[OT] Domande sull'Ambientazione

Ok, quindi, se ho capito bene, qualora fossi un paladino viandante non potrei utilizzare lo scudo di luce, perchè non rientra nelle normali tecniche di paladino, tuttavia, essendo io invece un paladino di blue dragon, posso, in quanto essa costituisce una carica di prestigio che mi permette di utilizzare questo tipo di incantesimo, giusto ?

Direi che con un po' d'immaginazione si può usare questo senza andare a scomodare incantesimi da Chierico

L'avevo già trovato nell'elenco, però è una cosa cosa completamente diversa da ciò che intendo io. Lì si parla di subire il danno inflitto a qualcuno, facendogli letteralmente da scudo, mentre io intendo proprio una barriera fisica di luce che protegge il mio pg e chiunque lui voglia.

Claudium, 10/11/2008 14.46:

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Ok, quindi, se ho capito bene, qualora fossi un paladino viandante non potrei utilizzare lo scudo di luce, perchè non rientra nelle normali tecniche di paladino, tuttavia, essendo io invece un paladino di blue dragon, posso, in quanto essa costituisce una carica di prestigio che mi permette di utilizzare questo tipo di incantesimo, giusto ?

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Corretto. Se anche non facessi parte di Blue Dragon, si potrebbe comunque supporre che tu lo abbia imparato da qualcun altro: in tutti i casi, gli incantesimi "scudo" sono da considerarsi "pane quotidiano" per un Paladino.

Perfetto, grazie dell'aiuto

OT- La mia, a dire la verità, non è una vera e propria domanda sull'ambientazione ma almeno evito di aprire una nuova discussione; la questione è questa: c'è un mio amico che è venuto a sapere del forum del Regno e dei racconti che vi vengono scritti e vorrebbe scrivere un racconto anche lui, nonostante non faccia però parte del sito. Lo può fare comunque? -OT

Sarebbe complicato...un Viandante è abbastanza debole
Questa credo sia l'unico ostacolo.

Concordo appieno con Markox.
Si potrebbe aggirare l'ostacolo se questo tuo amico interpretasse un "PNG" ovvero "personaggio non giocatore", cioè non un seguace del Regno bensì un qualche altro guerriero/mago/eccetera che compare nel/nei racconto/i.
Dopotutto, esistono personaggi potenti anche fuori dalle mura del Regno, e non è detto che tutti i Viandanti siano molto deboli se paragonati agli Aspiranti: un esempio è Musashi nell'RPG.

Naturalmente, se in seguito quel tuo amico volesse entrare nel Regno non potrebbe interpretare quello stesso personaggio se esso è più potente di un Aspirante Vassallo di basso livello, ma dovrebbe crearsene uno nuovo.

Inoltre, anche in questo caso il nostro "ospite" dovrebbe evitare di interpretare un personaggio molto potente, per rispetto di tutti gli iscritti al Regno che si sono guadagnati l'accesso ai poteri di Aspirante finendo l'RPG.

In conclusione, dunque, il mio parere è che i "Viandanti" non possono interpretare PNG più forti di un Aspirante Vassallo di basso livello (10 VP o meno), salvo specifica approvazione del Sommo, degli Ambasciatori o dei Guardiani.

A meno che i miei colleghi non esprimano opinione diversa, questa è da considerarsi come regola vera e propria del nostro forum.

OT- Scusatemi, mi sono espresso male: intendevo dire che il mio amico vuole sì scrivere una storia, ma non vi vuole partecipare come pg, anzi, mi pare che la sua storia non sia svolga nemmeno nell'ambientazione di bluedragon ma in Terra Santa durante il periodo della Terza Crociata. E' quindi possibile che la posti nel forum? -OT

Direi che non ci sono problemi. Direi però che dovrebbe postare la sua storia nella sezione Non Fantasy, invece che in Regno.

BrightBlade, 24/12/2008 13.31:

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Direi che non ci sono problemi. Direi però che dovrebbe postare la sua storia nella sezione Non Fantasy, invece che in Regno.

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E se la postasse in www.bluedragon.it ?
E' una sezione tra il fantasy e non solo

Domanda sui paladini:

La prima pagina della Gilda dei Paladini afferma:

"Camminando tra le stanze, però, ti accorgi di non trovare solo guerrieri corazzati e armati fino ai denti...scopri anche samurai, personaggi provenienti dalle più remote contrade, di tutte le razze e classi...questo perché, per ordine del Gran Maestro, la gilda è aperta a tutti coloro che, pur non essendo paladini, possiedono il loro spirito, cioè seguono un percorso rigido e meticoloso, usano la propria spada per proteggere i deboli e combattono per la supremazia ultima del Bene."

Alla luce di ciò la mia domanda è: un pg che sia iscritto alla Gilda ma che non abbia la classe di paladino, per il solo fatto di esservi iscritto, può utilizzare i poteri tipici dei paladini (guarigione, ecc...)?

Es. Drago è iscritto alla Gilda ma ha la classe di Guardia Reale. Può utilizzare gli incantesimi di guarigione?

No.
L'appartenenza alla Gilda dei Paladini, in sé e per sé, non conferisce alcun potere particolare.
Tuttavia, tutti i membri della Gilda partecipano a frequenti addestramenti, spesso condotti dal Gran Maestro o dai membri più esperti della Gilda, e dunque potrebbero aver appreso molte delle tecniche "tipiche" dei Paladini in questo modo. Comunque sia, ciò non è automatico, dipende dal personaggio.
In generale, quando in un racconto un PG usa un potere che normalmente non dovrebbe avere (ad esempio un Samurai che impone le mani o cura le ferite con la magia), sarebbe quanto mai opportuno spiegare dove ha appreso quelle tecniche. Non è necessaria una lunga divagazione, va benissimo un breve accenno, qualcosa del tipo: "...Sebbene ThunderBlade fosse un Samurai, i lunghi anni trascorsi nella Gilda dei Paladini gli avevano permesso di acquisire molte tecniche sconosciute ai suoi pari, come quella che stava usando in quel momento...".

Capito, quindi, per coerenza logica, Jekyll poichè è da molto tempo che è iscritto alla Gilda può usare questi poteri, mentre Drago che è entrato da poco no, giusto?

In prima approssimazione, sì. In realtà, bisogna anche tenere conto dei VP/DP del PG e di varie altre cose; inoltre, Drago è una Guardia Reale, e non ho la benché minima idea dei poteri di questa "professione". Magari è solo un titolo, e può essere Guardia Reale tanto un Mago quanto un Paladino, o magari è proprio una classe a sé stante, con specifiche abilità e poteri.

Scusate...ma temo di essermi perso... . Io sono un Cavaliere del Nord, ma è un titolo di fantasia...non è codificata e credo che non sia codifcabile...quindi, mi sfugge se posso o meno fregiarmi del nome di Paladino...se così non fosse, temo che vadano corretti un certo numero di racconti !!! Inizia una crisi di identità...

OT-In teoria,da quello che ho capito io,essendo una Guardia Reale non potrei usare i poteri dei paladini,ma volendo dovrei specificare che ho passato un bel pò di tempo ad allenarmi o nella Gilda dei Paladini per svariati anni oppure sotto la supervisione del Gran Maestro Brightblade(così si potrebbe fare?). Inoltre onde rimuovere qualsiasi dubbio dalle nostre menti,perchè non chiederlo ad uno qualsiasi dei Sommi? -OT

Noto con sommo piacere di essere riuscito a confondere ulteriormente le idee invece che aver fatto chiarezza!


Allora:

1) Tutti gli iscritti alla Gilda dei Paladini possono naturalmente fregiarsi del titolo di "Paladino", anche se la loro "classe" (parlando in termini di D&D) non è quella.
Come scrivevo in precedenza, essere un Paladino non significa necessariamente avere poteri da Paladino, perché nel primo caso si parla di un titolo onorifico, mentre nel secondo di una classe vera e propria.
Ad ogni modo, molti "Paladini per titolo" della Gilda di Blue Dragon hanno appreso i principali poteri dei "Paladini per mestiere" a causa dei costanti addestramenti nella Gilda.

2) Essenzialmente, nel Regno ognuno si inventa la classe che vuole: l'importante è che sia bilanciata con il resto dei personaggi (se così non fosse, Guardiani e Ambasciatori interverrebbero nei racconti per "depotenziare" il PG). Così, Cavaliere del Nord può essere qualsiasi cosa tu voglia, Jekyll: una classe, un semplice titolo onorifico, eccetera.
A prescindere da ciò, quando ti presenti puoi dire a buon diritto:
"Sono Jekyll, Cavaliere del Nord e Paladino del Sommo Blue Dragon!".

3) Ogni volta che un personaggio fa qualcosa di inusuale o inaspettato, Drago, prima o poi (e meglio prima che poi) dovrebbe comparire una spiegazione (ragionevole*), a meno che non si conoscano già le cause di quella stranezza (perché scritte in un altro racconto o nella tua scheda del personaggio pubblicata qui sul forum): e anche in questo caso, "rinfrescare la memoria" al lettore è se non altro un atto di gentilezza.
Magari, al termine di un combattimento in cui hai usato uno strano potere, potresti farti chiedere una spiegazione da un altro personaggio, in modo da chiarire gli eventi senza uscire dal contesto della narrazione, oppure, che ne so, far sì che il tuo PG ringrazi mentalmente il maestro che gli ha insegnato quella tecnica particolare... i mezzi per introdurre chiarimenti senza uscire dalla storia sono infiniti, e un racconto in cui anche le spiegazioni sono "in-game" è secondo me il massimo.
Per esempio, è abbastanza risaputo che BrightBlade conosce qualche semplice magia arcana (mi pare che la prima volta che accennai al fatto era in un racconto con Cyber Dark). Ciò non di meno, spesso e volentieri, quando ne faccio uso, non faccio "finta di niente", ma aggiungo un accenno al mio passato addestramento in Atlantide, o qualcosa del genere. Il lettore più curioso può andarsi a cercare i vecchi racconti... mentre quello meno curioso ha almeno la conferma che colui che scrive non sta dando i numeri!

* Strani poteri non appropriatamente giustificati potrebbero attirare l'attenzione del Cronologo Otrebmu, al cui occhio nulla sfugge, e quindi essere portati all'attenzione dei Guardiani.
Un possibile esempio di questo caso potrebbe essere un guerriero che sostiene di aver imparato l'Onda Energetica dal Genio delle Tartarughe... Rendo l'idea?

Capito!! Grazie della spiegazione BrightBlade!!

OT-Avete reso perfettamente l'idea Brightblade! -OT