anche lui non si aspettava certo di trovare il bardo dove si trovavano...
Qualche passo dietro di loro li fece girare di scatto, e videro un'altra figura note, un'altra figura che conoscevano benissimo:
- Signori, che ci fate qua? - disse Cyber Dark.
- VOI?????? - Uthis e Arkan erano sempre più stupiti.
Qualche altro passo di Cyber verso i tre, cadde il silenzio, poi uthis parlò.
- Verrò al dunque... sono qua per risolvere una certa questione che mi porto dietro da qualche millennio... e ora ho trovato il tempo di risolverla... ma prima.... - si fermò un attimo, si guardò attorno, poi continuò - Devo salvare una ragazza. -
- Una ragazza? - disse Cyber, disinteressato.
- Già.... - annuì Arkan - Sembra strano anche a me, ma tant'è. -
Intanto Morte e Flagello erano in qualche modo agitati.
- Uff... di nuovo. - uthis si mise una mano nei capelli e poi disse, rivolto agli altri - Sento che il mio tempo sta per scadere, dite a chi verrà dopo di me che la chiave di tutto è in pericolo... e che DOBBIAMO salvarla... -
detto questo un fascio di luce fortissima investì uthis, nessuno poteva più vederlo.
La stanza si illuminò.
Arkan rabbrividì, vedendo alcuni corpi penzolanti dal muro, che scomparvero immediatamente.
- Ma cos... - non finì la frase che dovette sorreggere uthis, o meglio, la ragazza che era diventato adesso, kreit.
Cyber era tranquillo, in un angolo, si era appoggianto al muro aspettando, Enricus invece aveva il viso stupito, non capiva.
- Arkan... - disse kreit, a bassa voce - lo guardò negli occhi e l'abbracciò forte. Il mercenario non capiva il gesto, poi comprese, così kreit poteva parlare direttamente all'orecchio di arkan, senza farsi sentire dagli altri.
- C'è qualcosa che non va. - sussurrò, poi lasciò la presa e una volta in piedi parlò più forte.
- Era per ringraziare di non avermi fatta cadere, guarda che polvere! - e indicò per terra