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La prima "Alba" e l'ultimo "Tramonto"

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2018 21:33
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Sesso: Maschile
Gran Maestro
23/08/2016 23:00
 
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II CAPITOLO


Circa venti anni fa...

Ingmir un grande Aspirante Vassallo, con la sua solita armatura di cuoio borchiato e la fida alabarda "Obiectivum" (nome marchiato a fuoco sul manico, dotata di grande leggerezza, affilatura e precisione, quest'arma era in grado di seguire il suo obiettivo dopo scagliata e centrarlo) al fianco, era sulla tolda della Vindicta in rotta per il sud del continente occidentale onde scortare Lord Thorvald che aveva fatto visita ai Sommi per cercare di risolvere un problema nella città di Draign, alleati di Blue Dragon nella lotta contro il male.
Giorno 1
Ingmir così si era imbarcato senza indugio per scortare questo lord che aveva fatto visita ai Sommi in un’epoca buia… i problemi erano dietro l’angolo, gli orchi non erano mai stati così tanti come in questo periodo, sembrava quasi che si stessero moltiplicandosi a vista d’occhio e qualcosa sembrava attirarli verso Draign e regni vicini. Un’aspirante Vassallo come Ingmir era abbastanza forte e addestrato per tener testa a molti di loro, ma non era di certo invincibile. Thorvald dal canto suo si presentava con un’armatura completa rosso scarlatto fatta di scaglie di drago, non si sapeva come avesse fatto a procurarsi un’armatura simile, ma la vistosa cicatrice che gli solcava l’occhio destro la diceva lunga. Il primo giorno si perse tra i flutti del mare, il guerriero riposava di rado e di tanto in tanto scambiava i turni di guardia con le sentinelle del Lord.
Giorno 2
Thorvald non era uno sprovveduto e parlò più volte della situazione spiacevole che si era venuta a creare fra i marinai, detestavano il solo pensiero di avvicinarsi al cuore del mare, infatti per arrivare nell’isola del regno di Draign ci si doveva inoltrare proprio nel bel mezzo dell’oceano.
<<Lord Thorvald… fra i vostri marinai c’è malcontento, credo dobbiate parlargli>> disse l’Aspirante, torvo in volto.
Il lord apprezzando quello che faceva Ingmir sedeva nella sala con le mani intrecciate sotto il mento e osservava la cartina geografica del mondo dopodichè espresse il suo parere un po’distaccato:
<<Ser Ingmir vi ringrazio ma i nostri marinai hanno affrontato centinaia di volte questi mari, sono temprati nell’animo, non sono nuovo a queste tensioni di bordo… come ben sapete il problema è a Draign>>
<<Come volete milord, terrò comunque d’occhio chiunque>> detto questo il guerriero uscì dalla sala del comandante per dirigersi fuori.
Giorno 3-imboscata
Il terzo giorno ci furono degli attacchi alla nave da parte di creature marine. Quella mattina attraversavano una tempesta, i marinai come aveva dichiarato Thorvald si erano calmati, d’altronde erano abituati alla vita per mare, ma non avrebbero mai immaginato cosa sarebbe accaduto di lì a poco.
<<MOSTRI VERSO PRUA!>> sbraitò in preda al panico un marinaio, che venne infilzato in una frazione di secondo da un tridente spuntato dall’acqua.
Strane creature marine simili a lucertole che stavano ritte in piedi come uomini e armate di tridenti cominciarono a riversarsi a bordo della nave, sia dalla poppa che dalla prua. Spuntavano dall’acqua saltando con una forza tale da atterrare direttamente sul ponte della nave.
Lord Thorvald! Pensò subito Ingmir, ma prima doveva aiutare quegli uomini, da soli perdevano la speranza e morivano troppo facilmente.
Tutto sembrava in preda al caos più totale quando Ingmir fece volare la sua Alabarda che mancò il bersaglio, il mostro era più veloce, ma non aveva fatto i conti con l’inseguimento dell’arma che ritornò verso il bersaglio centrandolo in pieno petto. Vedendo ciò i marinai iniziarono a caricare il nemico anziché fuggire da una parte all’altra del ponte come dei forsennati e... con le sciabole in pugno.
<<Non correte, possiamo battere questa prole marina! Combattete!>> inveì il guerriero spronandoli.
<<Ahr! Allora possono morire!>> inveì un mozzo caricando un lucertolone.
Ma nonostante gli sforzi Ingmir ne uccideva due, tre ma sembravano non finire mai, finchè dall’acqua uscì un lucertolone più grande ma al posto di essere bipede era provvisto di una coda ed aveva un’enorme lancia con doppia lama che impugnava con un solo braccio. Muovendosi rapido come un serpente falciò due poveri marinai non appena entrò in scena, quasi in contemporanea apparve Lord Thorvald che brandendo uno spadone corse come un fulmine fra i lucertoloidi uccidendone quattro sul colpo, fino a spiccare un salto e ad arrivare con un fendente dall’alto sulla nuca del grosso mostro. Fu sbalorditivo e colse di sorpresa persino Ingmir, ma il lucertolone parò il colpo con l’arma anche se all’ultimo istante, scaraventando il Lord contro l’albero maestro tramortendolo. In quel momento il guerriero decise di approfittarne e scagliò l’alabarda alle spalle del mostro che prontamente schivò ma non sapeva che Obiectivum centrava sempre il bersaglio. Una frazione di secondo e anche il capo di quei mostri venne trapassato dall’alabarda ritornando fedelmente in mano al possessore. La battaglia cessò non appena il grande mostro spirò, tutti i lucertoloni di mare rimasti si gettarono dalla nave sparendo negli abissi. Quella giornata fu abbastanza dura per tutti, si contavano cinque marinai morti e ne rimanevano venti più Thorvald ed Ingmir.
Come voleva la tradizione intonarono un canto marinaresco simile ad una litanìa cimiteriale e gettarono i corpi senza vita tra i flutti, perché chi è nato per mare al mare deve ritornare.
Giorno 4.
Il giorno dopo avvistarono un’isola, dopo un stavano arrivando nel paese natale del Lord, ovvero “Smaragdos”, cosìddetta per le cave di gemme preziose che attorniavano l’isola. Sin dal primo istante in cui erano sbarcati si accorsero che c’era aria di scontri, infatti vennero accolti dai soldati del Lord in preda alla disperazione e orchi che combattevano a destra e a manca tentando di uccidere più persone possibili. Indossavano armature di color verde pallido, uno era calvo senza elmo, l’altro invece aveva capelli lunghi neri, spadone alle spalle, elmo chiuso in mano per parlare più agevolmente ed un’armatura più vistosa. Il primo a prender parola fu quello con i capelli lunghi.
<<Lord Thorvald! Presto ci schiacceranno… m-ma abbiamo individuato il p-portale! Solo che..>> salutò informandoli dell’accaduto mentre non c’era il sovrano.
<<Sergente Roins adesso li fermeremo, ma state calmo! Continuate pure, voglio sapere ogni cosa, adesso con Ingmir al nostro fianco potremo farcela!>> dichiarò il lord dell’isola.
Quando i due videro lo stemma di BlueDragon e si calmarono ma giusto un pochino.
<<Solo che il portale da cui escono quelle bestiacce è sorvegliato da un’ essere alato simile ad un demone, non fa avvicinare nessuno>>.
<<Non preoccupatevi, voi soldati pensate a distruggere il portale, io e Lord Thorvald terremo a bada la bestia insieme a pochi altri… in quanti siete rimasti?>>
Roins e l’altro si guardarono, solo dopo pochi secondi rispose:
<<Contando noi due… solo altri venti, ah a proposito il vostro corno da guerra! Suonatelo per far accorrere chi è ancora vivo!>> disse Roins consegnandoglielo al suo Lord.
<<Muoviamoci allora, andremo solo io e Ingmir verso il demone, voi radunatevi tutti dietro il portale!>>
<<Benissimo, seguiteci!>> disse Roins.
Il portale si trovava dietro una cava di oricalco non lontana dalla spiaggia ma abbastanza vicino ad un villaggio fuori dal castello.
Dovevano raggiungere Pontinis in poco tempo, così partirono Thorvald, Ingmir, dieci lupi di mare esperti armati di sciabole, un soldato ed il sergente. Lord Thorvald mentre correvano suonò il suo corno da guerra almeno due volte.

UUUUoooooooooooooooooh


In questo modo si cercava di far capire agli altri soldati di radunarsi verso il loro sovrano. In totale accorsero dieci soldati rimasti, portandosi dietro orchi e goblin! Combatterono fino a che non arrivarono in prossimità del portale, lì avvistarono il demone in lontananza, ma prima Roins e gli ultimi soldati rimasti presero la strada per Pontinis in modo da ritrovarsi alle spalle e distruggerlo definitivamente.
<<Ritornate vivi!>> disse loro il sovrano.
Ingmir e Thorvald combatterono altri due orchi che riuscirono ad uccidere dopo poco tempo. Il demone era all’ingresso fermo, viso simile ad un rettile, alto quasi due metri con un’armatura indosso e una lancia in una mano artigliata e due ali che lo facevano apparire ancora più grande.
<<Quello sembra quasi un draconico Thorvald ma per nostra sfortuna non lo è, dobbiamo giocare d’astuzia…>> disse l’Aspirante al Lord che non era per nulla intimorito.
Così dopo aver spiegato il piano partì all’ attacco solo il Lord fidandosi dell'Aspirante, il demone non appena incrociò il suo sguardo lo attaccò senza remore. Il sovrano corse talmente veloce da lasciare quasi delle scintille sul terreno, mulinò la sua spada e si scontrò col demone. Ci fu un impatto violento ed un cozzare di spada e lancia molto forte, tanto forte da far andare in mille pezzi la lancia del demone. In una frazione di secondo l’Aspirante aveva lanciato la sua Obiectivum verso l’alto, infatti il demone avendo capito la forza del suo avversario preferì alzarsi in volo lasciando stare il combattimento via terra. Ben presto cadde nella trappola e la lancia di Ingmir smise di salire in cielo per cadere verso il nemico. Obiectivum perforò le sue ali da parte a parte bucandogliele e senza più controllo cadde in terra proprio ai piedi del Lord, che senza perdere nemmeno un’istante cercò di tranciargli la testa di netto col suo spadone ma fu troppo lento e venne scaraventato da una mano artigliata all’addome poco lontano.
Ingmir fu lesto nel scagliare di nuovo la sua Obiectivum questa volta indirizzata verso il cuore del nemico, ma nonostante fu veloce l’avversario la bloccò con gli artigli non appena impattò con la sua armatura, scalfendola di poco. Ingmir era disarmato e subì anche lui una zampata ma per fortuna la schivò di poco, ferendosi solo con gli artigli al viso, era in difficoltà, ma per sua fortuna il Lord si riprese e attaccò nuovamente il mostro ma alle spalle stavolta, voltandosi di scatto l’essere riuscì a parare il colpo con gli avambracci ferendosi ma aveva in mano la situazione ora e tramortì il Lord con una zampata alla testa.
Intanto Roins, i soldati e pochi abitanti armati erano arrivati e stavano distruggendo il portale attaccandolo di continua con asce, spade e mazze, attorniati da goblin e pochi orchi.
Dopo un po’ riuscirono a distruggerlo e il demone si infuriò e decise di andare verso i soldati, ma la sua zampa (scoperta) venne bloccata dal Lord con una mano e istantaneamente con l’altra mano mosse la sua spada veloce quasi tranciandogli l’arto.
Il demone mollò la presa sulla lancia e la lasciò cadere per prendere il Lord con le braccia artigliate e infilzarlo con le corna del capo, Thorvald era ormai debilitato ed in balìa del nemico, ma si era dimenticato dell’Aspirante che muovendosi fulmineo lo infilzò definitivamente trapassando armatura e petto del mostro, che lanciò un latrato pazzesco lasciando la presa sul lord e afflosciandosi al suolo.
Thorvald sputò sangue dalla bocca ma si rialzò, l’aspirante corse ad aiutare l’amico e fu felice di essere riuscito in una missione tanto difficile, ma non vi era tempo da perdere e così per ultimare il tutto venne chiamato un santo padre onde scacciare le ultime presenze maligne e rischiarare definitivamente l’aere.
Finalmente l'isola era in salvo, si contavano i morti ma il peggio era passato.
Quello fu solo l’inizio del sodalizio di due grandi compagni.

OT- Ed ecco una novità che volevo inserire, il demone finale incontrato:
[IMG]http://i65.tinypic.com/11vs95k.jpg[/IMG]
Ed ecco tutto il viaggio intrapreso dal Lord e Ingmir e l'eventuale posizione dell'isola qualora la si volesse inserire, con la città e il castello e il villaggio di Pontinis:
[IMG]http://i68.tinypic.com/21ak4lv.jpg[/IMG]
[Modificato da Drago.89 23/08/2016 23:13]
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