la Contessa, con un sorriso disarmante.
<<Alcuni però si stanno rigenerando e anche alcuni uomini serpente non sono stati uccisi nel modo giusto, ne recupereremo un centinaio in totale>> fece notare Kinsan.
<<Come controllerete gli uomini serpente senza il piffero?>> chiese Drago.
<<Ne sono stati trovati altri nelle dimore degli altri vampiri, userò quelli>> rispose la Contessa.
Si sentì il rumore di un crollo e tutti si voltarono in quella direzione, i corpi dei demoni erano sprofondati nel pavimento ed era rimasta solo la mano sinistra che fuoriusciva da terreno, guardando bene la mano, due dita erano rimaste dritte, fatto strano che la mano non fosse rimasta aperta dopo la morte, e ancora più strano che lo spasmo muscolare aveva fatto piegare le falangi solo di due dita.



[Modificato da Otrebmu Ittoram 09/11/2017 02:29]
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[Modificato da Otrebmu Ittoram 09/11/2017 02:23]
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[Modificato da Otrebmu Ittoram 09/11/2017 02:24]
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09/11/2017 02:34
 
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<<Perché il corpo è sprofondato? Si è mosso?>> chiese Luce, preoccupata.
<<Sicuri che sia morto?>> domandò Trekentoff, circospetto.
<<Certo>> rispose la Contessa, mentre con un cenno ordinava ad alcuni dei suoi soldati di accertarsene.
I soldati confermarono la morte, ma per sicurezza la vampira, ordinò loro di tirare i corpi fuori dalla buca, farli a pezzi e bruciarli.
<<Non voglio correre rischi>> spiegò la Contessa.
Mentre i soldati eseguivano l’ordine, ai feriti venivano date le prime cure.
Un odore acre si alzò dal corpo del demone che bruciava. Quando i feriti, dopo essersi riposati un po’, poterono muoversi, Aspiranti, Vassalli, ex prigionieri e Contessa si diressero verso la dimora della vampira.
Arrivati agli edifici che fungevano da residenza di Alba entrarono e furono sistemati in camere e curati, i palazzi erano tutti affollati a causa degli schiavi liberati uccidendo gli altri vampiri, uomini donne e bambini ridotti a pelle e ossa per la denutrizione e i continui banchetti con il loro sangue che i loro padroni vampiri facevano.
I giorni passarono, tutti sapevano che dovevano aspettare la luna piena perché il portale si riaprisse e potessero ritornare al mondo di sopra
Le provviste degli zaini erano razionate per Aspiranti, Vassalli, soldati VIMA e civili, non volendo essere assoggettati alle leggi di quel luogo mangiandone il cibo e poi non potendosene più allontanare.
Fortunatamente grazie alla sfera della Contessa potevano individuare i passaggi che si aprivano e che facevano entrare ogni tanto della selvaggina che era subito cacciata, catturata, cucinata e distribuita agli umani.


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14/11/2017 02:44
 
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Era passata una settimana dalla morte del demone unito, la sfera della Contessa aveva segnalato un passaggio e l’arrivo di un grosso cinghiale, soldati VIMA, un paio di Aspiranti e dei civili erano andati a catturarlo tra le rovine del Castello.
<<Dal vociare direi che l’hanno catturato>> disse Luce, mentre sorreggeva un’anziana donna che non riusciva a camminare.
Il gruppo uscito per la caccia, infatti era tornato con il cinghiale, ma anche con brutte notizie, dopo aver catturato l’animale un ragazzo per la felicità saltellando era finito nella buca prodotta dal corpo del demone, il pavimento già danneggiato era crollato sotto il suo peso facendolo precipitare nei sotterranei.
<<Dobbiamo andare a cercarlo, chissà cos’altro c’è nascosto sotto il Castello>> suggerì Solar Knight.
<<Sono d’accordo>> si unì Jekyll.
Poco dopo tutti gli Aspiranti e i Vassalli partirono per il Castello. Arrivati trovarono le scale per scendere nei sotterranei, e poco dopo la stanza dove era caduto il ragazzo. Scoprirono però che invece di star fermo e aspettare si era mosso probabilmente per cercare una via d’uscita, cosi iniziarono a cercarlo.
<<Stiamo girando da almeno un’ora qui sotto, a seguire le sue tracce, ma dov’è finito questo… come si chiama?>> chiese Drago, sbuffando.
<<Si chiama Brisken>> rispose Jekyll, guardandosi intorno.
<<Ma, non è il nome del diario, il ragazzo che faceva scherzi?>> chiese Luce, inclinando la testa.
<<Vero, se è uno scherzo lo strozzo>> disse Throneshield, alzando il braccio con la spada.
<<L’hanno visto in tanti cadere e poi la voragine creata dal crollo>> fece notare Jekyll, saggiamente.
<<Otrebmu non è che dopo la nostra precedente incursione nei sotterranei avete idea di dove siamo?>> chiese Luce speranzosa.
<<Si, ho fatto una mappa dai ricordi e le informazioni che avevo>> rispose il Vassallo, con uno sorriso enigmatico.
<<Bene e dove siamo?>> chiese Trekentoff, guardando le pareti che li circondavano.
<<Non lo so, in una parte che era sconsigliata perché la possibile tana del drago rosso>> rispose Otrebmu, guardando una mappa.
<<Cosa? E perché non lo avete detto?>> chiese Throneshield, visibilmente irato.
<<E a cosa sarebbe servito? Tanto stiamo seguendo le tracce di Brisken, dobbiamo per forza andare in questa direzione, drago o non drago>> disse Ittoram, serafico.
<<Qualcuno mi chiama?>> chiese Drago, facendosi avanti.
<<No>> rispose Throneshield, per poi borbottare frasi incomprensibili.
Dopo un’altra ora si trovarono a un bivio.
<<E ora da che parte andiamo?>> chiese Luce, con fare guardingo.
<Una vale l’altra, non ci sono tracce che indichino quale ha preso>> rispose Claudium, dopo che Eruner e Odius non avevano trovato segni.
<<E se ci dividiamo?>> chiese Solar Knight, guardando le due gallerie.
<<No meglio rimanere uniti, non sappiamo se quei tunnel si uniscono più avanti o vanno in direzioni opposte>> rispose Jekyll deciso.
Presero a sinistra.
Dopo un’altra ora intravidero una luce alla fine della galleria.
<<Non mi dite che è un’uscita?>> chiese Drago, allegro.
Il gruppo ancora più guardingo si avvicinò, la galleria sbucava in un’ampia caverna, le rocce intorno all’apertura non avevano un aspetto naturale, ma sembravano sgrossate con un qualche tipo di attrezzo.
Guardando oltre l’apertura, illuminata dall’alto da non si sa cosa, si vedeva un soffitto di pietra, un prato con semicoperti resti umani, alberi, cespugli, rocce di cui una alta due metri di fronte all’apertura e in fondo una parete di roccia alta alcune centinaia di metri da cui precipitava un fiume sotterraneo, che finiva in un baratro che si apriva a sinistra della parete.


[Modificato da Otrebmu Ittoram 14/11/2017 02:53]
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14/11/2017 21:53
 
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[Modificato da Otrebmu Ittoram 19/11/2017 03:05]
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22/08/2018 20:02
 
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<<Carini quei resti umani, guardate quel ragnetto che zampetta su quel teschio>> disse ironico Trekentoff.
In quel momento, si sentì un verso animalesco e in un battito di ciglia, un gigantesco drago rosso apparve sulla parete di rocciosa, torreggiava maestoso aprendo le ali, sovrastando con la sua mole le rocce sotto di lui.
Un altro verso del drago in direzione dell’apertura, rese chiaro che aveva visto il gruppo, che non era ancora entrato nell’ampia caverna, ma che si trovava ancora nella galleria.
<<Non credo sia il caso di entrare>> disse Solar Knight <<il padrone di casa non sembra gradire gli intrusi>> terminò l’Aspirante.
<<E se Brisken è entrato qui?>> chiese Luce.
<<Sarà stato già digerito>> rispose Drago.
<<Il ragazzo era l’antipasto, ora vi è primo piatto Vassalli, secondo piatto Aspiranti e mezz’elfa come dolce>> disse Albins con tono semiserio.
<<E i ninja?>> chiese Odius, con tono simile.
<<Contorno per il secondo>> rispose Albins, annuendo.
<<Che cosa facciamo?>> chiese Throneshield titubante.



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04/11/2018 04:30
 
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Il drago non aspettò altro tempo. Lanciandosi dalla parete, volando e sputando fuoco, arrivò fin all'ingresso della caverna.
Avvinghiandosi alla roccia che si ergeva li davanti, guardò minaccioso i seguaci di Blue Dragon.
[Modificato da Otrebmu Ittoram 10/11/2018 20:50]
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<<Almeno non dobbiamo andare noi fino a quella parete laggiù>> disse Trekentoff, tentando di essere spiritoso.
<<E chi ci sarebbe andato fin laggiù>> replicò Throneshield.
[Modificato da Otrebmu Ittoram 10/11/2018 20:58]
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