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04/11/2020 17:01 | |
fantaysytrash, 03/11/2020 21:55:
<p><strong>III POSTO </strong><strong>“Intrecci dorati”, AriaBlack </strong>– 44,5/50 <u>Grammatica e stile</u>: 14,5/15 (10 + 4,5) Per quanto riguarda la grammatica, non ho riscontrato errori o imprecisioni; complimenti! Sullo stile, invece, ho qualche considerazione in più. Innanzitutto, mi ha molto stupita trovarmi faccia a faccia con qualcosa di così diverso dal tuo solito, ma devo dire che questa scelta audace ha funzionato molto bene. Dopo un primo momento di spaesamento, infatti, lo stile poetico è appropriato per la serie di immagini che riesci a suscitare, creando un’atmosfera generale veramente suggestiva e per certi versi disturbante. Si parte con la visione di vene di luce che pervadono il corpo di Kidou, per poi virare bruscamente sul cimitero buio fino alla fine quando la luce ritorna. È un immaginario intrigante e anche molto originale, che mi ha sicuramente risucchiata all’interno del testo per tutta la durata del racconto. Ci sono state inoltre diverse associazioni azzeccate, come l’oro dei fili paragonato ai trofei vinti dalla Royal, oppure la tela sfilacciata messa in relazione con il rapporto che si è letteralmente slegato e stracciato dopo gli eventi del Football Frontier. Insomma, l’intero scritto è pieno di riferimenti agli eventi canonici narrati in modo assolutamente non comune, risultando in uno sprizzo di creatività non indifferente. L’unica pecca che ti segnalo è la ripetizione della parola “però” in certi punti e alcune frasi – soprattutto verso l’inizio – molto corte e frammentate; questo tuttavia viene sistemato nel corso della fic e, nel complesso, trovo che tu abbia fatto un lavoro molto valido e preciso! <u>Trama e originalità</u>: 8,5/10 La trama della tua storia è molto particolare, in quanto è un mix tra diversi eventi canonici che vengono menzionati e toccati in maniera fulminea e i sentimenti prorompenti di Kidou attraverso una serie di metafore ben piazzate. Credo che sarebbe stato più efficace rimuovere qualche nozione iniziale, scegliendo se concentrarsi sull’infanzia oppure su ciò che accade dopo il Football Frontier, per poi chiudere il tutto con le considerazioni successive alla morte di Kageyama. La parte finale, infatti, è davvero ben costruita – c’è un’ambientazione nitida, sentimenti quasi asfissianti che ti sembra proprio di percepire, una risoluzione geniale e idonea al tema del contest – ma questo pone un po’ in secondo piano l’inizio, in cui viene descritta praticamente l’intera storia dei due personaggi in pochissime righe. Il loro primo incontro, la loro collaborazione nel corso degli anni, il distacco repentino in cui non hanno più avuto contatti, il loro nuovo incontro, la morte di Reiji, l’esito finale sono veramente tantissimi elementi da mettere in un’unica flashfic. E sebbene siano più che canonici e quindi non si fa alcuna fatica a seguire il discorso, perdono un po’ del loro valore quando vengono ammassati tutti insieme. Nonostante questo, comunque, la narrazione più che originale e le riflessioni introspettive e sentimentali di Kidou hanno reso la storia molto lontana da quelle che sono solita leggere, creando un’atmosfera quasi mistica in cui le considerazioni anche astratte e appartenetemene distanti dalla realtà del protagonista hanno un senso e un risvolto ben preciso. C’è inoltre un aspetto abbastanza fondamentale che ho faticato a comprendere appieno – e ci tengo a precisare che questa non è necessariamente una critica, in quanto avere diverse interpretazioni di uno scritto può essere stimolante e persino piuttosto inedito. Mi ha soltanto stupita perché non è una cosa che accade spesso – soprattutto durante un contest non mi era mai capitato prima – e quindi vorrei renderti partecipe delle mie opinioni a riguardo. Ovvero: Yuuto che vede e stringe Kageyama è un’allucinazione? Inizialmente pensavo fosse reale dato che è in linea con il canon e sarebbe potuto succedere, però il fatto che ci sia una luca improvvisa che poi compare insieme a Reiji stesso mi ha fatto invece pensare che Kidou possa esserselo immaginato. Questo espediente non solo rende il tutto più intrigante e inedito ma, come avrai modo di leggere tra poco, ha giovato molto a tuo favore per quanto riguarda l’attinenza al prompt del pacchetto. In generale, quindi, dopo un inizio leggermente traballante, ho riscontrato diversi elementi interessanti e degni di essere discussi anche più a fondo perché si tratta di un testo veramente particolare, la cui forma e contenuto mi hanno davvero affascinata. <u> Caratterizzazione dei personaggi e IC</u>: 9/10 La caratterizzazione di Kidou è stata fatta in modo magistrale ed è senza dubbio uno dei punti di forza della storia; anche il pensiero più piccolo e apparentemente insignificante racchiude invece una sfaccettatura di fondo che è propria della sua personalità, e le sue considerazioni profonde e pseudo-filosofiche possono essere ricondotte non solo ai suoi ampi studi, ma alla sua natura riflessiva e meditativa. Mi ha fatto piacere cogliere i suoi pensieri in maniera più diretta e aperta di quanto non faccia nella serie canonica, perché come sappiamo è un personaggio abbastanza introverso e non propenso a rovesciare i propri problemi sugli altri. Quando si trova da solo, però, o in presenza del suo allenatore – la persona che, di fatto, lo conosce meglio di chiunque altro – può lasciarsi andare ed esternare ciò che prova. Anche con poche frasi incisive sei andata a delineare il personaggio veramente bene, mettendo in luce le sue preoccupazioni, le sue speranze e, soprattutto, il grandissimo senso di vuoto di perdita che prova in quel determinato momento della sua vita. Da questo punto di vista, quindi, è tutto svolto e presentato con precisione e minuzia; ho tolto però un piccolo punticino perché la presenza di Kageyama, secondo personaggio principale, è assai minore e meno nitida. Tutti gli elementi presenti a riguardo sono assolutamente IC – su questo non ho alcun appunto da fare – ma c’è una carenza nella sua caratterizzazione. Mi rendo conto che il testo sia narrato dal punto di vista di Yuuto, ma qualche considerazione in più, qualche ricordo più preciso dell’allenatore avrebbe contribuito a creare un quadro d’insieme più completo, perché qui è più una presenza ineffabile e sempre nell’ombra, che proprio sfugge a qualsiasi connotazione o caratterizzazione concreta. Il punteggio rimane comunque abbastanza alto perché capisco che il vero focus di tutto il discorso fosse appunto Kidou – che è anche più semplice da sviscerare rispetto a un personaggio tanto complesso come Reiji, specialmente in un numero di parole limitato – e credo tu possa ritenerti assolutamente soddisfatta in questo campo, in quanto le sensazioni che sei riuscita a suscitare in me non sono poche né banali. <u>Utilizzo del pacchetto</u>: 4,5/5 (2 + 2,5) Ammetto apertamente che inizialmente avevo ritenuto che il prompt del tuo pacchetto – “colpo di scena” – fosse stato usato in modo un po’ furbino, ovvero che fosse basato su un twist dell’universo canonico riadattato leggermente alla situazione. Ma ultimando la lettura mi sono dovuta ricredere completamente; il colpo di scena, infatti, non è unicamente riferito a Kidou – ovvero la scoperta che Kageyama sia vivo – ma è rivolto anche verso il lettore, che crede di vedere il ricongiungimento dei due ma che scopre non essere reale – o almeno questa è la mia interpretazione del testo, spero che sia ciò che avevi intenzione di comunicare. L’ho trovato davvero geniale, hai giocato bene sul prompt e sei riuscita a creare una storia che incapsula perfettamente il suo significato e tutte le sue implicazioni. Anche il risvolto che hai attribuito alla citazione – “One single thread of gold tied me to you” – è stato azzeccato e ben inserito nel contesto; il filo dorato che unisce i due protagonisti viene mostrato attraverso una serie di metafore. Non solo è stata inserita, e anche piuttosto esplicitamente, ma trattata in modo peculiare e originale. È stata usata perlopiù astrattamente, ma ciononostante ho apprezzato molto la descrizione del percorso che Yuuto e Kageyama hanno nel corso del tempo, e l’immagine di un filo che li ha legati fin dal primo momento e li ha accompagnati durante il resto delle loro vite, per poi farli ricongiungere quando tutto sembrava perduto. L’unica osservazione che posso fare a riguardo è che forse avresti potuto ricalcare questo concetto facendoli effettivamente ricongiungere, in modo da mostrare come il loro “filo” non si fosse ancora spezzato. Ma tralasciando certe sottigliezze, trovo che tu abbia avuto veramente un lampo di genio nel costruire questa fic basandoti su due prompt così poco concreti che lasciavano parecchio lavoro all’immaginazione; brava! <u>Gradimento personale</u>: 8/10 Come ben sai, ritengo fortemente che Kidou e Kageyama siano due dei personaggi più interessanti dell’intero anime, soprattutto quando presi in coppia e analizzati nel profondo. Il loro rapporto è complicato, ricco di mille sfaccettature e penso proprio che, sebbene in parte minore rispetto al tuo solito per via del limite di lunghezza imposto, tu abbia saputo riprendere le loro caratteristiche fondamentali e renderle in un mix di introspezione e sentimentalismo. Mi è parso di capire che ti stai prendendo una pausa dal sito in questo periodo, ma sappi che quando tornerai alla riscossa mi troverai sicuramente in prima linea per incoraggiarti a proseguire con le tue meravigliose idee! <u>Totale:</u> 44,5/50</p>
Eccomi.
Allora, prima di tutto: grazie ancora per aver indetto il contest, e complimenti a tutte le storie in gara, ciascuna possedeva un pregio. Prima che me ne dimentichi, sì, gradirei ricevere la valutazione come recensione alla storia, grazie – almeno se scordo di dirti qualcosa qui poi lo aggiungo sul sito, non si sa mai.
Detto questo, ti annuncio che sì, questa valutazione mi trova d'accordo, ci sono giusto un paio di punti (viste le tue – comprensibili – perplessità) che vorrei chiarire. Ho visto i risultati già ieri sera, in realtà, solo che mi sono presa proprio qualche ora in più per poterti rispondere al meglio.
Sono felicissima che tu non abbia trovato problemi grammaticali! Ormai mi conosci, hai una sorta di occhio di falco, per cui se ne commetto anche uno microscopico sei allenata a scovarli. È vero anche che, di contro, anche io sto imparando a conoscere te, quindi ormai ho più o meno capito quali sono le cose che non ti vanno esattamente a genio, per cui si può dire che io abbia cercato volontariamente di evitarle…? Mah, chissà, in realtà non credo che sia più di tanto così, non sono così strategica ahahah
La “pecca” che mi hai segnalato in realtà ce l'ho ben presente, nel senso che quando ho scritto la storia ero consapevole di quelle frasi brevi, solo che non sapevo come sistemarle ^^ le avrò cambiate una ventina di volte, e ad ogni tentativo spuntava una ripetizione nuova. È stato snervante, giuro.
Che l'”esperimento” stilistico sia riuscito mi rincuora a dir poco. Credo di averlo già accennato al momento della consegna, ma questo contest è stato per me motivo di forte ansia, sia perché tornavo a partecipare a questo tipo di iniziative dopo anni, sia perché – ne ero consapevole riscrivendo la storia è lo sono tutt’ora – scegliere una storia in cui ho adoperato per la prima volta qualcosa di diverso è stato un azzardo vero e proprio. In realtà non c'è una singola cosa che non mi sembri un azzardo, in tutta questa mia partecipazione, cominciando dalla storia riscritta da cima a fondo con un prompt completamente diverso a pochi giorni dalla scadenza passando per i punti di cui ti ho parlato prima. Ecco, è stato tutto uno sliding doors, mi sono chiesta se non avessi fatto meglio a presentarti l'altra flash, quella che avevo scritto all'inizio, o se questa andasse bene nel modo in cui te l'ho consegnata, alla fine però mi sono detta che ormai è andata così, è inutile stare a rimuginarci più di tanto. La storia, tra l'altro, arrivati a questo punto non penso che la cambierei – nonostante io sia consapevole di aver prodotto lavori decisamente migliori, in passato.
Per quanto riguarda la trama, sinceramente a me la parte sulla storia dei due invece convince, l'ho trovata parecchio emblematica e non credo che, potendo, la toglierei. La storia la volevo così, con questo gioco di analogie [ma capisco che possa risultare poco efficace, soprattutto se confrontata con la seconda parte della flash, da cui sembra essere totalmente scollegata], per cui a me personalmente piace. Quanto alla tua perplessità: sì, tecnicamente Kidou riesce a “rievocare” il corpo di Kageyama sulla terra, e Reiji torna vivo, ma solo per pochi secondi. Comprendo il tuo pensiero, effettivamente la “visione” di Yuuto sarebbe stata interessante, però nella mia testa la storia doveva essere così, perché non riesco ad immaginare niente di più angst di questi due che riescono a ricongiungersi ancora ma solo attraverso questa specie di piccolo rituale, che però concede loro solo pochi istanti a notte.
Per la caratterizzazione sospettavo che, essendo la storia unicamente incentrata su Kidou, avrei corso questo rischio. Non riesco a dispiacermene, perché alla fine l'idea era quella di scrivere qualcosa di introspettivo su di lui, la coppia era un po' la scusa per inserire l'elemento dark attraverso la presenza del rituale, quindi nella mia mente che Kageyama sia poco delineato ha senso. In ogni caso accetto il tuo parere sia perché sono comunque felice di aver reso bene Kidou e sia perché, insomma, 9/10 mi pare pur sempre un punteggio di tutto rispetto.
Esatto, per quanto riguarda il colpo di scena era rivolto principalmente al lettore. Sono felice che la cosa sia passata, probabilmente era un azzardo pure questo, però sì, a me personalmente convince tantissimo, quindi mi fa piacere sapere che anche tu l'abbia apprezzato. Che anche l'inserimento della citazione vada bene mi solleva, anche se resto un po' con l'amaro in bocca perché non avevo capito che andasse inserita letteralmente – nel senso, credevo che svilupparla da un punto di vista concettuale fosse sufficiente. Personalmente non cambierei neanche questo, perché alla fine che il filo – e dunque il legame – non si sia spezzato credo lo si intuisce abbastanza dal fatto che Kidou riesce letteralmente a riportare in vita Kageyama (seppur solo per pochi minuti, certo). Insomma, un rapporto così forte da trascendere perfino la morte è una dimostrazione più che sufficiente che quei due saranno eternamente legati, almeno per me.
Penso di aver chiarito tutto. Ti ringrazio ancora per aver creato questa opportunità, anche se ti confesso che l'ansia che ha preceduto i risultati adesso si è tramutata in una sorta d’amaro che mi è rimasto in bocca: sono felicissima per il piazzamento, ma lo sai, sono ambiziosa e perfezionista, quindi magari arrivata a questo punto ho tutta una serie di rimpianti che mi fanno domandare se non avrei potuto fare meglio. In ogni caso, per quanto riguarda la recensione premio, in realtà per me è indifferente, scegli pure tu in totale autonomia. Fuoco liquido nelle vene è un po' vecchia, da allora il mio stile di scrittura è almeno in parte cambiato, però ho sempre ricevuto grandi complimenti per quella storia. La caratterizzazione di Kageyama lì è diversa da quella che sono solita dargli, ma avevo dei paletti da rispettare visto il contest a cui partecipavo, per cui sì, sarò curiosa di ricevere il tuo parere su questa storia – anche perché altrimenti non saprei cosa consigliarti, di mio hai letto un po' tutto, ed è vero anche che non aspettandomi di arrivare in zona podio non ho pensato al "dopo", ossia alle eventuali storie da recensire.
Ancora grazie di tutto e – piccola noticina finale per noi: probabilmente se tutto va bene potrei tornare a pubblicare prima del previsto, e no, non è una minaccia.
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