È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

L'arco di Pan

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2013 21:35
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Maestro
17/10/2013 03:14
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L’atrio del castello era buio, l’aria umida, satura dell’odore di muffa.
I tre guerrirei lasciarono vagare lo sguardo su quella desolazione: pietre precipitate dalle alte volte del soffitto, colonne spezzate che giacevano a terra ridotte in blocchi scomposti; tutto aveva un aspetto abbandonato da molto, moltissimo tempo.
«Bene, alla fine siamo entrati nel castello di Eron!>> commentò il Vassallo, posandosi le mani sui fianchi.
«Siamo nella dimora della strega, ora dobbiamo stare veramente attenti!!>> mormorò il Cavaliere del Nord, guardandosi ancora intorno.
La luce grigia e polverosa dell’esterno filtrava da piccole feritoie aperte sui muri, costruiti con imponenti blocchi di roccia irregolari, come se fossero stati malamente sbozzati dalla mano di uno scadente scalpellino.
Eruner iniziò a passeggiare per il vasto atrio, esplorando gli angoli più nascosti dall’ombra, come se volesse accertarsi della mancanza di un imminente pericolo.
Sento una presenza fra noi, come se fossimo osservati! Solo non riesco a capire dove sia la persona che ci spia!
«Probabilmente Eron ci sta guardando…sa che siamo entrati nel castello…e ci starà aspettando!>> commentò, inquieto Jekyll.
Ad intervalli regolari, sui muri erano fissati grossi anelli di ferro battuto, ormai corrosi dalla ruggine e dal tempo, nei quali erano posate delle fiaccole spente da secoli, coperte di ragnatele.
L’elfo si avvicinò ad un paio di quelle, le rimosse dagli anelli e, toccandole con la punta di un dito, le accese.
Eoden ed io possiamo tranquillamente girare per questo castello senza bisogno di particolari aiuti, ma voi…credo che potreste gradire un po’ di luce! disse, lanciandole verso i compagni.
Otrebmu e Jekyll le afferrarono al volo, mormorando un ringraziamento.
Ora che la luce incerta delle fiamme permetteva loro di vedere meglio, notarono gargoyle dal volto minaccioso che li osservavano dall’alto delle volte.
«Ecco coloro che ci osservavano, Eruner!>> disse, cercando di essere divertente, il Vassallo, indicando le sculture.
L’elfo scoccò all’amico un’occhiata nervosa ed irritata, ma si astenne dal fare commenti.
«Proseguiamo, amici!>> li esortò Jekyll, mentre, seguito da Eoden, si dirigeva verso l’ampia scalinata che conduceva al piano superiore.
Giunti in cima, Jekyll si fermò ad osservare un particolare del muro alla sua sinistra: le pietre sembravano ancora più sconnesse e tra esse sembrava fosse rimasto incastrato qualcosa, un piccolo cilindro di metallo.
L’Aspirante Vassallo afferrò l’oggetto e lo sfilò dalle pietre, vi soffiò sopra e, con grande sorpresa di tutti, il metallo, liberato da secoli di polvere e sporco, mostrò loro il suo vero colore: un bianco quasi accecante in quella penombra.
Il Vassallo ed i due Paladini esaminarono con attenzione l’oggetto: era un cilindro non più lungo di una spanna, chiuso alle due estremità da due tappi di pietra blu, mentre a metà della sua lunghezza vi era inciso un giglio.
«I Cavalieri del Giglio…questo cilindro non può che essere stato lasciato da Lort!!>> spiegò Jekyll, gli occhi febbricitanti.
«Apritelo, Paladino!>> disse il Vassallo, facendo più luce con la sua fiaccola.
Con cautela, Jekyll rimosse uno dei tappi e ne estrasse un sottile foglio di pergamena; lo srotolò con estrema attenzione, consapevole che quel piccolo foglio avrebbe potuto distruggersi tra le sue mani se non fosse stato maneggiato con la dovuta cura.

Cavlieri, che il Drago avete nel petto,
tre oggetti tenete nel pugno stretto.
Veleno mortale e curativo,
uccide tutto ciò che è cattivo.
Una lama di oro lucente,
che penetra la carne più ardente.
Un vaso di cristallo trasparente,
per legar la strega del maniero possente.

Jekyll lesse, la voce sempre più incerta via via che comprendeva il significato di quelle parole.
«E così, Lort, ci ha finalmente spiegato a cosa servono gli oggetti che abbiamo recuperato dai Guardiani!>>
Il veleno servirà per uccidere la Strega Eron ed il vaso per contenerne l’essenza in modo che non possa più tornare a nuocere…ma il coltello?
<<Lort affrontò un drago bianco, Eruner, voi conoscete carne più ardente di quella di un drago?>> spiegò il Vassallo.
L’elfo annuì, pensieroso.
«Cavalieri che il Drago avete nel petto…>> lesse Jekyll, a fior di labbra «Lort aveva un Giglio sulla sua armatura, noi abbiamo un Drago…>> si volse verso gli amici «Capite quello che vuol dire?>>
Otrebmu ed Eruner si scambiarono un’occhiata perplessa.
«Lort sapeva che non sarebbe riuscito a sconfiggere la strega e sapeva che un giorno dal Regno di Blue Dragon qualcuno sarebbe giunto fino a qui per completare la sua opera!>> spiegò il Paladino dall’armatura d’argento.
Quella rivelazione li lasciò interdetti.
«Proseguiamo, dobbiamo arrivare all’Arco di Pan!>> disse Otrebmu, dopo qualche istante.
I tre guerrieri si avviarono lungo il corridoio, alla loro sinistra finestra più ampie, ma con i vetri in frantumi, lasciavano entrare più luce, permettendo loro di spegnere le fiaccole.
«Così avremo tutte le mani libere per combattere!!>> commentò Jekyll, mentre osservava Eoden guidare il gruppo sul pavimento di larghe lastre di pietra gelida e grigia.
Stavano camminando in silenzio per alcuni minuti che parevano allungarsi a dismisura nelle ombre del castello, quando Eoden emise un piccolo guaito.
Jekyll fu subito accanto a lui e si chinò per osservare quello che aveva attirato l’attenzione del suo lupo.
«Ma questa…>> iniziò a dire, toccando i pezzi di acciaio che giacevano a terra: tra i numerosi strati di polvere che li ricoprivano, bagliori bianchi si intravedevano incerti.
«…non può che essere l’armatura che Lort si tolse, come raccontato nella leggenda!>> finì per lui il Vassallo.
Guardate davanti a noi!
La voce di Eruner invase le loro menti all’improvviso, facendoli sussultare.
Otrebmu e Jekyll alzarono lo sguardo dai resti dell’armatura di Lort e videro un grande portale di pietra nera, lucida, finemente scolpita. L’unica cosa di quel castello in rovina che sembrava essere conservata con cura.
Ho un cattivo presentimento…dietro quella porta si nasconde un potere enorme!
«Ma dobbiamo varcare quella soglia! Scommetto un doppio giro in taverna per tutti che dietro quel portale si trova l’Arco di Pan…e probabilmente la Strega!>> Otrebmu si alzò ed impugnò le armi.
«Nella leggenda, Lort sembrò sconfiggere Eron in questo corridoio, proprio qui dove ora giace la sua armatura…perché la strega non ci affronta qui?>> si chiese il Cavaliere del Nord, sguainando le sue lame.
Perché siamo tre, mentre Lort era da solo e perché, con tutto il rispetto che posso portare a Lort ed al suo Ordine cavalleresco, noi, probabilmente, siamo decisamente più forti di lui! Eron aspetta di affrontarci su un terreno a lei più congeniale!
La spiegazione di Eruner filava, quindi, senza più aggiungere altro, il gruppo si mosse cautamente verso quella porta nera che, nella penombra, sembrava un’orbita vuota pronta ad inghiottirli per sempre.
Via via che si avvicinavano, Eoden iniziava a ringhiare sempre più ferocemente, mentre il suo candido pelo si rizzava minaccioso.
Giunti davanti alla porta, Otrebmu fece per allungare una mano ed aprire, ma i battenti si mossero da soli e si spalancarono.
«Vi stavo aspettando, Cavalieri del Drago Blu!>> una voce graffiante li accolse dal buio che albergava nella sala che ora si apriva davanti a loro; solo un cono di luce bianca, proveniente dal nulla, illuminava una coppa finemente lavorata, sospesa nel vuoto.
La Coppa in cui si cela l’Arco di Pan!
Per la prima volta dall’inizio della missione, Eruner sembrava davvero essere emozionato, forse ammirato dalla potenza che si sprigionava da quello strano manufatto.
Otrebmu avanzò di un passo nel buio.
«Sono Otrebmu Ittoram, Vassallo del Sommo Blue Dragon ed i miei compagni sono Eruner l’elfo e Jekyll Cavaliere del Nord, Aspiranti Vassalli e Paladini del Regno!>> la voce del Vassallo echeggiò nel buio per qualche istante.
Una risata scomposta e sgradevole rispose al guerriero.
«Benvenuti nel mio Castello, servi del Drago Blu!>> rispose, sprezzante la voce «Io sono Eron, Signora del Labirinto! Ma immagino che voi questo lo sappiate già!>>
Eruner e Jekyll si affiancarono al Vassallo, le armi in pugno.
«In nome dei Sommi Ostri e Palank, Eron, consegnateci la coppa!>> proseguì il Vassallo.
Un’altra risata, carica di scherno, esplose nel buio.
«Io sono su questa terra da molto prima che la barba di Ostri ed il codino di Palank facessero la loro comparsa! Quei nomi e ciò che essi rappresentano non mi dicono niente e niente devo a loro!>> rispose la strega.
«Maledetta!>> sibilò Jekyll, offeso dalle parole di Eron.
«Vassallo, dite al vostro giovane amico che se il suo animo è così sensibile, forse dovrebbe dedicarsi alla poesia, invece che alla guerra!>> lo schernì la strega «Ostri e Palank rappresentano valori che in questo luogo non valgono, poiché sono io a fare le leggi nel Labirinto, ma da quello che so anche nel mondo fuori di qui, i Valori del Regno stanno andando a rotoli! I buffoni che fondarono Blue Dragon non erano forse tre, una volta? Ma Gex ha capito prima degli altri due e ha fatto la sua scelta!!>>
«Taci!>> Jekyll si avventò nel buio.
«No!>> gli gridò Otrebmu.
Jekyll!
L’ultima cosa che sentì fu il latrato di Eoden, poi un colpo violento lo investì in pieno petto, scaraventandolo nuovamente sulla soglia della sala.
Eruner si chinò sull’amico.
Come state, amico mio?
Jekyll non rispose e iniziò a rimettersi in piedi, per quanto ancora stordito.
Singolarmente non possiamo fare niente, Jekyll! Eron è troppo forte!
«Date retta al vostro amico dalle orecchie a punta, Cavaliere del Nord!>> Eron rise.
Eruner scoccò un’occhiata preoccupata nel buio, la Strega poteva sentire la sua voce!
«Andremo all’attacco come sempre…insieme!>> ordinò il Vassallo.
Non appena Jekyll fu nuovamente in piedi, i tre guerrieri si schierarono.
«Avanti!>> ordinò Otrebmu.
Non appena tutti e tre ebbero varcato la soglia buia della Sala della Coppa, un grande drago bianco scese dal soffitto invisibile, il suo ruggito rimbombò nel vuoto, mentre i suoi malvagi occhi rossi si fissarono sugli invasori.
Jekyll a voi!
Eruner lanciò al compagno il coltello dorato che i Guardiani del Secondo Giardino avevano lasciato dopo essere stati sconfitti.
Il Cavaliere del Nord lasciò espandere la sua aura e congelò un tratto del pavimento davanti a sé, ma il drago guardiano aveva notato nella mano dell’Aspirante la lama dorata del Secondo Giardino. Con un ruggito spaventoso, eruttò fiamme roventi contro il Cavaliere del Nord. Jekyll si buttò a terra, scivolando sul ghiaccio e si protesse il viso con gli scudi d’argento della sua armatura. Le fiamme lo avvolsero ed il suo mantello prese fuoco immediatamente; l’Aspirante rotolò su se stesso per spegnere le fiamme e così facendo potè evitare le fauci del drago.
«Pensate alla Strega!!>> comandò Jekyll.
Otrebmu ed Eruner, seguiti da Eoden, si lanciarono nel buio verso l’origine della voce.
Non appena il drago vide quel movimento fece per dirigersi sui due compagni, ma la voce del Cavaliere del Nord lo fermò.
«Sono io il tuo avversario per ora!>> gridò il Paladino, mentre una fitta coltre di fumo nero si alzava alle sue spalle dai resti brucianti del suo mantello.
Con un ruggito sordo di minaccia, il drago lo fissò e si avventò nuovamente contro l’Aspirante Vassallo, preceduto da un muro di fiamme.
Ancora una volta Jekyll si protesse dietro i suoi scudi, ma il calore divenne insopportabile.
Otrebmu, datemi la fiala ed aiutate Jekyll, da solo non ce la può fare!
Il Vassallo rallentò la sua corsa e lanciò all’elfo la fiala con il veleno del Primo Guardiano, poi si volse verso il drago e scagliò una grande sfera di energia che colpì l’animale sul fianco. Sorpreso dal dolore, il drago si voltò verso il Vassallo interrompendo la fuoriuscita delle fiamme. Jekyll approfittò di quel momento per scagliarsi sul drago bianco, spiccò un balzo e conficcò il coltello dorato subito sotto la mandibola squamosa.
Il corpo del drago fu scosso immediatamente da un movimento scomposto, la lunga coda frustò Jekyll scagliandolo a terra violentemente, mentre la testa irta di corna colpì con forza in pieno petto il Vassallo atterrandolo, poi, dopo aver emesso un grido acuto, il lungo candido corpo del Drago Guardiano si dissolse nel buio. Il coltello dorato cadde, tintinnando al suolo, la lama bruciata e corrosa.
«Maledetti!!>> la voce della strega aveva una nota di panico che suscitò una gioia selvaggia nell’elfo.
Eron emerse dalle tenebre, bella e terrificante ad un tempo, e si lanciò sull’Aspirante Vassallo.
Voi sarete la prossima!
L’agilità di Eruner era impressionante, tuttavia i suoi attacchi furono facilmente evitati dalla strega.
Quello che, però, Eruner voleva ottenere era di avvicinarsi il più possibile al corpo di Eron e, quando ritenne di essere alla giusta distanza, scagliò la fiala di veleno contro la strega.
«Non è così facile, elfo, sconfiggere Eron!>> disse la strega, mentre un ghigno mostrusoso ne deformava i lineamenti, poi con una mano deviò la fiala, lanciandola in direzione di Eoden che, subito dietro all’elfo, aveva spiccato un balzo per attaccare la signora del castello «Prendi, cucciolotto!>>
Eruner non potè fare altro che vedere il fragile vetro rompersi sul muso del grosso lupo di Jekyll.
No!!
Jekyll, ancora a terra, vide la scena come se fosse rallentata.
«Eoden, no!!! Non leccarti il muso!!>> gridò, disperato al suo lupo, sperando che la pelle dell’animale fosse integra e che non ci fossero ferite dalle quali il veleno avrebbe potuto entrare nel corpo del fedele compagno.
Il grosso lupo era lanciato contro la strega e non potè far nulla per impedire che la fiala gli si rompesse subito al di sotto del naso, sulle zanne e sul mento. Il veleno colava denso e trasparente sulla candida pelliccia e sulle zanne affilate.
Eron, distratta dagli attacchi continui di Eruner, non ebbe il tempo di evitare che il grosso lupo la investisse. Così la strega finì a terra, schiacciata dal possente animale che, fissando i suoi occhi gelidi di ghiaccio in quelli della strega, affondò le zanne nella gola della signora del Labirinto, prima che quella potesse reagire.
«La profezia era vera!!>> gridò, la voce strozzata, Eron, prima che tutto si trasformasse in un gorgoglio liquido e la sua bocca si inondasse di sangue.
Solo quando il corpo di Eron ebbe un ultimo sussulto e poi smise di muoversi, Eoden lasciò la presa e, lo sguardo scintillante, si volse verso il padrone. Il candido pelo era zuppo di sangue scuro, le zanne gocciolavano della linfa vitale della strega.
Otrebmu fu il primo a reagire si lanciò sul lupo, strappandosi un lembo del mantello, poi gli si inginocchiò davanti e, mormorandogli complimenti e lusinghe, pulì quanto più accuratamente poteva la bocca del lupo.
Datemi il vaso, Otrebmu! Mentre voi e Jekyll finite di assistere Eoden, raccoglierò ciò che resta di Eron nel vaso che ci ha lasciato il Terzo Guardiano.
«Il sangue di Eron ha lavato il veleno che impregnava le fauci di Eoden!>> sentenziò, dopo qualche minuto, il Vassallo, mentre Jekyll osservava con preoccupazione il suo lupo alla ricerca di qualche segno degli effetti del veleno «Per questo non è morto! Non ha avuto il tempo di ingerirlo e l’abbondante flusso di sangue che è sgorgato dalla gola di Eron ha lavato il veleno dalla pelliccia e dalle zanne! Sei stato proprio fortunato!>> concluse, accarezzando il testone bianco del lupo, poi andò ad aiutare Eruner a recuperare la cenere che era rimasta del corpo di Eron, una volta che la vita la aveva lasciata.
«Ora abbiamo un secondo dono da portare ai Sommi!>> concluse il Vassallo, soddisfatto, scrutando il vaso.
I tre amici si avvicinarono, quindi, alla Coppa, posta nel centro della sala, la studiarono per qualche istante, poi, grazie alla magia di Eruner, l’avvolsero in una sfera di energia che permise loro di estrarla dal cono di luce in cui Eron l’aveva posta.
«Mi aspettavo qualche trappola o qualche altra difesa per la Coppa!>> commentò Jekyll, mentre uscivano dalla stanza.
Eron pensava che la sua magia e il Drago Guardiano fossero abbastanza…dopotutto l’ha custodita per secoli così!
«Ma non ha fatto i conti con il Regno di Blue Dragon!>> aggiunse il Cavaliere del Nord.
«La sua superbia e la sua eccessiva sicurezza nei suoi poteri l’hanno portata a credere che i Sommi non fossero molto diversi da coloro che fino ad oggi avevano cercato di prenderle la Coppa con l’Arco di Pan! E questo è stato decisamente il suo errore più grande!>> sentenziò il Vassallo «Ora torniamo a casa!>>
«Prima di morire, Eron ha fatto cenno ad una profezia, Jekyll, voi ne sapete nulla?>> chiese Eruner, usando, per una volta, la sua voce.
«No…>> Jekyll riflettè, ma non gli venne in mente nulla «Però, visto che Eoden sembra aver sempre saputa quale fosse il percorso nel Labirinto per giungere al Castello, potrei supporre che Eron sapesse di una profezia secondo la quale un lupo, magari proprio un lupo bianco, avrebbe potuto essere la causa della sua morte!>>
«Già, da quando siamo entrati nel Labirinto è stato come se Eoden avesse sempre saputo dove andare e cosa fare…forse era veramente il suo destino uccidere la Strega del Labirinto!>> commentò il Vassallo.
Quando i tre guerrieri del Drago Blu ed Eoden uscirono dal Castello notarono con stupore che il Labirinto era completamente scomparso e che la via per uscire si snodava chiara e definita davanti a loro.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:46. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com




Vota bluedragon.it nella MTprox Top100