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Lo Spartito Obliato -aggiornato per la lettura di tutti-

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2016 19:03
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Sesso: Maschile
Cacciatore di demoni
Regio Analista
03/06/2016 12:53
 
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Si fece l’alba e incominciò a piovere, quando l’esercito d’assedio di Rufus lasciò l’area antistante il fortino. La pioggia cadeva incessantemente al suolo, mutandolo in poco tempo in fango e rendendo scivoloso ogni spostamento, quanto più che il suolo era stato reso spoglio dell’erba da parte delle migliaia di piedi e zoccoli. Muoversi nel pieno della stagione invernale era diventato disagevole per un così gran numero di uomini, ma la fretta del principe Rufus di ritornare ai vascelli era più forte della stessa pioggia, rischiava di perdere la sua guerra nella conquista del potere.
Intanto nel fortino, veduto andar via del nemico, le sentinelle e le guardie avvisarono immediatamente i loro superiori, che a loro volta avvisarono gli ufficiali responsabili e da questi fino al comandante e il principe.
Ben presto anche ai piani inferiori del palazzo si radunarono tutte le persone importanti dello schieramento di Lumix per decidere sul da farsi.
Nell’atrio grande si radunarono in piedi il comandante, il principe, gli alti ufficiali e gli uomini di Blue Dragon, mentre fuori molti soldati interessati osservavano dalle finestre, per farsi un idea del futuro di Lugonoreum e di tutta Direnia. Si discusse sulla situazione direna, sugli schieramenti in lotta e sull’interessamento di Blue Dragon per la pace del continente.
<<Ebbene, questa è l’ultima volta che ci raduniamo qui al palazzo, perché è tempo di agire>> disse il bardo.
<<Noi non ci fermeremo qui, partiremo per Direnia e faremo tutto il possibile per fermare i due principi>> aggiunse ser Gianlù.
<<Vi ringrazio, essendo la mia terra, verrò con voi e con voi verranno anche ser Tancredi, ser Tobias e ser Romualdo>> disse il comandante Metellius.
<<Ci potete contare!>> esclamò ser Tancredi.
<<Vi saremo grati per sempre>> dichiarò ser Tobias.
<<Ho fatto organizzare per la campagna della capitale tutti i centosessanta cavalieri e quattrocento soldati. Purtroppo non avevamo altri uomini, la maggior parte sono feriti e almeno una cinquantina deve rimanere al fortino>> disse ser Romualdo con atteggiamento di profondo imbarazzo.
<<Non preoccupatevi, anche se non è molto, sono sempre braccia in più>> disse ser Enricus.
All’improvviso alcuni ufficiali picchieri si spostarono per far passare il principe Lumix. Il giovane nobile si portò al centro dell’atrio sotto lo sguardo colpito dei presenti. Il comandante capì cosa il suo sovrano stava per fare ed era pronto a convincerlo a desistere dai suoi propositi, tuttavia non disse nulla quando uno dei due Vassalli incitò con gesti a far prendere parola il principe.
<<So che io sono parte insignificante di questo assurdo conflitto dei miei fratelli, ma se mi è concesso, vorrei partecipare e fare la mia piccola parte. Vorrei rivedere mia madre la regina e tentare di far mobilitare il suo esercito… che è suo solo di nome, ma nei fatti è sotto il diretto controllo del Gran Consiglio. Ho alcuni alleati che potrebbero spiegare la delicata situazione al resto dei gerarchi e ai sette gran gerarchi. Chiedo solo di farmi provare a fare la mia parte>> spiegò le sue intenzioni il principe.
<<Le vostre parole rendono l’idea di quanto siete più maturo dei vostri fratelli, principe Lumix. Spero che, possiate portare dalla vostra parte il Gran Consiglio di Direnia e che alla fine di questa vicenda, voi possiate indossare la corona dei vostri avi>> disse ser Enricus.
<<Personalmente, non sono contrario a un vostro intervento, ma l’ultima parola spetta ai vostri sudditi… sempre. Badate a queste parole. Sono le parole del mio re, che possano esservi d’esempio: Non son fatto per comandare, lascio agl’altri tale compito, io sono fatto per servire e servirò fin quando ne avrò le forze>> disse ser Gianlù scostando l’ampio mantello e accennando un inchino.
<<Il nostro re è ispirato da Sapienze più grandi di lui e di tutti noi messi assieme>> aggiunse il bardo.
<<Sono orgoglioso di avervi come mio sovrano, seguirò la vostra volontà>> disse poi Metellius.
<<Grazie ser Gianlù, grazie ser Enricus, comandante e a tutti voi, grazie>> disse il principe.
<<Bene, ora che è tutto deciso, andiamo e che il cielo ce la mandi buona>> concluse Enricus.
Dopo la riunione svoltasi nell’atrio del palazzo, iniziarono immediatamente i preparativi per la missione della capitale. Tutti nel fortino fecero la loro parte. I rifugiati uscirono allo scoperto e iniziarono i lavori di ricostruzione del villaggio di Lugonoreum, una piccola parte dei soldati si occupò dei morti e della pulizia delle aree circostanti, un’altra parte insieme agli uomini di Blue Dragon si armava e si riforniva per il viaggio verso la capitale.
Nel frattempo ser Gianlù andò a far visita le prigioni del fortino. Il Vassallo scese le alte gradinate dei sotterranei, si fece aprire il cancello del corridoio da una guardia e dopo un breve cammino arrivo davanti a una cella. Alcuni prigionieri lo insultavano, altri preferivano tacere. Ser Gianlù scrutò tra i prigionieri in cerca di uno in particolare, il suo sguardo si posò su un uomo seduto su un secchio di legno rovesciato.
<<Voi siete ser Galvano, giusto?>> domandò il Vassallo.
<<Si sono io, cosa vuole un Vassallo del vostro stampo da uno sventurato cavaliere come me?>> ribatté il cavaliere.
<<Niente ser Galvano, pensavo solo di restituire a tutti voi la libertà>> rispose semplicemente ser Gianlù.
<<La libertà? A un nemico? Il Vassallo deve aver perso il nume della ragione se fa un azione del genere>> criticò ser Galvano mostrando un sorriso sprezzante verso i suoi uomini, i quali contraccambiarono sbeffeggiando.
<<No, il Vassallo vuole solo che tutti voi collaboriate per il bene comune, alle dipendenze di un principe, che seppur giovanissimo, giusto>> continuò a dire ser Gianlù.
<<Non posso schierarmi contro il principe Rufus, ne va della mia morale di comandante dei DireniaKnight>> disse ser Galvano prendendo a male il discorso del Vassallo.
<<No, non intendevo questo. Non avrei mai preteso una cosa del genere>> disse ser Gianlù.
<<Allora cosa volete?>> domandò il cavaliere assumendo una posizione di allerta.
<<Che in qualità di prigionieri aiutaste la gente di Lugonoreum, in modo da consentire al principe Lumix di portare più soldati con se a Direnia>> chiarì infine il Vassallo.
<<A Direnia? Cosa sarà mai successo la fuori?>> si iniziò a domandare ser Galvano.
<<Non immaginate minimamente, cosa può accadere nell’arco di tempo di un solo giorno! Mentre tutti voi fino a ieri eravate impegnati ad assediare Lugonoreum, il principe Julius ha in poco tempo conquistato Surad ed ora si accinge a conquistare Direnia>> rivelò ser Gianlù.
<<Che cosa? Il principe Julius ha fatto questo? Ma è impossibile! Li ci sono ben diecimila soldati ed anche piuttosto preparati>> disse incredulo il comandante dei DireniaKnight.
<<Se non vi deciderete a fare il vostro dovere per Direnia, non ci sarà pace nemmeno nel resto del continente e del mondo intero. Il principe Rufus perderà, perché il fratello ha previsto ogni sua azione!>> dichiarò il Vassallo accennando di andar via.
Il capo dei DireniaKnight iniziò a credere alle parole del Vassallo e d’istinto si volto verso i suoi uomini prigionieri, cercando un parere, degli indizi, qualche consenso. Il Vassallo si voltò di nuovo verso l’importante prigioniero e attese una sua risposta, che non avrebbe tardato molto a essere data.
Intanto nel grande spiazzale del fortino si erano radunate tutte le truppe di Lumix scelte per andare a Direnia. La pioggia si era momentaneamente placata. Enricus, Ikarus, Eruner, Mariuccia, Alkor, Otrebmu, Kreit, Black Drake, DragonKnight, Arkan e Thor erano tutti pronti a partire, avevano scartato le armature da mercenario e di nuovo indossavano dopo un lungo lasso di tempo i loro equipaggiamenti. La missione degli uomini di Blue Dragon oramai aveva perso la copertura dell’anonimato, tutto si sarebbe svolto alla luce del giorno, con i simboli ben in vista.
Dalle prigioni uscì ser Gianlù seguito da ser Galvano e il resto dei prigionieri. Alcuni uomini di Lumix, preoccupati, misero mano alla spada.
<<Tranquilli, loro aiuteranno gli abitanti di Lugonoreum a riparare i danni>> assicurò ser Gianlù.
<<Ottimo ser Gianlù, per la vostra diplomazia sbalordiresti anche il buon ser Madhead!>> si congratulo ser Enricus andatogli incontro.
<<Troppo buono da parte vostra Enricus. Comandante Metellius, ora potete disporre di altri cinquanta soldati, perché li sostituiranno ser Galvano e gli altri>> rispose l’altro.
<<Voi Vassalli avete molte frecce al vostro arco>> disse il comandante.
<<Siamo abituati a situazioni ben peggiori, dove i nemici sono delle bestie immonde e non hanno alcuna pietà>> disse ser Gianlù.
<<Amici, miei alleati, ora si parte per Direnia>> concluse ser Enricus.
Le forze di Lumix iniziarono la loro marcia contro il tempo. Avrebbero fermato il pericoloso principe Julius? Avrebbero evitato a Direnia una nuova carneficina? Chi sarebbe diventato il re? Tutto ora era nelle mani di pochi uomini di valore, gli uomini di Blue Dragon.






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere
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