Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Un messaggio dal passato

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2005 14:40
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Maestro
22/10/2004 13:59
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT: No no, non sono uno scrittore, e sono convinto che siate tutti capaci di uguagliare il mio modesto livello!
[SM=x92702]

*****


Dopo che Aurora se ne fu andato, BrightBlade cominciò a studiare il tracciato. Cercò di sovrapporre ad essa le rune della lingua di Atlantide e di semplificare le linee in comune, ma non ottenne alcun risultato. Per di più, il disegno stesso non assomigliava a nessun simbolo che il Paladino avesse mai visto. Le linee si incrociavano formando angoli bizzarri che non sembravano seguire alcuna legge matematica, nel loro dividere il cerchio in pezzi di varie forme.
Mentre il Vassallo rifletteva sul disegno, Syrienne ne percorreva le linee con le dita, assorta. I capelli scendevano verso il ghiaccio, a volte sfiorandolo, e nascondevano quasi il volto concentrato della Sacerdotessa. Bright si sorprese ad osservarne il naso perfetto, le labbra serrate e le ciglia che incorniciavano quei due occhi azzurri nei quali avrebbe potuto vagare per ore. Rimproverandosi mentalmente per quell’atto di distrazione, l’atlantideo tornò a concentrarsi sul disegno a terra, e quasi per caso notò un punto in cui due linee, invece di incrociarsi, si interrompevano a pochi centimetri di distanza l’una dall’altra. Dev’essere un errore, pensò il Paladino, ma subito gli tornò in mente Aurora che tracciava il glifo. No, il Cavaliere Bianco non poteva aver commesso alcun errore. Quella seppure minima interruzione doveva significare qualcosa.
“Syrienne, guarda qui. Le linee si interrompono” osservò ad alta voce Bright. La Sacerdotessa si avvicinò e, dopo aver guardato quella strana interruzione per qualche secondo, sorrise.
“Quell’Aurora dev’essere un amante dei giochi” disse, e proseguì: “Questa non è una runa. È un labirinto”. “Ma come è possibile? – chiese Bright – Gli unici vicoli ciechi sono questi quattro qui, e non c’è nessuna entrata né uscita”. Syrienne lo guardò divertita. “Non è quel genere di labirinto, questo è diverso, più antico”. “Cosa intendi dire?” chiese lui. “Per prima cosa, devi scegliere il punto da cui partire. – rispose lei – Qui ce ne sono quattro, ma uno solo è quello giusto. Una volta scelto, devi riuscire a percorrere tutti i corridoi – le linee di questo disegno – senza passare mai due volte sullo stesso punto. L’unica che puoi percorrere due volte è la linea della partenza, visto che il tuo scopo è di ritornare là dove sei partito”.
“E le altre tre partenze? Come faccio a percorrerle una volta sola, se da un lato sono interrotte?” domandò Bright, che cominciava a capire.
“Quando avrai scelto la tua partenza, le altre tre dovrebbero scomparire” rispose Syrienne.
“E tu tutte queste cose come le sai?” chiese infine l’atlantideo.
“È l’unica cosa che ricordo della mia vita prima di diventare Sacerdotessa” rispose ridendo lei. Bright vide però un velo di tristezza calare sugli occhi della donna.
“E va bene, che labirinto sia. Come faccio a partire?” soggiunse allora il Vassallo.
“Mille passi, mille ancora, per tornare alla dimora” sussurrò Syrienne, rivolta più al disegno che al Paladino. In risposta a quella bizzarra filastrocca infantile, infatti, una minuscola miniatura, che ricordava vagamente le fattezze della Sacerdotessa stessa, comparve accanto alle interruzioni.
“Ora non ci resta che scegliere il via” disse lei. Il Vassallo percepì l’incertezza nella sua voce. Dopo aver riflettuto, un attimo… “Non c’è problema, ho già scelto” disse, mentre prendeva la miniatura e la posizionava su una delle linee. Lentamente, le altre tre partenze scomparvero dal ghiaccio.
“Perché proprio quella?” chiese Syrienne, che evidentemente non approvava la rapidità con cui il Paladino aveva fatto la sua scelta.
“Hai detto che lo scopo è tornare a casa, giusto? Beh, la mia casa si trova proprio in quella direzione, ed è là che voglio tornare.” dichiarò BrightBlade, deciso.
Solo allora, Syrienne notò che la linea scelta dall’atlantideo puntava dritta verso nord.
“Ottima scelta, Bright. Ora però lascia fare a me, credo di ricordarmi un paio di trucchi per completare il labirinto” disse la donna.
BrightBlade si fece da parte e, difatti, dopo pochi minuti Syrienne riposizionò la sua riproduzione in scala ridotta sulla linea di partenza.
“Bel lavoro” disse la voce di Aurora alle loro spalle, facendoli sobbalzare.
“E così, il segreto di questa città è un labirinto magico?” chiese BrightBlade.
“Non è esatto, giovane atlantideo. Questa città è l’origine e la metà del Disegno. Da qui partirono gli Antichi, e qui ritorneranno, proprio come voi avete percorso il disegno per ritornare al punto di partenza”.
“Perché gli Antichi se ne sono andati?” domandò allora il Vassallo.
“Conosci già troppo, Paladino di Atlantide, e il Disegno degli Antichi, come ti ho già detto, tu non lo puoi comprendere. Nessuno mai era riuscito a risolvere il Labirinto, a comprenderne la vera natura. Voi mortali non potete concepire nulla del genere. Impegnate tutta la vostra vita inseguendo una meta lontana, che neppure conoscete. Spendete ogni vostro respiro per cambiare il mondo, per mutarlo e farlo divenire ciò che ora non è. Come potreste comprendere un percorso il cui arrivo è anche il punto di partenza? Un percorso che può durare anche anni, secoli, millenni, ma che alla fine riconduce esattamente là dove era cominciato?”.
“Eppure Syrienne l’ha compreso” ribatté BrightBlade.
“Certamente. Poiché, solo ora me ne accorgo, ella è la Sacerdotessa del Tempio delle Sirene, l’unica tra tutti i mortali scelta per poter interpretare il Disegno” disse il Cavaliere Bianco, e proseguì, rivolgendosi alla donna: “Il tuo è un potere raro, che i miei padroni hanno concesso a pochi. La tua presenza qui mi ha svelato l’ultima parte che mi riguarda del Disegno. Tuttavia…” nel pronunciare l’ultima parola, Aurora la accentuò sensibilmente, “…sei stata indecisa circa il punto di partenza da scegliere. Proprio tu, che discerni i fili del Destino gli uni dagli altri, hai perso di vista il bandolo della matassa, e di questo dovrai rendere conto, quando sarà il momento: solo il buon senso di questo mortale vi ha salvati”. Aurora rivolse nuovamente la propria attenzione a Bright.
“La scelta che hai compiuto è la stessa scelta che hanno compiuto gli Antichi. Essi se ne sono andati, ma hanno scelto che, qualsiasi sia il loro percorso, alla fine essi torneranno qui. Allo stesso modo, ricorda sempre, BrightBlade di Atlantide, la tua scelta. Nel viaggio che stai per affrontare non potrai tornare indietro sui tuoi passi, ma finché non perderai di vista la tua meta, che è da dove provieni, non potrai perderti”.
Ciò detto, il Cavaliere Bianco fece qualche passo indietro, fino ad uscire dal cerchio tracciato nel ghiaccio, ed indicò il glifo ai due compagni.
BrightBlade e Syrienne entrarono a loro volta nel cerchio, posizionandosi al suo centro.
Aurora allora levò le braccia al cielo, poggiando un ginocchio a terra. Lentamente, il Labirinto cominciò a pulsare di energia, avvolgendo i due viaggiatori in un alone bianchissimo.
L’ultima cosa che i due videro prima che la sfera di energia crepitante li sovrastasse fu il Cavaliere Bianco che, guardandoli, alzava la mano in segno di saluto.
Subito dopo, il terreno venne a mancare sotto i piedi dell’atlantideo e della Sacerdotessa, e i due furono inghiottiti dal portale magico.
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:46. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com




Vota bluedragon.it nella MTprox Top100