Chiesa di Shuva:
Non è il più antico tra i culti che popolano il continente, ma è tra i più importanti e seguiti, a causa della sua infaticabile dedizione a cacciare i demoni senza quartiere. Il fervore con cui i suoi accoliti combattono la loro piaga è seconda soltanto alla determinazione che dimostrano. Col tempo, per essi questo compito si è trasformato in una vera e propria crociata e gli uomini di fede hanno iniziato a imbracciare le armi. Fino a diventare l’ordine militare che è oggi. Luoghi sacri, chiese e qualsiasi altra cosa legata al profeta, si sono trasformate in vere e proprie caserme.
La capitale spirituale della Chiesa si affaccia sulle coste del Mare Furioso, a Nord-Est. In una città chiamata Lenho, nell’anti-regno di Shuvandoron, dove sono seppellite le spoglie del profeta. Qui è dove vengono addestrati i paladini di alto rango e dove risiedono i membri più importanti dell’ordine. A partire dal Vicario Penitente.
La gerarchia è la seguente:
Vicario Penitente, la voce del profeta in terra.
I Bruciati: tra i paladini che si sono distinti nella guerra silenziosa contro i demoni, e che hanno avuto l’onore di essere invitati a perfezionare il proprio addestramento a Lenho, tre dei più fedeli e abili vengono scelti dal Vicario come suoi possibili successori. Questi sono costretti a camminare in mezzo a fiamme talmente alimentate dalla magia da diventare blu, davanti a testimoni e fedeli. Qualora sopravvivano alle ustioni, saranno considerati degni ed eredi. Altrimenti, la loro dedizione non era ferrea quanto bastava…
Prelati: paladini di alto rango addestrati a Lenho. Una volta completato l’addestramento, sono smistati tra le varie città e villaggi nei vari regni del continente, dove prendono il comando di una Chiesa-Caserma. Sono gli unici paladini che possono tenere messa, e hanno il compito di amministrare, reclutare, nominare ufficiali e più in generale comandare i soldati della propria caserma.
Soldati-Paladini: una volta addestrati nel combattimento nelle Chiese-Caserme, e aver ottenuto gli Stracci del profeta, i fedeli diventano paladini e soldati a tutti gli effetti sotto il comando di un Prelato. Qualora si distinguessero in battaglia o dimostrassero delle doti particolari (intelligenza, carisma, ecc..), essi saranno scelti e invitati dal proprio comandante a perfezionare l’addestramento a Lenho; tale addestramento insegna a perfezionare l’uso della Fiamma Purificatrice, ma si concentra anche sulla conoscenza della conoscenza in generale, delle arti, della retorica e dell’arte della guerra.
Anti-Regno di Shuvandoron:
In origine, questa regione era governata da un’antica stirpe nobiliare. In seguito, con l’accrescersi dell’importanza della Chiesa, e soprattutto il decisivo supporto di Fergus Medardo III, conosciuto ai posteri come Re-Bruciato, è stata pacificamente concessa al culto del profeta diventando una terra indipendente, sotto la legge del Vicario Penitente. Lenho è la capitale e il luogo dove naufragò il profeta agli albori della sua leggenda; e dove fu seppellito. È il luogo di culto per eccellenza, meta di pellegrinaggio e zona neutrale dove, spesso, storicamente vengono siglati gli accordi politici dei vari regnanti del continente. Le sue milizie generalmente sono libere di agire in qualsiasi regno sia affiliato al culto di Shuva, in qualunque modo si renderà necessario, senza temere ripercussioni da qualunque ceto, esercito o guardia cittadina.
Il profeta:
Figura mistica che fondò la Chiesa di Shuva. Shuva è il Dio, e la Dea, della purezza e delle belle arti. Caposaldo contro la corruzione dell’Entità (l’equivalente del diavolo e che non è mai raffigurato in alcun affresco o descrizione). Un giorno, quest’uomo naufragò nelle coste di Lenho, dimentico di chi fosse ma che covava nel suo cuore una terribile consapevolezza: Shuva era stata corrotta dall’Entità. Era caduta per mano dei demoni, era diventata il consorte, e la consorte, dell’Entità. Scomoda verità che condannò il profeta a una vita di passione, all’astio degli accoliti di Shuva. E proprio a Lenho, infine, fu trafitto dalle “mille lance” che furono scagliate con odio nel suo corpo. Ma i suoi insegnamenti sopravvissero.
Da allora, il culto si è diffuso. Dai tempi del profeta, il primo Vicario, ogni suo successore si abbevera del sangue sacro del Vicario precedente e viene trafitto dalle stesse mille lance. La vita di ogni Vicario Penitente trascorre nella sofferenza inflitta da ferite che rimarranno per sempre aperte e il suo sangue, il sangue del profeta, sarà usato per intingere gli stracci di ogni paladino.
La leggenda vuole che quando il sangue del profeta tocca le tue labbra, una terribile verità appesantirà il tuo cuore.
Fiamma Purificatrice:
“È l’essenza stessa della purezza. Il fuoco che depura dalla corruzione e il prezzo, per l’espiazione dal peccato, è il dolore. Spirando nel dolore di una morte violenta e senza paura, si è liberi dal peccato che circonda il mondo materiale e si trascende. Il suo tuo sangue diventa Purezza stessa, è la divinità stessa reincarnata, catalizzatore che i tuoi fratelli utilizzeranno per compiere i più potenti miracoli che il mondo abbia mai conosciuto. Ma a differenza dei miracoli e delle grazie degli altri Dei, ciò richiede un prezzo. Perché il dolore è sacrificio, e il sacrificio è la più probante forma di espiazione e di rinascita.”
Dal Sacro Incito del profeta, capitolo II, versetto terzo.
Pagani: sono coloro che non adorano le divinità dell’attuale pantheon, ma seguono credenze e rituali alcuni molto antichi, legati alla natura, agli elementi e agli spiriti. Talune di queste divinità estranee sono considerate da alcuni come delle manifestazioni dell’Entità, che tenta di circuire i popoli infedeli con le sue false promesse. Nonostante la Chiesa di Shuva, che gli Zeloti della Purità, siano protettori e simpatizzanti dei draghi, così cari alla Dea della Purezza, c’è stato un tempo in cui gli adoratori più estremisti di queste creature erano visti da loro come dei veri e propri pagani, la cui percezione di tali creature era traviata al punto da considerarli al pari delle divinità.
Zeloti della Purità: forse l’ordine religioso più isolazionista e conservatore. Un tempo rappresentavano il solo e unico culto della Dea Shuva e delle divinità a lei vicine, ma dopo l’avvento del profeta e il diffondersi dei suoi insegnamenti tramite la Chiesa di Shuva, il loro numero nei secoli è andato progressivamente diminuendo. Ad oggi rappresentano ancora una delle più importanti realtà religiose del continente, tuttavia sono lontani i tempi in cui essi potevano essere definiti un culto vero e proprio, e non un potente ordine; come lo sono ora. All’alba della Chiesa di Shuva, furono i Zeloti della Purità a uccidere il profeta con le famose mille lance e così facendo posero la prima pietra, involontariamente sia chiaro, nella nascita della sua leggenda. Hanno provato per secoli a eliminare ogni traccia della Chiesa di Shuva, ma senza successo. Ed ora che la Chiesa si è militarizzata, e il numero di fedeli che vanta gli è ben superiore, hanno dovuto accettare a denti stretti la convivenza adeguandosi al cambiamento.
La Chiesa di Shuva rimane pertanto l’unica eccezione al loro dogma: quello di epurare il mondo dai falsi dei pagani, convertendo gli invasati che li adorano oppure eliminando colori che si oppongono. Questa missione, che si sono imposti, di evangelizzare tutti i popoli nasce dall’Era della Notte. Come la Chiesa di Shuva, anche gli Zeloti danno la caccia ai demoni, ma in maniera più selettiva nella scelta dei bersagli: non aggrediscono la malattia, ma mirano ad estirpare ciò che potrebbe essere da loro infettato. Divinità pagane, tradizioni tribali, infermi, i bugiardi. Tutto ciò che è impuro, o non è puro abbastanza, può essere un vettore della corruzione demoniaca e deve essere purificato… o estirpato. Generalmente, il modus operandi degli Zeloti non prevede un immediato conflitto con i villaggi e le tradizioni pagane. Il primo approccio è sempre quello di evangelizzarli (costruiscono un distaccamento, ci stanziano un piccolo esercito e i loro sacerdoti provano a convertire la popolazione, impedendole progressivamente di esercitare la propria fede prima con atti di sabotaggio e pian piano con la coercizione). Se un villaggio diventa particolarmente problematico o ci sono insurrezioni e rivolte, gli Zeloti procedono a un’epurazione sistematica mandando i Tumulatori. Ufficialmente, gli Zeloti della Purità si occupano di portare la vera fede tra i pagani e di controllare che non ci sia presenza demoniaca. Ufficiosamente, non sono né più né meno che un ordine, sostenuto non tanto dalla fede ma per lo più dalle finanze di governatori, nobili e potenti, i quali esercitano una grande influenza sul loro operato.
Tumulatori: sono un gruppo d’élite di Zeloti, composto da assassini e guerrieri letali. Vengono chiamati quando tra i pagani serpeggia il germe della rivolta e, quando arrivano, lo fanno per cancellare ogni cosa. Solo i bambini vengono risparmiati, poiché le loro menti sono purificabili dalla corruzione. Per entrare a far parte dei Tumulatori, bisogna seguire un lungo e duro addestramento, a termine del quale viene eseguito un rituale: viene inciso a fuoco sulla schiena il simbolo magico degli Zeloti (due spade incrociate avviluppate da una catena): il simbolo non solo ha lo scopo di sancire l’appartenenza indiscussa all’Ordine e il cieco servizio allo stesso, ma protegge attivamente dalle magie dei pagani, rendendo il possessore più resistente ai loro effetti. Chi entra nei Tumulatori fa sacro giuramento di seguire ciecamente e fedelmente ciò che gli Zeloti comandano. Come parte del loro quotidiano addestramento, ogni mattina si dedicano alle preghiere e a esercizi di respirazione e meditazione, per depurare il loro corpo e il loro spirito da qualsiasi forma di sporco, di peccato e tentazione; e non possono sposarsi (essendo considerato il desiderio carnale una forma di purezza, non è esplicitamente vietato per loro di avere rapporti, ma è loro proibito avere legami più potenti, come l’amore o un figlio, che possano facilmente corrompere le loro anime, e per estensione la loro dedizione). I Tumulatori fanno inoltre voto di silenzio: possono parlare esclusivamente con i membri degli Zeloti della Purità e solamente se sono questi a parlare loro per primi.
Demoni: Creature che sono comparse per la prima volta durante l’Era della Notte. Essi non sono animali o le altre specie di esseri viventi che, secondo la leggenda, sono stati creati dagli Dei e soprattutto da Shuva. È discusso persino se si tratti creature vere e proprie, persino che siano fatti di carne ed ossa. Il normale acciaio dopotutto non li trafigge e le frecce li attraversano come se fossero degli spettri.
Anelano il calore che emana il corpo di ogni creatura vivente e cercano di generare più calore possibile nella vittima, prima di nutrirsene. La tortura, il sesso, la sete di sangue, qualunque cosa possa accendere l’animo umano fino a mandare la carne in ebollizione (ad essere precisi, quando la temperatura corporea supera i quarantadue gradi). I demoni più deboli hanno fattezze mostruose, sformate fino al livello osseo. I più potenti si avvicinano a tal punto alle fattezze umane che, non fosse per le corna e le ali membranose che li caratterizzano, potrebbero essere scambiati per uomini e donne dalle fattezze deliziose.
Non hanno un senno sviluppato. La loro potenza, l’acume, la cognizione stessa di cosa essi siano o rappresentino, non è che il riflesso dei pensieri di chi hanno di fronte.
Più le loro vittime sono intelligenti e senzienti, più loro diventano potenti, attraenti e definiti.
Più le loro vittime sono ottuse, o spesso traviate dai dogmi religiosi che impediscono alla loro coscienza di crescere, più i demoni si deformano diventando il volto di ciò che non riescono a identificare, o che gli è stato insegnato a temere; e non di rado i potenti e gli ordini religiosi hanno agito per mantenere il popolino nell’ignoranza, così da mantenere i demoni più deboli e più facili da abbattere.
Ma se un demone entra in contatto con la mente di un folle, la sua stessa essenza brucia più di un torrente di lava ed esso appassisce lentamente finanche a dissolversi in un vortice di cenere.
Sono vulnerabili alla Fiamma Purificatrice e in generale ai miracoli. Le magie e le armi convenzionali non li scalfiscono, a meno che le prime non siano evocate per mezzo di strumenti benedetti (come anelli o talismani) e le seconde marchiate con il simbolo runico di una divinità positiva.
42 è il loro numero e simbolo rituale, nonché il numero satanico dell’Entità.
Ironia della sorte: non hanno la più pallida idea di cosa sia l’Entità, nonostante tutte le religioni siano concordi che essi siano le sue creazioni. Solo i demoni più potenti e leggendari riescono ad apprendere la cognizione che gli umani, con Entità, si riferiscono a cosa li ha generati.
Divisione Zeppelin: Si tratta di un’organizzazione del S.I.O. (Superior Interregnum Opus) e nello specifico di un organismo super partes che non risponde alle leggi dei regnanti del continente. Raccoglie al suo interno lavori per i quali è indispensabile la cooperazione totale, anche in tempi di conflitto, e chiunque cerchi con la forza di ostacolarne la funzione sarà sanzionato con l’ostracismo.
E non si scherza: un regno è morto letteralmente di fame soltanto per aver abbattuto uno Zeppelin in tempo di guerra; non sono stati risparmiati nemmeno le donne e i bambini.
Appartengono al S.I.O. i Ranger di Suthra, la giurisdizione delle caserme dove sono addestrati i paladini della Chiesa di Shuva, la Divisione Zeppelin, e altre decine di attività, commerciali o meno, ricalcate con inchiostro dorato nel Trattato per le Opere Divine e d’Ingegno, redatto cento anni fa nell’Antiregno di Shuvandoron, dove è stato redatto e poi siglato con il sangue del Vicario Penitente dell’epoca.
Nella sostanza, la Divisione Zeppelin si occupa di trasportare civili, nobili e figure religiose per scopi non militari. A meno che trasportare un certo esercito, o più eserciti, non sia comunemente e in via straordinaria riconosciuto come un’azione di primaria importanza per la salvaguardia di tutto il continente. Sono delle navi piuttosto complesse da domare, che richiedono un intero equipaggio di uomini e donne addestrati per essere manovrate e sono caratterizzate per la presenza di almeno un pallone aerostatico (potete decidere se sopra, nel mezzo o sotto la nave, insomma in che posizione si trovi nonché la dimensione) che ne assicuri la stabilità ad alta quota.
Solitamente è il S.I.O. ad autofinanziarsi con il pedaggio, le decime, le commissioni, che guadagna attraverso le varie attività sotto la sua giurisdizione, e quindi a finanziare i dipendenti, ma non accade di rado che sottobanco la Divisione Zeppelin si faccia pagare da questo o quell’interessato per trasportare segretamente soggetti o merci che, sulla carta, sarebbe proibito trasportare.
[Modificato da Ghostro 09/07/2023 22:42]